Suolo e Salute

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SUOLO E SALUTE AL SANA 2022

SUOLO E SALUTE AL SANA 2022

Al via a Bologna da domani all’11 settembre la 34° edizione della fiera di riferimento per il biologico italiano. Suolo e Salute vi aspetta presso i suoi spazi espositivi al padiglione 29

Tutto pronto per la partecipazione di Suolo e Salute al Sana 2022. Il nostro organismo di controllo e certificazione conferma infatti la sua tradizionale presenza al 34° salone del biologico e del naturale, a BolognaFiere da giovedì 8 a domenica 11 settembre, presso i propri spazi espositivi al padiglione 29 spazio D53.

Un palcoscenico di sostenibilità

Un’edizione che, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrà essere un’occasione di rilancio per il biologico, un segnale di ottimismo, un palcoscenico sempre più internazionale per disegnare un futuro di sostenibilità con riflessi positivi su tutta l’economia e l’intera società.

Dopo due anni di difficoltà, il Sana torna infatti alle dimensioni precedenti alla pandemia e si estenderà su 6 padiglioni con tre macroaree di riferimento:

– Food, con una panoramica completa sull’agroalimentare bio e naturale, comprensiva di nuovi trend, innovazioni e ricerche a favore di un’alimentazione biologica, sana e giusta;

– Care & Beauty dove saranno presenti le aziende produttrici e distributrici di cosmetici, prodotti per la cura del corpo naturale e bio, integratori ed erbe officinali;

– Green Lifestyle, con una proposta di prodotti e soluzioni pensati per il consumatore che vuole uno stile di vita ecologico, sostenibile e socialmente responsabile.

Al Sana è confermata la presenza di buyer da più di 40 Paesi del mondo, con una nutrita rappresentanza di operatori di catene di supermercati, distributori e leader del mercato bio da Austria, Danimarca, Francia, Germania, Regno Unito, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna e Svezia per l’Europa; da Stati Uniti e Canada per il Nord America; da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti per il Medio Oriente e, da Corea e Indonesia per l’Asia.

«Più di trent’anni fa, nel 1988 – afferma Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere – abbiamo avuto l’intuizione di affrontare per primi nel nostro settore i temi del biologico, del naturale, della sostenibilità: oggi quella scelta si dimostra un’avanguardia alla quale nessuno può sottrarsi, perché è su quei temi che si gioca il futuro del nostro pianeta».

«Il biologico italiano – afferma Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute -, punta di diamante dell’agroalimentare di qualità del nostro Paese, deve molto a SANA e ai tanti attori che, nel tempo, hanno fortemente creduto in questo paradigma di sviluppo agricolo».

Tra questi, in primo piano, vi è proprio Suolo e Salute che trae origini dall’Associazione, fondata a Torino nel 1969, pioniera nella promozione del metodo dell’agricoltura biologica. «Oggi il nostro organismo di controllo e certificazione – commenta D’Elia -, con la passione di sempre e i suoi oltre cinquant’anni di storia, certificando il 26% delle aziende bio italiane, continua a dare il suo fattivo contributo per aumentare la credibilità del settore che di fatto rappresenta la via maestra per mantenere la fiducia dei consumatori e ampliare ancora di più i margini di crescita».

I focus di Sana 2022

Tornano gli Stati generali del biologico con Rivoluzione Bio, giunta alla quarta edizione, con due giorni di dibattito, l’8 e il 9 settembre, tra istituzioni, esperti e player della filiera, con un confronto sulla nuova legge sul biologico e sui più recenti dati di mercato.  All’interno ospiteranno la presentazione dell’Osservatorio Sana realizzato con il sostegno di Ice.

Nuovo volto per la Via delle Erbe, iniziativa da quest’anno co-organizzata con Tecniche Nuove e la rivista l’Erborista, che si concentrerà sulle erbe blu, le piante che aiutano l’umore e il cui utilizzo attenua gli effetti del blue mood, lo stato d’animo caratterizzato da umore basso e tristezza.

Dopo il debutto nel 2021, torna a BolognaFiere Sanatech, il Salone professionale dedicato alla filiera della produzione agroalimentare, zootecnica e del benessere, biologica ed ecosostenibile.. Al centro della seconda edizione ci sarà la filiera produttiva dell’agricoltura biologica, insieme alle tecnologie innovative del bio-controllo, alla zootecnia, all’agricoltura 4.0 e al packaging sostenibile.

A Sana 2022 non mancherà come sempre la corposa serie di convegni e incontri di approfondimento, rivolti soprattutto agli operatori e ai professionisti. Le iniziative in calendario consentiranno alla community di operatori e buyer del settore di confrontarsi sui temi di maggiore attualità e sulle nuove tendenze per il settore.

