Suolo e Salute

Anno: 2013

Rapporto WWF, le dieci proposte alle istituzioni

In occasione della presentazione del rapporto sulla biodiversità in Italia, il WWF ha proposto un’agenda in 10 punti rivolta alle istituzioni, per porre finalmente il capitale naturale al centro di un nuovo modello di sviluppo, finalmente, autenticamente sostenibile. Ecco le dieci proposte in dettaglio:

1) L’istituzione di un Comitato per il capitale naturale. Un comitato in cui entrino a far parte sia esperti del settore che rappresentazioni delle istituzioni  composto da istituzioni (tra i quali i ministri dell’ambiente, dell’economia, del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e trasporti, delle politiche agricole, Governatore della Banca d’Italia, il presidente dell’Istituto nazionale di statistica e quello del Cnr).

2) Una legge capace di superare il semplice indice del Pil, assolutamente insufficiente a “contabilizzare” anche le risorse naturali, ambientali e paesaggistiche del paese, introducendo una contabilità ecologica da affiancarsi a quella “classica” economica, in linea con le metodologie proposte e definite dall’ONU

3) Un Pon (Programma Operativo Nazionale) “Ambiente” che fornisca gli strumenti operativi concreti per dar seguito alla Strategia Nazionale per la Biodviersità (Sbn), come già previsto dal Ministero dell’Ambiente. 4) L’identificazione univoca delle responsabilità a tutti i livelli amministrativi (nazionali, regionali e locali) per l’attuazione degli obiettivi individuati nelle 15 aree di lavoro della Strategia Nazionale per la Biodiversità.

5) La definizione, da parte del Ministero dell’Ambiente, di obiettivi specifici e indicatori in grado di supportare l’attività delle aree protette nazionali

 6) L’introduzione di un capitolo specifico nel bilancio del ministero dell’ambiente per finanziare  l’attuazione della Sbn. Stessa

7) La promozione e divulgazione delle attività connesse alla Snb

8) Una costante verifica di compatibilità tra qualunque piano e programma economico sia nazionale che regionale con gli obiettivi della Snb, tramite la rigorosa applicazione delle procedure di Vas (Valutazione Ambientale Strategica) per ognuno .di questi piani e programmi

 9) L’introduzione di strumenti per il Pagamento dei Servizi Ecosistemici (Pes) nei bilanci pubblici e nei settori privati in grado di sostenere e facilitare investimenti, produzioni e attività certificate.

 10) L’istituzione da parte del del Ministero dell’Ambiente, di un Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e di quelli ambientalmente favorevoli, in linea con quanto previsto dalle raccomandazioni Ocse all’Italia e dalla dichiarazione della conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile Rio+20.

In sostanza, un cambio di rotta deciso, senza compromessi, chiaro e solido, in grado una volta per tutte di porre l’ambiente al centro di ogni valutazione e scelta di pianificazione e governance, partendo dal presupposto che il capitale naturale è la prima, vera e inalienabile ricchezza che dev’essere messa al centro di un modello di sviluppo moderno e capace di una visione.

