Suolo e Salute

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MARCIA INDIETRO SUL GLIFOSATO!

MARCIA INDIETRO SUL GLIFOSATO!

Dopo 25 anni, la rivista ritira l’articolo che assolveva da qualsiasi imputazione il glifosato facilitandone le autorizzazioni da parte delle autorità: non è attendibile

 

Nel 2000 la rivista Regulatory Toxicology and Pharmacology aveva pubblicato l’articolo ”Safety Evaluation and Risk Assessment of the Herbicide Roundup and Its Active Ingredient, Glyphosate, for Humans”, che assolveva il glifosate da ogni accusa.

Da più parti si erano sollevati dubbi sull’indipendenza dello studio, ma o dubbiosi venivano tacciati di complottismo e di atteggiamento antiscientifico, cosicché l’uso del glifosato e il rinnovo della sua autorizzazione non sono mai stati seriamente a rischio.

Dal canto suo, nel 2015 l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità classificava il glifosato come un «probabile cancerogeno per l’uomo» e anche una monografia pubblicata lo stesso anno su The Lancet Oncology concludeva che le evidenze che l’erbicida causasse il cancro negli animali erano sufficienti, mentre quelle sull’uomo era certo il rapporto causa-effetto solo sul linfoma non-Hodgkin (un tipo di tumore del sangue che aggredisce i globuli bianchi del sistema immunitario), con forti evidenze di genotossicità.

Anche gli studi del 2015 venivano contestati se non derisi, sempre sbandierando l’articolo del 2000, che costituiva uno degli architravi del dossier presentato da Monsanto per ottenere l’autorizzazione e i suoi rinnovi.

Dopo un quarto di secolo dalla pubblicazione, però, l’editore ha ritirato l’articolo su richiesta dell’editor in capo, prof. Martin van den Berg.

Negli anni sono state sollevate diverse preoccupazioni riguardo alla paternità dell’articolo, alla validità dei risultati della ricerca, alla rappresentazione non veritiera dei contributi dei diversi autori e dello sponsor, a potenziali conflitti di interesse degli autori.

La rivista ha contattato l’unico autore ancora in vita, Gary M. Williams, chiedendo spiegazioni in merito alle diverse preoccupazioni emerse, ma senza ricevere alcuna risposta.

Sulla base delle questioni critiche inevase, ritenute lesive dell’integrità accademica dell’articolo e delle sue conclusioni, ha quindi deciso di ritirarlo formalmente dalla rivista.

Le questioni poste invano all’autore chiedevano lumi riguardo alla selezione degli studi citati (si faceva riferimento a ricerche non pubblicate fornite da Monsanto, trascurando studi indipendenti pubblicati che riferivano cancerogenicità e effetti cronici), all’indipendenza (da procedimenti legali è emersa la partecipazione allo studio -non dichiarata- di dipendenti Monsanto) e ai conflitti d’interesse (sono emersi pagamenti -mai dichiarati- da parte di Monsanto agli autori), conclusioni non attribuibili con certezza, grande influenza dell’articolo sulle decisioni delle diverse autorità, il che rendeva necessario chiarirne la fragilità.

Le diverse autorità competenti (anche la UE) nell’affrontare le autorizzazioni del glifosato e il loro rinnovo si sono basate sugli studi pubblicati, tra i quali sia l’articolo ora ritirato perché inattendibile che numerosi altri che vi facevano riferimento, e questo nonostante, nel tempo, fossero emerse evidenze di comportamenti illeciti.

Già nel 2018 l’articolo The Monsanto Papers: Poisoning the scientific well, esaminando i documenti Monsanto declassificati provenienti da contenziosi legali aveva denunciato l’evidenza della prassi di Monsanto di sponsorizzare (senza dichiaralo) articoli pubblicati su riviste di tossicologia e sui media non specializzati e la sua interferenza nel processo di peer review, la creazione di un sito web spacciato per accademico a difesa dei suoi prodotti. Sotto la lente finiva anche il ricorso nella difesa del glifosato ad accademici pagati, ma presentati come terzi, che dimostrava pratiche che andavano oltre la corruzione e nonostante gli sforzi per garantire trasparenza ed evitare le manipolazioni da parte dell’industria.

Il fatto non riguarda soltanto il glifosato, ma l’intero sistema di autorizzazione dei pesticidi, degli additivi e delle altre sostanze chimiche. Ne terranno conto le autorità competenti?

