Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

FederBio: soddisfazione per decisione della Commissione Ambiente PE su OGM

Piena soddisfazione quella espressa da FederBio riguardo il Via libera della Commissione Ambiente del   Parlamento Europeo alla nuova normativa che prevede la facoltà, da parte dei singoli Stati Membri, di   limitare o vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio, anche se autorizzati dalla stessa UE.  Per il   presidente FederBio Carnemolla “il voto di oggi ripristina il diritto dei paesi membri a vietare le coltivazioni   OGM, fornendo solide basi legali per bandirli, precedentemente non contemplate”. “Questo significa  che e’   stata posta l’attenzione sull’importanza della biodiversità agraria e sulla valorizzazione di un’agricoltura che   tutela tale biodiversità, a sfavore dell’industria biotech”. “Siamo molto soddisfatti di questo primo risultato,   che deve essere la base per la definizione finale della direttiva sulla quale l’Italia svolge un ruolo da   protagonista”, ha concluso Carnemolla.

Fonte: Agrapress

Al via i triloghi sulla proposta di regolamento sugli OGM

Hanno preso il via ieri, mercoledì 11 novembre, i triloghi tra Parlamento, Consiglio e Commissione UE in   merito alla proposta di regolamento sugli OGM. La proposta prevede che siano i singoli stati membri a   decidere se consentire la coltivazione o meno degli Organismi Geneticamente Modificati sul proprio   territorio. Come ha illustrato in un’intervista ad Agrapress il presidente della Commissione ambiente   Giovanni La Via si tratta di un passaggio squisitamente tecnico, un incontro dedicato “alla esposizione del   risultato del voto in commissione ambiente e quindi del mandato parlamentare”, aggiungendo che  “a   quanto pare, il consiglio non ha ancora il suo mandato”.  Nei prossimi giorni è previsto un meeting tecnico in cui verranno affrontate le questioni di minore rilievo   sulle quali è possibile ipotizzare “un’immediata convergenza”, mentre “i punti politici più ostici, che sono   quelli relativi alla lista delle cause di esclusione della coltivazione sul territorio di uno stato membro, alla   responsabilità ed alla partecipazione del committente alla procedura di esclusione, saranno affrontati   successivamente”,.  La commissione ha anche  introdotto la possibilità di vietare gli OGM per ragioni ambientali. “i criteri e le   motivazioni, come l’utilizzo del territorio, il rispetto per la biodiversità, la resistenza ai pesticidi sono molto   meglio articolati, molto più precisi rispetto al testo troppo vago della commissione”, ha dichiarato la   relatrice Frederique Ries, deputata belga del gruppo Alde. E’ stata inoltre categoricamente esclusa la   possibilità che venga intavolato un negoziato con le società produttrici di OGM nella fase di predisposizione   degli eventuali divieti in discussione nel corso dei triloghi.

Fonte: Agrapress

Xylella: Martina fa il punto della situazione

Nuovo incontro sul tema Xylella tra il ministro Martina, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore all’agricoltura Fabrizio Nardoni per fare il punto sull’attuazione degli interventi di lotta obbligatorio previsti dal DM 26 settembre 2014. Secondo quanto si apprende da una nota del Mipaaf “durante l’incontrosi e’ rilevata la necessità di intensificare ulteriormente gli interventi”. Tra le ipotesi sul tavolo, quella di avviare le procedure per dichiarare lo stato di emergenza fitosanitaria nel territorio colpito e la possibilità di nominare un Commissario straordinario per rendere più efficaci e tempestive le azioni contro la Xylella. A breve la Regione Puglia dovrebbe presentare i confini geografici aggiornati dell’area tampone e dell’adiacente zona cuscinetto, una fascia di 2 km di larghezza che si estende dal mar Ionio all’Adriatico.

Tra gli interventi previsti, quello contro gli adulti dei vettori; l’eliminazione meccanica delle erbe spontanee  e degli stadi giovanili dei vettori eventualmente presenti; l’eliminazione delle piante interessate (unicamente nella zona infetta) e l’eliminazione delle piante ospiti usate nelle alberature stradali e negli spartitraffico.

