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Category: Suolo e Salute News

Millésime Bio: a gennaio il salone francese del vino bio

Solo vini biologici a Montpellier

Dal 29 al 31 gennaio 2018 si terrà all’Expo Park di Montpellier la 25° edizione di “Millésime Bio” dove saranno presenti 900 espositori provenienti da tutto il mondo e si calcola che accoglierà circa 4800 visitatori.

 

Tutti i vini presenti saranno ovviamente a certificazione biologica.

 

In occasione della fiera Agence Bio, l’agenzia francese del biologico, terrà una conferenza sul vino biologico dal titolo:

“Produzione e consumo in Europa e sviluppi normativi”.
Martedì 30 gennaio dalle 9:30 alle 12:30

Nasce il distretto bio di Fiesole

Nasce il distretto bio di Fiesole

Un distretto bio nella bellissima Toscana

L’ormai indiscutibile crescita e valorizzazione dell’agricoltura sostenibile e biologica viene confermata dalla nascita di un distretto biologico in Toscana, a Fiesole. Proprio in un comune così conosciuto per le sue bellezze storiche, artistiche e culturali.

La fa da padrone la coltura dell’olivo che rappresenta il 60% della superficie agricola complessiva.

La costituzione del distretto è stata preceduta dal riconoscimento delle Spighe Verdi di Fee, Fondazione per l’Educazione Ambientale Italia che promuove un’agricoltura sostenibile come volano di sviluppo rurale a tutela dei territori.

Infine, il sindaco del Comune di Fiesole, Anna Ravoni ha rimarcato l’importanza di scelte strategiche mirate alla sostenibilità ambientale e alla salute dei propri cittadini .

 

fonte: http://www.toscanaoggi.it/Toscana/Agricoltura.-Battesimo-ufficiale-per-il-distretto-bio-Fiesole

Suolo e Salute sponsor al 5TH ORGANIC PROCESSING CONFERENCE

Suolo e Salute sponsor al 5TH ORGANIC PROCESSING CONFERENCE

Il 5TH ORGANIC PROCESSING CONFERENCE (di cui Suolo e Salute è uno degli sponsor dell’evento) si terrà a Zwolle, in Olanda.

L’evento sarà incentrato sui processi di digitalizzazione del biologico.

I temi saranno gli strumenti di innovazione tecnologica come chiave per l’incremento qualitativo, la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti.

Si discuterà anche dei trend di settore e delle prospettive future di mercato.

fonte: http://www.ifoam-eu.org/en/events/5th-organic-processing-conference

Bio: enorme potenziale ma senza il giusto supporto

Bio: enorme potenziale ma senza il giusto supporto

Il biologico: un mercato che traina la crescita dei consumi in Italia, ma che letteralmente non riceve i giusti accorgimenti per potersi sviluppare.

 

Questa è la situazione del bio in Italia, che vale ben 5 miliardi di euro l’anno e viene inserito tra le attività di interesse economico nazionale.

 

Giorgio Balestra, docente all’Università della Tuscia a Viterbo, spiega quanto sia importante investire in conoscenza e sperimentazione. Innanzitutto per fronteggiare le emergenze fitosanitarie che possono creare danni irreparabili alle specie ospiti ma anche per non perdere un treno economicamente importante. Lo scorso anno ha portato ad un incremento del 10% del consumo dei prodotti biologici.

 

Il biologico potrebbe diventare una vera e propria chiave di volta della società tramite politiche sempre più ecosostenibili. Industria, agricoltura e benessere potrebbero avere un picco notevole se giustamente supportati, in particolare nell’ambito della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

 

Eliminando la chimica dalle coltivazioni si riduce l’inquinamento delle terre, delle acque ed in prospettiva aumenta la qualità della vita.

 

fonte: https://it.businessinsider.com/lindustria-bio-puo-salvare-il-pianeta-ma-senza-investimenti-in-ricerca-non-ha-futuro/?refresh_ce

Suolo e Salute e Biodiversity.Bio: patrocinio dell’organismo di controllo e certificazione all’hub della biodiversità

Suolo e Salute e Biodiversity.Bio: patrocinio dell’organismo di controllo e certificazione all’hub della biodiversità

Andiamo a presentare Biodiversity.Bio

Hub che mira all’approfondimento dell’informazione bio sul nostro territorio, valorizzando le esperienze di coloro che condividono la mission di Suolo e Salute.

Fulcro dell’hub sarà la comunicazione tramite grafiche, video, live blogging e dirette sui social che permetteranno di dare un taglio visual storytelling particolarmente dinamico ed accattivante.

Il successo di questo progetto si lega inevitabilmente all’esperienza con il Parco delle Biodiversità di Expo 2015, che promuove idee e progetti che sostengono la biodiversità e che ha portato ad avere una media di 400 mila visualizzazioni in diretta al mese.

I partners potranno usufruire di contenuti editoriali speciali tramite un portale ufficiale, dati e schede informative e gli articoli del magazine online.

 

fonte: http://www.biodiversity.bio/

Siccità 2017: mai così poca pioggia in 200 anni

Siccità 2017: mai così poca pioggia in 200 anni

Riscaldamento climatico, innalzamento dei mari, climate change, gas serra, inquinamento. 

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. E non è necessario andare nei ghiacciai dell’artico o su un atollo del Pacifico per rendersene conto. Basti pensare che nel 2017, la siccità in Italia ha toccato un record spaventoso: sulla penisola non ha mai piovuto così poco dal 1800 a oggi.

