Suolo e Salute

Tag Archives: biologico

UN CARRELLO SEMPRE PIÙ GREEN

UN CARRELLO SEMPRE PIÙ GREEN

La sostenibilità è ormai un tema comune che sta accogliendo sempre più consenso nei consumatori.

Proprio su questo argomento si affaccia lo studio dell’Osservatorio Immagino, realizzato da GS1 Italy, che in collaborazione con Nielsen, ha studiato l’evoluzione del carrello dei consumatori.
Il paniere dei prodotti con slogan collegati alla sostenibilità ha superato le 21mila referenze, con un giro d’affari totale che sfiora gli 8 miliardi di euro.

A dominare le vendite, con un fatturato di 3,6 miliardi di euro, troviamo i prodotti con claim riconducibili alla gestione sostenibile nella fase produttiva e nel packaging. Nei 12 mesi del rilevamento sono emersi questi slogan:

  • “meno plastica” (+21,0%)
  • “biodegradabile” (+11,7%)
  • “CO2 (+19,1%)
  • “riduzione impatto ambientale” (+13,5%)
  • “sustainable cleaning” (+0,4%)

 

Al secondo posto, con un fatturato di 2,4 miliardi euro, troviamo le etichette che rimandano a un’agricoltura più vicina all’ambiente:

  • biologico
  • “senza Ogm”
  • “100% ingredienti naturali”
  • “senza antibiotici”
  • “filiera/tracciabilità

 

Si aggiungono altri dati che confermano la crescita nei comparti “senza antibiotici”, “ingredienti 100% naturali” e nei prodotti attenti alla responsabilità sociale, come Fairtrade.

 

Fonte: myfruit.it

Foto di Alexas_Fotos da Pixabay 

LA SPESA PER L’AMBIENTE

LA SPESA PER L’AMBIENTE

Comprare del cibo è un atto ecologico!

Uno studio “Enhancing NDCS for food systems”, pubblicato dal Wwf, dall’Unep e da Climate Focus ha evidenziato come alcune semplici pratiche potrebbero portare ad una drastica riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Il settore alimentare è tra le prime cause d’inquinamento, il 24% del totale. Proprio per questo va studiato e migliorato.

Secondo lo studio in esame il comparto, che insieme agli sprechi alimentari, al trasporto dei prodotti e alla gestione dei rifiuti, raggiunge il 37% del totale della CO2 immessa nell’atmosfera ha un ruolo fondamentale per il clima mondiale.

“I sistemi alimentari rappresentano un’opportunità di mitigazione trascurata ma con molti vantaggi. Eliminare il consumo eccessivo di carne, migliorare le strutture di stoccaggio e ridurre gli sprechi alimentari fa bene alla nostra salute e migliora la sicurezza alimentare. Con esempi concreti di attività e obiettivi, questo rapporto fornisce una guida ai responsabili politici per integrare i sistemi alimentari nelle loro strategie nazionali sul clima”, ha affermato Charlotte Streck, cofondatrice e direttrice di Climate Focus.

Da queste parole si evince il ruolo fondamentale dell’agricoltura, che vede nel modello biologico, la migliore delle proposte per abbattere le emissioni, grazie a minore energia utilizzata per le produzioni e metodi di coltivazioni con minori emissioni di CO2. I suoli coltivati con questa tecnica sono anche in grado di catturare molto più carbonio, riducendo così la concentrazione di anidride carbonica.

Altro punto da tenere in considerazione è la riduzione degli sprechi alimentari e l’inizio di diete più sostenibili che prediligono alimenti d’origine vegetale rispetto a quelli animali che porterebbero a un taglio di 4,5 Gt CO2 all’anno,.
A fronte di tutti questi numeri vi poniamo un semplice dato: se l’Europa raggiungesse la quota del 20% di terreni d’agricoltura biologica  avremmo un abbattimento di 92 milioni di tonnellate di CO2 (più delle totali emissioni annue dell’Austria).

 

Fonte: cambialaterra.it

Foto di Anonimo da Pixabay 

IL PROGETTO DIFFER A SOSTEGNO DELLA DIVERSITÀ E FERTILITÀ NEL BIOLOGICO E NEL BIODINAMICO

IL PROGETTO DIFFER A SOSTEGNO DELLA DIVERSITÀ E FERTILITÀ NEL BIOLOGICO E NEL BIODINAMICO

Il progetto Differ ha l’obiettivo di studiare e definire pratiche agro-ecologiche a sostegno della sostenibilità dei sistemi biologici e biodinamici.

