Suolo e Salute

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Il Borro, azienda certificata da Suolo e Salute, sarà presente ad Anteprime Toscana con la nuova annata 2016 di vino biologico

Il Borro, azienda certificata da Suolo e Salute, sarà presente ad Anteprime Toscana con la nuova annata 2016 di vino biologico

Il Borro sarà presente ad Anteprime Toscana con la nuova annata 2016 di vino biologico

Sabato 10 febbraio, dalle 9.30 alle 17.30 presso la Fortezza da Basso a Firenze, l’azienda vitivinicola offrirà in degustazione due dei suoi vini: il Borrigiano Val d’Arno di Sopra Doc 2016 e il Petruna Anfora Val d’Arno di Sopra Doc 2016

Di proprietà di Ferruccio Ferragamo, nel bacino del Val d’Arno Superiore, l’azienda vitivinicola Il Borro è fortemente vocata al rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema ed è biologica dal 2015.

 

Il Borrigiano Val d’Arno di Sopra Doc Bio 2016

È il primo vino dell’azienda a denominazione Val d’ Arno di sopra DOC e con certificazione Biologica. Nasce dalla continua voglia di sperimentare de’ Il Borro regalando al consumatore un’esperienza inaspettata. Nel bicchiere il vino si presenta di un rosso rubino vivace con riflessi purpurei, i suoi profumi sono intensi con note di frutta rossa fresca che ricordano la ciliegia cerasa. La sua complessità è rimarcata da sentori di speziatura tipici del ginger e del pepe bianco. Al gusto si confermano le prime impressioni che sono accompagnate da una piacevole sensazione di freschezza data dalla sua acidità. I tannini sono eleganti e lasciano la bocca pulita e in armonia.

Circa 5.000 piante a ettaro allevate a cordone speronato a 100 cm da terra, con una produzione di uva per pianta che va da 1 kg a 1,5 kg per una produzione di circa 60 q.li ad ettaro con una resa in vino del 70%. Per la sua produzione si è adottato un sistema di alternativo che prevede l’utilizzo di tini in legno di rovere della capacità di 75 e 50 hl e la refrigerazione delle uve seguita da una macerazione a freddo di 2 giorni. Le uve, di Sangiovese, Syrah e Merlot, vengono raccolte a mano al raggiungimento di una perfetta maturazione tecnologica e fenologica. La refrigerazione delle stesse a 7°C e la successiva macerazione a freddo in tini di legno permettono di mantenere la complessità delle sostanze aromatiche naturalmente presenti. Successivamente viene condotta una fermentazione a temperatura controllata (28°C) a cui fa seguito un affinamento di 10 mesi in tini di legno grande.

 

Il Petruna Anfora Val d’Arno di Sopra Doc Bio 2016

Il Petruna Anfora è ottenuto vinificando uve 100% Sangiovese ed utilizzando esclusivamente anfore di terracotta. La vigna da cui nasce, Casa al Coltro, ha una densità di 4.500 piante per ettaro, si colloca a circa 350 metri s.l.m. ed ha terreni scistosi e molto drenanti. Le uve destinate alla produzione di questo vino vengono diradate a fine agosto lasciandone su le piante circa 1 kg al fine di raggiungere una perfetta maturazione. La raccolta è effettuata a mano in cassette da 10 kg e dopo il passaggio di una notte in cella frigo a 5°C le uve vengono diraspate e gli acini selezionati attraverso un visore ottico che scarta i prodotti indesiderati.

Il mosto così ottenuto viene destinato alla vinificazione in anfora dove durante la fermentazione sono effettuate 5-6 follature manuali al giorno fino alla completa trasformazione degli zuccheri in alcool. Al termine di questa fase le anfore vengono colmate con vino della stessa tipologia e chiuse con un coperchio in acciaio. Il vino al loro interno rimarrà cosi a contatto con le bucce per almeno 12 mesi. Durante questo periodo l’interazione tra la terracotta, il vino e le bucce permettono una maturazione caratteristica che rende questo vino un prodotto unico.

Fonte: http://www.affaritaliani.it/food/il-borro-presenta-nuova-annata-2016-100-biologica-ad-anteprime-toscana-2018-523314.html 

In partenza i pagamenti Igea previsti nel mezzogiorno

In partenza i pagamenti Igea previsti nel mezzogiorno

40 Milioni in Sicilia e 20 milioni in Puglia da parte dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura su Domanda unica e Programmi di sviluppo rurale secondo quanto riferito dalla Coldiretti, per le aziende alle prese con siccità e crisi di prezzo dell’ortofrutta.

