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Autore: admin

Approvato il Collegato Agricoltura

E’ stato approvato il 31 gennaio u.s. in Consiglio dei Ministri il Collegato Agricoltura della Legge di Stabilità, con il quale, ha dichiarato il Presidente del Consiglio e Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ad interim, Enrico Letta, “daremo ancora più competitività a un settore cruciale soprattutto in vista dell’Expo 2015, i cui temi sono strettamente legati all’agricoltura e alla terra. Il 2014 deve essere l’anno in cui la preparazione dell’Expo e l’agroalimentare italiano producono la sinergia necessaria al loro reciproco successo”. Ma quali sono in dettaglio gli aspetti salienti del Collegato? In primis, la creazione di un marchio per il Made in Italy agroalimentare, pensato con l’obiettivo di sostenere i prodotti italiani sui mercati esteri e di contrastare il fenomeno delle contraffazioni e del cosiddetto “italian sounding”. Il marchio sarà facoltativo e privato, secondo quanto previsto dalla normativa europea attualmente in vigore. Attraverso un credito d’imposta, inoltre, vengono sostenute le aziende che intendono investire nella direzione della logistica e della distribuzione, per stimolare la crescita di piattaforme distributive per i mercati esteri di cui il nostro paese è particolarmente carente. Per quanto riguarda la semplificazione, viene rafforzato il coordinamento delle attività degli organi di vifilanza grazie allo scambio di dati informatici e all’ottimizzazione degli accertamenti. Con il collegato vengono anche snellite le pratiche burocratiche: adesso sarà più facile aprire un’azienda agricola, grazie alla riduzione da 180 a 60 giorni del termine di silenzio – assenso per i procedimenti amministrativi. Specifiche disposizione per la riduzione del carico burocratico sono previste in particolare per le aziende agricole biologiche. Sul fronte della competitività, proseguono le iniziative a sostegno dell’imprenditoria giovanile grazie ad una serie di misure che favoriscano credito agevolato, mentre verranno finanziati in particolare l’innovazione tecnologica nel settore primario, l’agricoltura sociale e la filiera corta. Novità anche sul fronte della gestione del rischio in agricoltura e del sostegno al reddito agricolo, grazie al recepimento di una serie di strumenti previsti dalla PAC, tra cui i fondi di mutualità e lo strumento per la stabilizzazione dei redditi. In ultimo, il Collegato prevede la riorganizzazione di una serie di enti vigilati dal Mipaaf, tra cui AGEA, CRA (che assorbirà le funzioni dell’INEA, che verrà soppresso) ed il potenziamento di ISMEA, che assorbirà l’ISA. Novità anche sul fronte agroalimentare e pesca, grazie alla delega al Governo prevista dal collegato per l’aggiornamento normativo in questo settore. Per Maurizio Martina, sottosegretario alle politiche agricole, il collegato “apre un’occasione rilevante per il sistema agricolo e agroalimentare italiano verso expo 2015 e dopo l’approvazione della nuova PAC”, grazie all’adozione di”misure concrete all’insegna della semplificazione, della sburocratizzazione, dell’internazionalizzazione e del sostegno alla competitività di un comparto che oggi vale oltre 250 miliardi di euro e il 17% del PIL”. Un’occasione, prosegue Martina, che “va colta fino in fondo in un anno cruciale per tutto il settore”.

Positive anche le reazioni dal mondo agricolo: secondo il Presidente Confagricoltura Mario Guidi il collegato è “un testo legislativo importante, che affronta finalmente la semplificazione in agricoltura, ma che andrà perfezionato nel suo iter parlamentare”. Con il collegato per Guidi “si avvia un percorso di rilancio dell’agricoltura” in cui tuttavia non mancano i nodi ancora da sciogliere, dalla mancanza di adeguate disposizioni “sull’organizzazione dei produttori e l’offerta dei prodotti” all’insufficienza delle risorse “dedicate a materie specifiche ed all’insediamento dei giovani (prevedendosi solo finanziamenti per l’imprenditoria femminile)”. Apprezzamento invece quello espresso per la previsione di un credito di imposta per internazionalizzazione ed export, in grado secondo Guidi di rilanciare il Made in Italy agroalimentare. Per la CIA, si tratta di un primo passo, cui dovrà seguire un’azione di concentrazione con le organizzazioni agricole. Per il Presidente Copagri Verrascina “i pilastri dell’iniziativa di legge  paiono essere la costituzione di un brand per l’agroalimentare Made in Italy, che dovrebbe rappresentare un’ulteriore spinta per la promozione e lo sviluppo delle nostre produzioni in Italia e nel mondo”. Secondo Verrascina sono  “fondamentali, ma necessarie di adeguato approfondimento, le misure volte alla semplificazione dell’attuale architettura burocratica ed amministrativa, che toglie tempo, quindi programmazione, e risorse, quindi investimenti, all’agricoltura

