Suolo e Salute

Mese: Ottobre 2019

MADE IN NATURE RAPPRESENTA IL BIO ITALIANO AD ANUGA

MADE IN NATURE RAPPRESENTA IL BIO ITALIANO AD ANUGA

All’ANUGA di Colonia il 6 ottobre scorso, con azioni di comunicazione e promozione dei prodotti autunnali il progetto Made in Nature (finanziato dall’Unione Europea e dai principali produttori di biologico in italia) ha rappresentato l’Italia.

Buyers e giornalisti specializzati hanno ricevuto dati aggiornati sugli obiettivi del progetto e sulla crescita del mercato del biologico italiano.

Con un mercato di ormai 3 miliardi di euro, il biologico si consolida grazie anche ad una fine estate caratterizzata dal sole che ha aumentato di molto la produzione in quantità e qualità di molte culture, come uva, mele e pere (molto apprezzate nei mercati esteri).

 

Secondo i dati di ISMEA l’evoluzione positiva del biologico, che porta una crescita del 102% dal 2013 ad oggi, è spinta in gran parte dalla GDO in cui i prodotti biologici sono arrivati ad occupare anche il 20,7% dell’offerta complessiva. In flessione del 10% invece l’importazione da paesi terzi di prodotti biologici.

fonte: https://www.greenplanet.net/con-made-in-nature-il-bio-italiano-presentato-ad-anuga/

L’UNIONE EUROPEA E’ PRIMA NEI LANCI DI NUOVI PRODOTTI BIO

L’UNIONE EUROPEA E’ PRIMA NEI LANCI DI NUOVI PRODOTTI BIO

Secondo la società di intelligence Market Research Mintel negli ultimi 10 anni l’industria del food&drink bio è cresciuta tra il 6% e il 10% in termini di lancio di nuovi prodotti.

I consumatori più vicina a queste fasce di prodotto sono nelle fasce dei Millenials e della Generazione Z.

 

Questa tendenza ormai confermata anche da altre società del settore portano a consolidare i mercati Europei in ambito bio. I dati di crescita però secondo Hans-Christoph Behr della società tedesca di ricerche di mercato nel settore agricolo AMI “dipendono da diversi fattori, in primis dalla situazione economica. La crescita, se si guardano le cifre, ha avuto un rallentamento durante il biennio di crisi 2012-2013″.

Anche il Nord America sta registrando un significativo aumento del numero di alimenti e bevande biologiche sullo scaffale (il 9% del 2009 contro il 15% di quest’anno). Nelle altre zone del globo invece ci si attesta ancora al 5% di presenza sugli scaffali.

 

fonte: https://www.greenplanet.net/lue-guida-linnovazione-del-comparto-per-numero-di-nuovi-lanci-di-prodotti-certificati/

LE POSSIBILE CONSEGUENZE DELLA BREXIT SUL MERCATO ALIMENTARE

LE POSSIBILE CONSEGUENZE DELLA BREXIT SUL MERCATO ALIMENTARE

A meno di un mese (il 31 ottobre 2019) dalla data in cui si sarebbe dovuta compiere la Brexit i segnali ci portano a pensare che non ci sia un’intesa per scongiurare il NO-deal.
Le conseguenze dell’uscita del Regno Unito senza accordo potrebbe portare una forte destabilizzazione su vari settori, tra cui quello alimentare.

Essendo il comparto alimentare soggetto nella maggior parte dei casi a regolamenti europei ci si troverà davanti ad una nuovo scenario, in cui ci si dovrà adeguare a nuove direttive e normative nazionali.

I prodotti del Regno Unito che verranno importati nella comunità europea dovranno modificare l’etichetta inserendo sia il produttore inglese che l’importatore all’interno dell’UE. Cambieranno naturalmente anche tutte le indicazioni obbligatorie d’origine UE o Extra-UE, venendo meno così per i prodotti britannici la titolarità della certificazione per la produzione biologica prevista dal Regolamento 834/2007 in base al quale solo i prodotti conformi alle disposizioni del Regolamento stesso possono recare i termini riferiti al metodo di produzione biologico o il logo biologico dell’Unione.

Nell’accordo di recesso più volte respinto dal Parlamento inglese, aveva costituito oggetto di specifica negoziazione la questione delle Indicazioni Geografiche. In particolare, l’art. 54 dell’accordo prevedeva che i titolari di indicazioni geografiche protette nell’Unione al termine del periodo di transizione (31 dicembre 2020) sarebbero stati autorizzati a continuare l’uso nel Regno Unito di dette indicazioni anche successivamente alla fine del periodo di transizione e senza necessità di ulteriore esame. In caso di No-deal, le Indicazioni Geografiche (IG) tutelate ai sensi delle disposizioni comunitarie non sarebbero più protette, ed il fenomeno di abusi e contraffazioni, già fortemente avvertito nel Regno Unito, diverrebbe incontrollabile.
La soluzione, secondo il governo inglese, sembrerebbe quella di creare un sistema di tutela per le indicazioni geografiche avente lo scopo di tutelare le IG già riconosciute dal diritto dell’Unione prima della data di recesso, attraverso l’istituzione di una legislazione nazionale inglese equiparabile a quella prevista dal diritto dell’Unione.
A tal proposito si attendono nuovi sviluppi e proposte da parte del governo inglese.