 

Dopo lo sblocco dei primi 28 milioni destinati a 3.000 aziende siciliane nella prima fase del progetto Bando biologico 2015, inserito nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020 – misure 11.1 e 11.2, sono stati sbloccati altri 12 milioni per conversione e mantenimento dei regimi di agricoltura biologica. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera impegnato al fianco di aziende, lavoratori e famiglie.

 

In Puglia invece, sono in arrivo 11,9 milioni di euro per 14.069 aziende agricole relative alla Domanda unica per la Pac 2017.

 

“Gli aiuti Pac raggiungono le imprese agricole – spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele in un anno particolarmente difficile, in cui le aree rurali sono state dilaniate da eccezionali ed improvvise ondate di maltempo e da periodi di pesante siccità.”

 

Fonte: http://palermo.repubblica.it/politica/2018/02/05/news/agricoltura_biologica_in_sicilia_sbloccati_fondi_europei_per_12_milioni-188098720/ 

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2018/02/06/sud-stanno-arrivando-i-pagamenti-agea/57381

Speciale promo su prodotti biologici con Altromercato

Speciale promo su prodotti biologici con Altromercato

Dall’ 8 febbraio al 10 marzo 2018 Altromercato – la principale Organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia – dedica un mese al mondo dei prodotti biologici, con iniziative promozionali dedicate a una scelta di filiera che associa il Bio e l’Equo, un connubio tra sostenibilità sociale e ambientale, per unire il valore dell’agricoltura biologica ai criteri di un’economia più giusta.

Saranno messi in promozione numerosi prodotti alimentari certificati da Agricoltura Biologica, che si potranno acquistare con una riduzione del 20%. Prodotti testimoni dell’agricoltura sostenibile, sociale e autentica, per promuovere scelte di acquisto consapevoli per tutti.

Con oltre il 66% delle vendite alimentari e cosmesi costituito da circa 300 prodotti biologici e 100 cosmetici naturali con certificazione Bio Natrue, un incremento del fatturato bio del 5,2% nel 2016/17 rispetto all’anno precedente per un valore al consumo di circa 33 milioni di euro, Altromercato conferma il suo impegno, concreto e costante in questi 30 anni di esperienza, nello sviluppo di prodotti biologici e nella promozione di uno stile di vita sostenibile e consapevole a 360°. Un impegno garantito anche da WFTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio Equo e Solidale.

Altromercato porterà la propria esperienza e il suo impegno a livello internazionale nell’ambito del biologico partecipando al BIOFACH – la più importante manifestazione fieristica internazionale dedicata al biologico – che si svolgerà da martedì 14 febbraio a sabato 17 febbraio a Norimberga. Altromercato sarà presente con un proprio spazio espositivo (hall 4/stand 4-429) dove proporrà alcune delle sue filiere biologiche più importanti.

 

Politica sulla sicurezza alimentare dell’UE

Politica sulla sicurezza alimentare dell’UE

La sicurezza alimentare al centro degli audit della Corte dei Conti europa sulla politica UE. Tre i principali fattori di rischio: fisici, biologici e chimici e gli audit verteranno proprio su questi ultimi. In particolar modo si farà riferimento a prodotti detergenti, pesticidi e alcuni metalli.

«Il controllo intrapreso dovrebbe aiutare i consumatori a comprendere meglio il funzionamento del modello di sicurezza alimentare e a nutrire fiducia nella politica alimentare dell’Unione». Dice Janusz Wojciechowski, il membro della Corte dei Conti europea responsabile dell’audit.

Le visite dell’audit si focalizzeranno su 3 stati membri: Paesi Bassi, Italia (Liguria) e Slovenia e la pubblicazione della relazione è prevista per la fine del 2018.

Fonte: http://www.radiowebitalia.it/123861/tempo-deuropa/la-corte-dei-conti-europea-esamina-la-politica-su-sicurezza-alimentare.html

SUOLO E SALUTE APRE NEL NORD-EST

SUOLO E SALUTE APRE NEL NORD-EST

COMUNICATO STAMPA N°01/2018

Bologna, 31 gennaio 2018

SUOLO E SALUTE APRE NEL NORD-EST

Il prossimo 5 febbraio Suolo e Salute inaugurerà l’apertura della nuova sede di Padova, con competenza operativa per le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Altro Adige. Pertanto, a decorrere da tale data, qualsiasi documento e/o richiesta inerente il sistema di controllo e certificazione dovrà essere inoltrata al nuovo indirizzo:

Suolo e Salute s.r.l. direzione regionale nord-est ViaSanCrispino,106 C.A.P. 35129 PADOVA
Telefono +39 049 2130643 e.mail: nordest@suoloesalute.it – p.e.c. nordest@pec.suoloesalute.it

La responsabilità del nuovo Ufficio sarà assunta da dottore agronomo Alberto Nardi (cell. +39 348 2359412), in sostituzione del dottore agronomo Gianfranco Tassinari, attuale responsabile regionale per l’Emilia Romagna.