Rivoluzione Bio 2022

Rivoluzione Bio 2022 sarà protagonista a Sana con due giornate, 8 e 9 settembre, e 4 sessioni dedicate ai temi strategici per il settore, con policy maker, esperti e professionisti. L’8 settembre si parlerà di politiche e strategie per il settore (ore 11) e di aggiornamenti dai mercati (ore 14.30) con i numeri chiave dell’Osservatorio Sana. Il 9 settembre toccherà a Terra e Vita moderare l’approfondimento delle 10.30 sul ruolo dell’agricoltura biologica nella transizione ecologica e nel contrasto alla crisi climatica mentre alle 14.30 il punto sarà sulla ristorazione collettiva.

Un quadruplo confronto tra istituzioni, business leader ed esperti del settore per facilitare la riflessione sul futuro del bio attraverso:

– la definizione delle azioni più efficaci per sostenere il ruolo del settore biologico, sempre più centrale per la transizione ecologica verso sistemi alimentari sostenibili;

– il dibattito e la promozione del Piano di Azione nazionale in grado di rispondere alle complesse sfide ambientali, sociali e climatiche del prossimo futuro;

– l’individuazione degli strumenti necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita del biologico in termini di offerta e consumi e parallelamente favorire l’aumento della consapevolezza rispetto agli standard e ai benefici dell’agricoltura biologica.

Per rimanere aggiornati sulla manifestazione: www.sana.it

SOMMARIVA TRA LE ECCELLENZE DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO SECONDO FORBES

SOMMARIVA TRA LE ECCELLENZE DELL’AGROALIMENTARE ITALIANO SECONDO FORBES

Il magazine internazionale premia una delle realtà di punta delle produzione di olio extravergine bio di qualità, tra le prime realtà ad essere certificate da Suolo e Salute nel lontano 1972

L’eccellenza è un mix di intuizione, capacità professionale, esperienza, storia, pazienza… Forbes Italia, l’edizione italiana del magazine più diffuso al mondo su cultura economica, leadership imprenditoriale, innovazione e lifestyle aggiorna il suo inserto speciale annuale dedicato all’eccellenze dell’agroalimentare made in Italy e per l’olio spicca la presenza di Sommariva. Storico produttore di extravergine d’oliva e sottoli ad Albenga (Sv), certificato bio da Suolo e Salute dal 1972, un vero pioniere del green (ha il numero progressivo 009 tra le aziende di Suolo e Salute).

La ricetta di Agostino

«Amore e rispetto per la terra – elenca Agostino Sommariva, ceo dell’azienda ligure che oggi guida l’azienda con il supporto della moglie Anna e dei figli Alice e Gabriele -. Possiamo riassumerla così la semplice filosofia che da oltre 107 anni accompagna il nostro lavoro, fatto di passione e impegno nel trasformare i frutti della nostra meravigliosa terra».

L’azienda produce olio evo, pesto genovese, carciofini sott’olio, olive taggiasche e altre eccellenze della Liguria. Lo fa curando tutto il percorso della filiera: dalla scelta e la cura della materia prima, fino ad arrivare al processo produttivo e al confezionamento. L’obiettivo aziendale è produrre qualità, nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Pioniere vero

«Mio padre Domenico – spiega Agostino – fu il pioniere del biologico in Italia insieme al professor Francesco Garofalo, fondatore di Suolo e Salute e Gino Girolomoni, fondatore della cooperativa Alce Nero nelle Marche». «Ottenemmo la prima certificazione biologica nel 1972 con “Suolo e Salute”, primo ente di certificazione biologica in Italia».

Tradizione, qualità, cultura

L’extravergine di oliva è per Sommariva il transfer ideale per unire territorio, ambiente e benessere. L’azienda produce una gamma di oli monovarietali e di blend che parte dal Cru Maina monocultivar taggiasco, il Cru Ruxia, extravergine biologico e Cru Muela che è l’extravergine 80% taggiasco e 20% altre varietà pignola, merlina e colombara. «Siamo sempre stati attenti alla salute sia dell’ambiente che delle persone. I nostri prodotti sono fatti con ingredienti che coltiviamo e produciamo personalmente. Per quanto riguarda il territorio, dal 2014 siamo certificati carbon trust, un titolo che attesta la riduzione di emissioni CO2. Inoltre utilizziamo solo fonti di energie rinnovabili».

