Suolo e Salute

Autore: admin

Vino Lombardia, boom di conversioni al biologico

Secondo quanto dichiarato dall’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava nel corso di Vinitaly, “diversi produttori lombardi hanno scelto di convertire le loro coltivazioni tradizionali in coltivazioni biologiche”. Secondo Fava “il passaggio al biologico può rivelarsi decisivo per espanderci in alcuni mercati importanti, come quello tedesco”. Dello stesso avvisto il Presidente Unioncamere Lombardia Bettoni, secondo il quale “anche se l’adesione al biologico è ancora a livello di nicchia di mercato è innegabile che si tratti di una tendenza da considerare con grande attenzione”.
Fonte: Agrapress

On line il nuovo elenco degli operatori bio italiani

E’ consultabile on line il nuovo Albo degli  Operatori Biologici Italiani derivato dal SIB e realizzato sul SIAN. L’elenco riporta tutte le informazioni previste d all’art. 92 ter del Reg. (CE) n. 889/08. Per ogni operatore è possibile consultare il Documento Giustificativo e, nel caso di operatori che commercializzato prodotti biologici, anche l’Attestato di Conformità rilasciati dall’Organismo di Controllo. E’ possibile inoltre consultare i dati anche riferiti  alle annualità 2009-2012, per verificare la presenza degli operatori nei relativi elenchi. Per gli operatori che hanno effettuato la notifica nei Sistemi Informativi delle Regioni Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Umbria le informazioni riportate non sono ancora complete: in questi casi ulteriori informazioni possono essere ottenute tramite i Sistemi Informativi regionali o gli albi pubblici regionali. L’Albo è aggiornato costantemente grazie alle notifiche effettuate sul Sistema Informativo del Biologico provenienti da Organismi di Controllo, Regioni e Pubbliche Amministrazioni oltre che dallo stesso Ministero. Il link è disponibile sul sito del Sinab in home page nella sezione  “Aziende biologiche in Italia – Trova”
Fonte: SINAB

Nota Mipaaf sulle importazioni da Paesi Terzi

Con Nota n. 26805 del 7 aprile 2014 il Mipaaf chiarisce le modalità di presentazione delle autorizzazioni all’importazione, secondo quanto indicato all’articolo 19, punto 5 del del Reg. (CE)1235/2008. In particolare, le autorizzazioni dall’Agenzia delle Dogane – Ufficio metodologia e controllo degli scambi, verranno rilasciate fino al 30 giugno 2014, per una durata di un anno solare. Le richieste di autorizzazione inviate da importatori di prodotti biologici saranno accettate solo se ricevute entro il 31 maggio 2014. Eventuali ulteriori documenti richiesti per il rilascio dell’autorizzazione dovranno essere pertanto forniti all’Ufficio tempestivamente, per consentire l’esame della documentazione stessa. Le autorizzazioni in ogni caso non sono modificabili oltre il termine del 30 giugno 2014. Per rinnovare le autorizzazioni la cui scadenza sia successiva al 30 giugno 2014 è necessario inviare che la modulistica apposita sia ricevuta dall’Ufficio di cui sopra entro il 31 maggio 2014. L’autorizzazione così ottenuta avrà validita dal 30 giugno 2014 al 29 giugno 2015.

 Il testo del Regolamento è consultabile a questo link

Il Testo integrale della Nota invece può essere consultato a questo indirizzo

 

