Suolo e Salute

Anno: 2017

Biostimolanti: dal 27 al 30 novembre Miami ospiterà il Terzo congresso mondiale di settore

Biostimolanti: dal 27 al 30 novembre Miami ospiterà il Terzo congresso mondiale di settore

Dal 27 al 30 novembre, Miami ospiterà il Terzo congresso mondiale sui biostimolanti. Si tratta di un incontro tecnico e scientifico internazionale, volto ad analizzare le ultime conoscenze su questo tipo di prodotti, sempre più adoperati nella produzione agricola mondiale.

Biostimolanti: un mercato in crescita

Negli ultimi anni, i prodotti biostimolanti hanno suscitato un enorme interesse, sia dal punto di vista agronomico, che da quello economico. Le ultime stime prevedono che il mercato sfiorerà i 3 miliardi di dollari entro il 2021. Un fatturato che è quasi il doppio rispetto a quello registrato nel 2015.

Ed è proprio alla luce di questa crescita così rapida che il Terzo Congresso mondiale assume ancora maggior rilevanza. Soprattutto se si considera che non tutti i meccanismi legati al mercato sono stati ancora chiaramente compresi. A partire dall’ambito legislativo che dovrebbe regolamentare i prodotti e ha bisogno di essere definito e migliorato.

Si tratta di un comparto legato a temi ambientali, colturali e di sostenibilità. Sono varie le sostanze adoperate per la creazione dei biostimolanti: dagli estratti umidi e fulvici, ai prodotti a base di alghe, ai derivati animali e vegetali. La loro funzione è migliorare le performance agronomiche delle colture. I principi attivi di questi prodotti apportano modifiche anche significative all’intero sistema suolo-pianta, migliorandone l’efficienza, così come le capacità di recupero della pianta.

Il ruolo svolto dal Congresso sui biostimolanti

Lo scopo del Congresso è in parte quello di spiegare il ruolo e le modalità di impiego di questi prodotti. Si terranno, quindi, una serie di presentazioni e dibattiti sia a carattere generale che specifico.

Le principali tematiche trattate saranno incentrate su questi argomenti:

  • Effetto dei biostimolanti su crescita delle piante e fertilità del suolo;
  • Asportazione di nutrienti;
  • Produzione e qualità delle colture;
  • Tolleranza agli stress ambientali.

Si tratta di un’occasione unica nel suo genere, grazie anche all’eterogeneità dei rappresentanti che vi prenderanno parte: non ci saranno solo Istituzioni, accademie e agenzie governative, ma anche fornitori, distributori, agronomi e studiosi. Relatori internazionali esploreranno le nuove conoscenze tecnico-scientifiche acquisite e gli aspetti legislativi che ne regolano il mercato.

Ci sarà anche una parte espositiva, con stand di aziende provenienti da tutto il mondo, tra cui diverse imprese italiane.

FONTI:

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/fertilizzanti/2017/11/06/terzo-congresso-sui-biostimolanti-in-scena-i-protagonisti/56274

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/fertilizzanti/2017/10/02/biostiomolanti-voce-ai-relatori-del-3-congresso-di-miami/55746

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/fertilizzanti/2017/09/04/verso-il-3-congresso-mondiale-sui-biostimolanti/55334

http://agronotizie.imagelinenetwork.com/fertilizzanti/2017/03/13/terzo-congresso-mondiale-sui-biostimolanti/53147

Agricoltura bio: ESPP e IFOAM insieme per trattare l’utilizzo dei prodotti nutrizionali riciclati

Agricoltura bio: ESPP e IFOAM insieme per trattare l’utilizzo dei prodotti nutrizionali riciclati

Il prossimo 12 dicembre, IFOAM UE, la Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica, in comunione con l’ESPP, la Piattaforma Europea del Fosforo Sostenibile, organizzeranno una riunione degli stakeholder comunitari sull’utilizzo dei prodotti nutrizionali riciclati sulle colture di tipo biologico.

L’evento sarà incentrato principalmente su“Approvazione e valore dei fertilizzanti riciclati nell’agricoltura biologica”. Gli interlocutori del settore avranno modo di affrontare le sfide e i vantaggi che un uso sostenibile di queste sostanze può comportare nell’agricoltura biologica.

