Suolo e Salute

Mese: Settembre 2013

CERTIFICAZIONI ALIMENTARI: LE NOVITA’ DI SUOLO E SALUTE A SANA 2013

La presentazione degli sviluppi del progetto BioTerr per la tutela del territorio attraverso la certificazione bio, la presentazione della nuova Guida all’etichettatura dei prodotti biologici e l’impegno sul fronte delle certificazioni religiose, Halal e Kosher. Numerosi i contenuti per operatori e per il pubblico che Suolo e Salute offre in occasione della 25° edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale.

Bologna, 6 settembre 2013 – Dal 7 al 10 settembre Suolo e Salute, Organismo di Controllo e Certificazione per l’agroalimentare e l’ambiente, è presente al SANA di Bologna (Padiglione 33 Stand G31) per valorizzare le attività di certificazione come strumento di garanzia e di attestazione della qualità nell’ambito del settore agroalimentare e per presentare alcune importanti novità.

Nell’ambito della certificazione bio, presso lo stand, è possibile raccogliere informazioni e materiale sul progetto BioTerr, che rappresenta per Suolo e Salute un ottimo strumento per evidenziare l’importanza del ruolo che l’agricoltura biologica riveste nella valorizzazione del territorio. Grazie infatti alla multifunzionalità propria del metodo di coltivazione e allevamento bio, è possibile coniugare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali.
L’organismo di certificazione è impegnato nello sviluppo del progetto BioTerr a livello nazionale per fornire il servizio di certificazione bio alle aziende che intenderanno aderire. E’ facoltà delle aziende certificate decidere di “aggregarsi” e costituire delle filiere per valorizzare al massimo le produzioni bio. L’aspirazione è di replicare l’esperienza della Val di Vara, denominata “la valle del biologico”, in Provincia di La Spezia, che proprio grazie alla certificazione biologica, rilasciata da Suolo e Salute, e la creazione di filiere bio, cui hanno aderito un grande numero di aziende, soprattutto zootecniche, sono stati raggiunti risultati eccezionali dal punto di vista economico e sul fronte dell’occupazione. A Varese Ligure, il comune più importante della valle, in pochi anni, non solo si è ridotto il tasso di spopolamento – annoso problema per tutte le aree appenniniche – si è avuto anche un’inversione di tendenza con un ritorno di tante famiglie, soprattutto giovani, che hanno deciso di lavorare e investire il proprio futuro in montagna.

Sempre nell’ambito della certificazione bio Suolo e Salute vi dà appuntamento lunedì 9 settembre a partire dalle ore 14.30 presso la Sala Valzer, Ammezzato, Bologna Fiere per il convegno di presentazione della nuova Guida all’etichettatura dei prodotti biologici, con interventi di: Angelo Costa, Presidente di Suolo e Salute; Alessandro D’Elia, Direttore Marketing, Sviluppo e Relazioni Istituzionali e Maria Magagna, Responsabile dell’Ufficio Approvazioni Etichette. La guida, a cura della Direzione Tecnica di Suolo e Salute, si propone come uno strumento utile per tutti gli operatori che operano nel comparto del bio. Attraverso un linguaggio semplice e immediato, riporta i termini d’uso del logo comunitario, le diciture di conformità che devono comparire sulle etichette dei prodotti bio, con l’obiettivo di rendere disponibile in forma semplice ed accessibile le disposizione del Titolo IV del Regolamento CE n° 834/07 e CE 889/08. Dopo l’esposizione delle prescrizioni generali di etichettatura valide per tutti i prodotti certificati secondo il Reg. CE 834/07, la guida descrive nello specifico l’etichettatura dei prodotti alimentari e quella dei mangimi.

Altro importante progetto che Suolo e Salute sta varando in questo periodo è quello dell’offerta, in accordo con partner accreditati, delle certificazioni religiose, Halal e Kosher. “Se il mercato dei prodotti alimentari destinati ai consumatori di religione ebraica, certificati Kosher, è in espansione, quello Halal ha ambiti di sviluppo vastissimi – commenta Alessandro D’Elia, Direttore Marketing, Sviluppo e Relazioni Istituzionali di Suolo e Salute – L’offerta dei prodotti alimentari certificati Halal, soprattutto nel mondo occidentale, è ancora molto inferiore alla domanda. L’Islam non è solo la religione più diffusa al mondo per numero di fedeli (quasi 2 miliardi di persone), ma è anche una comunità transnazionale con un ritmo di crescita importante, ben al di sopra del tasso medio della popolazione non musulmana. Quindi la certificazione Halal è una vera opportunità per il sistema delle imprese italiane che guardano all’estero, soprattutto in questo periodo di crisi dei consumi nel mercato interno, e può rappresentare una interessante scelta strategica per valorizzare e aumentare la redditività delle produzioni agroalimentari di qualità”.

Per i quattro giorni di manifestazione presso lo stand è disponibile il personale qualificato di Suolo e Salute per rispondere a domande e richieste di informazioni riguardanti i molti servizi di controllo e certificazione erogati in particolare nei settori del biologico, dell’agroalimentare in generale e della biocosmesi.

