Suolo e Salute

Mese: Luglio 2013

Riforma PAC, il commento di Sani

Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera, esprime una valutazione sull’attività della Presidenza Lituana riguardo la PAC. Di ritorno da un tavolo di confronto sulla PAC 2014-2020 tenutosi a Bruxelles tra i presidenti delle Commissioni Agricoltura dei parlamenti dei diversi stati membri e i membri della Commissione UE, incontro promosso dalla presidenza di turno dell’ue, Sani ha dichiarato che “la presidenza lituana ha rispetto alla PAC obiettivi ambiziosi e un’agenda fitta, che va dall’avvio dei negoziati per la riforma del settore ortofrutta alla promozione dei prodotti agricoli, dalle bevande spiritose alla sicurezza alimentare, per arrivare alla pesca ed ai totali ammissibili di cattura”. “Il semestre che abbiamo di fronte – ha proseguito il Presidente  Sani – e’ molto delicato sia perché sarà definito il regolamento transitorio di applicazione della PAC, la cui implementazione ricadrà poi sotto il semestre italiano di governo dell’UE, sia perché con la presidenza lituana si entrerà nel merito di questioni sensibili per la nostra agricoltura”.

Fonte: Agrapress

Il Comitato Nazionale Vini modifica alcune DOP

Secondo quanto si apprende da un comunicato del Mipaaf, il Comitato Nazionale Vini, nel corso di una riunione plenaria tenutasi nella giornata di martedì 23 luglio presso il Ministero, ha deciso di modificare i disciplinari di produzione di sette DOP: una dall’Emilia-Romagna e dall’Umbria, due dal Veneto e tre dalla Sicilia.  Per la Regione Emilia Romagna, è stato pronunciato parere positivo in merito alla richiesta di modifica al disciplinare di produzione della DOC dei vini “Reno” (introducendo la  facoltà da parte del Ministero di modificare i limiti minimi dell’acidità e dell’estratto non riduttore per le tipologie previste dalla DOC). Per la Regione Siciliana,  per le DOC dei vini ‘Contessa Entellina’, ‘Eloro’ e ‘Noto’ è stata accolta la possibilità di essere precedute dal nome geografico ‘Sicilia’; per la Regione Veneto, sono state recepite le richieste di modifica ai disciplinari di produzione dei vini DOC ‘Bardolino’ e ‘Gambellara’.  Per la Regione Umbria è stata recepita la richiesta di modifica  del disciplinare di produzione dei vini a DOC ‘Torgiano’  riguardo alla variazione della base ampelografia per la tipologia “Bianco”. Inoltre il Comitato ha rinviato a una successiva riunione, l’esame dell’istanza di modifica del disciplinare di produzione dei vini a DOCG ‘Chianti Classico’. La prossima riunione del Comitato Nazionale Vini è in programma il 5 settembre 2013.

Fonte: Agrapress

Nota di chiarimento della Commissione UE sugli additivi nel bio

Attraverso la Nota del 15 maggio scorso, pubblicata in questi giorni dal Sinab,  la Commissione specifica che la normativa UE sull’agricoltura biologica non contiene i requisiti relativi alla produzione e alle caratteristiche di additivi e che pertanto questo tipo di prodotti non può essere certificato come biologico sotto tale legislazione. In conformità con l’articolo 19 (2) (b), del regolamento (CE) n 834/2007 ” possono essere utilizzati solo gli additivi, coadiuvanti tecnologici, gli aromi, acqua, sale, le preparazioni a base di microrganismi ed enzimi, minerali, oligoelementi, vitamine, così come aminoacidi e altri micronutrienti nei prodotti alimentari destinati all’alimentazione, e solo nella misura in cui essi sono stati autorizzati per l’uso nella produzione biologica ai sensi dell’articolo 21 del regolamento (CE) n 834/2007. Il testo integrale della Nota (in lingua inglese) è consultabile a questo link.

Fonte: UE, Sinab

La situazione del bio romeno

Secondo i dati forniti da ICE Bucarest e riportati da Freshplaza, ad oggi sono 26.736 gli operatori bio in Romania, dei quali 103 nel settore della lavorazione, 211 nel settore della commercializzazione e 26.390 sono produttori agricoli.La SAU coltivata a biologico invece ha toccato quota 450.000 ettari. Lo scenario per il bio romeno sembra essere promettente: proprio alla fine dello scorso mese di giugno infatti il Governo romeno ha deciso di aumentare il sostegno finanziario per le piccole aziende (ovvero quelle comprese tra 0,3 e 5 ettari) portandolo da 450 a 540 euro. E la nuova PAC, d’altro canto, nell’esercizio finanziario 2014-2020 prevede un aumento delle sovvenzioni per le colture bio fino ad un tetto di 600 euro/ettaro. Malgrado questi segni positivi, il bio romeno resta ancora decisamente una realtà di nicchia, come testimonia un report del 2010: i dati riportati nell’analisi assegnavano al mercato interno dei prodotti bio solamente una quota dell’1% sull’intero mercato al dettaglio, contro il 5-6% della media europea, per un giro d’affari di soli 10 milioni di euro. Per quanto riguarda l’export, secondo le statistiche più recenti pubblicate sul sito dell’Associazione Bio Romania, le vendite di prodotti biologici romeni hanno superato i 100 milioni di euro/anno I mercati principali restano Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Paesi nordici, verso i quali viene esportato ad oggi circa il 90% dell’intera produzione biologica romena. I prodotti più esportati sono semi, frutta e miele, unitamente ad alcuni prodotti lavorati quali l’olio di girasole e quello di colza. In crescita anche le importazioni romene, passate dai 5 milioni di euro del 2007 ai 75 milioni di euro del 2011, con ulteriori segni di crescita per l’anno appena trascorso.

Fonte: ICE BUCAREST/Freshplaza

Nota dell’UE sull’utilizzo di lievito nei prodotti biologici

E’ stata pubblicata dal Sinab la Nota del 5 luglio 2013 con la quale la Commissione UE fornisce alcuni chiarimenti sull’attuazione, a partire dal 31 dicembre 2013, di quanto previsto dall’art. 27.2 lettera c) del reg. (CE) n. 889/08, in merito all’utilizzo di lievito e prodotti a base di lievito nei prodotti biologici. La Nota integrale può essere consultata a questo  indirizzo.

Fonte: Sinab, UE