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La festa del biologico conquista Milano: boom di visitatori all’evento FederBio

Boom di partecipanti alla Festa del biologico a Milano.

L’evento, alla sua prima edizione, è stato organizzato da Federbio con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e far conoscere e vivere più da vicino ai consumatori il mondo biologico.

Festa del biologico: boom di visitatori

Nonostante la pioggia, gli stand del villaggio bio allestito in Via Mercanti hanno accolto 5 mila visitatori. Sono stati mille, invece, i partecipanti ai talk tenuti da 40 esperti.

L’evento è stato pensato nell’ambito della WEEK&FOOD, la settimana del fooddella città meneghina che ha ripreso il grande tema “Feeding the Planet, Energy for Life” di EXPO MILANO 2015.

Grande presenza anche delle istituzioni: dalla vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Sara Valmaggi, all’assessore alle attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, alla consigliera delegata di Città Metropolitana di Milano, Michela Palestra.

Bio in numeri

La Festa del biologico è stata anche l’occasione per fare il punto sui numeri che interessano il settore. Numeri importanti, che fanno ben sperare per il futuro.

Nel 2016, in Italia, il fatturato è stato di 4,3 miliardi di euro: una crescita di oltre 12 punti percentuali che ha permesso al nostro Paese di piazzarsi al settimo posto nel mondo come mercato bio. Nello stesso anno, ben il 74% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto biologico (+7% rispetto al 2015).

Non solo. L’Italia detiene il primato mondiale come superficie coltivata ad agrumi, il secondo posto per apicoltura e viticoltura, il terzo per olivicoltura, il quarto per orticoltura e frutteti.

Le aziende agricole italiane che hanno deciso di bandire pesticidi e concimi chimici di sintesi sono diventate 52.588 (in crescita dell’8,1% in un anno) e oltre 1.492.579 ettari (+7,5%), ben il 12% dell’intera superficie agricola nazionale è coltivata in maniera sostenibile.

«Questi numeri dimostrano che il biologico italiano sta diventando sempre più strategico per l’economia nazionale. Un settore certificato, controllato rigorosamente e in pieno sviluppo, custode dei tesori della nostra cucina e garante della biodiversità, sul quale il Paese dovrebbe credere con maggiori investimenti per dare un futuro all’agricoltura italiana», ha commentato il Presidente di Federbio, Paolo Carnemolla.

Il coinvolgimento dei Millennials

Positivo anche il bilancio delle attività pensate e sviluppare per e con i Millennials. Studenti universitari italiani e stranieri hanno visto concretizzarsi i loro sforzi  nel Project #PARLOCONBIO realizzato in collaborazione con Economia e Gestione della Comunicazione Pubblicitaria, LIMED, e i corsi UCSC International, Università Cattolica del Sacro Cuore. Ben 20 gruppi di Millennials si sono cimentati nella produzione di video virali che in pochi secondi spiegassero con efficacia che cosa è il biologico Italiano.

Sempre durante l’evento, 10 giornaliste e blogger presenti alla Festa del Biologico hanno premiato il migliore video realizzato nell’ambito del contesto #vivoilbio, lanciato sui social di FederBio, sul web e in università.

La giornata è stata anche l’occasione per donare alla Città Metropolitana di Milano l’opera interattiva e tridimensionale realizzata da giovani architetti milanesi di #Biodesign.

FONTE:

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1161

 

 

Misura 10: fino a 35 milioni per le coltivazioni integrate in Abruzzo

La Regione Abruzzo apre il Bando per la Misura 10 del Psr: fino a 35 milioni a disposizione delle coltivazioni integrate.

Previsti fino a 500 euro a ettaro per i terreni coltivati con metodo integrato certificato Sqnpi e fino a 320 euro a ettaro per gli interventi di “agricoltura blu”, a difesa del suolo.

Il bando regola l’applicazione della Sottomisura 10.1 – Pagamenti per impegni agro climatico ambientali- nell’ambito della misura 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” del Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020 della Regione Abruzzo. Si compone di due interventi: produzione integrata e conservazione del suolo.

I beneficiari

Vediamo nel dettaglio i soggetti beneficiari degli interventi previsti.

