Suolo e Salute

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Cotecna Group e Suolo e Salute: insieme per creare valore

Cotecna Group e Suolo e Salute: insieme per creare valore

Bologna, 30 giugno 2025

Comunicato Stampa
Picciolo Etna Golf Resort & Spa, 20 Giugno 2025

Si è svolta il 20 giugno 2025, nella prestigiosa cornice del Picciolo Etna Golf Resort & Spa di Castiglione di Sicilia, la convention “Insieme per creare valore”, organizzata per suggellare l’acquisizione di Suolo e Salute – organismo di controllo e certificazione per il biologico, leader in Italia e in Europa – da parte di Cotecna Group, multinazionale svizzera attiva a livello globale nei servizi di analisi, ispezione e certificazione.

L’evento si è tenuto in un clima informale e non istituzionale, per favorire la convivialità e il dialogo in questa fase importante di integrazione tra le due realtà. Hanno partecipato, per Suolo e Salute, le figure chiave e i direttori regionali, insieme ad Angelo Costa e Alessandro D’Elia, rispettivamente Presidente Esecutivo e CEO. Per Cotecna erano presenti Sébastien Dannaud, CEO del gruppo ed altri dirigenti chiave dell’organizzazione. Hanno contribuito all’evento anche esponenti di Neotron, primario laboratorio di analisi a livello europeo, anch’esso parte del gruppo Cotecna.

A moderare i lavori è stato Ugo Nicosia, conduttore televisivo e profondo conoscitore del territorio etneo e delle sue eccellenze vitivinicole.

Dopo i saluti e il benvenuto iniziale, Sébastien Dannaud, ha aperto con una dettagliata presentazione del gruppo: dalla sua fondazione nel 1974 alla crescita costante in oltre 50 Paesi, fino ai valori fondanti di integrità, eccellenza e impatto positivo. Il focus si è poi spostato sul ruolo di Cotecna nel panorama della certificazione e ispezione internazionale, approfondendo le motivazioni che hanno portato all’acquisizione di Suolo e Salute, considerata una realtà strategica e complementare nella missione comune di garantire qualità e sostenibilità.

A seguire, Andrea Rizzo, CEO di Neotron, ha illustrato il modello vincente dell’integrazione tra gruppi, raccontando l’esperienza della propria azienda, acquisita da Cotecna nel 2019, come esempio concreto di sinergia efficace.

Il momento centrale dell’evento è stato affidato ad Alessandro D’Elia e ad Angelo Costa, che hanno ripercorso la storia di Suolo e Salute, i traguardi raggiunti, i valori condivisi e gli obiettivi per il futuro. La presentazione, accompagnata da testimonianze e video, ha rappresentato un momento di forte coesione tra tutti i partecipanti.

Molto apprezzata anche la tavola rotonda finale, nella quale tutti i relatori – tra cui Romain Petit, Chief Operating Officer, e Guido Dori, Chief Development Officer di Cotecna – hanno discusso i vantaggi reciproci dell’integrazione, evidenziando le opportunità concrete di crescita, innovazione e impatto positivo per produttori, clienti e territori.

A chiudere la giornata, Ugo Nicosia ha coinvolto i presenti in una suggestiva parentesi dedicata ai vini dell’Etna e al valore aggiunto del lavoro in biologico, sottolineando le potenzialità del legame tra certificazione, qualità e identità territoriale.

La convention si è conclusa con una frase simbolica, pronunciata a più voci dai protagonisti della giornata: “L’integrazione inizia da qui, da noi.”

Il giorno precedente all’evento è stato organizzato un momento di svago con visita a Taormina, sempre allo scopo di favorire l’interazione tra le persone, coltivare connessioni positive e alimentare il senso di appartenenza tra le due realtà. La sera del 20 giugno, a chiusura delle attività programmate, si è tenuta una serata unica presso il Picciolo Etna Golf Resort & Spa, ai piedi dell’Etna, con musica e cena di gala per celebrare insieme questo nuovo importante cammino aziendale, assaporando il calore, l’accoglienza e la cucina siciliana.

