Suolo e Salute

Autore: admin

FRUIT LOGISTICA SEMPRE PIÙ BIO

FRUIT LOGISTICA SEMPRE PIÙ BIO

A Berlino, nella kermesse di riferimento per il settore, cresce del 10% il numero di espositori produttori di ortofrutta biologica

Fruit Logistica, il Salone leader per il commercio globale di prodotti ortofrutticoli freschi e cuore pulsante del panorama mondiale dell’industria ortofrutticola va in scena a Berlino per un’altra edizione da record. Dal 7 al 9 febbraio 2024, acquirenti e operatori/operatrici del settore provenienti da oltre 140 Paesi, animano 26 padiglioni fieristici con ben 2.770 espositori in rappresentanza di 94 Paesi e di tutti i continenti, un numero maggiore rispetto ai 2.610 espositori presenti nel 2023.

Più Italia e più bio

L’evento prevede un ulteriore aumento del numero di espositori italiani e un’ampia partecipazione spagnola di alto livello. Dei 47 Paesi che quest’anno hanno prenotato uno spazio espositivo di più grandi dimensioni, la Cina è in cima alla lista avendo prenotato quasi il triplo rispetto allo scorso anno e ancora maggiore rispetto ai tempi pre-pandemia.

Si è rilevato inoltre un forte interesse da parte del Medio Oriente e del Nord Africa, così come un incremento annuo del 10% del numero di espositori annuali di prodotti biologici aderenti al percorso di Fruit Logistica Organic Route, raggiungendo così i 211 partecipanti.

Una risposta alla crisi

“Non c’è nessun altro posto al mondo in cui si possa realmente avvertire il battito pulsante dell’industria come qui a Berlino L’ortofrutta fresca – ammette – Kai Mangelberger, direttore di Fruit Logistica – deve affrontare numerose sfide in termini di dissesti e aumento dei costi che mettono attualmente a rischio la sua redditività. In periodi come questi, le aziende necessitano avere un maggior numero di partner rispetto al passato, ed è questo il motivo per cui vengono a Fruit Logistica».

 

DIGESTATO, NUOVE LINEE GUIDA PER IL BIO

DIGESTATO, NUOVE LINEE GUIDA PER IL BIO

Da sottoprodotto della produzione di biogas a elemento decisivo per l’economia circolare

Sono state presentate da Cib (Consorzio italiano biogas) e da Federbio in occasione della 116a edizione di Fieragricola a Verona le nuove linee guida per l’uso del digestato agricolo in agricoltura biologica. L’obiettivo è quello di arricchire il terreno di nutrienti e di sostanza organica stabile attraverso la fertilizzazione organica, sostituendo i concimi di sintesi per ottenere benefici ambientali. Le linee guida sono il risultato di un lavoro tecnico che ha richiesto sei anni di elaborazione dopo la prima edizione del documento.

Vantaggi ecologici ed economici

A favore dell’uso del digestato agricolo giocano anche considerazioni economiche. Secondo il Cib le aziende agricole che lo usano hanno infatti ridotto i costi colturali di circa il 10-15% e hanno accresciuto la sostenibilità delle loro produzioni, con un beneficio ambientale tutt’altro che trascurabile.

Economia circolare

Secondo Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio: «L’utilizzo di un efficace biofertilizzante come il digestato agricolo, che restituisce sostanza organica al terreno, rappresenta una valida alternativa per una gestione agronomica sostenibile all’interno di un approccio di economia circolare».

SUOLO E SALUTE TRA I PROTAGONISTI DI BIOFACH 2024

SUOLO E SALUTE TRA I PROTAGONISTI DI BIOFACH 2024

Le novità, i temi e gli eventi della 34° edizione dell’evento di riferimento per il mondo del bio mondiale, dal 13 al 16 febbraio a Norimberga, in Germania

Dal 13 al 16 febbraio la comunità internazionale del biologico si incontra di nuovo a Norimberga, in Baviera, per l’edizione 2024 dl Biofach, la fiera leader mondiale degli alimenti e della cultura bio.

Suolo e Salute, primo organismo di controllo e certificazione per il biologico in Italia, è una presenza fissa al Biofach e lo sarà anche quest’anno .