Durante l’incontro, saranno trattati nello specifico alcuni temi cari al settore. In particolare:

  • La necessità di introdurre il fosforo nell’agricoltura biologica;
  • La coerenza tra il riciclo delle fonti nutrizionali e il loro utilizzo sostenibile nelle colture biologiche;
  • L’approvazione di vari materiali secondari e prodotti riciclati per le coltivazioni biologiche, i distributori di prodotti bio e i consumatori.

L’incontro è gratuito e ci si può iscrivere a questo link: https://www.eventbrite.ca/e/recycled-nutrients-and-organic-food-tickets-38702699817?aff=es2

I dettagli e il programma dell’evento sarà inviato direttamente da ESPP con la conferma di registrazione.

ESPP e IFOAM: l’impegno a favore del bio

Qualche parola in più sugli organizzatori dell’evento. L’ESPP, la Piattaforma Europea del Fosforo Sostenibile promuove l’attuazione di una gestione ecologica di tale sostanza in Europa. In particolare, del suo riciclo. L’ESPP è un’organizzazione senza scopi di lucro, finanziata dai suoi membri. La sua mission è favorire il dialogo tra parti interessate e settoriali, creare reti, diffondere informazioni ed elaborare proposte congiunte con i responsabili politici. La piattaforma riunisce una gamma di varie industrie, che spaziano in diversi settori. Dalle aziende che si occupano di acqua e rifiuti, a quelle che trattano fertilizzanti biologici e minerali, dalle imprese che realizzano prodotti chimici a quelle esperte in tecnologie di riciclaggio. Oltre alle realtà aziendali, riunisce in sé anche Istituti di ricerca e gli enti pubblici.

IFOAM, la Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica è un’organizzazione che riunisce in sé gli attori protagonisti del settore biologico. L’organizzazione si batte per promuovere la coltivazione sostenibile e il cambiamento in tutto il mondo. Porta avanti proposte e idee articolate, lavorando attivamente con organizzazioni come FAO, IFAD, nonché direttamente con i governi di numerosi Paesi.

FONTE:

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2017/11/03/european-stakeholder-meeting-potentials-and-challenges-use-recycled-nutrient

Controlli cibo biologico: intesa sul decreto in Conferenza Stato Regioni e Unificata

Controlli cibo biologico: intesa sul decreto in Conferenza Stato Regioni e Unificata

Coltivazione e trasformazione di cibo biologico: il decreto legislativo sui controlli in materia fa un nuovo passo in avanti.

Dopo le polemiche degli ultimi giorni – in cui diversi operatori del settore hanno sollevato dubbi e critiche sulla proposta – arriva l’intesa della Conferenza Stato Regioni e Unificata allo schema di decreto. L’intesa è arrivata durante la riunione del 26 ottobre, ma lo schema legislativo è stato pubblicato sul sito della Conferenza mercoledì 8 novembre.

L’intesa è sul testo del decreto che, lo ricordiamo, reca “Disposizioni di armonizzazione e razionalizzazione della normativa sui controlli in materia di produzione agricola e agroalimentare e biologica”. La Conferenza ha condizionato l’intesa “all’accoglimento integrale degli emendamenti contenuti nel documento consegnato”. Vediamo le modifiche introdotte.

Decreto controlli sul cibo biologico: gli emendamenti

Vediamo nel dettaglio le modifiche apportate allo schema di decreto.

I primi emendamenti riguardano l’articolo 3:

  • Al comma 2, si specifica che gli ‘organismi di controllo’ devono prestare istanza di autorizzazione ai sensi dell’art. 4, co. 1;
  • Al comma 4 vengono limitati alcuni poteri delle Province Autonome di Trento e Bolzano
  • Al comma 7 si esclude dalle attività di controllo il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare

Articolo 4. Qui le modifiche più sostanziali riguardano i commi 8 e 9. Nel primo caso si sancisce che il medesimo personale non possa effettuare controlli su un medesimo operatore più di 3 visite ispettive consecutive (precedentemente il limite era di 3 anni). Il comma 9, che sanciva invece un divieto di effettuare controlli sul medesimo operatore per un periodo superiore ai 5 anni, viene abolito.