Fonte: Agrapress

Fava (Lombardia): tavolo filiera suinicola è stato un passaggio a vuoto

Secondo l’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava il tavolo della filiera suinicola convocato dal Mipaaf “è stato un passaggio a vuoto sul piano politico, dovuto all’assenza di un ministro, che a oggi non c’e’, e alla mancata partecipazione dei due sottosegretari”. “Non e’ stato possibile affrontare questioni di natura politica e, per quanto avessimo di fronte tecnici molto bravi, la situazione della suinicoltura merita un’attenzione profonda da parte del governo”.

Fonte: Agrapress

Suinicoltura: le richieste di quattro Regioni in un documento al Mipaaf

Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia hanno consegnato nella giornata di giovedì scorso 30 gennaio a Mipaaf, in occasione del tavolo di filiera della suinicoltura, un documento contenente le richieste del mondo suinicolo al Ministero per un rilancio del settore. Tra le richieste, la predisposizione di una strategia nazionale per il settore suino pesante, l’elaborazione di una politica di valorizzazione dei prodotti, l’introduzione del sistema di qualità nazionale (SQN) e la a possibilità di programmare la produzione di prosciutto IGP. Attendendo nel frattempo la nomina del nuovo Ministro dell’Agricoltura, ruolo attualmente ricoperto pro tempore dal Presidente del Consiglio Letta.

Fonte: Agrapress

De Castro: l’agricoltura italiana è uno dei pilastri dell’economia nazionale

Con la pubblicazione del rapporto “Italia 2014” dell’Eurispes, l’agricoltura è indicata come uno dei pilastri cui affidare il rilancio dell’economia, del prestigio e dell’immagine del nostro paese nel prossimo futuro. Sul tema è arrivato il commento di Paolo De Castro, che ha ribadito l’importanza dell’agricoltura come settore economico “solido e con significativi margini di crescita in termini di occupazione e fatturato”, sostenuto proprio per questi motivi con forza dall’UE. Per De Castro, il fatto che il rapporto Eurispes collochi l’agricoltura “tra i pilastri dell’economia nazionale e tra i fattori determinanti per la ricostruzione del ruolo dell’Italia nel mondo” insieme a cultura, turismo e manifattura conferma il valore centrale del settore agricolo per l’Europa, che proprio per queste ragioni ha scelto di destinare “circa il 40% del budget complessivo” proprio per le nuove misure definite dalla riforma della PAC che entrerà pienamente in vigore a partire dal 2014. “Risorse che, se ben utilizzate, potranno concorrere a consolidare l’immagine del Made in Italy alimentare nel mondo e a migliorarne ulteriormente le performance economiche richiamate dall’Eurispes”. Secondo il Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo  perché i comparti agricolo e agroalimentare nostrani possano davvero aumentare in competitività e confermare “il loro ruolo economico e identitario di primaria grandezza”, è necessario soprattutto puntare su una maggiore organizzazione del settore, in grado di sostenere la forte competizione a livello europeo e internazionale.

Fonte: Agrapress

De Castro: sicurezza alimentare tema globale e vera sfida dei prossimi anni

Intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di Expo 2015 tenuta dal Presidente del Consiglio Letta, il presidente Comagri De Castro ha sottolineato che la sfida più importante per il prossimo futuro sarà quella di nutrire il pianeta, una sfida che, ha dichiarato lo stesso De Castro in un comunicato, “ segnerà in maniera definitiva gli equilibri di un futuro con nuovi bisogni sempre più globali”. La  food security, l’accesso al cibo per ogni abitante del pianeta, per De Castro sta assumendo sempre più contorni globali, e non riguarda più solamente l’antica dicotomia tra paesi ricchi e paesi poveri del mondo. Secondo il Presidente Comagri il vero punto nodale della questione risiede nel fatto che “la lunga epoca del cibo abbondante e a basso costo e’ terminata per lasciare il posto a un’era di nuova scarsità in cui dobbiamo essere capaci di produrre di più inquinando meno”. Una sfida multidimensionale, un “ nuovo e complesso contesto che si declina in più priorità, strettamente connesse tra loro, sulle quali intervenire: spreco alimentare, consumo di suolo e disponibilità d’acqua, senza dimenticare ricerca e innovazione”. E proprio su questo il prossimo Expo 2015, conclude De Castro, può concretamente rappresentare un’occasione unica e irripetibile perché il mondo intero si confronti sul tema e trovi soluzioni condivise per vincere fino in fondo la sfida della sicurezza alimentare mondiale.

Fonte: Agrapress