Dove incontrare Suolo e Salute

«Siamo una delle realtà – commenta il direttore generale Alessandro D’Elia -, più importanti a livello europeo nel campo della certificazione del biologico e vediamo nel Biofach l’appuntamento più importante dell’anno per confrontarci con le aziende del settore, italiane ed estere, e con i colleghi di altri organismi di controllo e certificazione a livello mondiale». Suolo e Salute vi aspetta quindi al Padiglione 4, stand 366 della kermesse bavarese.

Nato nel 1990, nel tempo il Biofach è diventato il punto di riferimento per gli stakeholder internazionali che condividono gli stessi valori e che uniscono le forze per creare un futuro più sostenibile.

Spazio alle novità

Il programma tracciato da Steffen Waris e Danila Brunner, che dirigono la manifestazione dall’anno scorso, è impreziosito da un’ampia gamma di novità:

  • nel Novelty Stand gli espositori presentano le novità del mondo biologico e i visitatori possono scegliere i loro preferiti per il Best New Product Award;
  • il Meeting Point HoReCa è il nuovo format dedicato ai consumi fuori casa, con spazi di comunicazione, un ristorante biologico e presentazioni “TableTop”;
  • un’area speciale dedicata alle start-up internazionali e alle aziende giovani e innovative del bio;
  • all’olio d’oliva è dedicato uno spazio per presentare prodotti di alta qualità. Attraverso una degustazione alla cieca i visitatori decideranno i prodotti da premiare con l’Olive Oil Award;
  • il Generation Future Network Hub punta ad offrire nuove occasioni di lavoro nel bio alla generazione del futuro;
  • all’offerta vegana è dedicato un spazio espositivo organizzato assieme a AöL e VegOrganic, con tavole rotonde e spettacoli di cucina;
  • l’Hub della rete di iniziative è dedicato alle Ong e Onlus per iniziative dedicate a temi sulla sostenibilità ambientale e sociale;
  • Vivaness è il salone dedicato ai cosmetici bio.

I convegni

Tra gli appuntamenti convegnistici più attesi:

  • la celebrazione della 25° edizione di “The World of Organic Agriculture” l’annuario statistico sull’agricoltura biologica globale edito da Fibl assieme a IFOAM – Organics International che si terrà il 14 febbraio 2024, a partire dalle ore 16:00 presso lo stand FiBL (3A-509, padiglione 3a);
  • il ruolo delle donne sarà il tema centrale del congresso mondiale dedicato al bio “Food for the Future – Women’s Impact on Sustainable Food Systems”;
  • l’impatto sul bio della nuova normativa sugli imballaggi sarà il tema dell’evento del 13 febbraio ore 11 NCC Est – piano 2 – Oslo;
  • il Sostegno politico allo sviluppo del mercato biologico in tempo di crisi è il tema che caratterizza il policy day del 13 febbraio ore 16.15 NCC East – piano 3 – Shanghai.
DOPO L’ALLUVIONE LA ROMAGNA RIPARTE DAL BIO

DOPO L’ALLUVIONE LA ROMAGNA RIPARTE DAL BIO

Cab Massari, la cooperativa di Conselice (Ra) tra le più colpite dagli effetti degli allagamenti, annuncia il raddoppio del pereto allevato con metodo bio e l’investimento su sostenibilità ed elettrificazione

La Romagna riparte e punta sul bio. La Cab (Cooperativa agricola bracciantile) Massari di Conselice (Ravenna) ha infatti annunciato un piano aziendale coraggioso che punta, tra l’altro, a dribblare la crisi della pericoltura. Il pereto biologico sarà infatti raddoppiato con l’intenzione di valorizzare la sostenibilità certificata.

Il sacrificio per salvare l’abitato di Conselice

Cab è stata uno dei simboli dell’alluvione in Emilia-Romagna: quando arrivò la piena la cooperativa acconsentì ad abbassare il livello degli argini, per far sfogare l’acqua nei propri campi e alleggerire la pressione verso l’abitato di Conselice, che fu comunque duramente colpito.

 

Un territorio ancora ferito

Vigneti, campi e frutteti sono rimasti sotto l’acqua per settimane. Le strade che collegano le coltivazioni non sono ancora del tutto ripristinate e il 95% della produzione annuale è andato perso. Il pereto del Cab Massari è l’esempio vivente degli effetti del cambiamento climatico: prima flagellato nei primi mesi del 2023 dalle gelate che hanno compromesso le gemme, poi dall’alluvione di maggio lo ha sommerso due volte e da una tromba d’aria a luglio che ne ha completato la distruzione. Tutte le piante sono state strappate e ripiantate, si spera in una raccolta tra almeno 4 anni.