La modifica più sostanziale riguardo l’articolo 5 è invece al comma 10: in caso di mancata ottemperanza da parte dell’operatore alla diffida prevista al comma 9, il provvedimento sanzionatorio orariguarda la soppressione delle indicazioni biologiche.

L’art.6 determina gli obblighi a cui devono adempiere gli organismi di controllo, durante la propria attività di verifica. L’emendamento, in questo caso, riguarda i termini di scadenza per il rilascio del documento giustificativo e, laddove previsto, del certificato di conformità. Il termine, infatti, passa da 30 a 90 giorni.

Violazioni alla norma sui controlli per il cibo biologico: le sanzioni (art. 8-10)

Art.8. Cancellate integralmente le lettere dalla a) alla c) del comma 1. Nello specifico, le sanzioni amministrative pecuniarie agli organismi di controllo non saranno più comminate in questi casi:

  • rilascio del documento giustificativo e, ove richiesto, del certificato di conformità oltre i termini stabiliti dall’art.6, comma 1, lettera h;
  • applicazione del tariffario in maniera difforme rispetto a quello allegato all’istanza di cui all’art.4, comma 1;
  • mancata comunicazione al Ministero delle modifiche giuridiche o organizzative intervenute successivamente all’autorizzazione.

Restano validi gli altri casi indicati, con qualche modifica alle lettere h ed f. Alla lettera h, la dicitura “accetta la notifica” diventa “accetta l’assoggettamento” di un operatore precedentemente escluso. Non solo: i termini indicati dall’emanazione del provvedimento di esclusione vengono accorciati da 5 a 2 anni. Alla lettera f, la colpa dell’omissione della verifica delle azioni correttive non è riferita più anche alla diffida, ma solo alla sospensione o soppressione.

Cambia la materia di riferimento dell’art.10, ora riferita a“Sanzioni amministrative pecuniarie relative alla designazione, alla presentazione e all’uso commerciale”. Qui vengono cancellati i commi dal 4 al 9. Nello specifico, non saranno più ritenute valide le seguenti sanzioni:

  • sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro per chiunque non provvede a mettere in atto, nei tempi previsti, le procedure per il ritiro della merce, o l’eventuale comunicazione ai propri clienti della soppressione dei termini o delle indicazioni relative al metodo di produzione biologico;
  • la sanzione da 3.000 a 18.000 euro comminata a chiunque non consente o impedisce le verifiche dell’organismo di controllo;
  • la sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 a 18.000 euro a chiunque sia stato applicato un provvedimento di soppressione delle indicazioni biologiche, in assenza di ricorso avverso o a seguito di decisione definitiva di rigetto del ricorso;
  • la multa da 3.000 a 18.000 euro a chiunque sia stato applicato un provvedimento di sospensione della certificazione biologica;
  • sanzione da 5.000 a 30.000 euro comminata a chiunque sia stato applicato un provvedimento definitivo di esclusione dal sistema biologico;
  • a chiunque non ottemperi nei termini stabiliti alla diffida, la sanzione da 300 a 1.500 euro.

Le ultime modifiche

Nell’art.11, al comma 1, le sanzioni amministrative saranno comminate anche a chi non è più inserito nel sistema di controllo, a seguito di esclusione o di recesso volontario. I commi 3 e 6 sono completamente cancellati. Ai commi 4 e 5, le sanzioni non saranno più applicate a chi è stato applicato un provvedimento di sospensione imputabile a morosità.

Nel nuovo art. 12, è esclusa l’applicazione della sanzione più grave, aumentata fino al triplo, per chi commette più violazioni della stessa disposizione.

Nel nuovo art. 14, sono prolungati i termini dell’attività di controllo sui medesimi operatori che passano da 18 a 24 mesi dalla scadenza prevista dall’art. 4, comma 9.

L’emendamento prevede l’inserimento nel nuovo art. 16 di una clausola di salvaguardia inerente l’applicazione delle disposizioni anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano, compatibilmente ai rispettivi statuti.