In merito al primo intervento, possono presentare domanda gli agricoltori, singoli o associati, che operano secondo i metodi previsti dai disciplinari della produzione integrata, che hanno come obiettivo quello di ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura. I soggetti potranno usufruire di premi da un minimo di 80 euro a un massimo di 500 euro a ettaro coltivato.

Il secondo intervento, invece, riguarda gli agricoltori impegnati in una o più attività, tra cui: semina su sodo, introduzione di colture di copertura autunno vernine, inerbimento delle colture arboree specializzate.

In questo caso, i premi vanno da un minimo di 110 a un massimo di 320 euro a ettaro.

Misura 10: interventi a favore dell’ambiente

Attraverso il sostegno a pratiche che favoriscono il contenimento dell’uso dei fertilizzanti di sintesi e dei fitofarmaci e l’utilizzo delle colture di copertura del suolo, la Misura 10 ha l’obiettivo di incoraggiare processi produttivi sostenibili, che favoriscano la tutela delle risorse naturali della Regione.

In Abruzzo, infatti, è presente un’elevatissima concentrazione di biodiversità, tanto che l’87% del territorio è compreso in aree sottoposte a protezione ambientale.

Inoltre, la misura favorisce l’adozione di tecniche innovative di gestione del suolo, dell’acqua, dei fertilizzanti che contribuiscono all’accumulo di carbonio organico nel terreno, limitando la mineralizzazione della sostanza organica.

La Misura 10 del Psr Abruzzo ha un carattere innovativo rispetto agli interventi degli anni precedenti. Il perché lo spiega l’assessore alle politiche Agricole Dino Pepe: «L’ultimo bando sulla produzione integrata è stato pubblicato nel 2008 a valere della programmazione PSR 2007-13: il bando attuale contiene elementi innovativi rispetto al 2008, in particolare prevede la certificazione del metodo e/o delle produzioni attraverso l’adesione al Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SNQPI). I costi di certificazione potranno essere pagati mediante l’adesione al bando della Misura 3.1 ‘Adesione ai regimi di Qualità’ di prossima pubblicazione».

C’è tempo per presentare le domande fino al 15 maggio 2017.

Fonti:

http://www.regioni.it/dalleregioni/2017/04/27/agricoltura-35-mln-per-le-produzioni-integrate-511072/

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2017/05/02/abruzzo-35-milioni-per-le-produzioni-integrate/53923

https://www.regione.abruzzo.it/content/misura-10-sottomisura-101-pagamenti-impegni-agro-climatico-ambientali-art-28

Psr Marche: pubblicato il bando per il mantenimento dei metodi di produzione biologica

Nell’ambito di attuazione del nuovo Psr Marche, nei giorni scorsi è stato approvato il bando relativo alla Sottomisura 11.2, recante “Pagamenti per il mantenimento dei metodi di produzione biologica”.

Gli interventi ammessi hanno la finalità di assicurare continuità alle forme di sostegno tra il periodo di programmazione Psr Marche 2007/2017 e la programmazione 2014/2020. Il periodo di impegno della misura è di 5 anni.

Psr Marche: destinatari e presentazione delle domande

I beneficiari del bando sono agricoltori singoli o associati in attività, ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013. Il requisito di agricoltore attivo deve desumersi dal fascicolo aziendale.

Per il primo anno la domanda è definita di sostegno/pagamento e va presentata esclusivamente in forma telematica, utilizzando le funzionalità online messe a disposizione dall’OP AGEA sul portale SIAN.

Per gli anni successivi, le domande di pagamento saranno presentate tramite le funzionalità rese disponibili sul sito www.sian.itcon le modalità e i termini che verranno definiti da provvedimenti regionali. La domanda di pagamento deve essere indirizzata all’Organismo Pagatore AGEA, che ne ha la competenza.

Somme stanziate

Per l’annualità è assegnato uno stanziamento iniziale di 80 mila euro, finalizzato alla copertura finanziaria del primo anno di impegno delle domande di sostegno ammesse.

La dotazione finanziaria totale ammonta a 172.480 euro di quota FEASR, corrispondenti a 400mila euro di spesa pubblica per i cinque anni di impegno. La Regione si riserva di prevedere stanziamenti aggiuntivi.

