Suolo e Salute

Autore: Serena Leonetti

Pontelatone: convegno sul biologico

Pontelatone: convegno sul biologico

Il 26 ottobre a Pontelatone (Caserta), si terrà il convegno dal titolo “Il nuovo regolamento sull’agricoltura biologica: prospettive, incentivi ed idee di sviluppo in viticoltura ed enologia” organizzato dall’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi), con il patrocinio di ASSOCERTBIO, MIPAAF e Regione Campania.

Il convegno affronterà temi dedicati all’importanza dell’agricoltura biologica e la promozione nei mercati esteri.

All’incontro interveranno molti esperti del settore e parteciperà anche Alessandro D’Elia, in qualità di vice presidente di Assocertbio, dove illustrerà “il ruolo degli Organismi di Controllo e Certificazione del biologico”.

La produzione biologica italiana ha successo e nostro compito è quello di approfondire il rapporto tra agricoltura, territorio e mercati esteri”, dichiara il presidente Irepi Domenico Letizia.

Per informazioni sul convegno è possibile consultare il portale di IREPI www.irepi.com

Locandina

Fonte: https://www.impresedelsud.it/agricoltura-biologica-ed-export-esperti-a-confronto-a-pontelatone/

Biologico: Italia al primo posto

Biologico: Italia al primo posto

Una crescente domanda e una maggiore disponibilità del prodotto biologico nei canali di consumo hanno permesso all’Italia di diventare il primo paese europeo per numero di aziende biologiche. Infatti, oggi il nostro paese, ha il più elevato numero di operatori nel settore biologico, seguita da Francia e Germania. Mentre si colloca al secondo posto per superficie agricola utilizzata in biologico, preceduta dalla Francia. A dirlo sono i dati trasmessi dal Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica (SINAB).

Secondo le stime di Sinab, le regione più biologiche in Italia sono la Sicilia (385.356 ettari), la Puglia (263.653 ettari), la Calabria (200.904 ettari) e l’Emilia-Romagna (155.331) che insieme rappresentano il 51% di tutta la superficie nazionale dedicata al biologico.

Il biologico non cresce solo a livello produttivo, ma anche per i consumi che, secondo i dati trasmessi da ISMEA, sono cresciuti negli ultimi 5 anni senza soluzione di continuità: + 102% dal 2013 a oggi. Le vendite sono aumentate grazie alla GDO, che avanza del +5,5%, e alla crescita dei Discount (+20,7%).

Fonte: https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/trend/2019/10/14/news/fenomeno_bio_l_italia_e_prima_in_europa-238504460/

Cresce la richiesta di prosecco biologico

Cresce la richiesta di prosecco biologico

Dai dati raccolti nei primi nove mesi del 2019, risulta che gli imbottigliamenti totali di Prosecco Doc avrebbero fatto registrare un aumento del 6,4%. Ma le aziende produttrici del Prosecco Bio segnano un +35%, con un ulteriore crescita del 20% per il 2020.

Da poco è conclusa la vendemmia del prodotto tradizionale, segnando un calo nella produttività rispetto alle aspettative.

Per questo motivo, il Consorzio di Tutela ha presentato istanza alle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, ricevendo il totale consenso, per sbloccare la riserva vendemmiale del Prosecco DOC biologico 2018, la quale conta 10.380 ettolitri, per far si che si raggiunga l’equilibrio di mercato.

Fonte: https://www.trevisotoday.it/economia/prosecco-uva-bio-riserve-16-ottobre-2019.html

Nota esplicativa della Commissione sull’utilizzo dei lieviti

Nota esplicativa della Commissione sull’utilizzo dei lieviti

Il lievito non biologico, normalmente utilizzato nella trasformazione degli alimenti, in particolare nei prodotti da forno, è autorizzato e può essere impiegato negli alimenti trasformati biologici (ad eccezione dei prodotti del settore vitivinicolo) senza la necessità di dimostrare l’indisponibilità in forma biologica o di un’autorizzazione provvisoria da parte dell’autorità competente dello Stato membro a norma dell’articolo 29 del regolamento (CE) n. 889/2008.