Il riconoscimento di Forbes tiene conto della capacità dell’azienda Sommariva di unire tradizione famigliare, qualità artigianale e cultura. Il controllo di tutta la filiera produttiva consente a Sommariva di valorizzare una materia prima di estrema qualità attraverso un packaging originale ed elegante.

BIOFACH VERSIONE ESTIVA

BIOFACH VERSIONE ESTIVA

Appuntamento con Suolo e Salute a Norimberga dal 26 al 29 luglio

Né mare, né montagna. La terza via per gli indecisi delle vacanze è l’inedita versione estiva di Biofach. La maggiore fiera B2B di riferimento per il settore del biologico si svolgerà infatti eccezionalmente a Norimberga in Germania come edizione estiva una tantum dal 26 al 29 luglio 2022.

Una scelta resa necessaria per recuperare una edizione 2022 in piena presenza dopo le restrizioni causate nelle ultime due edizioni dall’emergenza Covid 19.

Suolo e Salute è presente

Suolo e Salute parteciperà con passione ed entusiasmo ad una rassegna che punta a esplorare la biodiversità del comparto biologico europeo e internazionale. Quattro giorni, dal martedì al venerdì, ricchi di incontri stimolanti, occasioni si scambio di idee e di spunti di riflessione.

Il biologico è infatti a un punto di svolta in Europa e il Biofach è la rassegna che rappresenta l’intera catena del valore, dalla coltivazione sostenibile alla trasformazione consapevole per la creazione di valore equamente condiviso. l luogo in cui le persone che fanno affari in modo responsabile e con il cuore hanno la possibilità di incontrarsi e fare rete, impegnate nei prodotti biologici e nel desiderio di lavorare insieme e creare un futuro sostenibile.

 

Suolo e Salute vi aspetta alla Pad. 4, Stand 336.

SUOLO E SALUTE RAFFORZA IL RUOLO DI LEADER DELLA CERTIFICAZIONE BIO

SUOLO E SALUTE RAFFORZA IL RUOLO DI LEADER DELLA CERTIFICAZIONE BIO

Balzo del numero degli operatori controllati nel 2021 che superano di slancio quota ventunomila.  Alessandro D’Elia (direttore generale di Suolo e Salute): «E’ l’effetto della nostra forza sul territorio, dell’esperienza e della riconosciuta affidabilità del servizio offerto».

  • 21.045 operatori controllati (+6,2% su base annua);
  • 606mila gli ettari (+6,5%);
  • 104 le aziende di produzione e preparazione e solo preparazione (+5,2%);
  • 567 le nuove notifiche (+21,5%);
  • 809 l’incremento degli operatori in dieci anni (+87,3% contro un incremento nazionale del 64%);

Suolo e Salute arriva così a certificare:

  • il 26% degli operatori biologici italiani,
  • il 30% della superficie agricola biologica nazionale.

Suolo e Salute conferma il suo ruolo di locomotiva della certificazione del biologico italiano.

Dall’analisi dei dati presentati all’Assemblea dei soci che si è tenuta a Fano (PU) lo scorso 28 aprile per l’approvazione del bilancio 2021, emerge infatti la forte crescita rispetto al 2020 sia del numero totale degli operatori controllati e certificati (+ 6,2%) che di quelli che hanno notificato per la prima volta la loro attività all’ente di certificazione (con un balzo pari a +21,5%).

Superata quota ventunomila

Il numero delle aziende certificate da Suolo e Salute ha superato la soglia delle 21.000 unità, arrivando per l’esattezza a 21.045 operatori tra produttori, preparatori, importatori ed esportatori. La superficie agricola totale controllata nel 2021 è stata di 606.250 ettari (+6,5% su base annua).

Numeri che confermano la leadership di Suolo e Salute nel settore del controllo e della certificazione delle produzioni biologiche con circa il 26% delle aziende bio in Italia e oltre il 30% della superficie coltivata in biologico.

I risultati sono stati caratterizzati da un trend molto positivo sia da un punto di vista operativo che economico: oltre ad un aumento del numero delle aziende certificate si è registrato anche un aumento del fatturato e degli investimenti per l’ottimizzazione dell’operatività e dell’efficienza aziendale.

Costa: «La sostenibilità passa da questo metodo di produzione»

«L’Unione europea – ricorda Angelo Costa, presidente di Suolo e Salute – fa affidamento sull’agricoltura biologica per realizzare gli importanti obiettivi di transizione ecologica contenuti nel Green Deal».

«Suolo e Salute – ribadisce il presidente–, assumendosi la responsabilità connessa al ruolo di primo ente di certificazione del bio in Italia e facendo tesoro di un’esperienza che dura da più di mezzo secolo, può testimoniare la correttezza di chi sceglie questo modello produttivo, il più efficace nel creare esternalità positive con effetti tangibili a livello ambientale, sociale ed economico».