 

 

Cotecna Group and Suolo e Salute: Together to Create Value

Bologna, June 30, 2025

 

Press release
Picciolo Etna Golf Resort & Spa, 20 Giugno 2025

The convention “Together to Create Value” was held on June 20, 2025, in the prestigious setting of the Picciolo Etna Golf Resort & Spa in Castiglione di Sicilia. The event marked the acquisition of Suolo e Salute – a leading organic control and certification body in Italy and Europe – by Cotecna Group, a Swiss multinational operating globally in testing, inspection, and certification services.

The event was conducted in an informal and relaxed atmosphere to encourage networking and dialogue during this key phase of integration between the two Companies. For Suolo e Salute participated key figures and regional directors, along with Executive Chairman Angelo Costa and CEO Alessandro D’Elia. Cotecna was represented by Group CEO Sébastien Dannaud and other key executives. Contributors also included members of Neotron, a leading European testing laboratory and part of the Cotecna Group.

The event was moderated by Ugo Nicosia, television host and expert on the Etna region and its outstanding wine production.

After the initial greetings and welcome, Sébastien Dannaud opened with a detailed presentation of the group from its founding in 1974 to its steady growth in over 50 countries, emphasizing core values such as integrity, excellence, and positive impact. The focus then shifted to Cotecna’s role in the global inspection and certification landscape, highlighting the strategic and complementary nature of acquiring Suolo e Salute in their shared mission of ensuring quality and sustainability.

Following that, Andrea Rizzo, CEO of Neotron, presented a successful model of group integration by sharing his company’s experience following its acquisition by Cotecna in 2019, as a concrete example of effective synergy.

The centerpiece of the event was the joint presentation by Alessandro D’Elia and Angelo Costa, who retraced the history of Suolo e Salute, its achievements, shared values, and future objectives. The presentation, enriched with testimonies and videos, created a strong moment of unity among all participants.

The final roundtable discussion was also highly appreciated. All speakers – including Romain Petit, Chief Operating Officer, and Guido Dori, Chief Development Officer of Cotecna – discussed the mutual benefits of the integration, underlining the real opportunities for growth, innovation, and positive impact for producers, clients, and local areas.

To close the day, Ugo Nicosia led attendees through a captivating session on the wines of Etna and the added value of organic farming, emphasizing the potential of the connection between certification, quality, and regional identity.

The convention concluded with a symbolic phrase, voiced together by the day’s protagonists:
“Integration begins here, with us.”

The day before the event, a leisure outing to Taormina was organized to foster interaction, cultivate positive connections, and nurture a shared sense of belonging between the two organizations. On the evening of June 20, the event concluded with a unique celebration at the Picciolo Etna Golf Resort & Spa, at the foot of Etna, featuring music and a gala dinner to honor the beginning of this significant new corporate journey, enriched by the warmth, hospitality, and cuisine of Sicily.

LA VOGLIA DI SPERIMENTARE SALVA I VINI DI QUALITÀ DAL CLIMATE CHANGE

LA VOGLIA DI SPERIMENTARE SALVA I VINI DI QUALITÀ DAL CLIMATE CHANGE

L’esperienza di Massimo Maggio, patron dell’azienda Maggio Vini: attenzione alla natura, al biologico certificato da Suolo e Salute e alla “circolarità” della produzione, nel cuore del territorio assolato del Cerasuolo di Vittoria docg

Un’isola nell’isola. La rivista VVQ dedica un approfondimento a Maggio Vini, una realtà importante per il vino biologico siciliano, certificata da Suolo e Salute.  È una delle punte di diamante dell’enologia del Cerasuolo di Vittoria, l’unica docg presente in Sicilia. Un territorio in provincia di Ragusa con caratteristiche ambientali e climatiche uniche, nell’estrema punta meridionale della Trinacria. I rigogliosi grappoli d’uva ghermiti dall’aquila presente nello stemma comunale testimoniano la storica vocazione vitivinicola di questo territorio. Le coordinate geografiche spingono però Vittoria verso latitudini “africane”, posizionandola più a sud di Tunisi. E la scarsa altitudine raggiunta qui dai Monti Iblei mentre degradano verso il Mar Mediterraneo determina temperature medie decisamente elevate, più calde rispetto al resto dell’isola.