 

fonte: https://www.greenplanet.net/lue-guida-linnovazione-del-comparto-per-numero-di-nuovi-lanci-di-prodotti-certificati/

ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTICHE CONTRO IL PAN

ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTICHE CONTRO IL PAN

Le associazioni AIAB, Biodinamica, Federbio, FIRAB, Greenpeace, Legambiente, Lipu-BirdLife, ISDE, Pro Natura e WWF Italia durante il forum di confronto PAN (Piano di Azione Nazionale) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, tenutosi a Roma, hanno espresso profonda perplessità avendo constatato che la bozza di revisione del PAN in discussione non è in linea con le direttive europee 2009/128/CE sull’uso sostenibile dei pesticidi. Gli enti sopracitati denunciano l’assenza di un serio impegno per la riduzione dell’uso in agricoltura della chimica di sintesi.

A luglio i Ministeri delle Politiche Agricole, della Salute e dell’Ambiente hanno pubblicato sui loro siti la bozza del Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari per la prevista fase di consultazione pubblica, che avrà termine il 15 ottobre 2019.

Il testo non combatte i problemi più volte denunciati, non indica con chiarezza e priorità l’obiettivo della riduzione dell’uso dei pesticidi, sostituendolo con quello della riduzione del rischio, limitandosi a disciplinarne l’utilizzo. Si privilegia la produzione integrata rispetto all’Agricoltura biologica, a cui non si riconosce il ruolo chiave nella transizione agroecologica dei territori e il contributo positivo sul piano ambientale, economico e sociale.

Le associazioni chiedono modifiche sostanziali al testo, che portino maggiore salvaguardia per le popolazioni che abitano e frequentano luoghi attigui alle produzioni agricole, dando priorità alle produzioni biologiche, ridurre i rischi dei residenti nelle aree rurali, l’eliminazione dei pesticidi nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette, vietare completamente l’uso dei pesticidi in città, divieto assoluto di utilizzo dei concimi in prossimità di punti di captazione delle acque, l’eliminazione in Italia del glifosato entro il 2022 e il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza dei pesticidi nelle acque e nei terreni.

 

 

fonte: https://www.toscanachiantiambiente.it/le-associazioni-ambientaliste-e-del-biologico-il-pan-pesticidi-e-un-bluff/

Molise: l’importanza dei Distretti Rurali e Bio Distretti

Molise: l’importanza dei Distretti Rurali e Bio Distretti

La Giunta Regionale del Molise ha presentato una proposta di legge volta a favorire lo sviluppo e la salvaguardia del territorio, garantire la sicurezza alimentare e preservare il paesaggio.

La proposta nasce dalla volontà di creare delle collaborazioni tra la Regione e le aziende del settore agricolo e agroalimentare, attraverso i “Distretti Rurali e agroalimentari”, i “Bio Distretti” e i “Distretti della pesca”: valorizzare le aree rurali, integrando l’attività agricola con quelle artigianali, le produzione di beni e servizi.

Oltre a questo, i Distretti Rurali e i Bio Distretti avranno il compito di spingere verso un’economia biologica che valorizzi i prodotti agroalimentari, la denominazione d’origine, i territori di produzione e allo stesso tempo tuteli il territorio e lo sviluppo rurale.

Per discuterne insieme ai cittadini e agli addetti del settore, il Consigliere Nicola Eugenio Romagnuolo terrà un incontro venerdì 4 ottobre, ore 16.30, presso la “Sala Gialla” della Provincia di Isernia.

Fonte: http://www.pressmoliselazio.it/2019/10/02/distretti-rurali-e-bio-distretti-scarabeo-unopportunita-per-il-molise/

Apertura della consultazione per la revisione del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Apertura della consultazione per la revisione del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) di cui al Decreto interministeriale del 22 gennaio 2014, viene aggiornato periodicamente ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva 2009/128/CE e dal decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012.

Pertanto, tenuto conto dei risultati del primo ciclo di applicazione del Piano e di quanto segnalato dai portatori di interesse, con il supporto del Consiglio Tecnico Scientifico, istituito ai sensi dell’articolo 5 del d.lgs. n. 150/2012, è stata predisposta una nuova proposta di Piano di azione quinquennale che sostituisce integralmente quello attualmente in vigore.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dell’Ambiente e della Salute, hanno reso disponibile la bozza di Piano, così da consentire a chiunque (associazioni, portatori di interesse, istituzioni, enti di ricerca, imprese e singoli cittadini) di consultarla e trasmettere eventuali osservazioni sulla bozza di PAN.

La consultazione sarà possibile fino al 15 ottobre 2019.

Fonte: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/14282