La sottomisura del Psr Marche è finalizzata al mantenimento delle pratiche di agricoltura biologica anche per rispondere alla domanda dei cittadini, sempre più rivolta all’utilizzo di pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

Il sostegno è concesso per compensare i maggiori costi e minori ricavi risultanti all’adozione del metodo di coltivazione biologica. Gli impegni decorrono dalla data di presentazione delle domande e si estendono per tutto il periodo quinquennale.

I termini per la presentazione delle domande per la campagna 2017 sono fissati al 15 maggio 2017.

Fonti:

http://www.regione.marche.it/News-ed-Eventi/Post/22122/PSR-Marche-2014-2020-Sotto-Misura-11-2-Pagamenti-per-il-mantenimento-dei-metodi-di-produzione-biologica-Annualit%C3%A0-2017

http://bandi.regione.marche.it/Allegati/448/Bando%20Sotto%20Misura%2011.2%20Pagamenti%20per%20il%20mantenimento%20dei%20metodi%20di%20produzione%20biologica%20-%20Anno%202017.pdf

L’appello di IFOAM all’assemblea Bayer: “Stop all’accordo con Monsanto”

IFOAM trova voce all’assemblea Bayer-Monsanto.

Utilizzando il voto delega di un azionista Bayer, Markus Arbenz, direttore esecutivo dell’Organizzazione internazionale del biologico IFOAM International, espone le obiezioni del settore contro la proposta di fusione tra le due multinazionali.

L’intervento di Arbenz inizia con tono ironico, facendo riferimento al grande potere della Bayer. Ricchezza e potere, però, obblighi e responsabilità, spiega. Responsabilità che potrebbero tradursi in azioni a favore del futuro del pianeta.

Siete davvero sicuri di voler investire in Monsanto?

Arbenz fa leva sulla contraddizione tra la cattiva reputazione di Monsanto e la politica di sostenibilità di Bayer. “Siete davvero sicuri di voler investire in questa azienda?”,chiede.

«State pianificando l’acquisizione di Monsanto, anche se è una delle aziende più odiate in tutto il mondo. Voi siete consapevoli della reputazione di Monsanto che, secondo Nielsen, è una delle tre aziende con la peggiore reputazione di tutto il mondo. Una reputazione che non è dovuta a un singolo scandalo, ma ad anni di pratiche commerciali attuate senza scrupoli nel perseguimento del profitto». Parole forti, di accusa, che non tendono, nemmeno per un attimo, a smorzare i toni.

Impegno a tutela dell’ambiente

La seconda parte del discorso si incentra su sostenibilità e tutela dell’ambiente. La società, l’ambiente, il clima, la biodiversità, l’acqua, il suolo e persino gli insetti impollinatori, sono troppo importanti per non essere tenuti in debita considerazione. Tematiche che l’azienda, incalza Arbenz, guarda da una prospettiva sbagliata. «Bayer è troppo grande, troppo importante e ha un impatto troppo pesante sulla nostra società e sull’ambiente per pensare solo al proprio successo economico». Spiega, nel suo appello accorato. «Il vostro modello di business ha bisogno di nuovi obiettivi e strategie. Mettereimmagini di api sul vostro sito web non le riporterà in vita».

Il ruolo di Bayer nel problema della povertà mondiale

La terza importante tematica trattata durante il discorso riguarda la povertà. Anche in questo, afferma Arbenz, Bayer ha una grossa responsabilità. Non si tratta, spiega, di passare subito, dall’oggi al domani a un tipo di coltivazione biologica. Piuttosto, di sviluppare una vision migliore, cercando nuovi modelli ecologici, sostenibili, e cercando di investire in essi con forza. Una scelta che richiede volontà politica e strategia intelligente.

«Bayer/Monsanto stanno lavorando alla creazione di un monopolio. La biodiversità sta scomparendo, il clima sta cambiando, e 800 milioni di persone vanno ancora a letto affamate. L’appello dell’Onu è per un cambiamento di paradigma nel settore agricolo. Bayer ha il potere di avviare questo cambiamento. Abbiamo bisogno di pensare un pianeta sostenibile per i nostri figli e non solo di massimizzare i dividendi e gli stipendi dei manager», conclude Arbenz.

