Suolo e Salute

Mese: Marzo 2014

l’INEA pubblica “La nuova PAC 2014-2020. Una guida pratica per una visione d’insieme”

Agricoltori attivi, convergenza dei pagamenti diretti e processo di regionalizzazione, greening, gestione del rischio, revisione delle zone svantaggiate, integrazione dei fondi strutturali e fabbisogno di innovazione. Sono solo alcune delle “parole chiave” della nuova PAC, il cui accordo politico si è chiuso, dopo un lungo dibattito durato circa due anni, il 26 giugno 2013, cui ha fatto seguito, a dicembre, l’approvazione dei regolamenti di riferimento. L’INEA ha predisposto il volume digitale La nuova PAC 2014-2020. Una guida pratica per una visione d’insieme, un agile strumento di consultazione sotto forma di glossario, che illustra le principali novità introdotte dalla riforma, nel primo e nel secondo pilastro della PAC. In particolare, il volume si sofferma sugli strumenti di interesse per il nostro Paese,  sui quali l’Italia verrà presto chiamata a  prendere decisioni importanti, che delineeranno la declinazione nazionale della PAC per il periodo 2014-2020. La nuova PAC, infatti, lascia molto spazio agli Stati Membri, che possono adattare le nuove misure alle esigenze della propria agricoltura, nell’ambito di limitazioni fissate dall’UE. Il nuovo assetto della politica consente, infatti, di selezionare in maniera adeguata i beneficiari del sostegno, non solo delineando specifici contesti (zone svantaggiate, aree con vincoli naturali), ma anche individuando specifiche categorie (agricoltori professionali, giovani) e specifici problemi produttivi (sostegno accoppiato), con il duplice obiettivo di semplificare l’accesso al sostegno e  valorizzare al massimo le interrelazioni tra agricoltura e l’ambiente. In questo senso, gli Stati Membri dovranno compiere scelte strategiche per la piena realizzazione della riforma e funzionali alle esigenze dei propri sistemi agricoli e rurali. Il 2014 sarà un anno molto importante per il futuro della PAC e dell’agricoltura italiana ed europea, e l’INEA mette a disposizione degli addetti ai lavori, degli attori coinvolti e della società intera uno contributo agile e aggiornato di informazione e divulgazione. Il volume è disponibile al seguente link www.inea.it
Fonte: INEA

Gli OGM al centro del dibattito Europeo: i commenti

In conclusione del Consiglio Ambiente dell’Unione Europea, tenutosi lunedì 3 marzo a Bruxelles, un commento arriva dal Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, secondo il quale  “il tema OGM è delicato e controverso”. Per Galletti “è necessario un quadro legislativo chiaro che soddisfi pienamente l’Italia e tutti gli stati membri dell’Unione Europea. Siamo dunque favorevoli alla riapertura della discussione che permetta di trovare un equilibrio tra il mantenimento del sistema di autorizzazione UE, basato su valutazione scientifica di rischi sanitari e ambientali e l’esigenza di garantire agli stati la possibilità di vietare la coltivazione di OGM alla luce delle specifiche caratteristiche sul territorio”.
Interviene sul tema anche il Miistro delle Politiche Agricole Martina, ricordando che  “sul tema c’è un pronunciamento molto chiaro del parlamento italiano, che fissa quella che e’ la posizione dell’Italia”. L’auspicio di Martina è “che ci sia quanto prima un’intesa in sede comunitaria per dare libertà di scelta ai singoli stati membri e credo che la proposta elaborata dalla presidenza greca dell’UE sia una buona base di partenza”.  Il Ministro auspica  che sia possibile “lavorare a un’intesa che faccia superare le controversie degli scorsi anni. in questo modo si potranno rispettare meglio le esigenze e le caratteristiche delle agricolture dei vari paesi”.
Fonte: Agrapress

Tasi, per Martina l’esenzione conferma la strategicità dell’agroalimentare

Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri delle misure relative alla Tasi per terreni e fabbricati rurali, il ministro Maurizio Martina commenta la decisione del Governo. “L’esenzione dei terreni agricoli dal pagamento della  Tasi è una dimostrazione della consapevolezza da parte del governo della strategicità del settore agroalimentare e del fatto che questo sia il principale strumento di produzione per gli agricoltori: per questo voglio esprimere soddisfazione per la conferma dell’esclusione dal pagamento della Tasi per i terreni agricoli e per il fatto che la possibilità di aumentare l’aliquota all’8 per mille non riguarderà nemmeno i fabbricati rurali, per i quali continuerà ad applicarsi l’aliquota ridotta dell’1 per mille”.
Fonte: Agrapress

