USA : gli agricoltori bio pagano per contaminazione da OGM

Food & Water Watch in collaborazione con OFARM (Organic Farmers’ Agency for Relationship Marketing) ha rivelato i risultati di un’indagine secondo la quale sono proprio I coltivatori non OGM a pagare il prezzo della contaminazione. Lo studio ha riguardato agricoltori di diciassette stati (in particolare del Midwest) rivelando che i rischi e gli effetti della contaminazione da OGM hanno ingiustamente gravato agricoltori biologici e non-GM sia in termini di lavoro extra  che di insicurezza finanziaria, diffondendo un forte scetticismo circa le possibilità di convivenza tra coltivazioni OGM e non OGM presso gli agricoltori stessi. Al contrario, secondo molti di loro ad essere in serio pericolo sono proprio i metodi di coltivazione tradizionali, fortemente minacciati dalla sempre più ingombrante presenza di organismi GM negli States. Paradossalmente, l’onere della contaminazione non è sostenuto in alcun modo da coloro che coltivano OGM. “Per cercare di evitare la contaminazione – ha dichiarato Oren Holle, presidente di OFARM – “ i nostri produttori non solo sono costretti a seguire i costosi standard della USDA Organic  ma ciò nonostante  troppo spesso devono affrontare costosi rifiuti da parte della stessa USDA motivati con una residua contaminazione da OGM”. Una situazione che senz’altro acuirà gli attriti da gli agricoltori che hanno scelto il metodo biologico e quelli che, al contrario, hanno scelto la redditività delle coltivazioni OGM. A questo punto, è lecito aspettarsi nei prossimi mesi ulteriori novità dagli Stati Uniti su uno dei temi che più sta agitando il mondo agricolo d’oltreoceano.
Fonte: Organic Market, Food and Water Watch

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