Suolo e Salute

Mese: Maggio 2018

Parte la campagna informativa del CREA: “Fish&Chicken” biologico

Parte la campagna informativa del CREA: “Fish&Chicken” biologico

Il CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria evidenzia la scarsa consapevolezza che c’è su queste produzioni da parte dei consumatori ed ha promosso la campagna informativa ‘Fish&Chicken’.

Allevare con metodi biologici significa dare agli animali spazi più larghi nelle gabbie dove il pesce in mare e il pollo in terra possono sviluppare una muscolatura più soda; e ciò produce carni più sane, compatte e quindi ‘diverse’ e saporite.

I numeri della produzione di pesci bio sono ancora esigui, 5 mila tonnellate per i mitili, 910 tonnellate per la trota e 100 tonnellate tra spigola e orate, mentre per il pollo il fronte è più avanzato con circa 4 milioni su un totale di 520 milioni; numeri destinati a crescere, visto che la grande distribuzione stima che tra il 2016 e il 2018 i consumi di questa carne cresceranno del 30%.

Fonte: http://www.greenplanet.net/fishchicken-campagna-pro-bio-del-crea

Coltiviamo la diversità. Un mese di cereali 2018.

Coltiviamo la diversità. Un mese di cereali 2018.

Presso l’ Azienda Agricola Biologica Floriddia, certificata da Suolo e Salute,  si ripeterà il consueto appuntamento di confronto tra le nuove figure di filiera cerealicola.

Approfondimenti sul campo sperimentale che ospita gli esperimenti sul frumento del progetto DIVERSIFOOD e parcelle di riproduzione della Casa delle sementi di RSR.

Rilievi sulle parcelle sperimentali e un confronto tra fornai sull’utilizzo di farine di popolazioni evolutive con Isabelle Goldringer, Salvatore Ceccarelli e Stefano Benedettelli.

Il Programma

8 – 9 giugno 2018

Azienda agricola Floriddia

Via della Bonifica 171, Peccioli (PI)

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/coltiviamo-la-diversità-un-mese-di-cereali-2018

I dati sul biologico per il 2017 in UK pubblicati da DEFRA

I dati sul biologico per il 2017 in UK pubblicati da DEFRA

Il DEFRA (Department for Environment Food & Rural Affairs) ha pubblicato le informazioni annuali sulle colture biologiche e sugli animali biologici prodotti nel Regno Unito e sul numero di produttori o trasformatori biologici registrati presso gli organismi di certificazione biologica nel Regno Unito.

Sebbene la superficie agricola coltivata biologicamente sia di nuovo aumentata, la crescita è ancora lenta rispetto ai nostri vicini europei.

Dati principali:
• 517 mila ettari sono coltivati biologicamente nel Regno Unito (2,9% della superficie agricola totale).
• Il 64% delle terre biologiche del Regno Unito è rappresentato da pascoli permanenti.
• Il 7% dell’intera area biologica del Regno Unito viene utilizzato per coltivare cereali.
• Il 58% della superficie totale del Regno Unito è in Inghilterra
• Il 2,7% della popolazione totale di bovini del Regno Unito è allevato in modo biologico.
• 6,6 mila operatori biologici nel Regno Unito. + 3,5% dal 2016.

Tendenze:
• L’area di terra coltivata col metodo biologico è aumentata dell’1,9% rispetto al 2016
• L’area del terreno in conversione come percentuale dell’area agricola totale ha mostrato un lieve aumento nel 2017, il terzo aumento consecutivo dal 2014
• L’area di cereali e ortaggi biologici (comprese le patate) è diminuita leggermente nel 2017, continuando la tendenza al ribasso dal 2008. Tuttavia, l’area degli “altri seminativi” ha registrato un leggero aumento nel 2017

Fonte: http://www.sinab.it/bionovita/uk-il-defra-ha-pubblicato-i-dati-sul-biologico-il-2017

Gli antibiotici nella carne potrebbero danneggiare il nostro equilibrio intestinale

Gli antibiotici nella carne potrebbero danneggiare il nostro equilibrio intestinale

La Food and Drug Administration ha vietato l’uso di antibiotici per la promozione della crescita negli animali l’anno scorso. Un allevatore di bestiame biologico è sicuro che il divieto sia stato violato.

Nel 2015, Sandy Lewis, un piccolo agricoltore di bestiame biologico nella parte settentrionale dello stato di New York, ha acquistato 13 tori, per circa $ 5000 ciascuno, da un allevatore dell’Oklahoma. Due dei tori acquistati, arrivarono già morti, probabilmente per le ferite inflittesi l’un l’altro, in un combattimento. Poco tempo dopo altri due si ammalarono, così il signor Lewis li spedì alla Cornell University per essere esaminati. Uno morì lungo la strada, ma un esame del sangue sul toro vivente fornì la risposta: aveva l’anaplasmosi, una malattia batterica che distrugge i globuli rossi e priva gli animali di ossigeno, causando a volte delle reazioni violente.

L’esperienza costosa ha spinto Lewis in un viaggio investigativo di due anni sull’uso di antibiotici negli allevamenti di animali americani.

L’utilizzo massiccio di antibiotici sul bestiame è molto diffuso, poiché è risaputo che  gli antibiotici possono aiutare a far ingrassare più rapidamente gli animali.