Eventuali ulteriori misure obbligatorie saranno valutate dal comitato fitosanitario nazionale convocato per il 4 novembre prossimo.

Fonte: Agrapress

Presentati a Roma gli esiti del progetto Agroscenari

Si è appena concluso a Roma l’incontro “’agricoltura italiana è pronta ai cambiamenti climatici?”, nel corso del quale sono stati presentati i risultati del progetto “Agroscenari – scenari di adattamento dell’agricoltura italiana ai cambiamenti climatici”. La ricerca è stata finanziata nel 2008 dal Mipaaf ed è giunta a conclusione proprio in questo periodo. L’apertura dei lavori è stata affidata al presidente CRA Giuseppe Alonzo, mentre il Coordinatore del progetto, Domenico Vento, ha illustrato gli obiettivi della ricerca e i risultati principali. Massimiliano Pasqui di CNR-IBIMET ha fatto il punto invece sui cambiamenti climatici e sugli scenari futuri relativamente al trentennio 2012-2050. La giornata di mercoledì ha poi visto susseguirsi diversi relatori ognuno dei quali ha illustrato gli scenari previsti per diversi tipi di colture (cerealicola, frutticola, vitivinicola, olivicola etc.).

Il secondo giorno di lavori è stato aperto dall’intervento di Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo urale del Mipaaf, e da Stefano Bisoffi, Direttore Scientifico del CRA. In particolare, sono stati affrontati i temi del rapporto tra cambiamenti climatici e politiche agricole nazionali e comunitarie ed è stato approfondito il ruolo degli enti territoriali (Regioni e Province autonome) nel campo della ricerca e dell’innovazione. Domenico Vento, coordinatore del progetto Agroscanari, ha quindi illustrato i risultati e le prospettive scaturite dagli esiti del progetto Agroscenari, mentre Gabriele Dono, di Dafne – Università degli Studi della Tuscia, ha fatto il punto sugi costi dell’adattamento ai cambiamenti climatici per il mondo agricolo italiano. Al termine delle relazioni si è svolta in conclusione una tavola rotonda sul tema “Risposta e adattamento dei sistemi agrari italiani al cambiamento climatico”, con interventi di rappresentanti del Mipaaf, di Cra, dei ricercatori del progetto e di numerose associazioni di categoria.

Fonte. Agrapress, CRA

Risultati e prospettive del 18° Congresso Mondiale IFOAM

Il testo che segue trae spunto da un articolo di Karin Heinze apparso su Organic Market

 In conclusione del Congresso Mondiale Ifoam tenutosi a Istanbul dal 13 al 15 ottobre scorsi, l’amministratore delegato Ifoam Markus Arbenz da un lato ha sottolineato gli sviluppi importanti del settore biologico negli ultimi anni, dall’altro ha stigmatizzato l’urgenza di estendere all’intera popolazione mondiale i principi di sicurezza alimentare, sostenibilità ed equità: unità produttive locali, vie di trasporto quanto più possibile brevi e metodi di produzione innovativi in agricoltura (a partire dal biologico, ovviamente) sono, a suo avviso, la chiave per una produzione sufficiente a prezzi economicamente sostenibili.  Secondo Arbenz è giunto il tempo in cui siano finalmente integrati nel prezzo del cibo anche i costi ambientali legati all’agricoltura convenzionale: solo in questo modo i prezzi della produzione biologica potranno davvero essere comparabili e non più percepiti come elitari. Tra gli esempi portati al Congresso Ifoam quello del Buthan, il cui ministro dell’agricoltura, Lyonpo Yeshey Dorji, ha illustrato sugli sforzi compiuti dal proprio paese per assicurare che tutte le coltivazioni siano biologiche al 100% entro il 2020 (il Buthan, lo ricordiamo, è celebre nel mondo per il progetto innovativo di misurare il prodotto nazionale lordo in termini di felicità dei suoi cittadini).