I record che emergono dal Bilancio 2021 mettono infatti in evidenza la vitalità di quello che è il più “antico” ente di certificazione italiano. Nato dall’eredità dell’Associazione Suolo e Salute, fondata a Torino nel 1969, pioniera nello sviluppo e nella promozione del metodo dell’agricoltura biologica.

D’Elia: «È l’effetto della nostra forza sul territorio, dell’esperienza e della riconosciuta affidabilità del servizio offerto»

«Si tratta di una crescita considerevole – commenta Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – che conferma il nostro capitale di credibilità e affidabilità e che lancia un messaggio di fiducia per tutto il sistema del biologico italiano».

«Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una crescita dell’87% del numero delle aziende certificate e del 103% della superficie agricola utilizzata. Un risultato veramente importante – continua D’Elia – che va letto con il cuore. Nonostante le difficoltà abbiamo saputo affermare la nostra credibilità ed affidabilità, meritando la continua fiducia del mercato. Chiaramente i numeri e lo status di primo organismo di certificazione richiamano Suolo e Salute a un continuo senso di responsabilità nei confronti dei propri operatori e del sistema nel suo insieme».

I numeri

Dall’analisi dei dati definitivi del 2021 di Suolo e Salute emerge il saldo positivo di 1.221 nuovi operatori controllati e certificati (+6,2%) che hanno portato il totale a 21.045.

Un risultato significativo non solo a livello numerico ma anche qualitativo, sia per le realtà della produzione primaria che di trasformazione. Rispetto al 2020 c’è stato un incremento di 967 aziende di produzione primaria e 254 di produzione primaria/preparazione e sola preparazione. Le aziende certificate che effettuano la preparazione di prodotti biologici sono arrivate così in totale a 5.104 (+5,2%). Rispetto al 2020 non si è riscontrato solo un aumento numerico delle aziende ma, più in generale, e sicuramente più significativo, è l’aumento qualitativo delle nuove aziende controllate; infatti, tra i nuovi ingressi del 2021, sono numerose le aziende di preparazione con marchi importanti del panorama dell’agroalimentare italiano di qualità che hanno scelto Suolo e Salute per la certificazione del biologico.

Le aziende zootecniche biologiche controllate sono 2783, aumentate di 76 unità (+2,8%) rispetto al 2020.

L’incremento della superficie certificata è risultata più che proporzionale (37mila ettari di aumento pari +6,5%), portando ad una superficie agraria utile aziendale di 31 ettari, molto rilevante se confrontata con la media italiana di 7,9 ettari.

Effetto fidelizzazione

Risultati ancora più significativi alla luce della concorrenza di nuovi organismi di controllo e certificazione recentemente autorizzati che hanno portato il numero complessivo a 19. Nonostante questo, il numero delle aziende che hanno abbandonato il metodo di produzione o sono passate ad altri enti sono notevolmente diminuite rispetto al passato. «Un’evidenza – commenta D’Elia – che rivela un indice di qualità molto positivo, a dimostrazione del fatto che il servizio offerto da Suolo e Salute sia funzionale, generando una risposta ottimale in termini di fidelizzazione degli operatori controllati».

«Dietro ai risultati positivi raccolti anche quest’anno – spiega D’Elia-  c’è l’effetto della nostra forza sul territorio, grazie al prezioso contributo dei nostri tecnici ispettori e dei nostri colleghi delle 19 sedi sul territorio e dell’affidabilità del servizio fornito».

Ottimismo per il futuro

Uno sguardo di positività che riguarda anche il prossimo futuro. Infatti nei primi 4 mesi dell’anno le nuove aziende entrate nel sistema di controllo e certificazione di Suolo e Salute sono aumentate di circa 500 unità.

NUOVO REGOLAMENTO UE 848/2018: ANCORA MOLTI NODI DA SCIOGLIERE

NUOVO REGOLAMENTO UE 848/2018: ANCORA MOLTI NODI DA SCIOGLIERE

A gennaio scatterà l’applicazione del nuovo Reg. 848/2018. Una normativa complessa che richiede norme esecutive e di recepimento che ancora non hanno visto la luce. Un incontro tecnico organizzato da Suolo e Salute a Bagheria (Pa) ha fatto il punto sulle novità e sulle opportunità che potrebbero derivare dall’applicazione della nuova normativa. «Ma servono decisivi interventi chiarificatori nazionali su diversi punti».

