Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

Bio sotto accusa in UK

E’ polemica in Gran Bretagna per le dichiarazioni di Lord Krebs, già direttore della Food Standard Agency dal 2000 al 2005 e attualmente consigliere del governo riguardo i cambiamenti climatici. Krebs ha dichiarato infatti che l’agricoltura biologica, richiedendo maggiori estensioni di terreno per avere la stessa resa del convenzionale, non è da questo punto di vista benefica per l’ambiente. Perorando al contempo la causa dell’agricoltura cosiddetta “no till”, che contempla l’uso di OGM e di erbicidi. Un punto di vista, quello sulla scarsa produttività del biologico, recentemente confutato da una ricerca di Berkeley secondo la quale la produttività del bioogico è superiore alle previsioni tanto da essere potenzialmente in grado di sostituirsi a quella convenzionale per soddisfare le esigenze dell’intero pianeta. A Krebs ha risposto a stretto giro Helen Browning, direttore generale della Soil Association, che promuove l’agricoltura biologica. LA Browing si è detta “confusa” dall’ostilità di Krebs ricordando come gli studi più recenti dimostrino che le rese del biologico in molti casi sono paragonabili a quelle del convenzionale.Aggiungendo che il metodo biologico ha l’importante funzione di arricchire di materia organica il suolo e migliorare l’efficienza d’uso dei fertilizzanti. Senza contare che agricoltura intensiva è sotto accusa proprio per l’erosione dei suoli che Krebs invece imputa all’agricoltura biologica.

Fonte: Greenbiz.it

Crescita record del biologico in Italia nel 2014

Prosegue senza sosta la crescita del biologico nel nostro paese, in controtendenza rispetto al resto dell’agroalimentare. Secondo le stime diffuse da FederBio, nel 2014 la crescita del settore ha portato ad un valore complessivo del comparto pari a 2,6 miliardi di euro, con una crescita dell’8% rispetto al 2013. Quasi un italiano su 3 (il 30%, secondo i dati della Federazione) si è dichiarato intenzionato ad acquistare prodotti biologici, ma la mancanza di un numero adeguato di punti vendita nel Centro Sud “confina” in parte il boom del biologico alle sole regioni settentrionali, facendo dichiarare alla stessa FederBio che e potenzialità del biologico italiano sono decisamente superiori e che resta un settore sottosviluppato rispetto alle proprie potenzialità. Interessante anche la lettura dei dati riguardanti i diversi canali di vendita. Secondo le stime di Assobio, che riunisce le imprese di trasformazione e distribuzione e che aderisce a FederBio, a fare la parte del leone sono stati i discount, cresciuti del 25,8% nell’ultimo anno. Notevole ma meno eclatante la crescita nelle vendite presso gli ipermercati (+11,5%) e i supermercati (+9,9%). In termini assoluti, tuttavia, la quota più significativa del mercato resta saldamente nelle mani dei negozi specializzati in prodotti biologici, che sono responsabili di un volume di affari di circa 1,1 miliardi e che hanno fatto registrare una crescita del 7,5% rispetto al 2013.Differenze significative anche per quanto riguarda le diverse tipologie di prodotti biologici: cala l’ortofrutta, in flessione del 2,5% nella grande distribuzione, un dato questo che incide per un significativo 10% sull’andamento complessivo delle vendite). Un risultato senza dubbio condizionato dall’andamento stagionale e dalle scelte di vendita dei consumatori. Crescono in particolare le vendite di biscotti biologici (+14%), passate e polpe di pomodoro (+14.1%) e baby food (+20%), e parallelamente fanno segnare buoni risultati anche i prodotti con ricette vegetariane e vegane a base di soia e seitan, introdotti solo negli ultimi mesi dell’anno nella grande distribuzione. Bene anche i vini bio, per i quali sembra inalterato negli ultimi anni il profilo-tipo dell’acquirente medio: residente al Nord Ovest e al Nord Est, in area metropolitana e centri di medie dimensioni, appartenente a nuclei familiari poco numerosi e di classe socio-economica ed istruzione medio-alte.Sul fronte occupazionale, il biologico italiano ad oggi coinvolge 220mila persone: su scala europea, ben il 61,3% degli agricotori bio ha meno di 55 anni, un quarto delle aziende agricole europee è condotta da donne. A livello di istruzione, addirittura la metà dei produttori biologici ha il diploma di scuola media superiore, ben il 17% la laurea e 55 agricoltori bio su 100 utilizza regolarmente internet.
Fonte: FederBio, Greenbiz

Il commissario Hogan sull’accordo bilaterale UE-Corea sul bio

Come riportato nella newsletter della settimana scorsa (notizia che potete consultare a questo indirizzo la Commissione Europea ha accolto con parere favorevole l’annuncio del 19 dicembre u.s. della Corea del Sud riguardo l’ accordo bilaterale di equivalenza per il commercio di prodotti biologici. Grazie a tale accordo, sarà possibile a partire dal prossimo 1° febbraio vendere prodotti biologici trasformati e certificati nell’Unione in Corea del Sud. Si tratta del primo passo di un più ampio accordo bilaterale di equivalenza sul biologico per il quale la Commissione stessa ha annunciato l’imminente definizione delle regole di riconoscimento dei prodotti Sud coreani importati nei paesi UE.Sull’accordo è intervenuto il Commissario per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan che ha illustrato le potenzialità dell’accordo: “Il settore biologico continua ad essere uno dei settori produttivi più dinamici dell’agricoltura europea. L’accordo fornirà anche nuove opportunità di mercato in questo settore che rappresenta un mercato importante per l’esportazione. Tale accordo elimina, inoltre, la necessità di doppia certificazione e quindi semplifica e riduce gli oneri burocratici per le imprese dell’UE. “

