Suolo e Salute

Mese: Luglio 2016

SANA 2016: DAL 9 AL 12 SETTEMBRE IN FIERA A BOLOGNA

Tutto il mondo del biologico e del naturale si dà appuntamento alla 28a edizione della kermesse internazionale. Di grande interesse anche il programma delle iniziative in città.

Evento poliedrico e ricco di contenuti, SANA – Salone internazionale del biologico e del naturale torna in scena da protagonista: superficie espositiva in crescita del 30%, centinaia di prodotti in mostra nell’area Novità, partnership e collaborazioni di primo piano, programma culturale e di intrattenimento incentrati su qualità e diversificazione delle proposte.

Le aziende e le associazioni, italiane e straniere, afferenti ai tre macro-settori di SANA – Alimentazione biologica, Cura del corpo naturale e bio e Green Lifestyle – presenteranno i loro prodotti e servizi all’interno dei padiglioni 25, 26, 29, 30 e 36 del quartiere fieristico, per un totale di oltre 50.000 mq di rassegna espositiva.

Operatori e pubblico potranno organizzare al meglio la propria visita alla manifestazione grazie ad un rinnovato layout espositivo delle diverse merceologie presenti: alimenti biologici, freschi e confezionati, tecnologie e attrezzature per il comparto food, integratori naturali, piante officinali, servizi e accessori per il personal care, oltre a detergenti, tessuti e articoli per l’arredamento e la bellezza della casa, l’abbigliamento e il “vivere verde”.

All’interno dell’area SANA SHOP sarà possibile provare ed acquistare un’ampia selezione di prodotti biologici e naturali, mentre nella mostra allestita al Centro Servizi dedicata a SANA NOVITA’ si troverà un ampio spaccato delle innovazioni di prodotto segnalate dagli espositori. Anche quest’anno i visitatori della manifestazione saranno chiamati a esprimere la propria preferenza decretando i 3 vincitori del SANA NOVITÀ AWARD 2016, uno per settore espositivo, mentre le blogger ufficiali di SANA ne sceglieranno 3 per la categoria #BloggerForSANA.

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SANA 2016 sarà l’occasione per fare il punto su un mercato in grande crescita: gli ultimi dati Nielsen rilevano un +20% nelle vendite di prodotti biologici alimentari nella GDO nei primi mesi dell’anno, dopo il già brillante +18,5% del 2015.

Sono ormai 4 milioni e mezzo le famiglie italiane che acquistano abitualmente almeno un prodotto biologico a settimana e, se si considerano tutti gli acquirenti bio, occasionali compresi, il totale raggiunge la quota di 19,8 milioni di nuclei familiari, pari all’80% del totale.

Anche il canale erboristico dell’industria cosmetica si conferma in crescita, con un fatturato passato da 365 a 431 milioni nel quinquennio 2010-2015.

Oltre ai positivi trend di settore, contribuiscono al successo dell’evento le partnership e le collaborazioni attivate da BolognaFiere, a partire da quelle con le associazioni di riferimento FederBio e Cosmetica Italia. Sono confermati il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del MIPAAF – Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il supporto di IFOAM.

Molto nutrita la partecipazione in fiera di delegazioni internazionali, grazie ai progetti realizzati in collaborazione con il MIPAAF e l’ITA – Italian Trade Agency, che richiameranno buyer e giornalisti stranieri provenienti da Albania, Australia, Bulgaria, Bosnia ad Erzegovina, Canada, Cina, Cipro, Corea, Croazia, Emirati Arabi Uniti, Francia, Giappone, Inghilterra, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Russia, Scandinavia, Serbia, Slovenia, Ucraina, Ungheria e Usa.

Per quanto riguarda il calendario degli eventi in fiera, il programma di SANA ACADEMY presenterà incontri dedicati a dieta mediterranea, foto-invecchiamento e biodisponibilità degli integratori, tenuti da diverse personalità del mondo accademico, mentre l’Osservatorio SANA, promosso da BolognaFiere con ICE, in collaborazione con FederBio e Assobio fornirà gli ultimi dati sul comparto, raccolti dal centro studi Nomisma. Di grande interesse inoltre il Convegno internazionale IFOAM, il Convegno Assoerbe e l’incontro organizzato da SISTE, AIIPA e CEC Editore.

