Suolo e Salute

Anno: 2019

Bufala sulle aflatossine nelle farine biologiche

Bufala sulle aflatossine nelle farine biologiche

Una lettrice ha dichiarato di aver letto che le farine bio contengono un livello di aflatossine, micotossine prodotte da specie fungine che risultano altamente tossiche e cancerogene, molto superiore rispetto a quelle tradizionali.

“Acquisto spesso prodotti biologici. Ho però scoperto di recente che alle farine biologiche viene consentito per legge un livello di aflatossine molto superiore rispetto alle farine non bio. Questo perché è impossibile ridurlo. Le spore non si possono evitare e senza fungicidi ecc. si moltiplicano a dismisura. Resterebbe da capire se siano più cancerogene le aflatossine o i pesticidi. C’è chi dice le prime… Marina”

Pinton, segretario di Assobio, ha risposto alla lettrice spiegando che la notizia letta dalla lettrice non è da considerare veritiera soprattutto perché tale legge, di cui lei parla, non esiste.

Il RASFF, il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi, che permette di avvisare in tempo reale i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica legati ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e di adottare, di conseguenza, eventuali misure di salvaguardia.

Nel 2018 ha registrato 3.618 allerta, 635 di questi legati all’aflatossine: l’1,7% riguardavano prodotti bio, il restante 98,3% riguardavano prodotti non biologici.

Oltre a non esistere una legge che permetta di commercializzare prodotti bio contenenti livelli di micotossine elevati, dal RASFF emerge che i prodotti bio con aflatossine sono rarissimi. Ciò non lo dichiara solo il RASFF ma anche la ricerca scientifica.

 

Fonte: https://ilfattoalimentare.it/aflatossine-farine-biologiche-bufala.html

 

Via libera alla riforma, ma sarà esaminata solo dopo le elezioni

Via libera alla riforma, ma sarà esaminata solo dopo le elezioni

La seconda serie di proposte migliorative della Riforma Pac post 2020 sono state approvate dalla Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo (Comagri):

  1. Il regolamento Ocm Unica con 29 voti favorevoli e sette contrari ha ottenuto la possibilità di modifica;
  2. Il report dell’eurodeputata Esther Herranz Garcìa, contenente gli emendamenti al regolamento sui Piani Strategici, ha ottenuto il consenso con 27 voti favorevoli, 17 contrari e un astenuto.

Nel dettaglio è stato richiesto di posticipare l’entrata in vigore dei piani nazionali PAC al 2022:

  • 20% del bilancio degli aiuti diretti;
  • 30% dello sviluppo rurale a sostegno di azioni per l’ambiente e il clima;
  • Il 5% della dotazione nazionale per i pagamenti diretti dovrebbe essere un aiuto complementare al reddito ridistributivo per gli agricoltori di piccole e medie dimensioni, non più del 65% di rabbocco per ettaro;
  • Il 2% del budget dovrebbe andare a sostegno dei giovani agricoltori.

È stato approvato, inoltre, anche il piano della Commissione volto a costituire servizi di consulenza agricola per far si che gli agricoltori siano informati su requisiti e condizioni relativi a sussidi, sui modi per prevenire la resistenza antimicrobica e sulla disponibilità di aiuto all’innovazione e tecnologie digitali: si richiedono, così, figure professionali competenti che siano in grado di aiutare gli agricoltori.

Il testo approvato in Comagri deve essere esaminato dal Parlamento Europeo, ma solo dopo le elezioni: la prossima legislatura potrà, quindi, decidere di portare avanti le proposte o riaprire il dossier.

“Numerosi passi avanti in Commissione agricoltura del Parlamento europeo sulla proposta di Regolamento sui Piani strategici per la futura riforma della Pac, ma non sufficienti per tutelare i nostri agricoltori e cittadini come avremmo voluto” dichiara Paolo De Castro, primo vice presidente della Commissione Agricoltura.

