Suolo e Salute

Autore: admin

Proseguono gli incontri sulla PAC

Si è tenuto nei giorni scorsi a Roma un nuovo incontro tra il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Martina e gli assessori all’agricoltura delle diverse regioni italiane per discutere l’applicazione della PAC 2014-2020. In conclusione dell’incontro la proposta formulata dal ministro è stata assunta come base di lavoro per le prossime trattative. In questo contesto, dagli assessori è giunta la richiesta di avere tempo a disposizione per esaminare e approfondire il documento in sede di conferenza degli assessori e avanzare, nei giorni seguenti, proposte di modifica al testo stesso. Secondo quanto riporta Agra Press, tuttavia, le riunioni del Comitato Agricoltura (che riunisce Mipaaf e assessori sul tema dell’attuazione della PAC) previste per questa settimana  sono state rinviate: nel corso di questa settimana si terranno esclusivamente incontri a livello tecnico.
Fonte: Agrapress

Seminario: “La strategia per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca negli allevamenti”

Si è tenuto oggi presso la Corte Benedettina a Legnaro (PD)per il seminario “La strategia per la riduzione delle emissioni di gas serra e ammoniaca negli allevamenti”. Tema dell’incontro l’analisi delle possibili strategia volte a contrastare l’inquinamento atmosferico nell’area padana, con particolare riferimento alle problematiche che coinvolgono l’ambito agro-zootecnico e le ripercussioni sulla qualità dell’aria e le emissioni di gas climalteranti. Nel corso dell’incontro è stato affrontato inoltre il tema del ruolo della Cooperazione nel PSR 2014 – 2020. Ulteriori informazioni possono essere richieste al numero 049.8293920.

Fonte: AIOL

Il 10 maggio “Ripuliamo l’Europa!”

Nel corso degli anni si sono moltiplicate, in Italia e in Europa, numerose iniziative volte a ripulire interi quartieri, parchi e riserve, fiumi, spiagge e altre aree sia urbane che naturali. Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di iniziative a carattere volontario che hanno visto partecipare moltissimi cittadini, uniti nell’obiettivo di rendere più pulito e vivibile il territorio in cui vivono e trascorrono il loro tempo. “Ripuliamo l’Europa!” nasce proprio da queste esperienze, con l’intento di riunire nello stesso giorno queste diverse iniziative in uno sforzo congiunto e unitario. Il progetto è coordinato dalla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, nata proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’inquinamento, della produzione dei rifiuti e del riciclo degli stessi, promuovendo comportamenti sostenibili. Come ha spiegato in proposito il Commissario Europeo per l’Ambiente Janez Potočnik,  “in Europa i movimenti civici per la pulizia delle città sono sempre più numerosi e vogliamo renderli partecipi di un evento di portata europea. Abbiamo creato una rete di punti di contatto nazionali in 21 paesi per far sapere ai cittadini ciò che succede nei loro quartieri e come possono partecipare in prima persona. È un’iniziativa pratica, quindi infiliamoci guanti e stivali. Tutti vogliamo vivere in un quartiere pulito e dunque ripuliamo insieme l’Europa.”
Pur sostenute attivamente dalla Commissione europea, le singole iniziative restano indipendenti e locali e, molto spesso, gestite da cittadini, ONG, scuole, associazioni e dal variegato mondo del volontariato, attivo da molto tempo su questo fronte. Il progetto coinvolgerà 15 Stati membri dell’UE oltre che Andorra, Bosnia-Erzegovina, Norvegia, Serbia e Turchia. Il progetto “Ripuliamo l’Europa!” è realizzato nell’ambito di LIFE e coordinato dall’Associazione europea delle città e regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse, organizzazione responsabile anche della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. L’organizzazione ha predisposto una serie di strumenti di comunicazione che saranno messi a disposizione di tutti i partecipanti attraverso i coordinatori locali. Per informarsi sulle iniziative in programma nei diversi Stati membri, si può consultare il sito dell’organizzazione nazionale.
Fonte: AIOL

Dal 16 al 19 maggio il Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia

Si è svolta stamattina presso la Sala Cavour del Mipaaf la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del “Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia”, prevista a L’Aquila dal 16 al 19 maggio prossimi. Un’iniziativa, come recita il comunicato stampa, “dedicata ai sapori tipici e tradizionali delle aree protette italiane, disegna una mappa dei sapori tipici e tradizionali dei parchi italiani per sottolineare le potenzialità economiche di una «nuova industria»: quella della sostenibilità e della valorizzazione delle produzioni di qualità”.
Fonte: Agrapress

Domani a Bologna presentata l’acquacoltura bio nel Parco del Delta Po

Sarà presentata domani, venerdì 9 maggio, a partire dalle 11.30 la nuova produzione di acquacoltura bio realizzata nel territorio del Parco del Delto del Po, che comprenderà orate, branzini e anguille allevati in maniera totalmente naturale. A comunicarlo la regione Emilia-Romagna, informando che il progetto, primo nel suo genere, sarà illustrato A Boogna presso la sede della Regione nella Sala Stampa di Viale Aldo Moro 52 alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e dei produttori impegnati nel progetto.
Fonte: Agrapress

Vermont: primo stato USA che etichetta gli OGM

Scatterà il 1° luglio 2016 l’obbligo di etichettare la presenza di OGM tra gli ingredienti di un prodotto, nel caso superino lo 0,9% del peso totale del prodotto. A stabilirlo una legge approvata dallo stato del Vermont che rappresenta un fondamentale passo nella direzione della trasparenza alimentare in America. Con 114 voti a favore e 30 contro, lo stato del New England “brucia” sul tempo Maine e Connecticut, che avevano varato un  provvedimento analogo, subordinandolo però al fatto che la disposizione fosse adottata da quattro (nel caso del Connecticut) o cinque (nel caso del Maine) stati vicini. Interessanti anche le ragioni per cui il Vermont ha motivato la scelta: nella relazione allegata alla normativa infatti viene esplicitamente spiegato che la mancanza di consenso nel mondo scientifico e l’assenza di studi a lungo termine pongono rischi potenziali per la salute del consumatore, per l’ambiente e per l’agricoltura. LA legge varata nei giorni scorsi prevede inoltre la creazione di un fondo cui potranno contribuire anche i cittadini su base volontaria e che potrà arrivare fino a 1,5 milioni di euro destinato a sostenere le probabili future spese legali conseguenti alla decisione. E’ atteso infatti il ricorso della grande industria, che ritiene la Food and Drug Administration unica autorità competente per stabilire l’eventuale pericolosità di un OGM. Le multinazionali inoltre invocano una legge federale che impedisca ai singoli stati di legiferare autonomamente sul tema OGM. La scelta del Vermont, pertanto, sembra avvicinare il giorno dello scontro finale negli Stati Uniti tra i sostenitori degli OGM e la crescente fronda che ad essi si oppone.
Fonte. Il Fatto Alimentare