Inutile nasconderlo: la viticoltura di Vittoria è una delle più esposte all’impatto del climate change e per continuare a fare grandi vini occorre studiare e sperimentare, coltivare grandi competenze per migliorare continuamente il proprio standard di produzione.

Il legame con il territorio

Una necessità che per Massimo Maggio, terza generazione di questa famiglia di produttori, rappresenta un impegno quotidiano. Assieme alla sorella Barbara ha deciso di non spezzare il legame famigliare che lo lega a questa terra. Ha investito nella modernizzazione della cantina, salvaguardando però la tradizione dell’antico palmento. «Lo abbiamo – dice – restaurato conservando intatte le tracce di chi nei secoli è passato da cui, producendo il vino con la nostra stessa passione».

Il biologico come scelta di vita

Ne ha valorizzato i vigneti puntando sul recupero dei vitigni autoctoni, magari per scoprire il nuovo Frappato (il rosso profumato che assieme al Nero d’Avola costituisce la formula del Cerasuolo). Ha giocato la carta della naturalità di un territorio dove l’alternanza tra gli insediamenti civili, a partire dalle tracce archeologiche risalenti alla Magna Grecia, e le aree naturali protette testimonia una radicata cultura di rispetto ambientale. Per tutelare questa impronta ha puntato decisamente sul biologico assieme a Suolo e Salute, che certifica le tenute di Maggio Vini sin dalle prime conversioni, a cavallo del giro di boa del Millennio.

«Vigna del Pettineo – asserisce –, la tenuta di circa 60 ettari che è il cuore della nostra azienda, è per noi biologica da sempre, ovvero dall’inizio degli anni 2000 quando abbiamo iniziato a gestirla». Si tratta di una tenuta storica cresciuta attorno all’antico borgo omonimo, dove per decenni diverse famiglie hanno vissuto a pochi passi l’una dall’altra, dandosi una mano l’un l’altra nella piccola produzione vinicola e condividendo cantina e bottaia. «Oggi l’abbiamo trasformata in uno dei luoghi della nostra ospitalità, con i vigneti di Frappato, Nero d’Avola e di Grillo allevati ad alberello alternati a siepi, cespugli fioriti, erbe aromatiche, alberi da frutto che danno riparo e nutrimento ad uccelli ed insetti così come i muretti a secco diventano, oltre che testimonianze storiche, rifugio per i rettili. I nostri interventi e studi si spingono oltre sempre rivolti a preservare la bellezza della natura. «È stata la conversione al biologico – riconosce Maggio – ad accendere la miccia: da semplice scelta tecnica, metodo di produzione con disciplinari da seguire, è diventata per noi in breve tempo una filosofia di vita, un modo di vivere lavorare e produrre in armonia con la natura».

Top di gamma e novità trendy

Tra le corsie e gli stand dell’ultima edizione di Vinitaly, nel padiglione 2 siciliano, sempre più costellato di realtà biologiche, i top di gamma pluripremiati delle riserve bio “Vigna di Pettineo Cerasuolo di Vittoria Docg”,  e dei monovitigno sempre bio Vigna di Pettineo Frappato, Nero d’Avola e Grillo hanno riscosso un notevole successo per l’intensità e lo spessore. Ma sono le novità trendy e fun come il Luna nascente, uno spumante extra-dry prodotto con metodo Charmat da uve Frappato, a testimoniare la vocazione di questo motivato produttore per la sperimentazione.