L’università di Firenze, ideatrice e sostenitrice del progetto, ha utilizzato l’ultimo bando del Mipaaf per finanziare il progetto. Le tre unità attive nella realizzazione sono:

  • Università degli Studi di Firenze;
  • Apab-Istituto di formazione;
  • Associazione per l’agricoltura biodinamica.

Il progetto coinvolge inoltre 8 aziende biologiche e biodinamiche, dislocate nel centro e nel sud Italia, e sono suddivise in quattro linee di ricerca:

  • Sperimentazione di pratiche agro-ecologiche;
  • Diversificazione dei processi aziendali;
  • Impatti delle pratiche sulla fertilità del suolo;
  • Valutazione socio-economica, co-ricerca e co-innovazione.

I sistemi produttivi sostenibili si riconoscono in quanto hanno un alto grado di biodiversità e sono sostenibili su tutti i loro processi.

Se volete approfondire l’argomento vi invitiamo a leggere l’articolo scritto dalla redazione di Terra e Vita: terraevita.edagricole.it

IL METODO BIOLOGICO È PIÙ SOSTENIBILE E SICURO: LO DICE LA SCIENZA

IL METODO BIOLOGICO È PIÙ SOSTENIBILE E SICURO: LO DICE LA SCIENZA

Evidenze scientifiche affermano che “l’agricoltura biologica è la più efficiente dal punto di vista economico e in termini di requisiti ambientali”.

Lo studio di France Stratégie, Commissariat général à la stratégie et à la prospective dal titolo: “Les performances économiques et environnementales de l’agroécologie” sottolinea quanto ormai il divario qualitativo fra agricoltura convenzionale e biologica sia consolidato.
Il biologico, secondo lo studio, è migliore per sostenibilità per l’ambiente, sicurezza alimentare e per la redditività dell’agricoltore.

Le conclusioni dello studio si basano su 23 parametri di riferimento rilevati in agro-ecologia. Balzano agli occhi i molti aspetti che porterebbero agli agricoltori maggiori margini di guadagno nel medio termine raggiungendo anche aumenti del 25% (senza considerare i sussidi governativi e comunitari).

I maggiori costi di manodopera e le minori rese vengono ampiamente compensate da una minore volatilità del prezzo di vendita e da un maggiore valore del prodotto sul mercato. Sul lato ambientale si ha un minore impatto sul suolo, grazie all’eliminazione di prodotti di sintesi (fertilizzanti e pesticidi).
France Strategie propone di creare un sistema bonus-malus che premi i produttori biologici per promuovere una transizione verso il bio.

La Commissione Europea da ragione allo studio dichiarando: “La transizione verso la sostenibilità rappresenta un’opportunità per tutti gli attori della filiera alimentare dell’UE, che possono accaparrarsi il vantaggio del pioniere”. Parole sostenute da Roberto Pinton, responsabile tecnico-scientifico di Assobio “Evidentemente non basta a chi continua a negare le grandi opportunità che l’agricoltura biologica offre in alternativa a quella che ricorre a massicce quantità di fertilizzanti chimici di sintesi, anticrittogamici e insetticidi, magari con l’aggiunta di sementi OGM resistente al glifosato” e da Roberto Zanoni, presidente di Assobio “Le evidenze scientifiche mostrano al di là di ogni dubbio che quella dell’agricoltura biologica non è una scelta romantica, ma una precisa e ineludibile necessità dal punto di vista ambientale e un’eccezionale opportunità da quello economico che, non a caso, la Commissione europea e i governi di Paesi nostri concorrenti sono fortemente determinati a. Il nostro Paese, che punta molte delle sue carte proprio sull’ambiente, è tra i leader mondiali del settore. È necessario che le organizzazioni degli agricoltori convenzionali non dilapidino la grande opportunità a portata di mano dei produttori, e che promuovano un grande progetto di riconversione. Ma è necessario che anche la politica faccia la sua parte, come avviene all’estero. Cominciando, magari, con l’okay definitivo sulla legge nazionale che, dopo esser stata approvata quasi all’unanimità dalla Camera nel dicembre 2018, da allora è impantanata al Senato”

Fonte: https://www.greenplanet.net/la-scienza-conferma-il-metodo-bio-e-piu-sostenibile-e-sicuro/

 

IL BIOLOGICO FA BENE ALLA SALUTE

IL BIOLOGICO FA BENE ALLA SALUTE

Uno dei lati positivi del lockdown, a parte il contrasto al coronavirus, è sicuramente l’aumento di sensibilità dei consumatori verso cibi più salutari. Durante la quarantena, infatti, i consumi del biologico è aumentato sensibilmente, si stima tra il 19,6 e il 23,6 per cento.

