Suolo e Salute

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Sabato 17 il convengo “Alternative al diserbo chimico sulle strade e nei campi”

E’ in programma sabato prossimo 17 maggio presso la Cooperativa “La Terra e il Cielo” di Piticchio di Arcevia (AN) il convegno “Alternative al diserbo chimico sulle strade e nei campi”. L’incontro si propone di focalizzare l’attenzione sui danni derivanti dall’abuso di diserbo chimico e di proporre altre soluzioni tecniche. La prima parte del convegno, “La lotta sulle strade e nei campi”, vedrà interventi di Bruno Sebastianelli, Presidente di “La Terra e il Cielo”, Andrea Bomprezzi, Jacopo Angelini, Delegato WWF Marche (CTS Parco naturale Gola della Rossa-Frasassi)), Giovanni Beghini, Medico ISDE Italia (Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente), Mia Alesi, dirigente Arpam, Fabio Taffetani, Università Politecnica delle Marche (PAN Italia – CNPNG) e Adriano Marini , Sindaco di Malosco (TN). In contemporanea al mattino verrà svolto un Laboratorio didattico sulla biodiversità, con gli alunni della scuola media F.Palazzo di Arcevia, dal titolo “Chi vive nel prato” a cura del CEA Bettino Padovano Rete Regionale INFEA – Coop Forestale.
Nel pomeriggio le attività in contemporanea ai lavori del convegno proseguiranno con laboratori, operazioni di pulizia delle scarpate e “guerrilla gardening”. I lavori pomeridiani avranno come tema “L’approccio locale e la globalizzazione”. Interverranno tra gli altri il geologo Andrea Dignani, Paolo  Ciarimboli dell’ Agricola Case Bottaro (PU), Franco Trinca dell’Associazione NOGM e Loris Asoli Loris Asoli della presidenza di REES Marche. In chiusura si terrà un dibattito che coinvolgerà i diversi relatori intervenuti nel corso della giornata.
Fonte: La Terra e il Cielo

Il bio italiano a “Seoul Food & Hotel”

E’ in corso di svolgimento in questi giorni a Seoul, Corea del Sud, “Seoul Food & Hotel”, la principale manifestazione sud coreana del settore alimentare, che proseguirà fino a domani 16 maggio. Alla fiera sarà anche presente uno stand istituzionale del progetto per la Promozione in Corea del Sud dei prodotti Made in Italy agroalimentari biologici e della cosmesi bio e naturale: il progetto, che nasce da una sinergia tra Ministero dello Sviluppo Economico, FederBio e Federalimentare e che ha in BolognaFiere il soggetto attuatore, è stato avviato nel 2013 ed è di particolare rilievo e attualità in questo periodo, data l’imminenza dell’entrata in vigore del nuovo regolamento del biologico in Corea del Sud, previsto per la metà del mese di giugno 2014. Grazie alla collaborazione attiva dell’Agenzia di Seoul dell’ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, lo stand ospiterà i più buyer sud coreani con lo scopo di selezionare la delegazione che visiterà il  SANA 2014 e che parteciperà agli incontri B2B con gli espositori del Salone. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle attività attuali e future previste nell’ambito del progetto sono reperibili alla pagina http://www.federbio.it/Promozione_Corea_Sud.php.
Fonte: FederBio