Lingue di fuoco tra gli alberelli

«Quest’ultima – si rammarica – è in realtà un punto dolente per questo angolo di Sicilia». Le ricerche in viticoltura vengono infatti eseguite quasi sempre in areali “del Nord”, con altre caratteristiche pedoclimatiche. «Dobbiamo fare tutto in proprio. Ad esempio nell’inerbimento». «Lo adottiamo per difendere i terreni dall’erosione, oltre che favorire lo sviluppo di microrganismi e insetti, ma l’inerbimento totale, 2 mesi all’anno, nasconde pericolose insidie nella nostra zona».

Non per la competizione idrica. «La temevamo, ma con gli opportuni accorgimenti di gestione del suolo si può evitare». «I problemi che si sono manifestati sono invece di tipo, diciamo, “sociale”». «Quando è andato a fuoco – racconta- il terreno vicino lasciato a sterpaglia, le lame di fuoco si sono incuneate nei vigneti ad alberello, alimentate proprio dalle erbe seccate dal sole». «Quindi ora non applichiamo più l’inerbimento perenne, bensì lo rimuoviamo in estate parzialmente, lasciando strisce che coprono circa un quarto della tenuta per garantire la disseminazione delle erbe spontanee».

Biochar “dinamizzato”

Altra sperimentazione in proprio è stata proprio quella per la gestione della fertilità e della capacità idrica dei terreni attraverso il biochar. «È stata un successo: abbiamo carbonizzato il legname delle potature degli alberi da frutto in una carbonaia aziendale e poi lo abbiamo “attivato”, ovvero arricchito con letame e microrganismi per favorire la biodiversità del suolo (e ridurne la polverosità)». Con il clima secco e la forte insolazione il terreno di Vigna del Pettineo tenderebbe infatti a seccarsi, «Invece in questo modo non succede: il suolo rimane in salute e attivo. Sono ormai dieci anni che lo rivitalizziamo in questo modo».

Varietà reliquia

Altre prove sperimentali hanno riguardato il patrimonio ampelografico siciliano. Maggio Vini ha infatti partecipato al progetto di ricerca coordinato dall’Istituto vite e vino (Irvo) sulle varietà reliquia siciliane.

«Non si possono ancora utilizzare per etichette commerciali perché non sono iscritte a registro, ma dalle degustazioni sono emerse tipologie interessanti come il Cutrera (a bacca bianca), caratterizzato da maturazione tardiva, in grado di preservare un’eccellente acidità per basi spumanti anche a questa latitudine». «E un altro vitigno sconosciuto – che spero non rimanga tale – è l’Orisi (a bacca nera), caratterizzato da una decisa impronta fruttata e in grado di donare una “botta” di colore».

Magari potrà un giorno entrare nel disciplinare del Cerasuolo di Vittoria docg. Nella Vigna del Pettineo i vitigni Nero d’Avola e Frappato, autoctono di questa area, caratterizzato da eleganza e aroma floreale e speziato costituiscono ancora oltre il 75% della superficie, scalfita solo recentemente dall’avanzata di Grillo e Catarratto.

Bollicine circolari

«La nostra produzione – testimonia Maggio – è indirizzata per quasi il 95% all’estero, verso mercati sensibili come la Germania e il Nord Europa, dove il tema della sostenibilità e del biologico sono un vero biglietto da visita».

«L’attenzione per il territorio – mette in evidenza- per l’ambiente e la sostenibilità non può però essere il più possibile condivisa». «Per questo abbiamo deciso di non concentrarci solo su linee esclusive per mercati top, ma produrre anche linee più accessibili». L’ampiezza della gamma è così diventata uno dei tratti distintivi di Maggio Vini. «Luna Nascente, il metodo charmat da uve frappato, nasce da esigenze di circolarità». «Ovvero per non disperdere i grappoli che vengono diradati prima della raccolta per preservare questo vitigno caratterizzato da grappoli serrati». La vendemmia parziale anticipata di 15-20 si è infatti rivelata l’ottimo per la produzione delle basi spumante del Luna Nascente, un vero testimonial della filosofia spreco zero.

