Suolo e Salute

Mese: Febbraio 2014

APOJ propone la carta d’identità per gli extravergine

Una carta d’identità per gli oli extra vergine d’oliva. E’ questa l’interessante proposta avanzata dall’A.P.O.J., l’Associazione dei produttori olivicoli jonici, costituita dalla Unione Generale Coltivatori (UGC) CISL di Taranto e aderente all’Unasco, l’Associazione delle Organizzazioni di Produttori Olivicoli che ad oggi raggruppa 30 Associazioni in tutto il territorio nazionale in rappresentanza di circa 200 mila olivicoltori.
La proposta si inquadra nell’ambito di un progetto che ha come partner istituzionali l’Unione Europea e il Mipaaf ed è stata presentata in anteprima nei giorni scorsi presso Eataly a Roma.
“Si tratta di uno strumento innovativo e fondamentale per assicurare tracciabilità e genuinità al nostro olio e metterlo al riparo da aggressioni o contaminazioni di dubbia provenienza – ha dichiarato Francesco Frascella, presidente della Apoj e componente di Eataly – Unasco. “Con questo sistema è possibile controllare l’intero processo produttivo evitando al consumatore di essere tratto in inganno sulla qualità e sulle caratteristiche del prodotto che va ad acquistare.” Il metodo di riconoscimento è tanto semplice quanto efficace: “Attraverso un codice applicato sull’etichetta e digitato sul computer è possibile scoprire tutti i dati e le informazioni relative alla vita del prodotto che risulta in questo modo sicuro e amico”.
Fonte: Eataly

Coldiretti: il falso Made in Italy vale 60 miliardi

Le cifre in gioco sono veramente da capogiro: secondo una ricerca Coldiretti presentata a Fieragricola, ogni anno la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy costano all’Italia oltre 60 miliardi di euro di fatturato. Una cifra enorme rispetto alla quale è necessaria una risposta forte e compatta di tutto il settore, dal Governo alle varie associazioni di produttori. Proprio a Verona, Coldiretti ha mostrato alcune delle contraffazioni più eclatanti e clamorose: dal pandoro argentino al salame veneto prodotto in Canada, dall’asiago statunitense al al kit per falsificare il parmigiano reggiano e  il Valpolicella. E proprio il parmigiano reggiano continua ad essere la denominazione più imitata al mondo, con formaggio “Parmesan” prodotto ai quattro angoli del mondo, cui si associano il Parmesao brasiliano, il Regianito argentino, il Reggiano e Parmesao in tutto il Sud America, o belga “Pamesello”. L’evoluzione della falsificazione è il kit, in vendita in Gran Bretagna, USA e Australia, per produrre da sé una versione “home made” del parmigiano.
Ma anche i vini italiani sono bersaglio continuo di frodi, truffe e sofisticazioni varie: il kit di mosto e polveri per fare in pochi giorni il Valpolicella è solo l’ultimo caso in ordine di tempo. Ma si arriva a vette quali il Barbera rumeno che, addirittura, è bianco….
Non va meglio ai salumi: in Romania troviamo la “Mortadela siciliana”, di nuovo in Brasile il salame “tipo Milano”, in Canada il “Cacciatore Salami” e la “soppressata Salami”. La strategia è grossolana ma efficace: associare la propria immagine a prodotti “italian sounding” che però di italiano hanno solo il nome. “Bbisogna combattere un inganno globale per i consumatori che – ribadisce la Coldiretti – causa danni economici e di immagine alla produzione italiana sul piano internazionale cercando un accordo sul commercio internazionale nel WTO per la tutela delle denominazioni dai falsi, ma e’ anche necessario fare chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti alimentari come previsto dalla legge approvata all’unanimità’ dal parlamento italiano all’inizio della legislatura e rimasta fino ad ora inapplicata”.
La battaglia è appena cominciata.
Fonte: Agrapress, Coldiretti

Mipaaf: istruzioni e modalità per gestione informatizzata PAP

Con Nota n. 9272 del 6/02/2014 il Mipaaf fornisce a tutti gli operatori istruzioni operative per l’accesso semplificato ai servizi del SIB per la compilazione dei PAP, i Porgramma Annuali di Produzione.  Il testo integrale della Nota è disponibile a questo indirizzo.  A questo link invece sono disponibili le istruzioni operative per l’accesso semplificato ai servizi del SIB riservati agli operatori bio  per la compilazione dei PAP. Le stesse istruzioni sono disponibili anche sul sito del Sinab nella sezione “Informatizzazione”.
Fonte: Mipaaf, Sinab