Ad animare il padiglione 30 del Quartiere fieristico sarà la nuova edizione del VeganFest: durante SANA si registreranno le puntate del format televisivoVeganFest Live”, con mostre, animazioni, proiezioni video, incontri, conferenze e vegan show cooking.

Tra gli ospiti confermati spiccano i nomi dei cantanti Ivan Cattaneo e Chiara Canzian, dell’attrice Daniela Poggi, del conduttore televisivo Mauro Casciari e della parlamentare Michela Vittoria Brambilla. Altra novità sarà l’Area Gelato VeganOK, con esibizioni di maestri gelatieri e pasticceri, degustazioni gratuite, dimostrazioni e conferenze formative.

AD ANIMARE LA CITTÀ TANTI APPUNTAMENTI GREEN

Il biologico e il naturale diventeranno protagonisti anche per le vie, i negozi e i ristoranti della città. SANA CITY, in programma dal 9 al 18 settembre e organizzato in collaborazione con Eco-Bio Confesercenti, si articolerà su percorsi eno-gastronomici a km 0 nei tanti locali aderenti, luoghi in cui assaporare menù a tema: dai piatti biologici e naturali a quelli vegetariani e vegani, dagli infusi di tè e tisane ai vini biologici, alle birre artigianali.

Si potrà partecipare a momenti di approfondimento e intrattenimento all’insegna di una “sana conoscenza” con corsi e workshop tenuti da nutrizionisti, dimostrazioni e prove pratiche di discipline orientali come yoga e shiatsu a cura di insegnanti professionisti, prove di trucco con make-up artist, show cooking e presentazioni di libri, performance artistiche e tanto altro.

Si concentreranno sabato 10 settembre le attività in città promosse da Confcommercio-Ascom Bologna: cittadini, turisti e visitatori della manifestazione potranno prendere parte a “Una giornata sana” e alla “Notte Bianca del bio”.

Numerosi gli eventi dedicati alla salute e al benessere della persona, organizzati da negozi ed erboristerie. In serata, con le attività aderenti aperte oltre l’orario per l’occasione, circa 40 ristoranti della città proporranno un piatto a base di ingredienti biologici che la clientela potrà scegliere e degustare.

Organizzata da BolognaFiere, SANA è la manifestazione di riferimento in Italia per i settori del biologico e del naturale con oltre 700 espositori e più di 45.000 visitatori.

In programma dal 9 al 12 settembre 2016 nel Quartiere fieristico di Bologna, SANA è marketplace e occasione di networking per i professionisti, gli operatori e le persone interessate al comparto,  oltre che importante momento  formativo e culturale, grazie al qualificato programma di convegni e workshop a cura di BolognaFiere, delle aziende  e delle istituzioni e associazioni di categoria.

A completare l’offerta sono SANA NOVITÀ, lo spazio che la Fiera dedica all’innovazione, SANA SHOP, l’area riservata alla prova e all’acquisto di prodotti e servizi, SANA CITY, Una Giornata Sana e la Notte Bianca del Bio,  gli appuntamenti “off” che ogni anno animano strade, ristoranti e negozi del capoluogo felsineo.