FONTE:

https://www.ifoam.bio/en/news/2017/05/02/markus-arbenz-speaks-out-organic-movement-bayer-shareholders-meeting-stop-bayer

Sementi Festival: appuntamento in borgo con il cibo bio e gli stili di vita sani

Il comune di Corinaldo, in provincia di Ancona, nominato nel 2007 “Borgo più bello d’Italia”, organizza il Sementi Festival.

Appuntamento all’insegna della corretta alimentazione, dello stile di vita sano e delle qualità e dei benefici del cibo biologico. Non mancheranno iniziative a carattere culturale: mostre, concerti, laboratori per bambini, spettacoli di danza itineranti.

Tra gli appuntamenti più interessanti “Bio per una notte”, una sorte di notte bianca per le vie del quartiere, in cui gli esercizi commerciali saranno coinvolti in scelte sane e consapevoli.

Ecco il programma dell’appuntamento.

Sementi Festival: appuntamento il 12 maggio

A partire dalle ore 15 di venerdì 12 maggio, si aprirà a Corinaldo il Sementi Festival, con uno spazio gratuito per bambini fino a 3 anni, gestito dai volontari dell’associazione AshramJoytinat. Per i più grandi, invece, le iniziative cominceranno dalle ore 18.

Primo appuntamento con “Alimentiamo la salute”. Un dialogo tra il dottor Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Bruno Sebastianelli, Presidente de “La Terra il Cielo”, e SwamiJoythimayananda, esperto in Ayurveda e fondatore dell’AshramJoytinat Yoga Ayurveda di Corinaldo.Berrino e Joythimayananda sono poi gli ideatori della Cena e del Pranzo biologici, durante i quali saranno serviti in tavola piatti gustosi, salutari e privi di residui chimici.

Alle 20 partirà “Bio per una notte”, con un mercato itinerante per le vie del centro storico del borgo. I ristoranti adotteranno menù biologici e gli esercizi commerciali proporranno prodotti in linea con la filosofia bio. Saranno inoltre protagonisti l’artigianato locale, le sementi antiche e i massaggi ayurvedici.

Alle 21:30 comincia invece lo spettacolo di danza itinerante dei ballerini della “Esperimenti GDO Dance Company”.

Sementi Festival: la seconda giornata di appuntamenti

Anche il secondo giorno si ripetono gli appuntamenti per i bambini a cura dell’associazione AshramJoytinat, pranzo e cena biologici con menù ideati da Franco Berrino e SwamiJoythimayanandae “Bio per una notte”.

Tra le nuove iniziative, alle 7:30 Yoga in piazza nel centro storico di Corinaldo. Alle 10, la tavola rotonda “Agricoltura tra Sostenibilità e Mercato – Dai semi antichi all’ape robot”, a cui parteciperanno il dottor Franco Berrino, Bruno Sebastianelli, Giovanni Piersanti (presidente CAC – Cooperativa Agricola Cesenate) e i rappresentanti di AIAB e ANABIO, importanti sigle del mondo biologico italiano.

Alle 16, si piantano alberi per i nuovi nati, mentre alle 17 partono i laboratori “Coloriamo la verdura” e “Nati per leggere”, dedicati ai più piccoli.

Serata di spettacoli per gli adulti: alle 18, Jacopo Fo si esibisce in “Vivere in eterno mangiando solo dinosauri”, pièce ironica che stigmatizza manie e luoghi comuni sull’alimentazione; alle 21:30, musica con il Massimo Morganti Quartet.

La partecipazione al Sementi Festival è gratuita, mentre pranzo e cene biologici sono a pagamento.

Per info: 071 7978636 – www.corinaldo.itiat1@corinaldo.it

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1154

http://www.feder.bio/files/1970.pdf

Fs 17: scoperta una nuova cultivar di olivo resistente a Xylella

La soluzione contro la Xylella Fastidiosa c’è e si chiama FS 17. I ricercatori del Cnr hanno individuato una nuova cultivar di olivo tollerante al batterio. Una nuova speranza, ma con qualche riserva.