FONTI:

http://www.sinab.it/bionovita/controlli-sancita-l%E2%80%99intesa-dalla-conferenza-stato-regioni-ed-unificata

http://www.statoregioni.it/Documenti/DOC_060785_REP.%20132%20CU%20(P.%2012%20ODG).pdf

http://www.suoloesalute.it/decreto-controlli-nel-bio-le-aziende-italiane-scrivono-martina/

Innovazione nel bio: conferenza TP Organics a Bruxelles dal 15 novembre

Innovazione nel bio: conferenza TP Organics a Bruxelles dal 15 novembre

TP Organics è la Piattaforma Tecnologica Europea che promuove l’innovazione e le nuove ricerche scientifiche nell’ambito dell’agroalimentare biologico.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare i policy-maker verso le priorità della ricerca in ambito bio, così come verso le esigenze e i valori specifici della società civile in tale ottica.

Per favorire il confronto, TP organizza da 3 anni gli Organic InnovationDays, giornate dedicate all’innovazione bio. L’appuntamento di quest’anno è per il 15-17 novembre, a Bruxelles. L’evento, che si svolge anche con la partnership della regione Toscana, tra le altre, si terrà presso la sede della Regione presso le istituzioni europee, al numero 14 di Rond-pointSchuman.

Vediamo tutti i dettagli della kermesse.

Innovazione nel mondo del bio: il programma della tre giorni

Le attività degli OrganicInnovationDays cominceranno il 15 novembre a partire dalle ore 13:30, con la consueta registrazione e accoglienza dei partecipanti.

Il primo dei tre giorni dedicati all’appuntamento, sarà incentrato sulla piattaforma OK-Net Arable. Di che cosa si tratta? Lanciata nell’ottobre 2016, si tratta di una piattaforma digitale che consente e promuove uno scambio informativo tra gli attori della filiera agroalimentare in Europa. Agricoltori, ricercatori e associazioni possono qui scambiarsi dati e tecniche innovative riguardo l’agricoltura biologica. Durante questa prima giornata di eventi, saranno presentati i risultati conseguiti dalla piattaforma con relazioni ed esempi concreti da Belgio, Bulgaria e Francia. Dalle 16:40, tavola rotonda sul tema “Scambio di conoscenze e supporto all’innovazione in agricoltura biologica”.

Nel secondo giorno di lavori, giovedì 16 novembre, si entra nel vivo degli Organic Innovation Days. La giornata sarà suddivisa in due sessioni.

La prima, in mattinata a partire dalle 10, si intitola “Innovating for Organic, Innovating for Agriculture” e vedrà protagonisti i vincitori della Call per innovatori organizzata da TP Organics. I 3 premi saranno assegnati nelle categorie:

  • Miglioramento della qualità del suolo in agricoltura bio
  • Sistemi di allevamento appropriati e robusti
  • Innovazione per diete sostenibili

Seguiranno dibattiti e discussioni. Dopo pranzo, dalle 16, partirà la seconda sessione, intitolata “Looking Beyond Organics”, con uno sguardo alle tecniche bio oltre l’agricoltura. Al centro della discussione, sicurezza alimentare e allevamenti.

Il terzo e ultimo giorno, venerdì 17 novembre, sarà incentrato su Horizon 2020, programma di investimenti pubblico/privato dell’Unione europea, a tema innovazione. Nell’ambito dell’evento TP Organics, si discuterà di come l’agricoltura bio possa cogliere le opportunità offerte dal programma.

Innovazione bio: estesa la deadline per la registrazione

Nei giorni scorsi, TP Organics ha esteso la deadline per partecipare agli OrganicInnovationDays di Bruxelles. La nuova data limite per poter presentare la propria registrazione è il 6 novembre.

Per partecipare, è necessario compilare il form online disponibile sul sito web ufficiale della piattaforma, a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScpCXQYrpPiCWQT-r6bz_dbLSQnyR_6lOFVMy5wcOUuuQ-Sxw/viewform

FONTI:

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2017/10/31/extension-deadline-registration-organic-innovation-days

http://tporganics.eu/organic-innovation-days/

http://tporganics.eu/wp-content/uploads/2017/10/TPOrganics_InnovationDays_2017_draft_agenda_20171027.pdf

Produzione biologica: arriva il sì della commissione Agricoltura in Senato

Produzione biologica: arriva il sì della commissione Agricoltura in Senato

La 9a Commissione permanente del Senato, “Agricoltura e produzione agroalimentare” ha approvato il disegno di legge sulla produzione biologica.

