Suolo e Salute

Mese: Maggio 2013

A Firenze la decima edizione di Terra Futura

Si svolgerà dal 17 al 19 maggio prossimi a Firenze presso la Fortezza da Basso la decima edizione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale. La manifestazione è promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme a Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente. Fulcro della kermesse le buone pratiche di sostenibilità sia nel quotidiano, che nell’impresa e nella governance. Diverse le sezioni tematiche previste: Abitare naturale (edilizia sostenibile, prodotti e tecnologie costruttive a basso impatto ambientale), Azioni globali&welfare (intercultura, pace, diritti umani, volontariato, sussidiarietà, welfare partecipativo, campagne di sensibilizzazione, finanza etica e cooperazione internazionale), Mangiare e produrre sostenibile (agricoltura biologica e biodinamica, km zero, prodotti ecologici e tessile naturale), Comunicare la sostenibilità (media, editoria, web e comunicazione), Eco-Idea-Mobility mobilità sostenibile), EquoCommercio (commercio equo e solidale), Itinerari educativi per la sostenibilità (educazione, orientamento, formazione e ricerca), NuovEnergie (energie rinnovabili, risparmio energetico). Sono previsti inoltre numerosi incontri, dibattiti, workshop e seminari con epserti di economia, politica, cultura e del terzo settore, oltre a diversi spettacoli, laboratori didattici e momenti di animazione. L’ingresso è libero e gli orari al pubblico sono i seguenti: : venerdì 17 ore 9 – 20; sabato 18 ore 9.30-21 (area esterna fino alle 24); domenica 19 ore 10-20.

Per ulteriori informazioni  www.terrafutura.it

OrganicDataNetwork: al via il forum online sul mercato del bio

Il progetto “Data network for better European organic market information”, OrganicDataNetwork (“Rete per una migliore informazione sul biologico”, sito web www.organicdatanetwork.net), è stato finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 7 ° Programma Quadro dell’UE per il periodo 2012-2014. Il progetto di propone di migliorare la trasparenza del settore del mercato bio attraverso la disponibilità di un maggior numero di informazioni, utili per le scelte e le strategie dei decisori politici e dei diversi attori del settore. Il 13 marzo scorso si è tenuto a Newbury (UK) il ° workshop europeo del progetto, cui hanno partecipato circa 30 stakeholders di 17 paesi europei e del Marocco e della Tunisia. Nel corso del workshop sono stati esaminati i principali problemi legati alle rilevazioni di mercato (compresa l’individuazione delle aree merceologiche più difficili da monitorare) e sono state affrontate le possibili strategie utili per migliorare dati e statistiche. Tra le soluzioni discusse, la rilevazione anche dei settori più carenti in termini di informazioni  l’armonizzazione dei metodi di rilevazione statistica, reperimento di fondi e finanziamenti per incentivare la rilevazione dei dati, sviluppo di forme di specifica manualistica e assistenza tecnica nel settore della rilevazione dei dati, istituzione di tavole rotonde nazionali sul tema.

Sempre nel corso del workshop inoltre si è discussa la possibilità di rendere obbligatoria la rilevazione da parte degli organismi di certificazione di un numero maggiore di  dati di mercato al fine di migliorare al tempo stesso  il sistema di controllo da un lato e la trasparenza del mercato dall’altro.

Una sintesi dettagliata dei risultati del workshop è in corso di pubblicazione sul sito del progetto www.organicdatanetwork.net.

Come conseguenza degli spunti offerti dal workshop, è stato avviato il forum online di OrganicDataNetwork, che prosegue idealmente su piattaforma web i lavori e il confronto iniziato con il workshop. Il Forum costituisce infatti un’importante piattaforma di discussione e di scambio di idee su argomenti relativi ai dati del mercato del biologico e nasce con lo scopo di di mettere a disposizione uno spazio di confronto on line per tutti gli attori della filiera, che possono proporre nuovi temi di discussione, con l’obiettivo ultimo di rendere le informazioni sull’andamento del mercato del bio più complete e di più facile accessibilità.

Il professor Zanoli dell’Università Politecnica delle Marche, coordinatore del progetto, ha dichiarato: “Ci auguriamo che il forum venga usato per continuare la discussione e affrontare le sfide connesse alla rilevazione dei dati relativi al mercato biologico. Le informazioni derivanti dalle discussioni sul forum saranno la base per preparare il secondo workshop, che si terrà a Bari (Italia) il 10-11 luglio 2014, e che si focalizzerà sulle soluzioni ai problemi individuati durante il primo workshop e il forum. Incoraggiamo tutti gli attori coinvolti nella rilevazione dei dati sul mercato biologico ad aderire al forum e partecipare attivamente alla discussione proponendo nuovi temi di dibattito”.

“Il workshop ha evidenziato il ruolo cruciale del progetto nel fornire ai rilevatori dei dati una guida sui metodi di raccolta più appropriati, permettendo in tal modo di aumentare la trasparenza del mercato del bio europeo attraverso una migliore disponibilità d’informazioni”.

Il forum del progetto OrganicDataNetwork è disponibile a questo indirizzo.

Fonte: Sinab

Pubblciato “Misurare la sostenibilità dell’agricoltura biologica” a cura dell’INEA

E’ disponibile on line e scaricabile sotto forma di documento pdf la nuova pubblicazione INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria) “Misurare la sostenibilità dell’agricoltura biologica”. Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha infatti  affidato all’INEA lo studio su “Indicatori e metodologie per la sostenibilità: il caso dell’agricoltura biologica”, finanziato nell’ambito del Piano di Azione Nazionale per l’agricoltura biologica e i prodotti biologici, i cui  risultati sono presentati nel volume.