Per ulteriori informazioni: sviluppo@suoloesalute.it – www.suoloesalute.it

Ismea-Eurisko: il bio italiano continua a crescere

Prosegue la crescita del settore bio a dispetto della crisi: aumentano aziende, consumi e ettari coltivati a biologico. E’ questo ciò che emerge dalle ultime elaborazioni dell’Osservatorio Sana, curate da Nomisma per conto di Bologna Fiere, che verranno presentate sabato prossimo 7 settembre, nel giorno di apertura del Salone internazionale del biologico e del naturale. Nel corso del 2012 le aree coltivate a bio sono cresciute del 6,4% arrivando alla cifra record di 1.167 milioni di ettari; di pari passo sono cresciuti anche i consumi di prodotti biologici, che hanno superato quota 1,7 miliardi. Non a caso si è assistito ad una crescita parallela dei negozi specializzati in prodotti biologici, passati dai 1.163 del 2010 ai 1.270 dell’anno scorso, secondo le rilevazioni Biobank. Tendenze confermate anche dagli ultimi dati relativi al primo semestre 2013 (rilevazioni Ismea-Eurisko): i consumi domestici di prodotti bio confezionati sono cresciuti complessivamente dell’8,8%, in particolare nel settore dei prodotti dolciari, biscotti e snack (addirittura +23%), dell’ortofrutta, sia fresca che trasformata (+8%) e del lattiero caseario (+4,5%).

Resta marcata la differenza tra Nord e Sud del Paese per quanto riguarda gli acquisti, come confermato dal fatto che il 70,8% di tutti gli acquisti domestici di prodotti alimentari bio confezionati è appannaggio delle regioni settentrionali, contro il 22,3% di quelle del Centro e solo il 6,9% del Sud.

In aumento anche gli operatori, cresciuti nell’ultimo anno di circa il 3%: oggi l’intera filiera del bio in Italia coinvolge circa 50mila operatori, di cui oltre 40mila operatori e 5.600 trasformatori. Le regioni a più alta vocazione biologica restano quelle del Sud d’Italia, in particolare Sicilia, Calabria e Puglia: in quest’ultima regione l’incremento degli operatori bio è stato addirittura del 20% rispetto al 2010.

Per quanto riguarda infine i mercati esteri del biologico italiano, la parte del leone continua a farla l’Unione Europea, sbocco naturale per il 41% dei prodotti alimentari biologici. La Germania resta il mercato più importante, con un giro d’affari di circa 6,6 miliardi di euro, seguita dalla Franca con 3,75 miliardi.

Fonte: Sole24Ore – Ismea-Eurisko

De Castro sui punti ancora aperti della riforma della PAC

Sul tema della PAC ritorna il presidente Comagri De Castro, che ha informato circa la riunione tra coordinatori, relatori e relatori ombra della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo riguardo gli ultimi punti della riforma della PAC ancora da negoziare: “la posizione del parlamento è netta, difendiamo con forza l’accordo dello scorso 26 giugno, ma è necessario non lasciare nulla fuori dal negoziato, nessun capitolo della riforma PAC”, ha dichiarato De Castro. “Convergenza esterna, plafonamento/degressività, riserva di crisi, flessibilità tra i pilastri e livello del cofinanziamento nazionale sono i temi rimasti fuori dall’accordo sulla PAC del 26 giugno (…) questi ultimi punti, per ragioni istituzionali oltreché giuridiche, vanno discussi tra Parlamento, Consiglio e Commissione in tempi brevi affinché possa essere completato l’iter di approvazione della riforma con i voti finali in Comagri e in aula”. A Vilnius – ha concluso De Castro – saremo estremamente flessibili nel merito, ma e’ necessario far comprendere ai ministri dell’agricoltura che il parlamento mai potrebbe accettare di escludere dal negoziato alcuni punti solo perché in questa direzione si erano espressi i capi di stato e di governo”.

Fonte: Agrapress

La Nota del Mipaaf sui coadiuvanti a base di oli vegetali in agricoltura biologica

Con Nota n. 34855 del 9 agosto 2013 pubblicata dal Sinab il Mipaaf ha fornito un parere circa l’ammissibilità in agricoltura biologica di coadiuvanti a base di oli vegetali. Nella Nota in particolare si ricorda che, secondo la definizione data nel Regolamento CE 1107/09 (articolo 2, comma 3, lettera d), sono da considerarsi coadiuvanti “le sostanze o i preparati contenenti uno o più coformulanti, nella forma in cui sono forniti all’utilizzatore e immessi sul mercato, che l’utilizzatore miscela ad un prodotto fitosanitario, di cui rafforzano l’efficacia o le altre proprietà fitosanitarie”. In ragione di tale definizione, la Nota chiarisce che l’ammissibilità in agricoltura Biologica di tali prodotti è subordinata all’ammissibilità del prodotto fitosanitario associato al coadiuvante stesso. La Nota entra nel merito di tre prodotti specifici fornendo i chiarimenti circa la possibilità di utilizzo. Il testo completo della Nota è scaricabile a questo indirizzo.

Fonte: Sinab

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Il Mipaaf al Sana 2013

Quest’anno il Mipaaf, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, sarà presente al Sana (in programma dal 7 al 10 settembre 2013 presso Bologna Fiere) con un proprio stand insieme ad altri otto soggetti istituzionali (Corpo Forestale dello Stato, ICQRF, Comando Carabinieri delle Politiche Agricole, AGEA, CRA, INEA, ISMEA, Sinab). All’interno dello stand, il Centro di ricerca per le colture industriali di Bologna ( Cra Cin) avrà tra l’altro una zona dedicata cloni di patata costituiti dal CIN (“Melrose”) o cloni di recupero come la “Ricciona di Napoli” e fibra tessile di canapa. All’interno dello stand, inoltre,  sarà predisposta una piccola area dedicata ai vincitori del premio Concorso LE STELLE DEL BIO dell’edizione 2012. Tra le varie attività in programma nel corso del Salone, in particolare, segnaliamo il convegno “I numeri che raccontano il biologico”, di cui abbiamo dato anticipazione già nell’ultima newsletter pubblicata prima della pausa estiva. I lavori del convegno saranno coordinati da Francesco Giardina del Sinab, mentre le conclusioni saranno affidate a Stefano Vaccari del Mipaaf.

Fonte: Aiol.it