RISO IN BALIA DELLA SICCITÀ, UNA SOLUZIONE VIENE DAL BIO

L’Ente Risi stima una produzione 2022 inferiore del 17% rispetto alla media e per l’anno in corso il calo potrebbe essere maggiore se permangono le attuali scarse precipitazioni. Sperimentazione e produzione a confronto per trovare una soluzione

Per far fronte alla siccità e non compromettere le colture del riso sempre più aziende agricole provvedono con varie sperimentazioni in campo in modo da salvaguardare la produzione.

In occasione della giornata mondiale dell’acqua dello scorso 22 marzo l’Ente Risi ha organizzato un confronto. Tra le diverse testimonianze spicca quella di Ariane Lotti, titolare dell’azienda agricola Tenuta San Carlo (Grosseto), 350 ettari di coltivazione bio di cui il 10% destinato alla produzione di riso.

Cover crop in Maremma

«Oltre a provare – afferma la giovane risicultrice – ad anticipare alcune pratiche agricole per poter sfruttare le piogge che solitamente arrivano in primavera, stiamo sperimentando le cover-crop, colture di copertura, al fine di tenere i suoli coperti e protetti dal rischio di perdita di sostanza organica e disidratazione».

Un metodo che prevede la semina a ottobre di un erbaio a cui, a maggio, viene aggiunta una nuova semina di riso che crescerà sull’erbaio allagato senza disturbare il terreno. I produttori del gruppo Terre di Ecor stanno invece approfondendo nuove tecniche rigenerative per affrontare l’emergenza climatica.

La biodiversità del suolo

«Condividiamo- dichiara Filippo Prandi agronomo di Ecor- pratiche innovative di coltivazione, studiando ad esempio le interazioni tra funghi e batteri e la microfauna del suolo».

«Stiamo migliorando – aggiunge – le tecniche di uso dei sovesci, per intervenire sulla struttura del suolo. Sono metodi finalizzati ad avere suoli ricchi di sostanza organica, quindi maggiormente capaci di trattenere acqua, abbassando la dipendenza da fattori esterni e ottenendo piante più resistenti agli stress climatici».

Le previsioni di Ente Risi

Il 2022 è stato condizionato dalla più importante siccità degli ultimi 70 anni. A soffrire più di tutti la mancanza di acqua, in agricoltura, è il settore del riso con l’Ente Nazionale Risi che ha stimato una produzione 2022 inferiore del 17% rispetto all’anno precedente, quasi 260 mila tonnellate di risone in meno a causa del calo della superficie coltivata e della minore resa.

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