Da Sicolo (CNO) forti critiche riguardo gli incontri ministero-regioni sulla PAC

Parole dure e circostanziate quelle pronunciate da Gennaro Sicolo, presidente del CNO, il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, che si è detto “negativamente colpito e amareggiato dalla piega che sta prendendo il negoziato tra ministero e regioni” riguardo il sostegno accoppiato della PAC. Secondo Sicolo infatti “l’olivicoltura italiana è diventata il bancomat per tutte le colture secondarie nazionali sostenute da clientele ed apparati politici, ed e’ stata tradita ancora una volta da governo e regioni passando da produzione strategica a produzione da annullare”. “Esprimo pertanto, a nome degli olivicoltori che rappresento un forte malumore e invito i politici italiani a riconsiderare con attenzione le loro ipotesi di lavoro sulla ripartizione degli aiuti accoppiati”. “I 57 milioni di euro riservati come premio per l’olivicoltura sono meno di quanto i produttori perdono per effetto dell’applicazione della trattenuta del 10% che serve ad alimentare il budget per gli aiuti accoppiati”, spiega il presidente CNO secondo il quale “è necessario perlomeno tornare alla prima ipotesi prospettata dal Mipaaf che destinava al nostro settore una dotazione di 100 milioni di euro”.
Fonte: Agrapress

Proseguono gli incontri sulla PAC

Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma un nuovo incontro tra il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Martina e gli assessori all’agricoltura delle diverse regioni italiane per discutere l’applicazione della PAC 2014-2020. In conclusione dell’incontro la proposta formulata dal ministro è stata assunta come base di lavoro per le prossime trattative. In questo contesto, dagli assessori è giunta la richiesta di avere tempo a disposizione per esaminare e approfondire il documento in sede di conferenza degli assessori e avanzare, nei giorni seguenti, proposte di modifica al testo stesso. Secondo quanto riporta Agra Press, tuttavia, le riunioni del Comitato Agricoltura (che riunisce Mipaaf e assessori sul tema dell’attuazione della PAC) previste per questa settimana  sono state rinviate: nel corso di questa settimana si terranno esclusivamente incontri a livello tecnico.
Fonte: Agrapress

Domani a Bologna presentata l’acquacoltura bio nel Parco del Delta Po

Sarà presentata domani, venerdì 9 maggio, a partire dalle 11.30 la nuova produzione di acquacoltura bio realizzata nel territorio del Parco del Delto del Po, che comprenderà orate, branzini e anguille allevati in maniera totalmente naturale. A comunicarlo la regione Emilia-Romagna, informando che il progetto, primo nel suo genere, sarà illustrato A Boogna presso la sede della Regione nella Sala Stampa di Viale Aldo Moro 52 alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e dei produttori impegnati nel progetto.
Fonte: Agrapress

Vermont: primo stato USA che etichetta gli OGM

Scatterà il 1° luglio 2016 l’obbligo di etichettare la presenza di OGM tra gli ingredienti di un prodotto, nel caso superino lo 0,9% del peso totale del prodotto. A stabilirlo una legge approvata dallo stato del Vermont che rappresenta un fondamentale passo nella direzione della trasparenza alimentare in America. Con 114 voti a favore e 30 contro, lo stato del New England “brucia” sul tempo Maine e Connecticut, che avevano varato un  provvedimento analogo, subordinandolo però al fatto che la disposizione fosse adottata da quattro (nel caso del Connecticut) o cinque (nel caso del Maine) stati vicini. Interessanti anche le ragioni per cui il Vermont ha motivato la scelta: nella relazione allegata alla normativa infatti viene esplicitamente spiegato che la mancanza di consenso nel mondo scientifico e l’assenza di studi a lungo termine pongono rischi potenziali per la salute del consumatore, per l’ambiente e per l’agricoltura. LA legge varata nei giorni scorsi prevede inoltre la creazione di un fondo cui potranno contribuire anche i cittadini su base volontaria e che potrà arrivare fino a 1,5 milioni di euro destinato a sostenere le probabili future spese legali conseguenti alla decisione. E’ atteso infatti il ricorso della grande industria, che ritiene la Food and Drug Administration unica autorità competente per stabilire l’eventuale pericolosità di un OGM. Le multinazionali inoltre invocano una legge federale che impedisca ai singoli stati di legiferare autonomamente sul tema OGM. La scelta del Vermont, pertanto, sembra avvicinare il giorno dello scontro finale negli Stati Uniti tra i sostenitori degli OGM e la crescente fronda che ad essi si oppone.
Fonte. Il Fatto Alimentare