I dati diffusi da Assobio in collaborazione con Nielsen su 500 attività rilevano un forte aumento nella grande distribuzione e nei discount, con un totale incremento negli acquisti del 28,8%.

Una riprova della maggiore attenzione dei consumatori alla salute, alla qualità e alla sicurezza dei prodotti che acquistano, ma anche un cambio di paradigma verso un rapporto qualità-prezzo più soddisfacente.
Passata l’emergenza, molti consumatori che hanno apprezzato gli alimenti biologici potrebbero continuare ad acquistarli, consolidando le quote di mercato acquisite dal comparto bio.

E se ci fossero dubbi riguardo il fatto che il cibo biologico sia più salutare, ci viene in aiuto una ricerca pubblicata nel 2019 su Environmental Research. Dei ricercatori dell’università della California hanno sottoposto quattro famiglie ad una dieta composta in alcuni giorni da alimenti d’agricoltura convenzionale e in altri con alimenti d’agricoltura biologica.

I risultati nei giorni in cui mangiavano biologico sono stati sorprendenti, riscontrando una forte diminuzione o azzeramento di tracce di pesticidi nelle urine quali:

  • Organofosfati;
  • Erbicidi;
  • Insetticidi e acaricidi.

 

Dati che lasciano pochi spazi ai dubbi sulla veridicità del metodo biologico.

 

Fonte: lifegate
Foto di Pexels da Pixabay

QUANDO IL CANTO DI UNA RANA TI CAMBIA LA VITA: IL RITRATTO DI GIULIA MARIA CRESPI

QUANDO IL CANTO DI UNA RANA TI CAMBIA LA VITA: IL RITRATTO DI GIULIA MARIA CRESPI

Due settimane fa si è spenta all’età di 97 anni Giulia Maria Crespi, una pioniera nel mondo della biologico e della biodiversità.

Nata in una delle famiglie lombarde più importanti, ha avuto sin dall’infanzia una forte propensione verso la cultura e la scienza. Da bambina constatò che intorno alle risaie il gracidare delle rane s’interrompeva bruscamente ogni maggio; colpita da questo fenomeno iniziò a studiarne le cause.

Grazie ad un viaggio in Svizzera si avvicinò al metodo biologico e biodinamico, ai loro grandi pregi a livello ambientale e nutritivo e al fatto che queste tecniche di produzione avrebbero permesso un ritorno di biodiversità negli agroecosistemi e quindi, salvare anche le rane delle sue risaie. Nel 1974 iniziò la sua grande scommessa investendo sul biologico e sul biodinamico, e portò, in poco tempo, i suoi marchi ad avere il favore dei consumatori che iniziava a sensibilizzarsi sul tema.

La Crespi continuò la sua battaglia in modo trasversale, studiando e denunciando le tecniche agricole invasive e pericolose per l’ambiente. Fu tra le prime a sollevare il problema delle sementi geneticamente modificate e dei rischi che ne sarebbero scaturiti.
Una donna da una tempra fuori dal comune che ha sicuramente cambiato in meglio il modo d’intendere l’agricoltura e l’ambiente.

Il pensiero di Giulia Maria Crespi era affine e vicino allo spirito che, fin dal 1969, aveva animato l’Associazione Suolo e Salute, in particolare il suo fondatore, il prof. Francesco Garofalo. Cinquanta anni fa, infatti, esattamente il 31 marzo 1969, nasceva, la prima associazione italiana – col nome esplicativo di Suolo e Salute – impegnata nella divulgazione e nella promozione del metodo organico-minerale in agricoltura, dal quale il biologico ha tratto le sue origini.

Una vera è propria “cattedra ambulante” per diffondere tra gli agricoltori questo metodo di coltivazione che all’epoca, sembrava un’idea di visionari, almeno in Italia, e che oggi rappresenta non solo un metodo di coltivazione, regolamentato ed affermato, ma uno stile di vita ed un orientamento anche culturale per una larga parte di consumatori che riconoscono il biologico come “la giusta visione” che guarda alla sostenibilità ambientale e ad un’alternativa produttiva valida per le aziende agricole e le comunità rurali.

Per la vicinanza e nel fervido ricordo di Giulia Maria Crespi vi invitiamo a leggere un suo articolo riproposto da Repubblica in cui parla di questi argomenti, buona lettura: Quel silenzio delle rane sterminate dai pesticidi, da lì è iniziata la “rivoluzione” dell’agricoltura biologica

Foto di Frank Winkler da Pixabay