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AL MERANO WINEFESTIVAL L’AZIENDA DI GIOVANNA RACCONTA IL VINO CON L’ARTE

AL MERANO WINEFESTIVAL L’AZIENDA DI GIOVANNA RACCONTA IL VINO CON L’ARTE

Tre i vini premiati della storica realtà siciliana bio certificata da Suolo e Salute alla 31aesima edizione della kermesse altoatesina che ha proiettato per l’occasione un inedito cortometraggio

Raccontare il vino siciliano attraverso l’arte, la bellezza della natura e l’energia del territorio. É quello che ha fatto al Merano Wine Festival l’azienda agricola siciliana Di Giovanna. Realtà storica del bio (lo fa da 25 anni) certificata da Suolo e Salute.

Nel corso della manifestazione dedicata alla qualità esclusiva del made in italy enologico italiano sono stati tre vini premiati da The WineHunter Award:

  • Helios Grillo 830 mt DOC Sicilia 2020,
  • il Vurrìa Nerello Mascalese Rosato,
  • Helios Nero d’Avola DOC Sicilia 2019, tra i più importanti vini rossi prodotti dall’azienda.

 

Wine is sunlight

La cantina siciliana produttrice di vini autoctoni e internazionali tra Sambuca di Sicilia (AG) e Contessa Entellina (PA), non è nuova a premi e riconoscimenti; ma questa volta oltre ai vini portati in degustazione si è aggiunto un evento inedito: l’azienda ha proiettato nel corso della kermesse, presso il teatro Puccini di Merano,  il cortometraggio del regista Carlo Guttadauro ( Anam Cara comunicazione) dal titolo “Wine is sunlight” con protagonista Helios Grillo 830 mt, sugli scenari naturali siciliani, che introduce a una bellezza senza tempo e alla dimensione di biodiversità.

 

Un progetto totalmente ispirato dal luogo siciliano dove l’azienda sorge: «Pper me la Sicilia – afferma Melissa Di Giovanna, responsabile marketing & export – è un’isola magica, un posto speciale al centro del Mediterraneo e credo che il punto di forza sia proprio la sua luce, che conferisce una biodiversità unica, ed é quello che abbiamo voluto trasmettere fortemente con questo cortometraggio».

 

L’amore della Sicilia nel vino

«Sciascia – aggiunge Gunther Di Giovanna, che gestisce l’azienda di famiglia, insieme al fratello Klaus -diceva che la Sicilia intera ha una dimensione fantastica che colpisce tutti». «Abbiamo la fortuna di lavorare in questa terra dell’amore. Ed è quello che vogliamo mettere nel nostro vino ogni anno quando lo produciamo».

L’AZIENDA DI GIOVANNA, STORICA REALTÀ SICILIANA CERTIFICATA DA SUOLO E SALUTE, ARRIVA A 25 ANNI DI VINI BIO

L’AZIENDA DI GIOVANNA, STORICA REALTÀ SICILIANA CERTIFICATA DA SUOLO E SALUTE, ARRIVA A 25 ANNI DI VINI BIO

Veri custodi del territorio e sostenitori dei vitigni autoctoni siciliani, Gunther e Klaus Di Giovanna, eredi di una delle più antiche famiglie del vino in Sicilia, festeggiano a Sambuca (Ag) e Contessa Entellina (Pa) 25 anni di produzione certificata da Suolo e Salute con i “Bio Days”.

Tra i pionieri del biologico in Sicilia, l’azienda agricola Di Giovanna festeggia i venticinque anni dalla prima certificazione biologica e traccia la linea del futuro nel segno dell’enoturismo, del legame con il territorio e della produzione a impatto ridotto sul clima e sull’ambiente.

I fondatori Aurelio e Barbara Di Giovanna, hanno passato il testimone ai figli Gunther e Klaus, che continuano nella loro missione di una delle più intraprendenti famiglie del vino in Sicilia, veri custodi del territorio sin dal lontano 1968.