Fonte: Sinab, Commissione UE

Nuova pubblicazione UE sulle opportunità per il bio

E’ stata pubblicata recentemente dalla UE “Organic farming – a guide on support opportunities for organic producers in Europe – 2014”. Uno strumento informativo rivolto a tutti gli operatori del biologico (produttori, trasformatori e commercianti) con l’intento di illustrare in dettaglio le misure esistenti a favore del bio nel caso specifico di quanto previsto dalla Politica Agricola Comune (PAC) e dal Fondo europeo per marittimi e la pesca (FEAMP), fornendo anche una panoramica delle principali norme applicabili alla produzione biologica, alla trasformazione e al commercio, ivi comprese cui le norme applicabili alla conversione. La pubblicazione, realizzata nell’ambito del Piano di Azione 2014 per il futuro della produzione biologica nell’Unione europea, rientra nell’ Azione 1 del piano d’azione.
Il documento, in lingua inglese, è disponibile a questo link.
Fonte: Sinab, UE

Dall’11 al 14 febbraio a Norimberga Biofach 2015

BIOFACH, il salone leader mondiale degli alimenti biologici che ogni anno ha luogo a Norimberga, celebra dal 11 al 14 febbraio 2015 la ventiseiesima edizione e promette grandi novità per tutto il settore. L’interesse per gli alimenti biologici perdura nell’intero globo. Durante la scorsa edizione 2.263 espositori, di cui il 70% internazionali, hanno accolto oltre 42 mila visitatori provenienti da tutto il mondo (44% di internazionalità), che hanno avuto modo di conoscere la serietà e competenza che caratterizza la manifestazione ormai da 25 anni. Rigidi criteri di ammissione ed apertura ad un pubblico esclusivamente professionale sono i principi che la contraddistinguono e ne garantiscono la qualità. Presentazioni con degustazione, workshop e scambio professionale sono fra gli ingredienti che arricchiranno l’esperienza a BIOFACH.

Anche per l’edizione 2015 è previsto un ricco programma di eventi. Oltre alle aree speciali dedicate al mondo dell’olio e del vino, assoluta novità è il pianeta Vegan, un area speciale dove gli espositori BIOFACH potranno presentare e far conoscere il loro assortimento di prodotti vegani biologici. Attrazione ed innovazione sono elementi chiave del Novelty Stand del BIOFACH, che nel 2015 si svilupperà su di una superficie di oltre 500 m², ospitando le novità del settore. Anche quest’anno i prodotti più votati saranno premiati con il Best New Product Award. “Organic 3.0 – good framework for more organic” sarà il tema conduttore del ricco programma congressuale, che accompagnerà i visitatori per tutta la durata della manifestazione e sarà occasione di incontro e discussione.

Il mondo della cosmesi naturale continua a crescere ed avere successo, l’industria diviene sempre più professionale e gli esperti del settore potranno scoprirlo di persona visitando la fiera parallela VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale). La lista in continuo aggiornamento degli espositori della prossima edizione è consultabile sul sito www.biofach.de/en/ausstellerprodukte/. Visitatori e buyers possono visionare in anteprima i prodotti presentati ed organizzarsi l’agenda. E’ possibile acquistare le tessere d’ingresso scontate in prevendita per visitare BIOFACH/VIVANESS rivolgendosi alla filiale italiana della fiera di Norimberga e scrivendo una mail a info@nm-italia.it. Per ulteriori informazioni contattare NürnbergMesse Italia srl, Sig.ra Elena Jordens elena.jordens@nm-italia.it. Per tutti i dettagli sull’evento scarica il file “Dati e fatti BIOFACH 2015” http://www.federbio.it/files/1336.pdf.

Anche quest’annoo Suolo e Salute parteciperà a Biofach e sarà presente allo stand 451 presso il padiglione 4.

Fonte: FederBio, Suolo e Salute

Biologico, ratificata l’equivalenza reciproca con la Corea del Sud

Il 18 febbraio 2014, il NAQS, (National Agricultural Quality Service) coreano ha inviato in una richiesta alla Commissione europea finalizzata al riconoscimento della Corea del Sud come paese terzo equivalente ai fini della produzione di alimenti biologici. La Commissione ha pertanto concluso nei giorni scorsi l’esame della richiesta pervenuta,
conformemente all’articolo 33 (2), del regolamento (CE) n 834/20071.
Sulla base di questo esame, i servizi della Commissione confermano che, oggetto di una finale revisione e l’accordo da parte degli Stati membri dell’UE, il sistema bio coreano è conforme ai principi e alle norme di produzione equivalenti a quelle stabilite dal Regolamento (CE) n 834/2007 e che le sue misure di controllo sono equivalenti a quelle previste dal regolamento (CE) n 834/2007.

Il riconoscimento dell’equivalenza dovrebbe applicarsi solo ai prodotti alimentari biologici trasformati, secondo quanto previsto dalla definizione di alimenti trasformati applicabile nell’UE. Il riconoscimento dell’equivalenza è soggetto alle condizioni di cui all’allegato 1 della lettera con cui la Commissione Europea ratifica l’equivalenza (disponibile a questo link). La Commissione inoltre, si apprende nel testo, intende avviare al più presto il processo di modifica del Regolamento (CE) n.1235/2008 in modo tale da includere la Repubblica di Corea nella lista dei paesi terzi riconosciuti di cui all’allegato ΙII di tale regolamento, per i prodotti trasformati e per la durata di tre anni. Un riconoscimento più lungo dovrebbe essere discusso in breve tempo ecorea del Sud.

Fonte: UE