A Roma gli Stati generali di prevenzione dello spreco alimentare

Si è tenuta ieri a Roma la prima Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, fortemente voluta dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti Italiano. Pochi mesi fa infatti (con decreto del 7 ottobre scorso) il Ministro aveva costituito il Gruppo di Lavoro sotto il coordinamento del professor Andrea Segrè, presidente e fondatore di Last Minute Market. Nella giornata romana presso il Tempio di Adriano il ministro Orlando ha inaugurato gli stati generali insieme allo stesso Segrè e a due personaggi noti al grande pubblico come  Giobbe Covatta e Susanna Tamaro.  La task force sullo spreco alimentare si pone l’ambizioso obiettivo di affrontare in maniera organica il problema dello spreco alimentare in Italia e per farlo ha chiamato a raccolta tutti gli attori della filiera agroalimentare italiana, dalle imprese e cooperative (tra cui Alcenero, Barilla, Granarolo, Whirlpool, Coop e Conad) alle associazioni di categoria (Confagricoltura, Confcommercio, Coldiretti) ad associazioni governative e non governative sia nazionali che internazionali ( Fao, la stessa Last minute market, il Banco Alimentare, Slow Food, Acli, Caritas, Federcomsumatori) per un totale di oltre cento adesioni.Tutti uniti con l’obiettivo di elaborare proposte per la stesura del PINPAS,  il Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che sarà pienamente operativo  dalla prossima primavera.

Fra gli obiettivi principali del PINPAS dimezzare entro il 2025 lo spreco in ottemperanza alla Risoluzione 2012 del PE, la riduzione entro il 2020 del 5% di spreco per unità di PIL di rifiuti urbani, 10% dei rifiuti pericolosi e 5% dei rifiuti speciali.La riunione di ieri è stata strutturata in sessioni tematiche e tre fasi di lavoro: un primo confronto sugli sprechi alimentari lungo la filiera, esaminando cause, dati e misure disponibili; la discussione della proposta di una campagna nazionale contro lo spreco alimentare rivolta ai consumatori e infine l’esame delle possibili soluzioni da adottare per raggiungere gli obiettivi che si prefigge il PINPAS.

Fonte: AIOL, Agrapress

A Genova “Cibio”

Da domani, venerdì 7 febbraio, e fino a domenica, Genova ospiterà la nuova edizione di “Cibio – La fiera del gusto”, rassegna dedicata al cibo biologico. Alla manifestazione saranno presenti molte aziende biologiche che metteranno a disposizione dei visitatori un’ampia varietà di prodotti bio: pane, pasta, olio, vino, ortofrutta, miele e molto altro. Non mancheranno inoltre prodotti di cosmesi naturale e biocosmesi. Sempre nell’ambito della kermesse, verrà dedicato spazio anche ai temi del del turismo enogastronomico ed ambientale: dalle Strade del Vino agli itinerari turistici ed enogastrnomici, agli agriturismi e a tutto quanto contribuisce ad una valorizzazione sostenibile del territorio sotto il denominatore comune del biologico. Degustazioni, incontri e presentazioni al pubblico completano il programma della manifestazione genovese. Tutti i dettagli sul sito della manifestazione all’indirizzo http://www.cibio.info/

Fonte: AIOL

A Verona fino al 9/02 il Forum Agricoltura Sostenibile

E’ iniziato oggi, e proseguirà fino a domenica 9 febbraio, la seconda edizione del “Forum Agricoltura Sostenibile”, organizzata da Agronotizie – Image Line e Isp Multimedia. Il forum, che si svolge a Verona dopo il successo della prima edizione, del 2012, è articolato sotto forma di diciotto incontri / talk show ai quali prendono parte esperti “di ogni specifico  ambito della sostenibilità agricola”. Per gli organizzatori quello del Forum  “è un momento interattivo di formazione e di crescita per le aziende e gli imprenditori agricoli”, il cui obiettivo è “raccontare come sta evolvendo l’agricoltura sui fronti economico, ambientale e sociale”. Ricco e composito il programma degli eventi: si comincia oggi con un incontro dedicato all’agricoltura sostenibile, PAN e difesa a basso impatto ambientale, cui prenderanno parte tra gli altri esperti de CRA, Mipaaf e della Regione Emilia-Romagna. Agricoltura sostenibile protagonista anche nella giornata di venerdì, con ben quattro incontri dedicati, tra cui uno che approfondisce gli aspetti della nuova PAC e l’altro sulla viticoltura sostenibile. Sabato invece si parlerà di agricoltura, di biologico e biotecnologie, mentre nella giornata di chiusura di domenica sarà la volta di sostenibilità, rintracciabilità ed etichettatura. Ulteriori informazioni di dettaglio sono disponibili sul sito della manifestazione a questo indirizzo.