Nel cuore dei monti sicani

Nelle tenute di Contessa Entellina (Pa) e Sambuca di Sicilia (AG) i Di Giovanna puntano su vitigni siciliani autoctoni come Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Grillo, Catarratto e su alcune varietà internazionali come Chardonnay, Syrah e Merlot coltivati nei cinque vigneti di famiglia situati nelle piccole Doc di Contessa Entellina e Sambuca di Sicilia, nel cuore delle Terre Sicane. Cento ettari in tutto di cui 65 a vigneto bio.

L’inaugurazione di una nuova cantina

Nell’anno del venticinquesimo anniversario (1997-2022), i membri della famiglia Di Giovanna lanciano i “25 anni Bio Days”, appuntamenti con istituzioni locali, stampa, wine influencer, clienti horeca, agenti e winelover, per far conoscere l’azienda, il suo percorso, i vini e l’olio Gerbino. Per l’occasione, la cantina inaugura la nuova sala degustazione affacciata sui Monti Sicani e la collaborazione con l’Executive chef Davide Gallina del Donna Floriana, ristorante dei Mangia’s Resort, che proporrà, per occasioni speciali, wine&food experience esclusive, con un menù studiato sulla base delle caratteristiche dei vini.

Le motivazioni della quinta generazione

Durante gli incontri dedicati all’anniversario, Gunther e Klaus Di Giovanna – quinta generazione della famiglia – ripercorrono la storia e le scelte degli ultimi 25 anni. «Il nostro impegno nella produzione in biologico – spiega Gunther Di Giovanna -, sia in vigna che in cantina, ha origine dalle profonde motivazioni che caratterizzano la nostra storia familiare». «L’attenzione alla sostenibilità è una scelta di vita che non nasce da opportunità commerciali, anzi.  Non è stato facile nei primi anni ’90 fare capire al mercato il vino biologico, ma oggi possiamo dire di aver vinto una sfida difficile».

Per Di Giovanna il biologico è un metodo di produzione rigoroso e sottoposto a controllo da parte di enti di certificazione terzi, una circostanza che spinge a investire al meglio le competenze tecniche.

La scelta di convertire l’intera azienda al metodo biologico puntava a preservare la biodiversità del territorio. Oggi l’azienda si classifica tra le prime in Sicilia certificate bio e, dopo 25 anni di fedeltà al metodo biologico, si propone come leader nel suo segmento di mercato, esportando l’85% della produzione in molti paesi del mondo. Un traguardo raggiunto partendo dalla sperimentazione intrapresa dai fondatori Aurelio e Barbara Di Giovanna, protagonisti della rivoluzione enologica siciliana dagli anni ’70, sostenuta e innovata dai figli Gunther e Klaus.

BANDI PER IL BIOLOGICO AL SUD

BANDI PER IL BIOLOGICO AL SUD

Calabria e Sicilia aprono I bandi per il Psr 2022 per il biologico e altre misure

Calabria e Sicilia aprono le case per finanziare l’agricoltrura biologica.

Un mese di anticipo in Calabria

È infatti disponibile, sul sito istituzionale www.calabriapsr.it, e con un mese di anticipo l’avviso pubblico per la presentazione delle domande di pagamento delle misure 10 “Pagamenti agro-climatici- ambientali”, 11 “Agricoltura biologica” e 14 “Benessere degli animali”, in riferimento alle riconferme dell’annualità 2022.

Le domande dovranno essere presentate attraverso il portale Sian entro il 16 maggio. Le stesse potranno tuttavia essere presentate con un ritardo massimo di 25 giorni di calendario successivi rispetto al termine previsto, ma in tal caso l’importo eventualmente spettante verrà decurtato dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo. Le istanze formalizzate oltre il 10 Giugno 2022 saranno invece considerate irricevibili.