 

Per informazioni

Ufficio Stampa Sana

 

Ufficio stampa BolognaFiere

Absolut eventi&comunicazione

Mariagrazia Lioce – Sara Telaro

ufficiostampa@absolutgroup.it

tel. 051 272523 – 340 9214636

 

Gregory Picco

gregory.picco@bolognafiere.it

051 282862 – 334 6012743

 

Sito web – nuova release

www.sana.it

Hashtag ufficiali di manifestazione

#SANA16          #SANAEXPERIENCE

 

Canali social
Facebook.com/sanabologna
Twitter.com/sanafiera
Youtube.com/BolognaFiere
Hashtag tematici

#SANAfood

#SANAwellbeing

#SANAlifestyle

 

BIOEUROPA 2016: i Contratti di Filiera e Distretto risorsa per il biologico

Nell’ambito del progetto “Montebello BIO 2.0 #FARERETE”, si terrà il prossimo 30 luglio l’evento “BIOEUROPA 2016 – Filiere e distretti: il futuro dell’agricoltura biologica passa da qui”, a partire dalle 9:30 del mattino, presso la Cooperativa “Gino Girolomoni” a Isola del Piano, nella provincia di Pesaro/Urbino.

Obiettivo principale del convegno, sarà fare il punto della situazione sul settore dell’agricoltura biologica in Italia e cercare di immaginare gli sviluppi del comparto nei prossimi anni. In particolare, l’accento sarà posto – come si evince dal titolo – sui Contratti Nazionali di Filiera e di Distretto nel settore Agroalimentare.

Al convegno parteciperanno esponenti delle istituzioni, sia locali che nazionali, operatori del settore e giornalisti.

L’evento, che quest’anno giunge alla sua 19esima edizione, è stato organizzato dalla cooperativa biologica Montebello e dalla Regione Marche, oltre che dalla Cooperativa Girolomoni. Partner di BIOEUROPA, l’Alleanza delle Cooperative Italiane e Con Marche Bio, consorzio del settore biologico marchigiano.

Il convegno cercherà di fare il punto sulle criticità ancora presenti nel comparto, puntando sulla sensibilizzazione delle istituzioni affinché intervengano in maniera fattiva e puntuale: “Ci troviamo davanti a una crescita importante del settore – sottolinea Francesco Torriani, Presidente Consorzio Marche Biologiche e Vice coordinatore dell’Alleanza delle Cooperative italiane – che da “nicchia” si è trasformato in “comparto”, offrendo maggiori opportunità ai produttori (singoli e associati), ma al tempo stesso evidenziando una serie di lacune, soprattutto sul piano organizzativo ed economico”.

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Il programma dell’evento prevede:

  • Alle ore 9:30, apertura dei lavori con interventi introduttivi di Pierfrancesco Fattori, Presidente della Cooperativa Agricola Montebello, Giovanni B. Girolomoni, Presidente della Cooperativa Girolomoni, e Giuseppe Paolini, sindaco di Isola del Piano.
  • Alle 9:45 cominceranno le relazioni di esperti e rappresentanti istituzionali. Francesco Giardina (Mipaaf), relazionerà sul Piano Strategico Nazionale per l’Agricoltura Biologica, mentre Lorenzo Bisogni, del Servizio Agricoltura della Regione Marche, introdurrà il tema delle Filiere Agroalimentari di Qualità e il PSR Marche 2014-2020. Federica Luzi, Responsabile del Settore Agricolo dell’Alleanza Cooperative Italiane, interverrà sui Contratti Nazionali di Filiera e Distretto. Attilio Picchi (Iccrea), infine, si occuperà del Credito in agricoltura biologica.
  • Alle 12 sarà organizzata una Tavola Rotonda a cui parteciperanno Alessandra Terrosi della Commissione agricoltura della Camera dei deputati, Anna Casini, Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Luca Bianchi, Capo Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca presso il Mipaaf, Giorgio Mercuri dell’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Agroalimentare, e Francesco Torriani, Presidente del Consorzio Marche Biologiche e Vice Coordinatore del Settore Biologico dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.

A coordinare le attività, ci sarà Lorenzo Tosi, giornalista di Terra e Vita. Al termine dei lavori, la cooperativa Girolomoni offrirà ai partecipanti un buffet con i propri prodotti.