Ne dà notizia Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo del Partito Democratico in Commissione, attraverso una nota.

Il testo unico, spiega la senatrice, “contiene la cassetta degli attrezzi per strutturare il settore”.L’ok dalla Commissione apre la strada all’approvazione definitiva della legge, che dovrebbe ora arrivare entro la conclusione della legislatura attuale.

Ddl produzione biologica, Federbio: “Legge approvata entro la fine della legislatura”

La senatrice Bertuzzi ha sottolineato alcuni degli elementi presenti all’interno della nuova normativa per il comparto biologico:

«Una governance forte del comparto attraverso un tavolo permanente per il Piano d’azione e un Fondo stabile per la ricerca. Sostegno alle aggregazioni tra le imprese in Op e OI, in filiere e distretti. Interventi di sostegno alla formazione degli operatori».

Quello appena arrivato dalla Commissione è un passaggio importante. Il voto, infatti, consentirà di portare la discussione direttamente in Senato e di giungere quindi alla conclusione dell’iter legislativo entro la fine della legislatura. Nel giro di pochi mesi, il testo unico sulla produzione biologica potrebbe vedere definitivamente la luce. Un obiettivo centrato, come sottolinea Paolo Carnemolla, presidente di FederBio:

«Ringrazio la relatrice Bertuzzi per un risultato per nulla scontato e tutti i gruppi che hanno contribuito, con senso di responsabilità, a favorire un’approvazione che consente di acquisire l’esito del voto della Camera e quindi di poter votare il testo anche in aula al Senato entro il termine della legislatura. Un risultato che si deve anche all’impegno che il Ministro Martina ha preso con tutto il settore nel corso della sua visita a SANA lo scorso settembre e di cui gli va dato atto».

Ddl produzione biologica: un incontro per scoprire le nuove norme

Per discutere sulla normativa italiana in via di approvazione, è previsto in calendario un evento a Feltre, in provincia di Belluno. Organizzato dal Gruppo di Cooperazione S.I.T.I.A.B.B. (Sistemi Innovativi di Trasferimento dell’Innovazione per l’Agricoltura Biologica Bellunese), l’appuntamento è finanziato dal Programma di sviluppo rurale del Veneto 2014-2020 e patrocinato dalla Regione.

L’appuntamento prende il titolo di “La nuova legge quadro sull’agricoltura biologica in Italia. I biodistretti e le ecoregioni nel contesto europeo”, e sarà il convegno di apertura dell’Antica Fiera di San Matteo a Feltre.

Interverranno, tra gli altri, l’onorevole Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione permanente Agricoltura della Camera dei Deputati, e Salvatore Basile, Presidente della Rete Internazionale delle Ecoregioni. Previsti inoltre i contributi dei rappresentati istituzionali di: Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Istituto d’istruzione superiore “A. Della Lucia”, Università di Padova, A.VE.PRO.BI. (Associazione Veneta Produttori Biologici), Coldiretti.

Coordina le attività Valter Bonan, Assessore all’ambiente e ai beni comuni della città di Feltre. Appuntamento sabato 4 novembre, a partire dalle ore 16, presso l’ Aula magna Campus “Tina Merlin”, nel Borgo Ruga a Feltre.

FONTI:

http://www.mariateresabertuzzi.eu/agricoltura-bertuzzi-pd-in-commissione-senato-ok-a-testo-unico-su-biologico/

http://www.sinab.it/bionovita/senato-prosegue-il-cammino-del-ddl-sul-biologico

http://www.feder.bio/comunicati-stampa.php?nid=1245

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1246

Ue, nuovo rinvio per il glifosato: ora si lavora a un rinnovo quinquennale

Ue, nuovo rinvio per il glifosato: ora si lavora a un rinnovo quinquennale

Il glifosato ancora al centro del dibattito europeo. Dopo il rinvio della votazione sulla ri-autorizzazione della sostanza, prevista per il 25 ottobre scorso, proseguono le trattative tra i Paesi membri per arrivare a una soluzione definitiva.