 

Fonte: http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/48956/mercati-e-imprese/pac-via-libera-alla-riforma-ma-non-andra-in-plenaria

Viticoltura bio in Italia: in sei anni è triplicata

Viticoltura bio in Italia: in sei anni è triplicata

Negli ultimi sei anni la viticoltura bio è più che triplicata. Oggi conta una superficie pari al 12% dei terreni vitati, concentrati soprattutto nel centro-sud. La produzione totale di vino bio è di circa 500 milioni di litri e le vendite nella grande distribuzione, solo nel 2017, hanno avuto un incremento pari al 41% rispetto al 2016.

Nella prossima edizione del Vinitaly, 7-10 aprile 2019 presso Veronafiere, sarà dedicato un padiglione al vino biologico (PADIGLIONE F) per consolidare la crescita del settore e aumentare la visibilità delle aziende che hanno scelto il metodo biologico.

Molte aziende controllate e certificate da Suolo e Salute, anche cantine “blasonate” nel panorama del vino mondiale, saranno presenti al prossimo Vinitaly.

 

Fonte: http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/vino/2019/04/03/triplicata-in-sei-anni-la-viticoltura-bio-in-italia-_c2ac5e20-82d4-4c5d-87c6-9e0ea55941db.html

 

VinitalyBio 2019: il Padiglione F dedicato alla produzione e vendita di vino biologico e biodinamico

VinitalyBio 2019: il Padiglione F dedicato alla produzione e vendita di vino biologico e biodinamico

Attesissima la 53° edizione del Vinitaly, poiché aprirà le porte al vino biologico e biodinamico.

Il padiglione Organic Hall ospiterà Vinitalybio, il padiglione dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero. L’idea è quella di far crescere la visibilità a quelle aziende che hanno scelto la sostenibilità delle produzioni, oltre alla possibilità di far conoscere, tramite convegni e sessioni di degustazioni guidate, questo tipo di produzione.

Il vino bio è ormai in forte crescita:

  • Il 12% dei terreni totali occupati da vigneti è bio;
  • Le vendite sono incrementale del 41% solo nel 2017.

Il padiglione F ospiterà 75 espositori che vorranno raccontare e far conoscere la loro realtà che ha adottato il metodo biologico.

Lunedì 8 aprile si terrà “La Rivoluzione green nel bicchiere”, un incontro promosso da Coldiretti e FederBio. Durante l’evento, le due organizzazioni proseguiranno nella firma di un accordo di collaborazione per lo sviluppo e la tutela dell’agricoltura e dei prodotti bio.

Molti altri incontri, tra cui il seminario “Rame: non è sempre Verde. Alternative possibili per la viticoltura biologica”, che si terrà il 9 aprile e vuole approfondire l’utilizzo del rame come prodotto fitosanitario secondo la normativa EU.

 

Fonte: https://veronawinelove.com/vinitalybio-2019-vino-biologico-biodinamico/

13th European Organic Congress 2019

13th European Organic Congress 2019

Il prossimo 20 e 21 giugno 2019 si svolgerà a Bucarest (Romania) il 13° congresso europeo di IFOAM.

L’innovazione e la tecnologia sono i temi sul quale è sviluppato l’evento: come il biologico migliora, ispira e offre ed offre opportunità di futuro. Il Congresso vuole alimentare la discussione sulla riforma della politica agricola e spiegare come questa possa contribuire a dare risposte a un nuovo modello di agricoltura, soprattutto più etica sia per i lavoratori sia per i consumatori europei.

Suolo e Salute, sponsor del congresso e socio Ifoam Ue, sarà presente all’evento.

Programma

 

Fonte: https://www.ifoam-eu.org/en/news/2019/03/25/2019-european-organic-congress-early-bird-registration-open

 

Edeka: il nuovo progetto per aprire negozi bio

Edeka: il nuovo progetto per aprire negozi bio

La Germania vuole spingersi verso il biologico: il supermercato Edeka avrebbe intenzione di aprire negozi dedicati esclusivamente alla vendita di prodotti biologici.

Il progetto potrebbe svilupparsi secondo due direttrici:

  • Da una parte aprire una rete di negozi “Naturkind”;
  • Dall’altra sviluppare uno shop all’interno dei punti vendita Edeka.

Questo progetto porterebbe a incrementare il mercato alimentare biologico, che attualmente è al 5,5%.

 

Fonte: http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/48901/dal-biologico/edeka-progetto-per-aprire-negozi-dedicati-al-bio