Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

Proposta UE, le reazioni/Copagri

Secondo Copagri, intervenuta in merito all’esito della riunione del consiglio agricolo, “sono stati compiuti passi in avanti”. In particolare, per quanto riguarda la promozione del bio  “si va verso un aumento del cofinanziamento europeo per i programmi ed il contenimento dei costi per le aziende agricole, evitando anche appesantimenti procedurali”. Per la confederazione gli obiettivi generali della riforma sono “condivisibili”, anche se resta il “tabù da abbattere sull’etichettatura d’origine delle carni trasformate”, auspicando al contempo l’introduzione dell’obbligo  “nel rispetto della libera e consapevole scelta dei consumatori e per la massima valorizzazione del prodotto”.
Fonte: Agrapress

Proposta UE, le reazioni/FederBio

“Con l’obiettivo di sostenere l’ulteriore sviluppo del settore biologico in piena e continua espansione e per garantire una concorrenza leale, la proposta legislativa e il piano d’azione sul bio richiedono un impegno ampio e costante”. Questa la posizione di FederBio in merito alla proposta di riforma del settore del biologico della Commissione Europea. La proposta ed il relativo piano d’azione, secondo il presidente Carnemolla, “concludono anche su questo versante l’impegno della commissione uscente e consegnano a quella che verrà nominata dopo le prossime elezioni europee, e alle presidenze di turno greca e italiana, un importante lavoro da concludere entro l’anno”. “Rispetto ad alcune novità introdotte nel testo, come ad esempio la certificazione di gruppo – continua Carnemolla – c’e’ ancora da lavorare così come e’ ancora da affrontare il tema della semplificazione burocratica e di un effettivo coordinamento e standardizzazione del sistema di certificazione a livello europeo”. FederBio, precisa il suo presidente, “intende chiedere al ministro Martina e al viceministro con delega Olivero la riapertura di un tavolo di concertazione politica perché da ora in avanti vi sia un presidio condiviso dei tavoli di lavoro a Bruxelles su questo dossier, considerato il ruolo leader che l’Italia riveste nel settore bio a livello europeo”.

Fonte: Agrapress

Proposta UE, le reazioni/Confagri

Come era lecito attendersi, alla proposta di riforma del biologico presentata dall’UE sono seguite numerose reazioni dal mondo dell’agricoltura e della politica. Per Confagri si tratta di un passo avanti che tuttavia presenta molti interrogativi aperti. “Se da un lato il testo permette al mondo del biologico di aprirsi anche ad altri temi della sostenibilità, quale l’uso dell’acqua e dell’energia, dall’altro enuncia solo i principi generali del sistema bio, rimandando la parte applicativa ad atti delegati”, si legge in un comunicatodella confederazione, secondo cui la procedura adottata dall’UE “di fatto, esclude qualsiasi tipo di confronto con le associazioni degli imprenditori”. Mentre al contrario, continua Confagri, “una filiera cosi importante come quella del biologico ha bisogno di regole condivise e non di atti delegati”, in particolare nel caso specifico dell’Italia che, ricorda la confederazione “l’italia e’ uno dei paesi più importanti per la produzione e trasformazione del biologico”. Il comunicato si chiude con l’auspicio che il documento “venga ripreso e discusso durante il prossimo semestre italiano in maniera più approfondita e con meno deleghe in bianco alla commissione europea”.
Fonte: Agrapress

Dall’11 al 13 giugno il 2° congresso RIRAB

E’ in programma a Roma presso il CNR dall’11 al 13 giugno prossimi il 2° Congresso della RIRAB, la Rete Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica. Il Congresso, che quest’anno si intitolerà “Il contributo dell’Agricoltura Biologica ai nuovi indirizzi di politica agro-ambientale: il ruolo della ricerca e dell’innovazione”, si svolgerà contestualmente al 9° Convegno della ZooBioDi, l’Associazione Italiana di Zootecnia Biologica e Biodinamica. Il Congresso RIRAB è organizzato dal Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del CNR (CNR-DiSBA) in collaborazione con il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile (ENEA) e l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (CIHEAM-IAMB), l’IFOAM AgriBio Mediterraneo, e gode del patrocinio di EXPO 2015. Per iscriversi al convegno, è possibile collegarsi a questo link. Chi lo farà entro il 30 aprile prossimo potrà avere una riduzione sul costo dì’iscrizione.
Il programma è consultabile a questo link (documento pdf)