L’articolo ritirato è qui: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0273230099913715

DISEGNO DI LEGGE SULLA TUTELA AGROALIMENTARE

DISEGNO DI LEGGE SULLA TUTELA AGROALIMENTARE

Maggiore tracciabilità e tutela dei consumatori, aumentate le pene per il falso biologico

 

Il Senato ha dato il via libera, in prima lettura e senza voti contrari (80 voti favorevoli e 44 astensioni) al disegno di legge “Tutela Agroalimentare”, una norma che trae ispirazione dalla proposta di riforma dei reati agroalimentari sviluppata una decina d’anni fa dall’ex procuratore Gian Carlo Caselli.

Il comunicato del MASAF indica che il testo rafforza la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti lungo tutta la filiera fornendo informazioni quanto più esaustive possibili al cittadino, inserendo nel Codice penale meccanismi di deterrenza con l’introduzione di due reati e di un aggravante.

Frode alimentare: chi commercializza alimenti o bevande non genuine sarà punito con la reclusione da 2 mesi a un anno.

Commercio di alimenti con segni mendaci: chi ricorre a segni distintivi o indicazioni tali da indurre in errore il compratore sugli alimenti sarà punito con la reclusione da 3 a 18 mesi.

Agropirateria: l’attività illecita realizzata in maniera organizzata e continuativa prevede un’aggravante

Quantità: aggravante anche quando le quantità siano particolarmente rilevanti

Biologico: aggravante (con aumento della pena fino a un terzo) per prodotti che non lo siano, ma sono commercializzati come biologici.

Rafforzata anche la tutela delle indicazioni geografiche: la contraffazione di prodotti Dop e Igp sarà punita con pene da 1 a 4 anni (contro il precedente massimo di 2) e con multe comprese tra 10.000 e 50.000 euro.

Di più: il disegno di legge introduce la confisca obbligatoria dei beni e delle attrezzature impiegate per commettere reati alimentari.

Verranno riorganizzate anche le sanzioni amministrative, i cui importi verranno modulati in base alla gravità delle violazioni e al fatturato dell’impresa, superando l’anomalia per cui piccole aziende e grandi multinazionali rischiavano le stesse somme.

Il ddl appesantisce il quadro sanzionatorio per chi utilizzi il termine “latte” per i prodotti a base vegetale, con sanzioni da 4.000 a 32.000 euro o fino al 3% del fatturato (massimo 100.000 euro).

Per l’entrata in vigore bisogna comunque attendere il passaggio alla Camera e l’approvazione dei diversi decreti attuativi.

 

Per saperne di più: https://terraevita.edagricole.it/attualita/si-del-senato-al-ddl-tutela-agroalimentare/

IL PARLAMENTO EUROPEO: PROCEDURE PIÙ SNELLE PER I MEZZI TECNICI PER IL BIOCONTROLLO

IL PARLAMENTO EUROPEO: PROCEDURE PIÙ SNELLE PER I MEZZI TECNICI PER IL BIOCONTROLLO

La stragrande maggioranza degli eurodeputati chiede di velocizzare le pratiche per l’autorizzazione dei mezzi tecnici per il biocontrollo, investimenti e finanziamenti

 

Il 5 novembre le commissioni Ambiente, Cambiamenti climatici e Sicurezza alimentare e Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo hanno adottato una relazione d’iniziativa che mira a velocizzare la registrazione degli agenti di controllo biologico. Il testo è stato adottato con 97 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astensioni, e sarà sottoposto al voto della plenaria tra il 24 e il 27 novembre.

Secondo i deputati, l’uso di soluzioni di biocontrollo può contribuire a ridurre la dipendenza dai prodotti fitosanitari tradizionali. Per facilitarne la diffusione, la relazione propone una revisione mirata del Regolamento (CE) n. 1107/2009 sull’immissione sul mercato dei fitosanitari, introducendo una definizione giuridica chiara degli agenti di controllo biologico e procedure di approvazione più rapide.

I parlamentari sollecitano inoltre gli Stati membri a ricorrere più spesso e con maggiore efficienza alla procedura di mutuo riconoscimento per questi prodotti. L’accelerazione dei processi di valutazione e autorizzazione non deve però rallentare quelli relativi ai fitosanitari convenzionali e ovviamente gli agenti biologici devono comunque essere sottoposti a una rigorosa valutazione scientifica.

Le commissioni chiedono anche un potenziamento delle capacità di valutazione sia da parte degli Stati membri che dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, con investimenti e finanziamenti aggiuntivi per percorsi di approvazione prioritari.