Un incoraggiamento è provenuto anche dal segretario dell’IFAD (il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo delle Nazioni Unite) Rasit Pertev, che ha incoraggiato il movimento biologico ad essere sempre più coinvolto nelle questioni politiche e a rendere più accessibile la certificazione per i piccoli agricoltori, nella direzione di un “bio 3.0”. In calce al Congresso Mondiale si è quindi scolta l’Assemblea generale IFOAM (il  16 e 17 ottobre 2014)  che ha visto la partecipazione di 292 delegati con diritto di voto da circa 40 nazioni. Con l’occasione, il Presidente IFOAM Andre Leu ha illustrato i punti nodali delle attività dell’organizzazione, a cominciare da una più massiccia presenza sul web per contribuire ad una crescente diffusione dell’attività di Ifoam. Markus Arbenz invece, in qualità di Amministratore Delegato Ifoam, ha fornito un’accurata panoramica del bilancio che probabilmente quest’anno registrerà un deficit  di circa 100.000 : Arbenz si è detto rammaricato del fatto che, malgrado l’espansione dei mercati biologici in tutto il mondo, IFOAM ha avuto in proporzione poche risorse finanziarie a sua disposizione. Per quanto riguarda invece le attività in corso e in programma, l’attività Ifoam in questo periodo si concentrà in particolare su un’intensificazione delle attività politiche su scala internazionale (per esempio, in ambito Nazioni Unite) e sulla promozione del lavoro delle aziende a conduzione familiare, particolarmente in considerazione del fatto che il 2014 è l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare.

Per quanto riguarda l’attività Ifoam nel mondo, nuovi gruppi continuano a formarsi, a cominciare dal gruppo asiatico (che ha già 100 membri), dal gruppo Ifoam nato nella zona asiatica di lingua russa,  in Iran e in Sud Africa. Roberto Ugas ha poi presentato la strategia di IFOAM per i prossimi tre anni: in particolare, due importanti progetti riguarderanno lo sviluppo delle regioni di montagna in Nepal, Pakistan, Kirghizistan, Etiopia e Perù. Nel corso della sessione plenaria, inoltre, sono state presentate le candidature dei paesi che intendevano ospitare il Congresso Mondiale 2017:Brasile, Cina, India e Russia. Alla fine, l’Assemblea Generale ha scelto l’India: l’appuntamento per il prossimo Congresso Mondiale IFOAM dell’Agricoltura Biologica sarà pertanto a Nuova Delhi nel 2017.

Fonte: Organic Marketm, IFOAM

A Bolzano Biolife 2014

Ritorna anche quest’anno Biolife, fiera del biologico regionale che ospiterà produttori provenienti da tutta la penisola e dall’estero a Bolzano dal 7 al 9 novembre prossimi. Dopo il successo dell’edizione 2013, che ha fatto registrare oltre 36.000 visitatori, anche quest’anno la formula proposta è quella del B2C e B2B: da un lato quindi per i partecipanti la possibilità di proporsi e promuoversi direttamente con i consumatori, dall’altro l’occasione per incontrare altri operatori di settore.

Per l’edizione di quest’anno sono attesi oltre 200 espositori che proporranno più di 2.000 prodotti diversi, comprese diverse varietà antiche di grani, farine, frutta e verdura. Molte le iniziative d contorno: incontri, conferenze, convegni e laboratori, tra cui uno (per tutti e tre i giorni della manifestazione) dedicato al gelato e l’altro, in programma nelle giornate di venerdì e sabato, alla pizza.

Ricca anche l’offerta per gli operatori specializzati quali ristoratori e albergatori, che avranno diverse occasioni di confronto e scambio grazie ai convegni e agli incontri specificamente legati al mondo della ristorazione e dell’ospitalità, trovando in Biolife l’opportunità per conoscere meglio i molti ingredienti biologici e biodinamici della fiera e apprendendo dai rispettivi produttori le migliori tecniche di cottura e conservazione e sperimentando gli abbinamenti della tradizione e quelli più insoliti e innovativi.

Ulteriori informazioni sul sito della manifestazione: http://www.fierabolzano.it/biolife/

Fonte: FederBio