Psr 2007-2013: bilancio positivo per giovani e agricoltura sostenibile

PianetaPSR, il giornale dello sviluppo rurale realizzato grazie a contributi FEASR, ha pubblicato un interessante report sui risultati del Psr 2007/2013. Nel documento sono stati analizzati i dati finali delle Autorità italiane di gestione dei programmi di sviluppo rurale.

Complessivamente, nell’arco dei 7 anni considerati, sono stati destinati allo sviluppo rurale oltre 17 miliardi di euro (3 mld l’anno), di cui il 55% indirizzato a quattro misure in particolare: le compensazioni per le aree con svantaggi naturali; i pagamenti per le azioni agro-climatico-ambientali e quindi l’agricoltura sostenibile e il biologico; il sostegno all’innovazione, all’ammodernamento aziendale e agli investimenti; la nascita di nuove imprese gestite da giovani agricoltori.

Tra gli interventi di maggior successo, ricordiamo la misura 214, specificatamente concentrata sull’agricoltura sostenibile. Un impegno che ha visto molti imprenditori agricoli in primo piano nella creazione di metodi di produzione biologici, nella conservazione delle risorse naturali, della biodiversità e del patrimonio rurale. I contratti stipulati grazie al Psr 2007/2013 sono stati quasi 190mila, interessando circa tre milioni di ettari di terreno, per un totale di 4 miliardi di euro di spesa pubblica erogata.

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Per quanto riguarda nello specifico l’agricoltura biologica, sono stati 60mila i contratti stipulati e 1,3 milioni gli ettari interessati; per la produzione integrata, invece, si parla di 50mila i contratti e 600mila ettari; per la gestione di paesaggi e pascoli a elevata valenza naturale, infine, 23mila contratti e 441mila ettari interessati.

Altro fenomeno rilevante che ha riguardato l’agricoltura in generale, e che ha avuto una forte spinta dagli interventi del Psr, è stato il ricambio generazionale del settore. La spesa pubblica erogata a favore degli Under 40 è arrivata a sfiorare i 700 milioni di euro in 7 anni, per un totale di 22mila domande complessive, di cui il 39% è stato presentato da giovani imprenditrici. Mediamente, il contributo per ogni nuovo insediamento è stato di 30mila euro. L’agricoltura giovane vince soprattutto in Puglia (2.495 domande), seguita da Veneto, Piemonte, Sicilia e Sardegna.

Per quanto riguarda l’ammodernamento aziendale (misura 121), sono state finanziate quasi 51mila domande, con un’erogazione media di 84mila euro a impresa, grazie anche al forte intervento del capitale privato. I maggiori benefici sono stati registrati nel centro-nord (35mila domande istruite), mentre il centro-sud resta al palo (15mila domande), soprattutto a causa delle difficoltà di accesso al credito del sistema imprenditoriale.

Le misure 211 e 212, infine, hanno contribuito a sostenere gli imprenditori agricoli in aree con svantaggi naturali o in zone montuose. Le aziende interessate sono state 127mila, con un totale di indennità compensative erogate che ha superato gli 1,5 miliardi di euro.

FONTE:

http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1625

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