Fonte: Greenplanet, WWF

Rapporto WWF su biodiversità in Italia e nel mondo

E’ stato presentato martedì scorso 3 dicembre il primo rapporto WWF sulla biodiversità in Italia e nel mondo, realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia. L’immagine che scaturisce è quella di una Terra davvero “esausta”. Il nostro, recita il testo, è “un pianeta ricchissimo di vita, abitato da circa 5 milioni di specie animali e vegetali, con 18.000 nuove specie di piante e animali descritte ogni anno e 49 scoperte al giorno negli angoli più remoti del pianeta, a formare un sistema che supporta la vita, non solo della natura ma anche dell’uomo, insieme ai nostri sistemi economici e sociali.”. Ma il quadro attuale è davvero “drammatico (…) con un tasso di estinzione dovuto alle attività umane di 1.000 volte superiore al tasso di estinzione naturale, con popolazioni di vertebrati diminuite di un terzo negli ultimi quarant’anni, 21.286 specie a rischio estinzione su 71.576 considerate dall’Iucn, e un’ “impronta” fisica dell’uomo sul pianeta pari a quasi il 50% di tutte le terre emerse, con ormai solo un quarto della biosfera in una situazione ancora “selvatica”, quando nel 1700 più della metà della biosfera era in condizioni selvatiche e il 45% in uno stato seminaturale”. Proprio per questo il WWF con l’occasione lancia due appelli. Il primo alle istituzioni, “per dare finalmente valore al capitale naturale, in vista della Conferenza Nazionale sulla Biodiversità organizzata dal Ministero dell’Ambiente per l’11 e 12 dicembre”: 10 proposte concrete per proteggere la natura e renderla economicamente “visibile”. Il secondo invece direttamente dalla voce di Gianfranco Bologna, direttore scientifico Wwf Italia e curatore del rapporto, che chiede un’autentica, profonda e convinta svolta che coinvolta tutti i livelli della società, dalle stesse istituzioni ai singoli cittadini: «iIl mondo ha perseguito modelli di sviluppo basati sulla crescita continua che hanno intaccato drammaticamente il capitale naturale del pianeta, senza il quale non può esistere né benessere né sviluppo per l’intera umanità. Mettere “in conto” la natura è la nostra vera legge di stabilità. Alle istituzioni chiediamo di porre al centro dei sistemi politici ed economici  il capitale naturale e gli straordinari servizi che gli ecosistemi ci offrono, gratuitamente, tutti i giorni, perché solo così potremo avere una politica sana che mira al benessere e allo sviluppo delle persone. Ai cittadini chiediamo di sostenere il nostro impegno quotidiano perché questo capitale naturale sia sempre al sicuro e vitale, a beneficio della natura e del nostro futuro sul pianeta».

Fonte: Greenplanet

De Girolamo incontra ambasciatore USA Philips

Il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo ha ricevuto martedì scorso 3 dicembre l’ambasciatore degli Stati Uniti John Phillips. Lo si apprende da un comunicato del Mipaaf secondo il quale “l’incontro, particolarmente cordiale, è stato l’occasione per un confronto su temi di attualità, con particolare riferimento alla collaborazione tra i due paesi in materia di sicurezza ed educazione alimentare, lotta agli sprechi e aiuto agli indigenti”. Oltre a questo, al centro dei colloqui anche i temi centrali del dibattito internazionale “ anche nella prospettiva di expo 2015, a cui – conclude il Ministero – gli Stati Uniti hanno recentemente aderito”.

Fonte: Mipaaf, Agrapress

A Milano il Forum Food & Made in Italy – un viaggio nell’impresa del gusto

E’ previsto a Milano, il 10 dicembre prossimo presso la Sede Gruppo 24 Ore (Via Monte Rosa 91) il Forum Food & Made in Italy – un viaggio nell’impresa del gusto. A moderare i lavori cura del Sole 24 ORE Fernanda Roggero, Caporedattore, Food & Wine Editor del Gruppo  Il Sole 24 ORE. Molti gli interventi in programma, tra i quali ricordiamo la videointervista a Oscar Farinetti, Fondatore Eataly, sul tema “Il Made in Italy alimentare come leva per tornare a crescere”. Interverranno in proposito Lisa Ferrarini, Presidente Comitato Tecnico per la tutela del Made in e lotta alla contraffazione di Confindustria e Andrea Illy, Presidente Fondazione Altagamma. Alla domanda “Il food Made in Italy è pronto al digitale?” cercherà di rispondere invece Luca De Biase, Caporedattore Nova24, Il Sole 24 ORE, a colloquio con Emidio Mansi, Direttore Commerciale Pastificio Garofalo. Altra “voce nota” del mondo del food Made in Italy presente a Milano sarà Davide Paolini del Gastronauta (la celebre trasmissione radiofonica di Radio24 sulle eccellenze nel Bel Paese), che condurrà la tavola rotonda sul tema della “Valorizzazione del prodotto tipico locale nei mercati globali: la difesa delle biodiversità e il legame con il territorio”. Di particolare interesse per tutti gli operatori del biologico invece la tavola rotonda, condotta sempre da Fernanda Roggero, sul mondo del bio. “Verso una nuova cultura del “mangiar sano”: il bio come strumento di valorizzazione e internazionalizzazione del Made in Italy”, è infatti il tema del dibattito cui parteciperanno Paolo Carnemolla, Presidente FederBio, Gianni Cavinato, Presidente ICEA, Paolo Pari, Direttore Marketing Almaverde BIO e Dino Poggio, Amministratore Delegato Ki Group. Tra gli argomenti discussi le caratteristiche e gli obiettivi della produzione biologica, la provocatoria domanda “il bio è buono?”, un profilo del consumatore bio italiano e un approfondimento sul ruolo, il significato e l’importanza della certificazione. Nel pomeriggio, altre due tavole rotonde dedicate la prima al ruolo delle fiere di settore a sostegno e promozione del “Food in Italy” (che vedrà l’intervento degli AD delle Fiere di Parma, Verona, Milano e Colonia, oltre alla vicepresidente della Marketing Messe Frankfurt Italia), la seconda al complesso tema della sicurezza alimentare e della “filiera virtuosa”. Saranno affrontati i regolamenti attuali e gli scenari futuri nel settore delle etichette alimentari, la certificazione di prodotto e tracciabilità di filiera, i legami tra alimentazione, salute e benessere. L’evento è patrocinato da FederBio. Per informazioni su modalità e costi telefonare al numero 02.3022.3362/3217 oppure scrivere una email a: progetti.formazione@ilsole24ore.com