Etichettatura a semaforo, continua il braccio di ferro

Continua la querelle in merito alla cosiddetta “etichettatura a semaforo” voluta dal governo inglese, e che già aveva provocato dure reazioni da parte di molti Stati Membri, Italia in testa. Dopo i due ricorsi recapitati a Bruxelles da parte dell’industria agroalimentare italiana, è adesso l’Atla, l’Associazione francese dei trasformatori e delle industrie lattiero casearie, che insieme all’Ania, Associazione delle industrie agroalimentari francesi, a far sentire la propria voce. Parimenti Copa e Cogeca, le organizzazioni agricole e cooperative dell’UE, puntano il dito contro un sistema di etichettatura considerato penalizzante nei confronti del criterio anglosassone, che classificando i prodotti in base al contenuto in grassi, penalizzano prodotti di eccellenza gastronomica favorendo magari prodotti ben meno salubri e di provenienza non altrettanto genuina. Già nei giorni scorsi la Commissione europea ha preso in esame la risposta di Londra alla lettera di richiesta d’informazioni inviata dal vicepresidente all’industria Antonio Tajani, lettera che precede l’apertura eventuale di una procedura di infrazione. Ciò che viene contestato al governo britannico è il fatto che l’indicazione di un bollino verde, arancione o rosso sull’imballaggio dei prodotti rischia di discriminare determinati prodotti ostacolando la libera circolazione delle merci, uno dei pilastri su cui si fonda l’UE stessa. Secondo fonti vicine all’Esecutivo UE “l’etichettatura volontaria inglese non può in nessun modo interferire con l’unicità del mercato interno. Si tratta quindi di verificare se, in termini concreti, la presenza dell’etichetta detta “a semaforo” ha o meno un impatto in termini di mercato interno, circolazione dei prodotti e altri elementi”. A rischio, perché classificati con il bollino rosso, prodotti agroalimentari di assoluta qualità, quali il Parmigiano Reggiano o il Prosciutto di San Daniele. Una situazione che continua ad essere in evoluzione e lascia intravedere ulteriori sviluppi, dato che nel frattempo la quasi totalità della GDO britannica ha adottato il sistema. Una situazione sottolineata anche dalla Ueapme, l’Associazione delle Piccole e Medie Imprese Europee, ferma nel denunciare “la grande pressione che nel Regno Unito il nuovo sistema di etichettatura sta mettendo sugli operatori alimentari, in particolare le piccole ditte con basso potere negoziale”.
Fonte: Ansa, Winenews

A Trieste dal 7 marzo “Olio Capitale 2014”

Arriva a Trieste il prossimo 7 marzo “Olio Capitale 2014” ottava edizione del Salone degli Oli Extra Vergini Tipici e di Qualità, organizzato dalla Camera di Commercio di Trieste tramite l’Azienda Speciale Aries e patrocinato dal Mipaaf. La manifestazione sarà ospitata nella bellissima Stazione Marittima nel cuore del capoluogo friulano, dopo il successo dell’edizione precedente che ha visto la presenza di oltre 10mila visitatori provenienti da ben 26 nazioni. All’edizione 2014 parteciperanno oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia, oltre che da paesi esteri quali Croazia, Albania e Grecia. Nel corso dei quattro giorni di “Olio Capitale” si terranno incontri B2B tra professionisti del settore, conferenze, incontri, promozioni e molte altre iniziative per far conoscere al pubblico le tante realtà dell’olivicoltura italiana e internazionale. Una serie di eventi collaterali completano il cartellone, compresa la la “Scuola di Cucina di Olio Capitale”, dove grandi chef si alterneranno ai fornelli proponendo pietanze in cui l’olio sarà protagonista. Molti altri gli “showcooking” in programma, in cui i visitatori potranno scoprire interessanti e inaspettati abbinamenti tra gli oli e le tante specialità tipiche regionali del territorio.
Sarà anche possibile visitare l’inedito Oil Bar, dove scoprire e assaggiare le tante novità presenti in fiera, grazie anche alle indicazioni e alle degustazioni guidate proposte dagli assaggiatori dell’ONAOO, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva. E prendere parte a mini corsi d’assaggio dove affinare le proprie competenze in materia.
Grazie anche alla media partnership con Olive Oil Times USA e alla collaborazione con l’Italian Olive Oil Day, iniziativa interamente dedicata all’olio d’oliva in programma a Tokyo il 17 maggio 2014, Olio Capitale si candida a diventare un vero e proprio punto di riferimento per l’olio di qualità. In programma anche il Concorso Olio Capitale, con ben tre differenti giurie a valutare gli oli: una di assaggiatori professionisti, una di cuochi e ristoratori e una di consumatori, che possono proporsi per far parte della giuria direttamente in fiera o tramite il sito web www.oliocapitale.it.
Fonte: Degusta

USA, Michelle Obama alla guerra contro le etichette alimentari

Prosegue la battaglia per far cambiare le abitudini alimentari agli americani, fortissimamente voluta da Michelle Obama, che da sempre ha scelto di associare la propria immagine e attività ad una “guerra” incruenta contro l’obesità. È stato annunciato nei giorni scorsi infatti dalla first lady un piano che prevede l’indicazione delle calorie per porzione sulle etichette alimentari, oltre ad una rimodulazione della cosiddetta “serving size”, ovvero della dimensione delle porzioni. E’ la prima vera modifica che la Fda, la Food and Drug Administration mericana (l’ente governativo che norma i prodotti alimentari e farmaceutici) affronta da moli anni a questa parte, dato che le etichette, obbligatorie degli USA a partitr dagli anni ’90, erano ancora basate su abitudini alimentari vecchie oramai di 30 a 40 anni e mai aggiornate. “Si tratta di una trasformazione incredibile” ha dichiarato al New York Times il  Commissario dell’FDA Margaret Hamburg: “per esempio le dimensioni di un muffin sono cambiate enormemente. E’ importante che le informazioni nutrizionali sulle etichette riflettano la realtà”. Ora insomma le aziende non potranno più riportare indicazioni riferite a porzioni troppo piccole, scelte per non allarmare i consumatori circa il vero contenuto calorico degli alimenti commercializzati.
Fonte: TMNews