Scatta la riforma del biologico europeo. Dal prossimo primo gennaio 2022 entra infatti in vigore il Reg. (Ue) 2018/848 del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il precedente Reg. 834/2007. Sarà un esordio non facile per il nuovo impianto normativo perché «nonostante lo slittamento di un anno causata dalla pandemia, sulla sua applicazione rimangono alcune incognite legate alla mancata pubblicazione degli ultimi regolamenti applicativi europei e alla mancata formulazione della normativa nazionale di attuazione».

L’incontro a Palazzo Butera

Lo ha ricordato Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute lo scorso 26 novembre a Bagheria (Palermo) nel corso dell’incontro tecnico “Nuovo regolamento Ue 2018/848, cosa c’è da sapere. Novità e opportunità per il biologico europeo” organizzato da Suolo e Salute.

L’incontro si è svolto nella suggestiva cornice di Palazzo Butera a Bagheria in provincia di Palermo davanti a un’attenta platea composta da numerosi tecnici, consulenti, liberi professionisti, per lo più appartenenti ai vari Ordini degli Agronomi e Forestali delle province siciliane.

Il nuovo regolamento è stato presentato nelle sue parti salienti da D’Elia assieme a Pancrazio Valastro, consulente Ufficio Qualità/Direzione generale di Suolo e Salute, Pietro Gemellaro, direttore regionale della sede siciliana dell’ente di controllo e certificazione e Roberto Trifiletti, responsabile controllo e certificazione bio.

Una leva per la crescita del bio

I relatori hanno ricordato che la normativa è stata concepita come uno strumento utile per la crescita del biologico europeo, rafforzandone il ruolo di volano per la sostenibilità ambientale, economica ma anche sociale dei territori, promuovendo le filiere corte e la produzione locale. L’articolato normativo è molto complesso, infatti, è costituito da molti regolamenti delegati ed esecutivi che certamente non ne facilitano la lettura rispetto al precedente regolamento molto più semplice. «Rispetto ai precedenti interventi normativi- è stato spiegato a Bagheria -, l’applicazione della nuova riforma del bio non è però immediata. Il Reg. 848/2018 costituisce infatti una legislazione di base che può essere aggiornata con atti delegati, che possono modificare o integrare il disposto comunitario anche attraverso atti esecutivi». Alcuni importanti interventi riguardano l’ambito del controllo e della certificazione, infatti, novità assoluta è l’innesto pieno nelle attività dei controlli ufficiali sanciti dal regolamento ue 625/2017.  L’obiettivo del legislatore è stato anche quello di introdurre maggiore trasparenza nei sistemi di etichettatura dei mezzi tecnici e delle sementi ammesse nel bio e di allargare l’orizzonte dei prodotti certificabili bio, come ad esempio il sale e i tappi di sughero. Nessuna novità riguardo alla certificazione della ristorazione collettiva.

Non siamo a “bocce ferme”

«Non siamo ancora a “bocce ferme” – ha concluso D’Elia-. Alla luce del ruolo attribuito al biologico per la realizzazione degli obiettivi di transizione ecologica e di neutralità climatica fissati dal New Green Deal è auspicabile un intervento chiarificatore da parte delle autorità nazionali per sciogliere alcuni nodi del regolamento e renderlo un’efficace leva di crescita delle produzioni biologiche italiane».

SUOLO E SALUTE INPUTS: LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DEI MEZZI TECNICI

SUOLO E SALUTE INPUTS: LA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DEI MEZZI TECNICI

Suolo e Salute, primo organismo di controllo e certificazione del biologico in Italia, ha deciso di mettere a frutto la sua esperienza e conoscenza globale del settore ed elaborare lo standard “SUOLO E SALUTE INPUTS” per la certificazione dei mezzi tecnici ammessi in agricoltura biologica.

Tale certificazione, non è regolamentata, ma diventa un’assunzione di responsabilità condivisa, tra l’ente certificatore e il fabbricante, rispetto alle caratteristiche del prodotto e al possesso dei requisiti al suo utilizzo in agricoltura biologica. L’intento è di contribuire a mettere ordine riguardo agli utilizzi dei mezzi tecnici, dove l’incertezza da parte degli operatori agricoli bio rispetto alla selezione dei prodotti è piuttosto diffusa e spesso genera anche provvedimenti da parte degli Organismi di Controllo. Tutto questo viene raccontato in un’intervista ad Alessandro D’Elia, Direttore Generale di Suolo e Salute, che trovate integralmente nell’articolo al seguente Link

Per maggiori informazioni sulla certificazione “Suolo e Salute inputs”: m.staiano@suoloesalute.it

www.suoloesalute.it

Fonte: Rivista Fertilizzanti