FONTI:

http://www.feder.bio/files/1752.pdf

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1049

http://www.fanoinforma.it/bioeuropa-2016-il-futuro-dellagricoltura-passa-qui/

L’Agricoltura Biologica spopola in Emilia Romagna: boom a Ferrara

Il settore dell’agricoltura biologica sta vivendo un periodo di fioritura importante in tutta Italia, in modo particolare in Regioni come Calabria, Puglia e Sicilia, dove grazie allo strumento dei Psr e ai fondi europei, sono presenti le maggiori superfici agricole investite nel biologico (dati 2014).

Uno sviluppo importante nel settore ha investito, però, anche il centro-nord. È il caso dell’Emilia Romagna che, secondo l’ultimo rapporto sul biologico presentato dal Centro Studi di Confagricoltura, ha visto una variazione del +9,9% tra il 2013 e il 2014, passando dagli 80.924 ettari originari agli 88.899 dell’ultima rilevazione. In particolare, a stupire è la performance della provincia di Ferrara, con i suoi 12mila ettari di terreno coltivati con metodi green. Un sistema che sta riscontrando molto successo, soprattutto sul fronte delle esportazioni: “Il settore biologico sta dimostrando grande vivacità oltre ad essere proiettato verso i mercati esteri” ha spiegato di recente Pier Carlo Scaramagli, presidente di Confagricoltura Ferrara. Scaramagli tenta anche di spronare le istituzioni per un impegno maggiore nel settore:“Oltre a consolidare l’aggregazione dell’offerta dei produttori, è necessario aumentare la ricerca: il biologico, infatti, potrebbe rappresentare un investimento tecnologico per il futuro oltre ad una concreta possibilità soprattutto del seminativo e della frutticoltura”. Servono, quindi, maggiori investimenti nel campo dell’innovazione: il piano strategico nazionale per l’agricoltura biologica, appena approvato, va in questa giusta direzione.

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D’altronde è ormai assodato che se l’intero comparto agricolo vuole crescere a livello nazionale, deve seguire le orme delle aziende più green. Le imprese che hanno scelto, in Italia, l’agricoltura biologica hanno superato le 55mila, facendo marcare un +6% ogni anno a partire dal 2011. La coltivazione sostenibile rappresenta più del 10% dell’intera superficie agricola nazionale (circa un milione e mezzo di ettari).

L’agricoltura biologica nostrana ha una vocazione soprattutto per l’export: secondo i dati Confagricoltura, oltre il 74% delle imprese italiane del settore è presente sui mercati internazionali da più di 5 anni, con sbocchi soprattutto nel Nord Europa (Germania e Francia su tutte). Il primo Paese extraeuropeo per importazione del Made in Italy sono gli Stati Uniti. Tra i prodotti privilegiati dai mercati esteri ci sono frutta e verdura (20%) e i sostituti del latte (16%) come le bevande vegetali e la soia.

FONTI:

http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/07/24/news/agricoltura-biologica-in-marcia-1.13867217?refresh_ce

http://www.confagricoltura.it/ita/press-room_anno-2016/giugno-2/convegno-confagricoltura-biologico-comparto-in-crescita-sul-mercato-interno-ed-internazionale-pero-le-regioni-devono-crederci.php

https://argav.files.wordpress.com/2016/06/agricoltura_biologica_italiana.pdf

Il biologico va in scena a Desenzano del Garda: due date ad agosto

Due appuntamenti con il biologico, ad agosto, a Desenzano del Garda. Lo spettacolo naturale del lungolago sul Garda sarà lo scenario ideale per i mercati del biologico MEGLIO BIO, organizzati dall’associazione la Buona Terra, Associazione Lombarda Agricoltori Biologici e Biodinamici.

Dopo il successo che l’iniziativa ha riscontrato negli ultimi anni, all’interno della cornice del “Desenzano Agricultura festival”, La Buona Terra ha deciso di ritornare nel comune bresciano con il proprio mercato biologico, con tre appuntamenti: per chi non fosse stato presente il 24 luglio, è possibile recuperare il 14 e il 18 agosto. Tre domeniche dedicate ai prodotti biologici, dell’orto o degli allevamenti bio, e agli alimenti a chilometro 0. I mercatini saranno presenti sul lungolago Cesare Battisti, nell’area antistante piazza Matteotti.