Lo spiega in una nota sull’anno meteorologico 2017 l’istituto Isac (Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima), parte del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche).

2017: anno peggiore per la siccità in Italia

Innanzitutto facciamo una precisazione. I dati snocciolati dall’Istituto si riferiscono al cosiddetto anno meteorologico: convenzionalmente, questo particolare anno comincia con dicembre e finisce a novembre. E quindi l’anno meteorologico 2017 va dal primo dicembre 2016 al 30 novembre 2017.

Considerando quindi l’anno meteorologico, i ricercatori hanno concluso che il 2017 è stato l’anno peggiore per la siccità in Italia. È dal 1800 che vengono registrati i dati sulle precipitazioni nella penisola. Una Banca dati enorme che ci consente di comprendere l’andamento del clima.

Secondo i ricercatori di Isac-Cnr, non è mai stato registrato un anno peggiore, dal punto di vista delle piogge. Da più di due secoli, 217 anni, in Italia non ha mai piovuto così poco.

Nella nota vengono elencate, mese per mese e stagione per stagione, le anomalie registrate dal punto di vista delle precipitazioni:

  • Dicembre -58% – 15esimo
  • Gennaio +23% – 144esimo
  • Febbraio -15% – 90esimo
  • Marzo -56% – 20esimo
  • Aprile -37% – 40esimo
  • Maggio -50% – 15esimo
  • Giugno -53% – 12esimo
  • Luglio -43% – 39esimo
  • Agosto -82% – quarto
  • Settembre +27% – 164esimo
  • Ottobre -79% – secondo
  • Novembre +10% – 109esimo

 

  • Inverno -21% – 41esimo
  • Primavera -48% – terza
  • Estate -61% – quarta
  • Autunno -20% – 39-esimo

Come risulta evidente, le piogge sono state scarse in tutte le stagioni dell’anno. E in particolare in primavera, quando sono calate del 48% rispetto al periodo di riferimento, e in estate, con una punta del -61%.

E le temperature?

Se le precipitazioni sono in forte calo, lo stesso non si può dire delle temperature, risultate ancora una volta in crescita rispetto al periodo di riferimento convenzionale (1971-2000). Il termometro ha fatto segnare +1,3°C, rendendo il 2017 il quarto anno più caldo dal 1800.

Come per le precipitazioni, anche sulle temperature i ricercatori Isac hanno stilato la lista delle variazioni mensili e stagionali:

  • Dicembre +1.00°C – 23esimo
  • Gennaio -1.69 – 135esimo
  • Febbraio +2.12 – sesto
  • Marzo +2.51 – quarto
  • Aprile+1.64 – 17esimo
  • Maggio+1.55 – 14esimo
  • Giugno +3.22 – secondo
  • Luglio +1.69 – decimo
  • Agosto +2.53 – terzo
  • Settembre -0.45 – 101esimo
  • Ottobre+0.96 – 28esimo
  • Novembre +0.40 – 43esimo

 

  • Inverno +0.48 – 21esimo
  • Primavera +1.90 – seconda
  • Estate +2.48 – seconda
  • Autunno +0.30 – 50esimo

Se escludiamo gennaio e settembre, le temperature sono incrementate durante tutto l’anno meteorologico. Con picchi significativi a marzo, agosto e giugno. L’estate è risultata estremamente più calda, mentre gli aumenti minori si sono registrati in autunno.

Siccità in Italia, Isac-Cnr: “2017 anomalo”

Insomma, il climate change si fa sentire. Lo confermano le anomalie registrate sia nelle temperature che nelle precipitazioni. Un fatto confermato dalle dichiarazioni dei ricercatori di Isac-Cnr che così commentano i dati pubblicati:

«Dal punto di vista termometrico il 2017 ha fatto registrare, per l’Italia, un’anomalia di +1.3°C al di sopra della media del periodo di riferimento convenzionale 1971-2000, chiudendo come il quarto più caldo dal 1800 ad oggi, a pari merito agli anni 2001, 2007 e 2016. Più caldi del 2017 sono stati solo il 2003 (con un’anomalia di +1.36°C), il 2014 (+1.38°C rispetto alla media) e il 2015 che resta l’anno più caldo di sempre con i suoi +1.43°C al di sopra della media del periodo di riferimento».

Ancora peggiore risulta lo scenario sul fronte delle precipitazioni, che delinea il quadro della forte siccità in Italia:

«Più significativa è risultata l’anomalia pluviometrica del 2017, che verrà sicuramente ricordato per la pesante siccità che lo ha caratterizzato. A partire dal mese di dicembre del 2016 si sono susseguiti mesi quasi sempre in perdita: fatta eccezione per i mesi di gennaio, settembre e novembre, tutti gli altri hanno fatto registrare un segno negativo, quasi sempre con deficit di oltre il 30% e, in ben sei mesi, di oltre il 50%. A conti fatti, gli accumuli annuali a fine 2017 sono risultati essere di oltre il 30% inferiori alla media del periodo di riferimento 1971-2000, etichettando quest’anno come il più secco dal 1800 ad oggi. Per trovare un anno simile bisogna andare indietro al 1945, anche in quell’anno ci furono 9 mesi su 12 pesantemente sotto media, il deficit fu -29%, quindi leggermente inferiore”, conclude l’Isac-Cnr».