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CONTROLLI DI LABORATORIO PER TUTELARE L’IMPORT BIO

CONTROLLI DI LABORATORIO PER TUTELARE L’IMPORT BIO

Il sottosegretario Luigi D’Eramo firma il decreto ministeriale sui controlli di laboratorio sui prodotti biologici importati

Il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, ha firmato il Decreto ministeriale che riguarda le analisi di laboratorio. L’ambito è quello dei controlli ufficiali volti a verificare il rispetto delle condizioni e delle misure per l’importazione nell’Unione europea di prodotti biologici e prodotti in conversione, in conformità al regolamento (Ue) 2018/848.

Le finalità

Tra le finalità dei controlli, effettuati dagli appositi organismi delegati e dall’Agenzia delle dogane e monopoli, vi sono:

  • ricercare la presenza di una o più sostanze non ammesse;
  • verificare l’integrità delle caratteristiche biologiche del prodotto durante ogni fase della produzione, preparazione, magazzinaggio e distribuzione;
  • l’applicazione e l’efficacia delle misure precauzionali volte a evitare la contaminazione del prodotto bio.

«Si tratta  – afferma il sottosegretario con delega al settore –di un ulteriore provvedimento in favore del biologico che, anche attraverso tali controlli,  potrà garantire che nel nostro paese non siano ammessi prodotti non conformi alle norme comunitarie nel rispetto di operatori e consumatori».

LOLLOBRIGIDA: «LA RETE DEI CONTROLLI SUL BIO È EFFICACE»

LOLLOBRIGIDA: «LA RETE DEI CONTROLLI SUL BIO È EFFICACE»

«Il sistema funziona». Plauso del Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste alla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per l’indagine sul falso bio andata a buon fine.

«Il sistema dei controlli sul bio funziona ed è al servizio dei produttori onesti e dei cittadini». È quanto afferma Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste in relazione all’operazione antifrode portata a termine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).  «Grazie alla continua e costante attività – aggiunge – svolta sul territorio nazionale da tutte le forze dell’ordine e le Procure, siamo in grado di garantire in Italia e all’estero la qualità e l’eccellenza dei nostri prodotti».

«Esprimo soddisfazione per l’operazione condotta dall’Unità Investigativa Centrale dell’Icqrf (Repressione Frodi) del Masaf insieme alla Guardia di Finanza che ha portato alla luce una pratica fraudolenta finalizzata ad immettere sul mercato considerevoli quantità di prodotti agroalimentari dichiarati falsamente biologici».

Anche secondo Aiab, attraverso la voce del presidente Giuseppe Romano, il caso di Santa Maria Capua Vetere mette in luce la prontezza del sistema di controllo nell’individuare e contrastare il rischio di frode sui prodotti biologici.

«L’Associazione italiana agricoltura biologica – afferma Romano – è da sempre attenta a seguire questi interventi della Procura, fondamentali per la sicurezza di tutto il sistema e segno evidente, una volta di più, che il sistema di controlli e certificazioni c’è e funziona». «È importante ora accertare le eventuali responsabilità dei singoli e continuare a vigilare, senza però generalizzare questi singoli episodi a tutto il sistema bio».

150mila controlli all’anno

«Quello del biologico – conclude Romano – è l’unico sistema di controllo che assicura in media il 130% dei controlli previsti per legge, quindi più di uno per azienda agricola, per un totale tra i 120 e i 150.000 controlli l’anno». «Parliamo quindi di una copertura totale, come nessun altro settore è in grado di fare, affinché ci sia la massima trasparenza ed eventuali mele marce, presenti del resto in tutti i settori, vengano espulse dal sistema, a garanzia della reputazione del sistema stesso, di tutti gli agricoltori onesti e dei consumatori».

Filiera agroalimentare: nuova risoluzione Ue per rafforzare i controlli e ridurre le frodi

Il 19 dicembre, il Consiglio europeo ha adottato in prima battuta una conclusione riguardo i controlli ufficiali nella filiera agroalimentare. Nel provvedimento è stata inserita una revisione delle regole sui controlli nel settore.

La conclusione è basata sul compromesso raggiunto dal Consiglio con i parlamentari europei nel giugno 2016. L’adozione definitiva dovrà avvenire nell’ambito della prossima sessione plenaria del Parlamento Europeo.

Unificare i controlli in filiera agroalimentare

L’obiettivo delle nuove regole è di migliorare i controlli effettuati sulla filiera agroalimentare dai singoli Stati membri dell’Unione. Si intende unificare le procedure, in modo da garantire l’applicazione della legislazione comunitaria su:

Sicurezza alimentare

Sicurezza dei mangimi

Benessere e salute degli animali

Salute delle piante

Prodotti per la protezione delle piante

La nuova norma sarà inoltre applicata agli organismi geneticamente modificati (OGM), nell’ambito della produzione alimentare e di mangimi, dell’agricoltura biologica, le denominazioni di origine (DOP) e le indicazioni di provenienza (IGP).

In aggiunta, saranno coperte dalla nuova legislazione anche gli standard per il marketing dei prodotti agricoli, in riferimento a possibili pratiche fraudolente.

Le nuove regole ci aiuteranno a combattere le frodi alimentari e gli scandali, in modo tale da migliorare la fiducia dei consumatori”, ha dichiarato Gabriela Matečná, ministero dell’Agricoltura della Repubblica Slovacca e presidente del Consiglio Europeo. “Abbiamo inserito standard di trasparenza elevati e controlli più stringenti, per aumentare l’efficacia dei controlli. Vogliamo che i nostri concittadini abbiano fiducia nel regime dei controlli e siano rassicurati sulla qualità di ciò che mettono nel piatto”.

Filiera agroalimentare: le novità

Sono in particolare 4 le novità auspicate nella conclusione del consiglio.

La norma, una volta approvata, introdurrà un sistema di regole uniche da applicare alla filiera agroalimentare comunitaria. Per la prima volta vengono indicate chiaramente anche delle protezioni specifiche per la salute delle piante.

Le autorità preposte dagli Stati membri per i controlli potranno adottare strumenti rafforzati per prevenire le frodi alimentari. Per esempio, potranno essere effettuati controlli ufficiali senza preavviso e sarà possibile imporre ammende finanziarie per i contravventori.

Protezione per i whistle blowers, coloro che, lavorando all’interno di un’organizzazione o di un’impresa, ne segnalano potenziali o effettive violazioni dei regolamenti. I soggetti saranno protetti da eventuali ritorsioni, discriminazioni o trattamenti ingiusti.

Le autorità che attuano i controlli sulla filiera agroalimentare dovranno adottare delle policy di trasparenza potenziate riguardo il tipo, il numero e i risultati dei controlli che portano avanti. Dovranno inoltre rendere chiare le proprie procedure di finanziamento.

FONTI:

http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2016/12/19-agri-food-chain/”http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2016/12/19-agri-food-chain/