L’iniziativa è stata pensata anche come opportunità di riflessione sui propri comportamenti quotidiani, sull’alimentazione bio e su uno stile di vita ecocompatibile: “Come sempre”, si legge in un comunicato, “ai mercati biologici i visitatori potranno confrontarsi direttamente con i produttori per approfondire adeguatamente la propria conoscenza delle metodologie dell’agricoltura biologica come elemento essenziale di uno stile di vita ecocompatibile”.

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Uno degli aspetti che caratterizza i mercati “Meglio Bio”, infatti, è la filiera corta: il contatto diretto e umano tra produttore e consumatore riveste importanza primaria. Per due ragioni molto semplici. In primis per spiegare agli acquirenti il modo di agire e lavorare dei coltivatori e degli allevatori locali. In secondo luogo, per contenere i prezzi, riducendo gli intermediari.

La maggior parte dei prodotti alimentari in vendita, rigorosamente biologici, provengono dalle coltivazioni e dagli allevamenti bresciani e lombardi: una ghiotta occasione, non solo per gli abitanti del luogo, ma anche per i numerosi turisti italiani e stranieri che frequentano Desenzano nel periodo estivo.

All’interno di MEGLIO BIO saranno dedicati anche degli spazi ai cosiddetti prodotti “no food”: capi d’abbigliamento, cosmetici, prodotti erboristici e per la salute, realizzati con materia prima biologica o ecologici e privi di elementi tossici per l’uomo e l’ambiente.

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1051

http://www.feder.bio/files/1762.pdf

http://www.labuonaterra.it/pdf/meglio_bio.pdf

Malta in prima linea per bandire il glifosato

maltaMalta ha avviato il processo per mettere al bando il glifosato, l’ingrediente principale dell’erbicida Roundup di Monsanto. Lo scorso anno lo IARC ha inserito il glifosato nella lista delle sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo.

Proprio Malta ha rappresentato l’unico Paese UE ad aver votato attivamente contro la proposta di estensione dell’autorizzazione all’uso del glifosato lo scorso giugno. Se tutto andrà a buon fine sarà il primo Stato europeo a mettere al bando il glifosato sul proprio territorio.

Nel frattempo anche la Francia sta prendendo in considerazione la messa al bando di questa sostanza. La posizione di Malta rimane contro l’impiego del glifosato, coerentemente al voto espresso in precedenza.Le preoccupazioni sull’uso del glifosato riguardano sia l’ambiente che la salute dei cittadini. I diversi studi sul glifosato pubblicati di recente hanno utilizzato diversi criteri di valutazione e al momento in Europa non esiste ancora una posizione univoca. Ma Malta preferisce seguire il principio di precauzione e si sta muovendo verso il divieto.

In Europa l’impiego del glifosato è stato prolungato per 18 mesi dallo scorso 30 giugno per permettere ulteriori valutazioni dell’impatto di questa sostanza sull’ambiente e sulla salute. Ma nulla vieta ai singoli Stati di decidere autonomamente per la messa al bando sul proprio territorio e Malta si sta già muovendo in questo senso.La decisione di Malta mostra coraggio da parte del Governo che ha deciso di dare ascolto alle preoccupazioni degli esperti e dei cittadini che vogliono proteggersi da una sostanza potenzialmente pericolosa.

L’associazione Friends of the Earth Malta ha accolto positivamente la notizia e spera che altri Paesi europei seguano l’esempio di Malta e colgano al più presto la possibilità di mettere da subito al bando il glifosato. In Italia prosegue la campagna del Comitato Stop Glifosato (a cui GreenMe aderisce). Lo scorso 11 luglio gli esperti dei 28 Stati UE hanno votato a favore della restrizione delle condizioni d’uso dell’erbicida sul territorio dell’Unione Europea con  l’obbligo di minimizzarne l’uso in parchi pubblici e parchi giochie con il rafforzamento dell’esame minuzioso del suo uso pre-raccolto. Inoltre i Paesi UE sono a favore della messa al bando del coformulante Poe-tallowamine (una sostanza che ‘attiva’ il glifosato).