La relazione evidenzia l’importanza di mantenere la produttività agricola, assicurando agli agricoltori strumenti sicuri, efficaci e accessibili per la protezione delle colture.

I relatori hanno sottolineato l’esigenza degli agricoltori di un insieme ampio e bilanciato di mezzi di difesa per ridurre la dipendenza dai pesticidi chimici, e che il potenziale del biocontrollo va sfruttato pienamente, il che sarà possibile solo garantendo procedure più rapide e finanziamenti adeguati all’Efsa e alle autorità nazionali; alla Commissione il compito di proporre un quadro normativo che favorisca l’innovazione, salvaguardando sicurezza e sostenibilità.

L’ ampio consenso politico sulla relazione dimostra la volontà del Parlamento di compiere passi concreti verso un sistema alimentare più innovativo e sostenibile.

 

Per saperne di più: https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/en/procedure-file?reference=2025/2086(INI)

GRANO BIOLOGICO PIÙ SICURO? UNO STUDIO DIMOSTRA MENO TOSSINE DA MUFFA RISPETTO AL CONVENZIONALE

GRANO BIOLOGICO PIÙ SICURO? UNO STUDIO DIMOSTRA MENO TOSSINE DA MUFFA RISPETTO AL CONVENZIONALE

Una metanalisi internazionale ribalta un vecchio mito: i cereali bio contengono meno micotossine e offrono benefici nutrizionali superiori

 

Negli ultimi anni, l’agricoltura biologica ha guadagnato attenzione per i suoi vantaggi ambientali e nutrizionali. Ma un dubbio era rimasto aperto: il grano biologico è più esposto alle muffe tossiche? Secondo una recente metanalisi pubblicata su Comprehensive Reviews in Food Science and Food Safety, la risposta è no. Anzi, il grano biologico potrebbe contenere meno tossine da muffa rispetto a quello coltivato con metodi convenzionali.

Lo studio, frutto di un’analisi su scala globale, è stato condotto dal Dipartimento di Nutrizione dell’Università di Oslo, con il contributo del professor Per Ole Iversen e del professor Carlo Leifert, esperto di agricoltura biologica. I risultati hanno mostrato che per alcune tipologie di muffe non c’è alcuna differenza tra i due sistemi di coltivazione, mentre in molti casi il grano bio risulta meno contaminato da micotossine.

“Il mito secondo cui i cereali biologici sarebbero più soggetti a muffe è stato smentito”, afferma Iversen. “Questi risultati, sorprendentemente coerenti e documentati a livello globale, rappresentano una svolta nella percezione della sicurezza del biologico”.

Cereali bio: più nutrienti e meno rischi

Oltre al tema delle tossine, lo studio ha confermato che frutta, verdura e cereali biologici presentano un contenuto più elevato di antiossidanti e micronutrienti rispetto ai prodotti convenzionali. Questo si traduce in potenziali benefici per la salute umana, un aspetto che fino a oggi mancava di conferme su larga scala.

Inoltre, gli autori sottolineano il valore interdisciplinare della ricerca: la metanalisi combina evidenze da nutrizione, agronomia e salute pubblica, rafforzando ulteriormente le sue conclusioni.

 

Per approfondimenti:

https://sinab.it/bionovita/i-cereali-biologici-hanno-meno-tossine-da-muffa-rispetto-ai-cereali-convenzionali-i-risultati-di-uno-studio/

FUKUSHIMA E AGRICOLTURA BIOLOGICA: 10 ANNI DOPO L’APPELLO CONTRO IL NUCLEARE

FUKUSHIMA E AGRICOLTURA BIOLOGICA: 10 ANNI DOPO L’APPELLO CONTRO IL NUCLEARE

IFOAM Japan rilancia il messaggio di Seiju Sugeno: il nucleare è incompatibile con l’agricoltura biologica

 

Il 14 aprile 2025, IFOAM Japan ha rilanciato con forza l’appello di Seiju Sugeno, agricoltore biologico della regione di Nihonmatsu, a 50 km dalla centrale di Fukushima. Le sue parole, pronunciate nel 2014 durante il Congresso Mondiale dell’Agricoltura Biologica di Istanbul, risuonano oggi più attuali che mai: “L’agricoltura biologica e le centrali nucleari non possono coesistere”.