Fonte: Mipaaf

Segnali di crescita per il vino bio italiano

Il nuovo rapporto Wine Trend, realizzato dall’osservatorio Nomisma Wine Monitor, evidenzia una crescente interesse degli italiani per il vino biologico. Stando al rapporto infatti l’11,6% dei nostri connazionali ha scelto almeno una volta nel 2013 di provare un vino biologico, con un incremento molto consistente rispetto al 2% del 2012. Sempre secondo i dati dello studio, il 6,4% degli italiani ha scelto di acquistare la propria bottiglia di vino biologico nei negozi, mentre il restante 5,2% ha optato per una “bevuta bio” al ristorante o in enoteca. Un trend questo che comincia a premiare il mercato della produzione di vino bio, particolarmente attivo nel nostro Paese. In Italia infatti al 2012 l’8% dei vigneti era biologico, contro una media mondiale del 4%. In Europa, l’Italia si colloca al terzo posto con 57.000 etari vitati biologici contro i 65.000 della Francia e gli 81.000 della Spagna. Tra le regioni a maggiore vocazione biologica la Sicilia, con oltre 16.000 ettari, seguita dalla Puglia (10.173) e dalla Toscana (5.887 ettari).
Per quanto riguarda l’export, un mercato particolarmente importante è quello degli Stati Uniti, con un giro d’affari complessivo del settore enologico Made in Italy pari a 1,1 miliardi di euro, dei quali il vino bio rappresenta attualmente il 5,2%. Un mercato, quello statunitense, dove una volta di più si riaccende la sfida a distanza con la Francia, ancora in testa con 65 milioni di euro di export per quanto riguarda i vini biologici, a fronte dei 56 dell’Italia. Le due nazioni rappresentano rispettivamente il 33,7% ed il 29,3% dell’import biologico americano complessivo. Ottimi segnali per un settore che, lo ricordiamo una volta di più, quest’anno ha avuto la sua consacrazione definitiva anche con la prima edizione di Vinitaly Bio, appena concluso a Verona nell’ambito di Vinitaly 2014.
Fonte: Teatro Naturale

Regione Marche: 500.000 per il biologico

La Regione Marche ha approvato il bando Domande di aiuto/pagamento a superficie, a valere sugli accordi agro ambientali d’area per la tutela della biodiversità – Campagna 2014  relativo all’anno 2014 per il sostegno all’agricoltura biologica del PSR 2007-2013. Il bando prevede per questa misura lo stanziamento di 500.000 euro. Possono accedere ai pagamenti agro ambientali tutti gli imprenditori agricoli iscritti nell’Anagrafe delle aziende agricole, in possesso di partita IVA agricola o combinata ed inseriti al registro delle imprese agricole della C.C.I.A.A. che si impegnano a dare sostegno all’agricoltura Biologica, a condizione che vengano rispettate le seguenti condizioni:

vengano adottati i criteri di gestione obbligatori di cui all’allegato II del Reg. (CE) 1782/2003 riguardante i seguenti campi: sanità pubblica, salute delle piante e degli animali; ambiente; benessere degli animali;

vengano attuate tecniche agricole in conformità alle buone condizioni agronomiche e ambientali di cui all’articolo 5 del Reg. CE 1782/2003, secondo i requisiti minimi stabiliti dalla Regione Marche;

vengano rispettati i requisiti in materia di sicurezza sul lavoro prescritti dalla normativa comunitaria pertinenti con gli impegni della misura con particolare riferimento alla protezione individuale nell’utilizzo di prodotti chimici.

I destinatati del finanziamento devono presentare la domanda o demandando il compito ad un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola accreditato da AGEA o tramite il supporto di un libero professionista. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è stabilito al 15 maggio 2014.

Fonte: Regione Marche, ANFOS, Cliclavoro

Da FederBio pieno appoggio a Martina nella lotta agli OGM

Pieno sostegno al Ministro delle Politiche Agricole Martina quello espresso da FederBio, impegnata da tempo nella lotta agli Organismi Geneticamente Modificati e convinta sostenitrice del decreto interministeriale che sospende la coltivazione di mais OGM. La Federazione in un comunicato esprime infatti il proprio sostegno “al ministro e alla sua intenzione di attivare, nel caso di una pronuncia sfavorevole del primo grado di giudizio, un’azione concertata con le regioni per bloccare comunque le prossime semine”.  Secondo Paolo Carnemolla, Presidente FederBio, “quanto espresso dal ministro è una disponibilità importante in attesa che la vertenza giudiziaria arrivi al pronunciamento definitivo e che ci siano le condizioni per mettere in campo un provvedimento legislativo adeguato, possibilmente nel quadro di una nuova normativa europea, sulla quale la presidenza di turno della Grecia sta già lavorando e sulla quale, ancora di più, potrà lavorare quella italiana dal prossimo giugno”. Una posizione, ribadisce FederBio, “a difesa dell’agricoltura italiana, biologica e di qualità senza prese di posizione e polemiche strumentali”. Fonte: Agrapress