All’inizio del 2017, la Food and Drug Administration ha vietato l’uso di antibiotici per la promozione della crescita negli animali  poiché i ceppi batterici resistenti che si formano inevitabilmente, possono essere trasferiti all’uomo attraverso il contatto con animali o carne cruda e probabilmente attraverso il consumo di carne poco cotta.  La crescente resistenza dei batteri agli antibiotici causa circa 23.000 decessi americani all’anno.

Inoltre, gli antibiotici che assumiamo possono disturbare il nostro cosiddetto microbioma intestinale, i batteri che vivono felicemente nello stomaco e nell’intestino e che sono la chiave per la nostra capacità di digerire correttamente i grassi alimentari e di processo. Questa interruzione è stata collegata all’aumento di malattie non trasmissibili come l’obesità, il diabete giovanile, l’asma e le allergie. Alcuni ricercatori ritengono inoltre che le alterazioni del microbioma intestinale abbiano portato ad un aumento dell’incidenza di autismo, morbo di Alzheimer e Parkinson.

Oggi il signor Sandy Lewis dedica gran parte del suo tempo cercando di persuadere allevatori, veterinari, esperti di agricoltura dei pericoli dell’abuso di antibiotici. Esiste ormai, un ampio consenso sul fatto che l’uso eccessivo di antibiotici sia nel bestiame sia nelle persone sta distruggendo la nostra capacità di combattere determinate malattie e infezioni.  E ha un messaggio per i suoi compagni allevatori di bestiame. Il loro uso improprio di antibiotici, dice, rende “onesto ciò che è arbitrario”.

Fonte: https://www.nytimes.com/2018/05/25/opinion/sunday/meat-antibiotics-organic-farming.html

Riforma Pac: il punto di Paolo De Castro

Riforma Pac: il punto di Paolo De Castro

Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale si esprime sul voto del Parlamento Europeo sulla futura riforma della Pac.

«L’Assemblea – afferma Paolo De Castro – è favorevole alla semplificazione, ma non accetterà mai una ri-nazionalizzazione della Politica agricola comune. La relazione votata a grande maggioranza sostiene che il futuro della nostra agricoltura deve rimanere ‘Comune’, garantendo crescita, produttività, sostenibilità e competitività a tutti i nostri agricoltori, senza rischi di distorsioni di concorrenza tra Stati o addirittura tra Regioni differenti».

«Purtroppo, questa presa di posizione – si rammarica De Castro – non è stata recepita nella proposta di riforma della Pac post-2020, ormai pubblica, e che la Commissione europea presenterà ufficialmente il primo giugno. Nel testo infatti, si è preferito imprimere una forte accelerazione all’iter decisionale scavalcando le prerogative del normale dialogo inter-istituzionale che rischia di liquidare con troppa facilità la più grande esperienza di politica sovranazionale della storia dell’Ue. Caro Commissario – ha concluso De Castro rivolgendosi a Hogan, il responsabile agricolo UE – la sola responsabilità dei controlli all’Unione europea non basta per definire la Pac una politica davvero comune. Serve invece un messaggio forte di ancora maggiore integrazione: lo dobbiamo agli 11 milioni di agricoltori e agli oltre 500 milioni di cittadini europei».

Fonte: https://terraevita.edagricole.it/featured/de-castro-il-parlamento-ue-vuole-che-la-pac-resti-comune/?utm_term=312107+-+https%3A%2F%2Fterraevita.edagricole.it%2Ffeatured%2Fde-castro-il-parlamento-ue-vuole-che-la-pac-resti-comune%2F&utm_campaign=Campagne+B-NBM+Terra+e+Vita&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=65533+-+31056+%282018-05-30%29

Mense biologiche certificate: le regole del Mipaaf

Mense biologiche certificate: le regole del Mipaaf

In Italia vengono definite e regolate le mense biologiche, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie.
 Già lo scorso dicembre erano stati presentati i criteri di classificazione, concordati con il Ministero dell’Istruzione, le Regioni e i Comuni, e i marchi che identificano le mense biologiche scolastiche.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è attiva sul sito del Mipaaf la piattaforma informatica per ricevere le domande delle stazioni appaltanti per le mense biologiche certificate.

La norma, infatti, prevede che le scuole che vorranno utilizzare il marchio volontario dovranno inserire delle percentuali minime di utilizzo di prodotti biologici, dei requisiti e delle specifiche tecniche fissate.

Per le mense scolastiche biologiche è stato previsto anche un Fondo ad-hoc. Il fondo, sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica, verrà ripartito tra le diverse Regioni, secondo quanto stabilito dal Decreto Mipaaf del 22 febbraio 2018.

Le stazioni appaltanti che aggiudicano servizi di mensa scolastica biologica ed i soggetti eroganti il servizio di mensa biologica che rispettano i requisiti previsti dal Decreto Interministeriale 18 dicembre 2017, n. 14771, possono presentare le domande di iscrizione all’apposito elenco, avvalendosi della piattaforma informatica disponibile al sito web del Ministero seguendo il percorso  Home ›  Qualità › Bando mense scolastiche biologiche, oppure al seguente link:

Bando mense scolastiche biologiche

La piattaforma è disponibile a questo indirizzo

Le mense scolastiche biologiche sono state previste dal decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, che istituisce anche il Fondo per le mense scolastiche biologiche. Il fondo, sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica, verrà ripartito tra le diverse Regioni, secondo quanto stabilito dal Decreto Interministeriale del 22 febbraio 2018, n. 2026.

Fonte:  http://www.sinab.it/bionovita/mipaaf-le-novita-sulle-mense-scolastiche-biologiche-certificate