<< La decisione – commenta Alessandro D’Elia, direttore tecnico di Suolo e Salute – è maturata nell’ottica di rilanciare l’offerta dei nostri servizi di certificazione, in primis per il biologico e per l’agricoltura integrata, in un area di così grandi prospettive per il settore agroalimentare di qualità. Siamo il primo ente di certificazione del biologico a livello nazionale, con quasi 18.000 aziende e 600.000 ettari controllati, non potevamo non avere un nostro presidio nel nord-est, pur sapendo che non sarà facile competere con Enti di certificazione radicati sul territorio, anche per ragioni politiche. Giocheremo le nostre carte facendo leva sulla nostra esperienza e sulla nostra capacità di dare riscontro alle imprese certificate. In tal senso la nuova sede di Padova, grazie all’ottimizzazione delle risorse e all’operatività del personale sul territorio, garantirà un servizio ancor più affidabile e veloce alle aziende>>.

Per informazioni: sviluppo@suoloesalute.itufficiostampa@suoloesalute.it

 

Scarica il comunicato: http://www.suoloesalute.it/wp-content/uploads/2018/01/Comunicato-Stampa_Suolo-e-Salute-apertura-sede-nordest.pdf

 

 

PAC, GLI STATI MEMBRI DEVONO PRESENTARE SOLUZIONI CONCRETE PER DEFINIRE UNA RIFORMA AMBIZIOSA

PAC, GLI STATI MEMBRI DEVONO PRESENTARE SOLUZIONI CONCRETE PER DEFINIRE UNA RIFORMA AMBIZIOSA

BRUXELLES, 29 GENNAIO 2018

I ministri dell’agricoltura hanno avuto il primo di una serie di scambi approfonditi sulla comunicazione del futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura della Commissione europea.

IFOAM UE ritiene che, per garantire una PAC efficiente dopo il 2020, gli Stati membri debbano partecipare attivamente alla definizione di una riforma che consenta agli agricoltori di passare a sistemi di agricoltura più sostenibili e che sia sostenuta da un forte bilancio dell’UE. Benché la maggioranza dei ministri dell’agricoltura abbia accolto con favore l’approccio globale esposto nella comunicazione della Commissione, essi hanno espresso riserve significative sul fatto che una nuova PAC con maggiore responsabilità per gli Stati membri potrebbe aumentare gli oneri amministrativi sia per gli Stati membri sia per gli agricoltori.

Jan Plagge, IFOAM UE, Vicepresidente: “Oggi molti ministri dell’agricoltura hanno riconosciuto che la comunicazione della Commissione sposta la PAC nella giusta direzione adottando un approccio più integrato alla politica dell’UE e introducendo piani strategici che coprano entrambi i pilastri 1 e 2. Tale flessibilità ha il potenziale per raggiungere gli obiettivi dell’UE in modo più efficiente, e ora il tempo che gli Stati membri trovino soluzioni concrete, insieme ad agricoltori e cittadini, per sviluppare piani strategici efficaci che possano garantire un’attuazione ambiziosa degli obiettivi dell’UE e degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite “.

Eduardo Cuoco, IFOAM UE, Direttore: “Per garantire forti investimenti nel settore agricolo dell’UE dopo il 2020, gli Stati membri devono chiedere un legame esplicito tra sostegno del reddito agricolo e raggiungere obiettivi ambientali e socioeconomici comuni per l’agricoltura sostenibile da incastrare nel prossimo quadro di bilancio dell’UE. La crescente domanda di alimenti biologici tra i consumatori dell’UE e una comprovata esperienza nell’erogazione di beni pubblici dimostrano che gli investimenti nell’agricoltura biologica possono sostenere gli sforzi per spostare l’UE verso modelli più integrati di crescita sostenibile, che funzionano per gli agricoltori, per i cittadini e per l’ambiente”.

fonte: http://www.ifoam-eu.org/en/news/2018/01/29/press-release-member-states-must-set-out-concrete-solutions-deliver-ambitious-cap