LOLLOBRIGIDA: «LA RETE DEI CONTROLLI SUL BIO È EFFICACE»

«Il sistema funziona». Plauso del Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste alla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per l’indagine sul falso bio andata a buon fine.

«Il sistema dei controlli sul bio funziona ed è al servizio dei produttori onesti e dei cittadini». È quanto afferma Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste in relazione all’operazione antifrode portata a termine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).  «Grazie alla continua e costante attività – aggiunge – svolta sul territorio nazionale da tutte le forze dell’ordine e le Procure, siamo in grado di garantire in Italia e all’estero la qualità e l’eccellenza dei nostri prodotti».

«Esprimo soddisfazione per l’operazione condotta dall’Unità Investigativa Centrale dell’Icqrf (Repressione Frodi) del Masaf insieme alla Guardia di Finanza che ha portato alla luce una pratica fraudolenta finalizzata ad immettere sul mercato considerevoli quantità di prodotti agroalimentari dichiarati falsamente biologici».

Anche secondo Aiab, attraverso la voce del presidente Giuseppe Romano, il caso di Santa Maria Capua Vetere mette in luce la prontezza del sistema di controllo nell’individuare e contrastare il rischio di frode sui prodotti biologici.

«L’Associazione italiana agricoltura biologica – afferma Romano – è da sempre attenta a seguire questi interventi della Procura, fondamentali per la sicurezza di tutto il sistema e segno evidente, una volta di più, che il sistema di controlli e certificazioni c’è e funziona». «È importante ora accertare le eventuali responsabilità dei singoli e continuare a vigilare, senza però generalizzare questi singoli episodi a tutto il sistema bio».

150mila controlli all’anno

«Quello del biologico – conclude Romano – è l’unico sistema di controllo che assicura in media il 130% dei controlli previsti per legge, quindi più di uno per azienda agricola, per un totale tra i 120 e i 150.000 controlli l’anno». «Parliamo quindi di una copertura totale, come nessun altro settore è in grado di fare, affinché ci sia la massima trasparenza ed eventuali mele marce, presenti del resto in tutti i settori, vengano espulse dal sistema, a garanzia della reputazione del sistema stesso, di tutti gli agricoltori onesti e dei consumatori».

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