 

Fukushima e l’agricoltura biologica come strumento di rinascita

Dopo il disastro nucleare del 2011, che costrinse oltre 100.000 persone all’evacuazione, Sugeno e altri agricoltori si impegnarono per riportare vita e speranza nei territori contaminati, adottando pratiche agricole sostenibili. Nel cuore della prefettura di Fukushima, Nihonmatsu è diventata un simbolo di resilienza e rigenerazione, grazie all’agricoltura biologica e al recupero del paesaggio secondo i principi del Satoyama, una filosofia che promuove la convivenza armoniosa tra uomo e natura.

 

La nuova politica nucleare del Giappone preoccupa il biologico

Nel dicembre 2024, il governo giapponese ha annunciato una nuova politica energetica che prevede un forte rilancio dell’energia nucleare. Una decisione che ha sollevato critiche e preoccupazioni nel mondo del biologico e dell’ambientalismo. IFOAM Japan, in risposta, ha rinnovato l’appello di Sugeno, denunciando l’incompatibilità strutturale tra la produzione agricola biologica e la presenza di centrali nucleari. L’energia atomica rappresenta un rischio permanente per la salubrità dei suoli, delle acque e della biodiversità, elementi centrali dell’agricoltura ecologica.

 

Un appello per un futuro sostenibile, libero dal nucleare

Secondo IFOAM Japan, la via da seguire per garantire sicurezza alimentare, salute pubblica e sostenibilità ambientale passa necessariamente per l’abbandono del nucleare e l’investimento in energie rinnovabili e modelli agricoli rigenerativi. Il movimento per l’agricoltura biologica in Giappone continua a promuovere una visione olistica del territorio, in cui le comunità locali possano prosperare senza dipendere da tecnologie rischiose e centralizzate.

 

Per approfondimenti:

https://www.organicwithoutboundaries.bio/2025/04/14/fukushima-appeal/

Organic Without Boundaries+1tenthousandthingsfromkyoto.blogspot.com+1

Suolo e Salute entra a far parte di Cotecna Group

Suolo e Salute entra a far parte di Cotecna Group

Cotecna Inspection SA è lieta di annunciare l’acquisizione di Suolo e Salute, il principale organismo di controllo e certificazione per il biologico in Italia

Questa operazione, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri italiano nell’ambito della normativa Golden Power, segna un passo significativo nella strategia di espansione e diversificazione dei servizi offerti da Cotecna nel settore agroalimentare.

L’Italia rappresenta un mercato di primaria importanza per Cotecna, non solo per la sua rilevanza economica e nell’agroalimentare di qualità, ma anche in quanto fra i paesi leader del biologico in Europa. Attraverso questa acquisizione, Cotecna rafforza in modo deciso la propria presenza strategica in un territorio chiave per lo sviluppo di servizi legati alla sostenibilità, alla tracciabilità e alla sicurezza alimentare.

Suolo e Salute, trae le sue origini dall’Associazione Suolo e Salute, fondata nel 1969, pioniera nella promozione dell’agricoltura biologica. E’ il primo organismo di controllo e certificazione per il biologico in Italia con oltre 23.500 operatori biologici certificati e oltre 700.000 ettari controllati, il 30% della superficie coltivata in biologico. Suolo e Salute è leader per la certificazione del biologico e da anni offre ai suoi clienti servizi anche su altri schemi di certificazione per il settore dell’agroalimentare di qualità.

L’integrazione di Suolo e Salute nel Gruppo Cotecna consente di ampliare il portafoglio di servizi nel campo delle certificazioni agroalimentari, potenziando l’offerta nel biologico, nella tracciabilità e nella sostenibilità.

L’operazione prevede il mantenimento dell’attuale struttura organizzativa e della squadra direttiva di Suolo e Salute, preservando così la presenza capillare sul territorio italiano che rappresenta uno dei punti di forza dell’organizzazione, fondamentale per garantire un servizio vicino, personalizzato e di alta qualità alle aziende certificate.

Grazie al supporto di Cotecna, Suolo e Salute potrà rafforzare ulteriormente la propria leadership sul mercato italiano e avviare una graduale e ponderata espansione internazionale, facendo leva sull’estesa rete globale del Gruppo nei paesi strategicamente più rilevanti.

Sébastien Dannaud – Amministratore Delegato – Cotecna

“Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Suolo e Salute nel gruppo Cotecna. Questa acquisizione rafforza la presenza di Cotecna in Italia – un mercato strategico e leader nel biologico europeo – e rappresenta un’importante opportunità per arricchire il nostro portfolio di competenze con servizi di certificazione di alto livello nel settore agroalimentare, promuovendo pratiche sostenibili e garantendo la qualità per i consumatori.”