Il piano di investimento sostenuto da Coop

Ma la Cab Massari non si è arresa: «Rilanciamo – spiega il direttore Giampietro Sabbatani – con un ambizioso piano di investimenti che prevede la ricostituzione del pereto biologico di 8,2 ettari distrutto nel 2023 e l’impianto di ulteriori 7,5 ettari di pereto biologico che andranno a sostituire altrettanti pereti che stanno finendo il loro ciclo produttivo».

«Abbiamo programmato ulteriori 4,5 ettari di noceto che andrà ad alimentare la filiera di produzione italiana di frutta secca di Coop Italia». A ciò si aggiungono altri investimenti in tecnologie avanzate e rispettose dell’ambiente, come l’introduzione di tre carri raccolta ad alimentazione elettrica e un sollevatore telescopico elettrico per la movimentazione dei box contenenti le pere biologiche. Investimenti da 1,3 milioni, a cui ha contribuito Coop che ha destinato al Cab parte delle risorse ottenute dalla raccolta fondi avviata a maggio 2023, che si è conclusa con 2,1 milioni donati da 81 mila tra soci, fornitori, dipendenti e consumatori.

BIOLOGICO VUOL DIRE FIDUCIA

BIOLOGICO VUOL DIRE FIDUCIA

In un momento di crisi inflattiva come l’attuale occorre evitare incidenti mettendo al riparo il settore da tentativi di diffamazione, tentazioni di frode e cattive interpretazioni di vincoli normativi come quelli inerenti all’applicazione delle misure previste dal Reg. 848/2017 per evitare la presenza di sostanze non autorizzate. A Bruxelles l’Organic integrity network ha organizzato un convegno su questo tema nell’ambito dell’iniziativa comune anti-frode

Biologico vuol dire fiducia. La reputazione del settore è un capitale da difendere, mettendolo al riparo da tentativi di diffamazione e tentazioni di frode. Gli addetti ai lavori sanno che il biologico si caratterizza in Europa, grazie all’impegno degli organismi di certificazione terzi e alla collaborazione tra pubblico e privato, per il miglior sistema di gestione della qualità dell’intero comparto agroalimentare.

La difesa della reputazione

Tuttavia, per evitare di incrinare l’immagine del bio, le aziende del settore, come dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca, non possono derogare dall’esigenza della massima correttezza nel rispetto non solo degli impegni di sostenibilità, ma anche di qualsiasi altro vincolo dichiarato in etichetta, come ad esempio quello della provenienza nazionale o locale delle materie prime utilizzate. Qualsiasi incidente che sottenda una pratica commerciale scorretta in questo campo inquinerebbe infatti non solo l’azienda interessata, ma tutta la filiera del biologico, obbligando il settore a reagire con prontezza.

Norme che introducono elementi di incertezza

Il legislatore dovrebbe aiutare il comparto in questo sforzo, agevolando il compito degli organismi di certificazione e controllo, vero baluardo di difesa del bio. Capita invece che alcune recenti riforme normative introducano elementi di incertezza che rischiano di aggiungere confusione in un momento di estrema difficoltà commerciale.

È il caso della complessità con cui il settore sta affrontando l’attuazione degli articoli 28 e 29 del Reg. 848/2018, da poco entrato in vigore, che riguardano le misure precauzionali da adottare per evitare la presenza di prodotti e sostanze non autorizzate.

L’iniziativa anti-frode

Al riguardo l’Iniziativa anti-frode dell’Organic integrity network assieme al Büro Lebensmittelkunde und Qualität (BLQ) hanno organizzato a Bruxelles il 25 e 26 gennaio la conferenza ” Chiavi, maniglie e leve da utilizzare nelle indagini sui casi di residui nella produzione biologica”. In particolare si è discusso sull’efficacia delle analisi sui residui per determinare l’uso di sostanze non autorizzate e la valutazione dell’efficacia delle misure precauzionali degli operatori. Nell’occasione è stato anche presentato un nuovo manuale di buone pratiche per corrispondere agli obblighi prescritti dai discussi articoli della legge di riferimento del bio in Europa.