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Umbria, le nuove opportunità dei bandi regionali

Si è riunito lunedì scorso 17 novembre a Perugia il “Tavolo Verde” convocato dall’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini per presentare le nuove opportunità offerte dal bando regionale di prossima pubblicazione per l’assegnazione a pagamento dei diritti di impianto di vigneti disponibili nella riserva regionale. Per l’occasione l’assessore ha allargato la partecipazione ai rappresentanti dei collegi dei periti agrari, degli ordini professionali degli agronomi e forestali, ingegneri, architetti, geologi e delle associazioni impegnate nella promozione dell’agricoltura biologica. “Per le imprese vitivinicole umbre che vogliano incrementare e qualificare le loro produzioni si apre una fase di grandi opportunità: a breve sarà pubblicato il bando per la concessione di diritti di impianto disponibili e, quanti li acquisteranno, potranno beneficiare di cospicui incentivi regionali”. “Dal 1 gennaio 2016 – ha ricordato – entrerà in vigore il nuovo sistema comunitario di autorizzazioni per la gestione degli impianti viticoli, che va a incidere significativamente sulla normativa attuale, basata sul sistema dei diritti di impianto/espianto. In ogni caso, i diritti rilasciati fino al 31 dicembre 2015 conservano la loro validità che è di otto anni dalla data del rilascio; dopo questa data, i diritti dovranno essere convertiti in autorizzazioni che avranno la stessa validità del diritto che le ha generati”. “È del tutto evidente, dunque – ha aggiunto -, che diventa fondamentale, da qui alla fine del prossimo anno, per incrementare la superficie vitata e qualificare ulteriormente i vini umbri, avvalersi dell’opportunità che derivano dall’attuale normativa. Gli uffici regionali, facendo una ricognizione sui diritti d’impianto scaduti perché non utilizzati entro i termini fissati dalla normativa comunitaria, hanno calcolato una disponibilità di 292,59 ettari in quella che viene chiamata in gergo tecnico la ‘riserva’ regionale. La sfida è rivolta in particolare ai giovani imprenditori, di età inferiore ai 40 anni, e ai produttori di vini Doc e Igt regionali, per i quali la proposta di bando regionale indica una priorità”. “In Umbria – ha proseguito l’assessore – dobbiamo mantenere il potenziale produttivo vitivinicolo e qualificare le produzioni. A questo servirà il bando regionale, con cui vogliamo anche soddisfare le richieste di diritti di reimpianto dei vigneti”. “L’acquisto dei diritti di impianto per una superficie che va da un minimo di 5mila metri quadrati a un massimo di dieci ettari per azienda sarà la condizione per poter beneficiare dei contributi del bando regionale relativo alla misura ‘Ristrutturazione e riconversione dei vigneti’, che verrà successivamente pubblicato e per il quale la Giunta regionale ha già stanziato 2 milioni di euro, a valere sull’Ocm Vino. È previsto un contributo ad ettaro di 10mila euro, con l’obiettivo di aumentare la competitività del settore attraverso il miglioramento qualitativo e l’adeguamento alle richieste di mercato delle produzioni regionali, la riduzione dei costi di produzione”.

Fonte: Umbriajournal.com

Coldiretti: 15 percento delle campagne perso negli ultimi 20 anni

All’indomani degli eventi meteorologici catastrofici che hanno coinvolto diverse regioni del paese, Coldiretti in una nota stigmatizza il malgoverno che per troppo tempo ha colpevolmente ignorato i problemi e le emergenze del territorio, contribuendo in maniera fondamentale alla situazione critica attuale: “l’Italia ha perso negli ultimi venti anni il 15% delle campagne per effetto della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto di 2,15 milioni di ettari la terra coltivata”, si legge nella nota. “Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) e quella disponibile non riesce più  ad assorbire adeguatamente la pioggia”.

Coldiretti non dimentica anche il tema global warming e le conseguenze sempre più tangibili di queste trasformazioni: “siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati quest’anno con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d’acqua: il risultato è che in Italia oltre 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8% dell’intero territorio nazionale”. “Per proteggere il territorio ed i cittadini che vi vivono deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle citta’ e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola che ha visto chiudere 1,2 milioni di aziende negli ultimi venti anni”.