Queste restrizioni si applicheranno alla proroga di 18 mesi sull’autorizzazione all’impiego del glifosato. Nel frattempo l’Agenzia europea per le sostanze chimiche Echa si occuperà di esprimere il proprio parere sulla sua tossicità.

fonte: www.greenme.it

 

 

 

PAC: misure realmente a sostegno dell’agricoltura biologica? Il parere di IFOAM

La riforma della PAC (Politica Agricola Comune) per il periodo 2014-2020 non fornisce strumenti chiari e sufficienti per promuovere una vera transizione verso l’agricoltura sostenibile.

È questa la conclusione a cui arriva un nuovo studio, promosso da IFOAM EU e condotto dall’Istituto per l’agricoltura biologica (FiBL).

I risultati sono stati diffusi prima della riunione dei ministri dell’agricoltura dell’UE, tenutasi il 18 luglio scorso per discutere l’ulteriore semplificazione della PAC.

Secondo quanto affermato in un comunicato stampa diffuso dalla stessa IFOAM, la maggior parte degli strumenti messi a disposizione dalla PAC sarebbero limitati a sostenere le singole pratiche agricole e non a promuovere una transizione completa verso la sostenibilità.

Anche se sono previste delle misure “verdi” che rappresentano un passo e un incoraggiamento verso la giusta direzione, queste non sono sufficienti.

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Il supporto diretto per lo sviluppo di sistemi agricoli biologici rappresenta solo l’1,5% del bilancio agricolo totale dell’UE.

L’autore principale dello studio, Matthias Stolze, responsabile di Scienze Socio-economiche all’Istituto di ricerca di agricoltura biologica (FiBL), dichiara: “Nonostante alcuni miglioramenti nell’ultima riforma, come la componente ecologica, la maggior parte del bilancio della PAC è ancora dedicata a obiettivi politici non legati alla sostenibilità e così non riesce a dare all’UE concrete opportunità per una transizione verso sistemi agro-alimentari più sostenibili e per sostenere gli agricoltori che vorrebbero prendervi parte“.

Per questo, conclude, sono necessari maggiori sforzi per rendere i beni pubblici una parte integrante e integrata della strategia PAC e non semplicemente un'”aggiunta”.

Lo studio mostra che la maggior parte della PAC favorisce ancora in modo sproporzionato la produzione a prescindere dalla sostenibilità globale dell’azienda. Per esempio, l’agricoltura biologica si è dimostrata un scelta adatta a soddisfare la domanda dei consumatori e un beneficio per l’ambiente, eppure i mezzi per aumentarne la produzione in Europa sono piuttosto deboli. Dati previsionali sulle conversioni future indicano che nella maggior parte dei paesi le opportunità per aumentare in modo significativo la superficie biologica entro il 2020 sono veramente limitate.

Jan Plagge, di IFOAM EU, spiega: “La PAC rappresenta il 40% dell’apporto dei contribuenti al bilancio dell’UE e dovrebbe essere usato per aiutare gli agricoltori a migliorare la loro sostenibilità a lungo termine, raggiungere gli obiettivi ambientali e climatici dell’UE, e soddisfare le aspettative dei consumatori che sono sempre più alla ricerca di cibo di qualità come dimostra la continua crescita delle vendite di alimenti biologici “.

Per questo, spiega IFOAM, è necessario che la Commissione europea e i ministri dell’Agricoltura pensino seriamente a come la politica possa incoraggiare gli agricoltori che vogliono intraprendere una strada più sostenibile, riconoscendogli pienamente la fornitura di beni pubblici come l’acqua pulita e suoli sani.

Fonti:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1048

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2016/07/15/press-release-cap-not-delivering-public-goods-promised

http://www.ifoam-eu.org/sites/default/files/ifoameu_study_organic_farming_cap_2014_2020_final.pdf