A deinirlo è la nota trasmessa dalla Commissione UE del 10 ottobre 2019.

Fonte: http://sinab.it/bionovita/utilizzo-dei-lieviti-la-nota-esplicativa-della-commissione

Il Piano d’Azione Nazionale pesticidi diventi lo strumento necessario per la transizione ecologica dell’agricoltura

Il Piano d’Azione Nazionale pesticidi diventi lo strumento necessario per la transizione ecologica dell’agricoltura

Lo scorso 3 ottobre, dal MIPAAFT fu aperta la consulta alla nuova bozza del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

La consultazione è stata chiusa il 15 ottobre 2019, con un appello delle 11 maggiori associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica. Le associazioni, Accademia Kronos, Aiab, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, FederBio, Firab, Greenpeace, Legambiente, Lipu-Birdlife, IsdeE, ProNatura, Wwf Italia, hanno lanciato l’appello ai tre ministri competenti per l’approvazione del nuovo PAN Pesticidi: Teresa Bellanova (agricoltura), Sergio Costa (ambiente) e Roberto Speranza (salute): “il nuovo Piano d’Azione Nazionale deve indicare come obiettivo la riduzione dell’uso di pesticidi e dare priorità a un’agricoltura biologica, utilizzando meglio le risorse della PAC attuale e post 2020» e per chiedere «la giusta attenzione osservazioni puntuali inviate perché il nuovo PAN segni il necessario cambiamento delle regole di utilizzo dei pesticidi nel nostro Paese e perché siano eliminati i sussidi pubblici a chi persiste nell’utilizzo dei principi attivi di sintesi che avvelenano il nostro cibo, il suolo, l’acqua, l’aria e distruggono la biodiversità degli agroecosistemi”.

Le Associazioni concudono aspicando che: “il dialogo dei Ministeri con tutti i portatori di interesse non si chiuda con la fine della consultazione pubblica ma possa prevedere ulteriori momenti di confronto e lavoro congiunto. L’approvazione del nuovo PAN pesticidi sarà una vera cartina tornasole, un indicatore oggettivo della reale volontà politica dell’attuale Governo di attuare anche per l’agricoltura italiana quel Green New Deal annunciato nei programmi per una concreta transizione ecologica dell’economia che vede nell’agricoltura biologica e nel mondo ambientalista alleati necessari”.

Fonte: http://www.greenreport.it/news/agricoltura/piano-dazione-nazionale-pesticidi-diventi-strumento-per-una-vera-transizione-ecologica-dellagricoltura/

Molise: l’importanza dei Distretti Rurali e Bio Distretti

Molise: l’importanza dei Distretti Rurali e Bio Distretti

La Giunta Regionale del Molise ha presentato una proposta di legge volta a favorire lo sviluppo e la salvaguardia del territorio, garantire la sicurezza alimentare e preservare il paesaggio.

La proposta nasce dalla volontà di creare delle collaborazioni tra la Regione e le aziende del settore agricolo e agroalimentare, attraverso i “Distretti Rurali e agroalimentari”, i “Bio Distretti” e i “Distretti della pesca”: valorizzare le aree rurali, integrando l’attività agricola con quelle artigianali, le produzione di beni e servizi.

Oltre a questo, i Distretti Rurali e i Bio Distretti avranno il compito di spingere verso un’economia biologica che valorizzi i prodotti agroalimentari, la denominazione d’origine, i territori di produzione e allo stesso tempo tuteli il territorio e lo sviluppo rurale.

Per discuterne insieme ai cittadini e agli addetti del settore, il Consigliere Nicola Eugenio Romagnuolo terrà un incontro venerdì 4 ottobre, ore 16.30, presso la “Sala Gialla” della Provincia di Isernia.

Fonte: http://www.pressmoliselazio.it/2019/10/02/distretti-rurali-e-bio-distretti-scarabeo-unopportunita-per-il-molise/