Fonte: Coldiretti, Agrapress

Il Consiglio dei ministri UE respinge la proposta di ridurre i budget 2015

Netto rifiuto quello espresso unitariamente dal Consiglio dei Ministri dell’agricoltura UE riguardo la proposta della Commissione europea di ridurre il Feaga, il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga): la proposta è stata giudicata eccessivamente penalizzante per un settore, quale quello agricolo, già pesantemente condizionato dall’impatto delle vicende legate all’embargo russo. Per il ministro Martina “l’agricoltura europea non può pagare due volte per le conseguenze dell’embargo russo. Per ribadire questo orientamento, espresso dal Consiglio, invierò una lettera al presidente dell’Ecofin, affinché tenga conto della posizione dei ministri dell’agricoltura in sede di procedura di conciliazione in corso con il Parlamento europeo”. Secondo Agrinsieme, il coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, è “assolutamente inaccettabile ogni operazione contabile che porti ad una riduzione della disponibilità finanziaria per l’agricoltura europea. Stiamo subendo le conseguenze dell’embargo russo e le misure sinora assunte sono largamente insufficienti, in parte inattive, ed escludono alcune produzioni chiave come quelle di alcuni comparti zootecnici. L’agricoltura non può solo subire le conseguenze di posizioni politiche dell’Ue senza almeno avere adeguate contromisure in termini di strumenti e risorse dedicate. Né tantomeno avere delle decurtazioni in bilancio”.

Fonte: Agronotizie

Al Consiglio dei ministri agricoltura UE la proposta italiana a sostegno dei giovani

La presidenza italiana ha presentato durante il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Ue tenutosi la settimana scorsa a Bruxelles un documento contenente una serie di misure a sostegno dei giovani agricoltori. Sono in particolare tre i punti centrali della proposta: un sostegno economico per i giovani agricoltori che intendano accedere a finanziamenti attraverso la Bei la Banca europea degli investimenti, che si integrerà con quanto eventualmente previsto dagli strumenti nazionali vigenti; misure destinate ad agevolare l’acquisto di terreni agricoli da parte dei giovani; la creazione di una sorta di “progetto Erasmus” per i giovani agricoltori, con lo scopo di facilitare gli scambi di esperienze a livello europeo attraverso il sostegno delle reti rurali nazionali e della rete rurale europea. La proposta è stata accolta con grande favore dagli Stati membri, come ha confermato il ministro Martina commentando l’esito del confronto: “Sono soddisfatto perché anche gli altri Stati membri hanno compreso che la disoccupazione giovanile va contrastata mettendo in campo provvedimenti urgenti e straordinari. Nell’area dei 28 Paesi Ue, secondo i dati dello scorso maggio, circa 5 milioni di giovani non hanno un lavoro. L’ultimo censimento europeo in agricoltura del 2010 ci segnala inoltre che la percentuale di agricoltori under 35 era del 7,5%, a fronte di un 30% di over 65. Bisogna invertire la rotta e adottare provvedimenti per il ricambio generazionale, sia con un’iniziativa comune europea, ma anche attraverso interventi nei singoli Stati”. “Ci siamo già mossi a livello nazionale su questo aspetto adottando un piano giovani in 10 azioni – ha proseguito Martina – dalla concessione di mutui a tasso zero, alle detrazioni per l’affitto di terreni agricoli, agli sgravi fiscali di 1/3 della retribuzione lorda per la stabilizzazione di giovani under 35, alle deduzioni Irap al 50% per le assunzioni di giovani nelle regioni del Mezzogiorno, fino ai crediti di imposta per investire nell’innovazione, nelle reti di impresa e nell’e-commerce. Adesso il nostro auspicio è che la Commissione europea recepisca l’orientamento del Consiglio e formuli una proposta concreta”.

Fonte: Agronotizie

A Parigi la 3a conferenza sulla trasformazione degli alimenti bio

E’ in programma il 17 e 18 novembre prossimi a Parigi 3 ° Conferenza sulla trasformazione degli alimenti biologici, organizzata da Ifoam EU in collaborazione con Synabio. Obiettivo della conferenza, dal titolo 3rd Organic Processing Conference: Future Challenges: Sustainability, Quality, Integrity & New Regulation, quello di condividere le esperienze pratiche su sostenibilità, integrità (Control & import), qualità (Additivi e Aromi – lavorazione accurata – Etichettatura). Gli argomenti in questione verranno affrontati alla luce della proposta di nuovo regolamento del bio europeo, in discussione in questo periodo. L’appuntamento di Parigi costituirà un’occasione di dialogo e confronto tra esperti del settore, produttori, certificatori, aziende e istituzioni sia nazionali che comunitarie, con l’obiettivo di costruire una grande rete europea degli operatori del settore. Ulteriori informazioni sul sito dell’evento a questo indirizzo.

Fonte: Ifoam EU, FederBio

A Tokyo dal 20 al 22 novembre Biofach Japan

E’ previsto dal 20 al 22 novembre prossimi l’edizione 2014 di Biofach Japan, la prima manifestazione “gemella” in ordine di tempo ad essere stata organizzata a partire dalla fiera mondiale di Norimberga. Nata nell’oramai lontano 2001, Biofach Japan è la prima e unica fiera di settore in Giappone. Faxcendo parte del circuito Organic Expo ospita eslcusivamente espositori ci cui prodotti rispondono rigorosamente a precisi criteri di ammissione, aumentando conseguentemente la trasparenza nei confronti del visitatore.

Maggiori informazioni su Biofach Japan sono disponibili al seguente indirizzo:

http://organic-expo.jp/en