Angelo Costa – Presidente esecutivo – Suolo e Salute

“La storia del nostro ente di certificazione affonda le radici nelle profonde motivazioni etiche e ambientali dell’omonima Associazione creata nel 1969. Abbiamo raccolto l’eredità di uno dei primi movimenti che hanno portato alla nascita dell’agricoltura biologica in Italia e all’estero. Oggi cogliamo la straordinaria opportunità di far parte del gruppo Cotecna con positività e fiducia. Insieme affronteremo le nuove sfide del mercato e tracceremo nuovi percorsi di crescita. Con Cotecna, Suolo e Salute inizierà una nuova storia e sono convinto sarà una storia di successo.”

Alessandro D’Elia – Amministratore Delegato – Suolo e Salute

 “Accogliamo con soddisfazione l’opportunità di entrare a far parte del gruppo Cotecna. Nel tempo abbiamo saputo affermare la nostra credibilità e affidabilità, meritando la continua fiducia del mercato. Dietro ai risultati positivi raccolti negli anni c’è l’effetto della nostra forza sul territorio, grazie al prezioso contributo dei nostri ispettori e dei colleghi delle sedi. Con il supporto di Cotecna – con lo spirito di sempre – consolideremo ancora di più questo legame, rafforzeremo la struttura organizzativa e amplieremo la qualità e l’innovazione dei servizi di certificazione offerti. Con Cotecna saremo più forti e competitivi per crescere ed affrontare le sfide future.”

ENGLISH VERSION

Cotecna Acquires Suolo e Salute

Cotecna Inspection SA is pleased to announce the acquisition of Suolo e Salute, Italy’s leading organic control and certification body.

 

This transaction, recently approved by the Italian Council of Ministers under the Golden Power regulation, marks a significant step in Cotecna’s strategy to expand and diversify its service offering in the agri-food sector.

Italy represents a key market for Cotecna, not only due to its economic relevance and role in high-quality agri-food production, but also as one of the leading countries in Europe for organic agriculture. Through this acquisition, Cotecna significantly strengthens its strategic presence in a territory that is essential for the development of services related to sustainability, traceability, and food safety.

Suolo e Salute has its origins in the Suolo e Salute Association, founded in 1969 and a pioneer in the promotion of organic agriculture. It is the leading control and certification body for organic in Italy, with over 23,500 certified organic operators and more than 700,000 hectares under inspection, representing 30% of the country’s organic farmland. Suolo e Salute is a leader in organic certification and has for years also provided services under other quality agri-food certification schemes.

The integration of Suolo e Salute into the Cotecna Group allows for an expanded portfolio of services in agri-food certification, enhancing the offering in organic, traceability, and sustainability.

The transaction includes the retention of Suolo e Salute’s current organizational structure and leadership team, thereby preserving its widespread presence across the Italian territory—one of the organization’s key strengths, essential for delivering personalized, high-quality, and locally rooted services to certified businesses.

With Cotecna’s support, Suolo e Salute will be able to further strengthen its leadership in the Italian market and initiate a gradual and strategic international expansion, leveraging the Group’s extensive global network in strategically important countries.

Sébastien Dannaud – CEO – Cotecna

“We are excited to welcome Suolo e Salute to the Cotecna Group. This acquisition strengthens Cotecna’s presence in Italy—a strategic market and a European leader in organic agriculture—and represents a key opportunity to enrich our portfolio with high-level certification services in the agri-food sector, promoting sustainable practices and ensuring quality for consumers.”

Angelo Costa – Executive Chairman – Suolo e Salute

“The history of our certification body is deeply rooted in the ethical and environmental values of the Suolo e Salute Association, founded in 1969. We have inherited the legacy of one of the first movements that gave rise to organic agriculture in Italy and beyond. Today, we embrace the extraordinary opportunity to join the Cotecna Group with positivity and confidence. Together, we will face new market challenges and chart new paths for growth. With Cotecna, Suolo e Salute begins a new chapter—and I am convinced it will be a story of success.”

 

Alessandro D’Elia – CEO – Suolo e Salute

“We welcome with great satisfaction the opportunity to become part of the Cotecna Group. Over time, we have built credibility and reliability, earning the continued trust of the market. Behind our successful track record lies the strength of our local presence, thanks to the valuable contributions of our inspectors and office teams. With Cotecna’s support—and with the same spirit as always—we will further consolidate this bond, strengthen our organizational structure, and enhance the quality and innovation of our certification services. With Cotecna, we will be stronger and more competitive, ready to grow and face future challenges.”