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Category: Denominazioni di Origine

Piadina IGP, De Castro: conferma del primato italiano nell’agroalimentare

“Un’ulteriore conferma del valore dell’agroalimentare emiliano-romagnolo e italiano di qualità, rispettivamente primo in Italia e primo in Europa per numero di denominazioni registrate”. Così il Presidente Uscente della Comagri Paolo De Castro nel commentare la pubblicazione sulla G.U. de’’UE della domanda di registrazione dell’IGP “piadina romagnola/piada romagnola”. Secondo De Castro le tutele previste dal “pacchetto qualità” costituiscono “un altro esempio di come l’Europa, grazie proprio all’Europarlamento  lavori a sostegno di un settore strategico come quello agroalimentare, che va protetto e promosso senza riserve nell’interesse collettivo di consumatori e produttori”.
Fonte: Agrapress

Piadina Romagnola: pubblicata la domanda di registrazione

Analogamente a quanto accaduto nel caso della Finocchiona IGP, è stata pubblicata sulla G.U. dell’Unione Europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Piadina Romagnola / Piada Romagnola”. Ovviamente anche in questo caso sono previsti tre mesi di tempo per eventuali domande di opposizione da parte degli Stati Membri. La Piadina Romagnola, conosciuta in tutto il mondo, è un prodotto di panetteria risultante dall’impasto di farina, grassi, sale e alcuni ingredienti opzionali e successivamente cotta su piastra. Di forma tipicamente circolare, è tipica del territorio Romagnolo (Rimini, Forlì Cesena e Ravenna) e di alcuni Comuni della Provincia di Bologna.
Fonte: AIOL, Mipaaf

Pubblicata la domanda di registrazione per la Finocchiona Igp

Il Mipaaf ha comunicato nei giorni scorsi che è stata pubblicata sulla G.U. dell’Unione Europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Finocchiona”. Da questo momento in avanti, secondo quanto prevede la procedura comunitaria, vi sono tre mesi di tempo per gli altri Stati Membri per presentare eventuali domande di opposizione, al termine dei quali la Finocchiona IGP entrerà a far parte delle produzioni iscritte nel registro europeo delle Denominazioni di Origine Protette (DOP) e delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP).
Salume tipico toscano, la Finocchiona è uno dei salumi più diffusi in regione ed è caratterizzata dalla morbidezza dell’impasto e dal tipico arome dato dai semi e/o fiori di finocchio (da cui evidentemente il nome) utilizzati per la produzione.
Fonte: AIOL, Mipaaf

Martina, al Consiglio agricolo informale tre incontri bilaterali

Secondo quanto riporta un comunicato stampa del Mipaaf, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina nel corso del Consiglio Europeo informare di Atene ha avuto tre incontri bilaterali con i Ministri di Finlandia e Austria e con il sottosegretario all’agricoltura del governo britannico. “Durante il colloquio con il ministro finlandese Jari Koskinen – recita il comunicato – si è discusso dei temi prioritari della presidenza italiana tra cui il regolamento sui prodotti biologici, il futuro del settore del latte e la sicurezza alimentare”. “Anche con il sottosegretario inglese George Eustice è stata affrontata la questione delle priorità ed e’ stata prestata particolare attenzione alle indicazioni geografiche, alla lotta alla contraffazione e ai negoziati commerciali con paesi terzi”, prosegue comunicato, spiegando che “durante il colloquio con il ministro austriaco Andrä Rupprechter è stata affrontata in particolare la prospettiva del settore del latte in Europa anche in relazione ai prossimi impegni dell’Unione”. “Domani (ieri, ndr) – chiosa il comunicato del Mipaaf – si svolgerà la seduta plenaria del consiglio sul tema della biodiversità”.
Fonte: Agrapress

Farinetti: le denominazioni d’origine sono dannose. Serve un “Marchio Unico Italia”

Hanno destato clamore le dichiarazioni di Oscar Farnietti, patron di Eataly, che intervenendo ad un convegno sul tema “Giovani, cibo e coraggio” ha dichiarato, riferendosi alle denominazioni di origine, che “tutte queste sigle Doc, Docg, Igp all’estero non sono capite”. Secondo quanto riferisce La Tribuna di Treviso, Farinetti ha rincarato la dose sostenendo che “solo in Italia ci si poteva inventare una sciocchezza come il federalismo alimentare: gli unici ad ottenere vantaggi sono stati i politici che, quando tornano sul territorio, si vantano di aver tutelato un prodotto tipico locale, mentre in realtà hanno fatto l’opposto”. Per Farinetti “tutte queste sigle hanno fatto solo male al nostro agroalimentare: è  arrivato il momento di cancellarle e di introdurre una sola sigla: il Marchio Unico Italia”.

Fonte: Agrapress

La Patata Rossa di Colfiorito verso l’IGP

Si sono riuniti ieri, mercoledì 16 aprile a Foligno (PG) i produttori marchigiani e umbri impegnati a confrontarsi riguardo la proposta di disciplinare per ottenere l’IGP per la Patata Rossa di Colfiorito. A renderlo noto Coldiretti Macerata, una volta ottenuta luce verde dalle Regioni Marche e Umbria e dopo che è stata convocata la riunione da parte del Mipaaf. Per il presidente Coldiretti Marche si tratta di “un’opportunità’ non solo per le imprese agricole ma per l’intero territorio poiché il riconoscimento della indicazione geografica protetta potrebbe costituire un volano di sviluppo per le aree montane”.

Fonte: Agrapress