Ulteriori informazioni sull sito della RIRAB – www.rirab.it
Fonte: Sinab, RIRAB

A Locorotondo un convegno sul vino biologico organizzato da Suolo e Salute

Appuntamento sabato 29 marzo 2014 dalle ore 9,30 presso l’Auditorium Boccardi I.I.S.S. “Caramia – Gigante” di Locorotondo (BA) per il convegno “Vino biologico: tecniche di produzione e opportunità di mercato”, organizzato da Suolo e Salute in collaborazione con Chimiberg, Cifo e Isvea. Sono trascorsi oltre venti mesi dall’entrata in vigore del reg. Ce 203/2012, che disciplina la produzione del vino biologico, ed è utile fare un primo bilancio sulle criticità e sui risultati applicativi di tale norma. A dispetto dei miglioramenti ancora necessari è importante sottolineare che, dopo oltre vent’anni di attese, è stato colmato un vuoto legislativo e finalmente le cantine possono utilizzare in etichetta l’eurofoglia, il logo del biologico europeo, e la dicitura “vino biologico”, alla pari degli altri prodotti bio. Dall’entrata in vigore della normativa si è registrato un grande impulso al settore enologico: i dati infatti segnano per il 2013 in Italia un significativo incremento degli ettari vitati coltivati in biologico e un aumento notevole delle cantine bio; inoltre le esportazioni di vino bio sono in crescita su tutti i mercati internazionali. Trascorso il primo periodo di applicazione, per dare al settore maggiore slancio e prospettive, è importante fare il punto della situazione sulle questioni ancora aperte e meritevoli di attenzione. Il convegno organizzato da Suolo e Salute mira proprio a questo e vuole essere un proficuo momento di confronto tecnico sugli argomenti chiave che interessano tutta la filiera del vino biologico, dalla gestione in campo della vite fino alle opportunità di mercato del prodotto finito. La giornata sarà moderata da Roberto Pinton di FederBio. Interverranno Vincenzo Verrastro – IAMB, che parlerà dei prodotti ammessi per la concimazione e per la difesa della vite; a seguire Francesco Acinapura – Cifo illustrerà le metodologie nutrizionali per lo sviluppo della vite coltivata con metodo biologico . Massimo Bestetti di Chimiberg affronterà il tema della difesa della vite in biologico ed in particolare del contributo del solfato di rame tribasico. Normativa e tecniche di vinificazione in biologico saranno invece al centro dell’intervento di Mirko Pioli – Laboratorio ISVEA, mentre il Direttore Sviluppo, Marketing e Rapporti Istituzionali di Suolo e Salute, Alessandro D’Elia, interverrà sul tema del controllo e della certificazione del vino biologico. Dopo l’intervento conclusivo dello stesso Pinton riguardo le opportunità di mercato offerte dal vino biologico, seguirà la discussione tra i relatori dell’incontro.
Per l’iscrizione inviare e-mail a sviluppo@suoloesalute.it con i seguenti dati: nome e cognome, società/ente di appartenenza, numero di telefono e indirizzo e-mail.

L’invito all’evento (documento in formato pdf) può essere scaricato a questo link.

FAO: aumentano le contaminazioni da OGM

Secondo quanto riportato dall’ultimo rapporto pubblicato dalla FAO, sono in aumento i casi di contaminazione di prodotti alimentari e mangimi ad opera di OGM. La FAO riporta infatti ben 198 segnalazioni da 75 Paesi (compresa l’Italia) di altrettanti casi in cui sono state riscontrate tracce di prodotti transgenici in alimenti o mangimi che in teoria non avrebbero dovuto contenerne. Secondo lo studio, avviato nel 2002, la maggior parte dei casi è stata riscontrata nel quadriennio 2009-2012, soprattutto in prodotti di provenienza americana, canadese o cinese. Tra i prodotti in cui si è verificato il più alto numero di contaminazioni i semi di lino, il riso, il mais, la papaya, la soia e diversi mangimi per animali domestici. La contaminazione è avvenuta a seconda dei casi direttamente in fase di coltivazione, oppure in sede di trasformazione, imballaggio, stoccaggio e trasporto. Su tutto, si innesta la problematica relativa alle diverse autorizzazioni di cui godono gli OGM, consentiti in alcune nazioni e non in altre, nonché il problema delle soglie di tolleranza che possono variare anche sensibilmente da Paese a Paese.  Ad esempio nei territori dell’UE il limite è stabilito allo 0,9%, ma unicamente per gli OGM autorizzati a livello comunitario. Per tutti gli altri, è invece obbligatoria l’etichetta “contiene OGM”. Secondo quanto riportato dallo studio, attualmente 30 Paesi nel mondo coltivano OGM, o per ricerca o per motivi commerciali, 17 sono privi di sistemi di sicurezza o comunque di regole per quanto riguarda gli OGM, mentre sono 55 quelli che hanno scelto una politica di tolleranza zero nei confronti degli organismi geneticamente modificati privi di autorizzazione.
Fonte: Greenplanet