Il corposo lavoro dell’INEA (il volume consta di oltre 450 pagine) a cura di Carla Abitabile e Andrea Arzeni è finalizzato in particolare all’individuazione e alla misurazione di indicatori della sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’agricoltura biologica e all’approfondimento di alcune delle condizioni di contesto che ne favoriscono lo sviluppo. In questo modo INEA intende offrire un importante contribuito ai decisori politici in termini di analisi e valutazione ai fini dell’evoluzione delle politiche agricole per lo sviluppo del settore.

Il primo capitolo affronta il tema del rapporto tra sviluppo sostenibile e agricoltura biologica, ripreso anche nel secondo capitolo nel quale si individuano alcuni indicatori di sostenibilità ambientale per l’agricoltura biologica stessa. Il terzo capitolo si sofferma sulla dimensione sociale della sostenibilità nel comparto del bio, mentre il quarto prevede un’analisi concreta della sostenibilità delle aziende bio attraverso i dati RICA (Rete di Informazione Contabile Agricola). Il quinto capitolo del volume è dedicato invece ai rapporti tra sostenibilità, territorio, agricoltura biologica nel caso specifico delle Marche, di cui si descrive il contesto agricolo e le caratteristiche del settore produttivo biologico. L’ultimo capitolo, il sesto, affronta invece il complesso tema della  sostenibilità nella filiere biologiche, approfondendo in particolare  il caso di Varese Ligure e della cosiddetta “Valle del Biologico”, da anni certificata nella quasi totalità delle aziende da Suolo e Salute.

Fonte: INEA

A Piove di Sacco (PD) il primo “Festival delle DOP venete”

In programma oggi, giovedì 9 maggio 2013, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 presso la sede WigWam di Arzerello di Piove di Sacco (PD) il primo “Festival delle DOP venete”, organizzato da Veneto Agricoltura, tramite il suo sportello Europe Direct Veneto con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Veneto. I Consorzi DOP e IGP veneti partecipanti esporranno prodotti e materiale divulgativo permettendo al pubblico, comprese alcune scolaresche, di “entrare in contatto” con i prodotti veneti a marchio europeo. Nel corso della giornata sono in programma momenti informativi, dibattiti, attività di promozione e di valorizzazione. Info: 049/8293716

Fonte: Veneto Agricoltura

Sei stati firmano un accordo pro OGM mentre in Europa si raccolgono firme contro gli OGM

I governi di Australia, Brasile, Canada, Argentina, Paraguay e Stati Uniti hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a lavorare insieme nella direzione della rimozione delle barriere commerciali riguardanti i prodotti agricoli biotecnologici (ovvero gli OGM). Lo rende noto un documento diffuso dai tre governi, il cui testo completo in lingua inglese è consultabile a questo link. Quasi contemporaneamente, prosegue la raccolta firme lanciata dalla Fondazione Diritti Genetici su change.org/ogm, con l’obiettivo di chiedere ai ministri dell’ambiente, dell’agricoltura e della salute, l’applicazione della clausola di salvaguardia per scongiurare la coltivazione degli stessi OGM nel nostro paese. “Il ministero dell’agricoltura ha recentemente respinto la richiesta di un agricoltore di seminare mais transgenico ma lo stesso ministero – riferisce la fondazione – non ha confermato che il provvedimento sia stato adottato attraverso un decreto interministeriale”. E intanto le firme raccolte in pochi giorni hanno superato quota 7.000

Fonte: Agrapress

Neonicotinoidi: la Commissione decide per lo stop

Dopo la fumata nera da parte degli Stati Membri, che non avevano trovato un accordo in proposito, è stata la Commissione europea a decidere per lo stop ai neonicotinoidi con una moratoria di due anni che scatterà a partire dal primo dicembre 2013. I tre insetticidi pertanto non potranno più essere utilizzati in agricoltura almeno per i 24 mesi successivi: dopo il parere pubblicato dall’Efsa, l’Autorità europea di sicurezza alimentare, infatti, molte voci si erano levate perché fossero effettivamente banditi i principi attivi Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid presenti nei pesticidi e correlati con  l’aumento della mortalità  delle api e di numerosi altri insetti impollinatori. Malgrado il parere dell’Efsa, tuttavia, permanevano le resistenze da parte di numerosi Stati Membri, anche se 15 su 27 avevano espresso parere favorevole allo stop. Tra questi, anche l Germania, sulla cui posizione gravavano non pochi dubbi. Sono rimasti contrari invece otto paesi che hanno esplicitamente votato contro la proposta dell’esecutivo di Bruxelles, tra i quali l’Italia, la Gran Bretagna, l’Austria e il Portogallo. La palla è passata pertanto alla Commissione, che ha intanto disposto una sospensione biennale, con possibilità di proroga: al termine dei due anni, infatti, si valuteranno gli effetti ottenuti sulle popolazioni di insetti impollinatori e si sceglieranno le future linee di azione. Stante la decisione della Commissione, tutti e tre i pesticidi saranno vietati per tutte le colture che attraggono maggiormente le api, ovvero mais, colza, girasole e cotone, oltre che per tutti gli alberi da frutto. I pesticidi, pertanto, non potranno essere utilizzati prima della fioritura in nessuna forma, mentre resterà possibile il loro uso per le colture in serra e per quelle colture (come nel caso dei cereali invernali) che non sembrano interagire con il ciclo vitale delle api.

“Faremo tutto il possibile per assicurare che siano protette le nostre api – ha dichiarato il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare, Tonio Borg – poiché hanno un ruolo vitale per il nostro ecosistema e danno un contributo all’agricoltura europea pari a 22 miliardi di euro all’anno”. Nelle prossime settimane è attesa la ratificazione formale della decisione adottata dalla Commissione.

Fonte: Agronotizie