Fonte: FederBio

De Girolamo su Terra dei fuochi: ora “grande operazione verità”

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo commenta l’adozione in Consiglio dei Ministri del cosiddetto “decreto Terra dei fuochi”. “Questo decreto è un punto di inizio per una nuova Campania. Un Campania dove la legalità è un valore applicato quotidianamente. Era un atto doveroso per i miei concittadini e per tutti quegli agricoltori onesti che sono schiacciati tra la Camorra e un danno di immagine spropositato. In tempi rapidi effettueremo il monitoraggio, l’indagine e la perimetrazione delle aree contaminate della Terra dei fuochi. In seguito la stessa operazione sarà portata a termine nel resto delle zone agricole della Regione Campania. Controlleremo campo per campo, perché lo Stato c’è. L’obiettivo è quello di arrivare a definire con esattezza quali sono le terre inquinate e quali no. A conclusione dell’indagine provvederemo con decreto all’individuazione delle aree food e no food, mettendo così termine a odiose speculazioni alle quali stiamo assistendo, ma soprattutto garantendo la salute di chi vive e opera in quelle terre. Sarà una grande operazione verità, necessaria dopo tutto quello che si è scoperto. Con il decreto di oggi introduciamo nel nostro ordinamento anche il reato di combustione illecita di rifiuti, perché dobbiamo fermare i roghi che ogni giorno gettano veleni nell’aria di quella zona. Da oggi chi brucia andrà in carcere e non pagherà solo una semplice sanzione”. Con queste parole il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo commenta l’adozione in Consiglio dei Ministri del cosiddetto “decreto Terra dei fuochi”.  “La perimetrazione – ha aggiunto il Ministro – sarà svolta in ogni territorio dagli enti preposti che saranno supportati dai corpi di polizia specializzati. Se i proprietari non daranno accesso ai loro fondi, quelle terre saranno inserite automaticamente tra quelle dove non è possibile produrre alimenti. Serve la collaborazione di tutti, perché è finito il tempo del rimandare, del girare la testa dall’altra parte. Ora dobbiamo sapere, circoscrivere, porre rimedio e bonificare”.

Fonte: AIOL

Nuove norme dal Mipaaf per il Registro fertilizzanti

E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il DM n. 11175 del 17 luglio 2012 che definisce le nuove procedure di iscrizione informatizzata al registro dei fertilizzanti. Il Decreto modifica gli allegati 13 (Registro per i fertilizzanti convenzionali e Registro per i fertilizzanti consentiti in agricoltura biologica) e 14 (Registro dei fabbricanti di fertilizzanti) del Dlgs del 29 aprile 2010, n. 75 “Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88”. Il testo completo è disponibile a questo link. Qui invece la nota esplicativa per la presentazione delle domande di iscrizione al Registro dei fertilizzanti on-line  e i moduli relativi

 Fonte: Sinab