Due le principali proposte sul tavolo.Ad oggi, la strada più probabile sembra essere quella di una nuova approvazione dell’autorizzazione, ma per un periodo di tempo piuttosto limitato.

Ecco le ultime novità.

Il glifosato sarà bandito dai campi europei?

Sull’acceso dibattito europeo intorno al glifosato c’è un’unica certezza: un rinnovo decennale all’autorizzazione dell’erbicida non arriverà. È questo il risultato delle trattative degli ultimi mesi, che hanno portato a un rinvio del provvedimento nelle ultime 5 riunioni del Paff, il comitato tecnico permanente veterinario e fitosanitario dell’Ue, che deve decidere sulla questione.

Già nell’ultima riunione, la Commissione europea aveva provato a mediare per giungere a un’approvazione limitata nel tempo: 7 anni la proposta di Bruxelles. Una proposta respinta al mittente.

Per giungere a una conclusione della vicenda, ora le ipotesi in campo sono due.

Alcune fonti parlano di un possibile compromesso sui 3 anni di proroga dell’autorizzazione. Un’ipotesi a cui potrebbero aderire persino alcuni dei Paesi che si sono finora detti contrari. La Commissione, invece, propone una prosecuzione dell’autorizzazione per il glifosato fino al 2022, con un periodo di transizione di 5 anni.

La prossima data utile per trovare un accordo è stata ora fissata al 9 novembre. Data in cui i tecnici degli Stati membri si ritroveranno per individuare una maggioranza qualificata, che in Ue significa il 55% dei Paesi membri, per un totale del 65% della popolazione comunitaria.

Confagricoltura ribadisce il proprio sì all’erbicida

Diverse le posizioni in campo, anche in Italia. Confagricoltura ribadisce il proprio sì al glifosato e propone un rinnovo dell’autorizzazione di lungo termine. A esprimere la posizione dell’associazione, il presidente Massimiliano Giansanti:

«La nostra posizione è sempre stata a favore di un’agricoltura competitiva in un mercato sempre più globale. Detto questo, in Italia il glifosato è sempre stato utilizzato in maniera diversa. Noi lo usiamo soprattutto nei periodi autunnali, e con la massima precauzione, per preparare i letti di semina. Altrove impiegano il prodotto al momento del raccolto, come in Canada. Questo ci consente di abbattere i costi di produzione e di preparare terreni altamente rispettosi dell’ambiente. Insomma, quell’agricoltura conservativa che, tra l’altro, impedisce lo smottamento dei terreni nelle zone collinari. In ultima analisi, per gli agricoltori italiani il glifosato è uno strumento eccezionale in quanto consente di evitare il ricorso ad altri diserbanti davvero pericolosi. Ma noi ci battiamo da sempre sulla base di evidenze scientifiche certe».

In occasione dell’inchiesta di Report sull’argomento, andata in onda il 30 ottobre, la Coalizione #StopGlifosato ha ribadito la propria posizione contraria, attraverso un post sulla pagina Facebook ufficiale:

«La Coalizione italiana #StopGlifosato ribadisce il suo NO ad ogni ipotesi di rinnovo che consenta l’utilizzo nei campi coltivati europei del glifosato oltre il 2020 e chiede al Governo italiano di farsi parte attiva verso gli altri Stati membri della UE per bocciare questa ennesima proposta insostenibile rilanciata anche dalla Commissione Europea dopo la bocciatura della sua proposta di rinnovo a 10 anni.

Con il voto sul glifosato l’Unione Europea mette in gioco la sua credibilità e fiducia per milioni di cittadini europei che chiedono una rapida uscita dall’uso del diserbante che inquina le nostre acque, uccide la biodiversità dei fiumi e mette a rischio la salute umana».

FONTI:

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3554

https://www.agi.it/cronaca/glifosato_erbicida_monsanto_europa_slitta_accordo-2299902/news/2017-10-29/

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ue-sul-glifosato-scontro-commissione-parlamento-1457816.html

https://www.facebook.com/StopGlifosato/posts/734175326782552