L’epidemia che ha messo in ginocchio la Puglia

L’epidemia di Xylella fastidiosa, in atto da qualche anno, ha assestato un duro colpo al settore oleario pugliese. Secondo Coldiretti, l’annata 2016 ha registrato un calo del 28% della produzione di olive da olio nella provincia di Lecce. Il numero di frantoi per la produzione di olio extravergine è passato da 400 a 319 unità. E le stime per la prossima annata non sono delle più rosee. Numeri importanti, considerato il peso che il settore ha per la Regione: l’olio è il terzo prodotto pugliese più esportato, le imprese olivicole sono 270mila, il 22% del totale.

Secondo recenti stime, il batterio avrebbe causato alla regione un danno di oltre un miliardo di euro.

In questo contesto si inserisce uno studio portato avanti dai ricercatori dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Consiglio nazionale delle ricerche (Ipsp-Cnr), condotto assieme all’Università di Bari e al Centro di ricerca Basile Caramia. I risultati danno un po’ di speranza agli operatori di settore.

FS 17, la cultivar che potrebbe sconfiggere Xylella

Nei giorni scorsi, i ricercatori hanno reso nota l’esistenza di una speciale cultivar, la FS 17, nota all’estero anche come “Favolosa”, capace di resistere al batterio.

Si tratta di una selezione di semenzali della cv Frantoio ottenuta dal professor Giuseppe Fontanazza e brevettata dall’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo del Cnr (Isafom-Cnr).

A giugno dello scorso anno, lo stesso team di ricerca aveva scoperto un’altra cultivar resistente a Xylella: Leccino.

Secondo il presidente del Cnr Massimo Inguscio, quest’ultimo risultato ottenuto dagli studiosi «rafforza le speranze di salvare l’olivicoltura, ora gravemente minacciata, nelle aree interessate dal batterio, ed è l’ulteriore dimostrazione del contributo che il Cnr, impegnato in prima linea sin dalla prima identificazione del patogeno, sta dando alla ricerca di soluzioni concrete e di grande impatto sull’economia, sull’occupazione, e sulla salvaguardia del territorio».

Come spiega ad AgronotizieFrancesco Loreto, direttore del Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Cnr, più che di resistenza, nel caso dell’FS 17 si deve parlare di tolleranza al batterio.

Xylella, infatti, riesce ad attaccare la pianta, ma non ne determina la morte. La soluzione potrebbe essere, quindi, piantare questa nuova cultivar tollerante al batterio o, se possibile, innestarla sulle piante già esistenti. Quest’ultimapossibilità è attualmente al vaglio dei ricercatori.

Le polemiche sui prezzi della cultivar FS 17

«L’apertura dell’UE al reimpianto che speriamo divenga a breve una decisione definitiva dopo il rapporto dell’EFSA sta aprendo scenari speculativi che vanno immediatamente stroncati. La possibilità di reimpiantare la varietà FS-17 sta facendo schizzare i prezzi delle piantine, oggi vendute in regime di monopolio. Piantine di 12 mesi e altezza di 0,80 cm, usualmente vendute a 2 euro, stanno registrando prezzi da capogiro fino a euro 3,60+IVA a pianta». Questa la denuncia del Presidente di UNAPROL, David Granieri, durante il suo sopralluogo a Lecce su un campo sperimentale.

Denuncia confermata anche dal Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti: «È intollerabile che in un momento di grande difficoltà per gli olivicoltori ci sia chi voglia speculare, promuovendo contratti di fornitura di piante FS-17, addirittura con liste di prenotazione. Stiamo raccogliendo le denunce delle nostre imprese per procedere ad una segnalazione alle autorità competenti».

Secondo Francesco Loreto, invece, le accuse sarebbero prive di fondamento: «Abbiamo contattato i vivai che hanno in licenza dal Cnr la cultivar FS 17. In questo momento ci sono 200mila piantine pronte per essere vendute. Sono prive di fondamento dunque le polemiche apparse su alcuni media sulla scarsità di piante o sull’aumento dei prezzi».

Fonti:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/vivaismo-e-sementi/2017/04/26/xylella-scoperta-una-nuova-cultuvar-di-olivo-tollerante/53790

http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/04/18/xylella-olivo-favoloso-resiste-batterio_vuicXKSwJVCVD2C184GW6L.html?refresh_ce

http://www.puglia.coldiretti.it/promozione.aspx?KeyPub=GP_CD_PUGLIA_HOME%7CCD_PUGLIA_HOME&Cod_Oggetto=104190425&subskintype=Detail