120 milioni in Sicilia

Anche la Sicilia sostiene il biologico regionale. Dal Programma di Sviluppo Rurale sono infatti in arrivo 120 milioni con la pubblicazione di tre bandi che interessano le coltivazioni biologiche, l’indennità compensativa e il benessere animale.

Nello specifico si tratta di 60 milioni di euro per la Misura 11 su “Agricoltura biologica”,  il cui obiettivo è incrementare e mantenere un sistema di produzione ecosostenibile che contribuisce al miglioramento della qualità del suolo, dell’acqua e dell’aria, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici e al miglioramento della biodiversità.

Altri 30 milioni sono per la Misura 13 su “Indennità compensativa”, per  mantenere e far proseguire l’attività agricola-zootecnica agli allevatori che operano nelle zone montane, garantire il presidio per la salvaguardia del territorio e compensare gli allevatori dei costi di produzione aggiuntivi.

Trenta milioni di euro riguardano la Misura 14 “Benessere degli animali” che ha la finalità di promuovere il benessere degli animali attraverso specifici impegni assunti volontariamente dagli allevatori, che vanno oltre i requisiti obbligatori previsti dalla normativa vigente e oltre la pratica ordinaria, in grado di incidere sul benessere psico-fisico degli animali.

DE GUSTI ARTE, DOVE IL CIBO SOSTENIBILE INCONTRA LA CULTURA

DE GUSTI ARTE, DOVE IL CIBO SOSTENIBILE INCONTRA LA CULTURA

Largo alle produzioni sostenibili e alle tipicità siciliane nell’evento patrocinato da Suolo e Salute in programma alla Villa Filippina di Palermo dal 13 al 16 maggio prossimi

Il mondo del food & wine incontra quello dell’arte nella splendida cornice del parco della settecentesca Villa Filippina a Palermo. “DeGusti Arte” è infatti l’evento patrocinato da Suolo e Salute che si terrà in questa suggestiva location dal 13 al 16 maggio prossimi, con la presenza di 40 espositori e produttori tra cantine vinicole, caseifici, distillerie, aziende agricole, aziende agroalimentari, artisti chiamati a testimoniare l’impegno e la creatività di chi produce in modo sostenibile.

Arte, show cooking e workshop

Dopo il successo della prima edizione “messa in scena” dal 3 – al 5 dicembre 2021 al Real Teatro Bellini di Palermo gli organizzatori della società Inkilo hanno predisposto un upgrade della manifestazione, sperimentando una progettazione adattata agli spazi di Villa Filippina che consentono di ampliare l’offerta artistica, I percorsi di degustazione e le aree tematiche per gli show cooking ed i workshop.

Uno scrigno di tesori architettonici

Costruita nel 1755 per volere di Don Angelo Serio, sacerdote amante dell’arte appartenente alla Congregazione di S. Filippo Neri, Villa Filippina è situata nel pieno centro di Palermo ed è caratterizzata da un vasto spazio quadrangolare, recintato per tre lati da portici lunghi 140 metri, su cui corre una terrazza praticabile. L’edificio, scelto per la sua rilevanza storica e l’indiscussa bellezza architettonica, cela al suo interno un autentico scrigno di tesori: affreschi, colonnati, statue, fontane ed i suoi 10.000 mq di giardino.

Il ruolo di Suo e Salute

Per Suolo e Salute si tratta di una location ideale per valorizzare l’incontro tra arte e produzioni biologiche, ben rappresentate dall’equilibrio tra uno spazio naturale ben gestito e aperto al pubblico e il valore artistico dell’edificio storico. Nel corso della manifestazione sono previsti focus di approfondimento dedicati alle produzioni tipiche siciliane. Una novità sarà il tema della frutta autoctona siciliana, della frutta esotica e delle nuove coltivazioni sorte recentemente sul territorio isolano. Alcuni chef siciliani selezionati dall’organizzazione presenteranno i loro migliori progetti enogastronomici per accostare al vino carni, pesce e cucina vegetariana. Uno spazio sarà dedicato ai dolci tipici da assaporare con un buon distillato siciliano.