Suolo e Salute

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SUOLO E SALUTE GOLDEN SPONSOR DELL’EUROPEAN ORGANIC CONGRESS 2025

SUOLO E SALUTE GOLDEN SPONSOR DELL’EUROPEAN ORGANIC CONGRESS 2025

Il biologico del futuro? Dovrà mantenere radici solide ed essere attrattivo per i giovani. Dovrà preservare la sua distintività, essere competitivo e sostenibile

Venerdì scorso si è concluso a Varsavia l’European Organic Congress 2025 (EOC2025). Il congresso, nell’ambito della presidenza polacca del Consiglio UE, è stato co-organizzato da IFOAM Organics Europe – anche grazie al supporto degli sponsor, tra cui Suolo e Salute – dalla Camera Polacca del Cibo Biologico (PIZE) e dal Ministero dell’Agricoltura polacco.

Ai tre giorni di lavori, dal 25 al 27 giugno 2025, hanno partecipato oltre 250 esperti del settore, tra agricoltori, ricercatori, tecnici, nonché diversi rappresentanti di istituzioni e organismi di certificazione. Sono state più di 10 le sessioni di confronto, con visite guidate presso un centro logistico specializzato nella vendita di prodotti biologici e presso un’azienda agricola bio. Si è trattato senza dubbio di uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per il biologico europeo, con un obiettivo chiaro: “Strengthening Organic Roots for a Competitive and Sustainable 2050”. Il biologico del futuro, infatti, dovrà mantenere radici solide ed essere attrattivo per le nuove generazioni. Dovrà preservare la sua distintività, per contrastare il dilagante greenwashing; dovrà garantire redditività alle imprese e un prezzo equo ai consumatori. In sintesi, dovrà essere al tempo stesso competitivo e sostenibile. Insomma, le sfide che attendono il settore non sono poche.

Suolo e Salute, recentemente entrato a far parte del gruppo Cotecna, è stato golden sponsor dell’evento. Il commento di Alessandro D’Elia, general manager della società: “È stato un evento stimolante, un’occasione di crescita e di confronto con i diversi attori del biologico europeo. Il biologico è sano e può raggiungere gli obiettivi solo se manterrà il suo carattere distintivo e saprà essere competitivo, ovvero in grado di garantire la giusta redditività alle imprese e un prezzo equo ai consumatori. Da anni supportiamo le iniziative di IFOAM OE perché riteniamo fondamentale sostenere sia le azioni di presidio politico a tutela del settore, sia le iniziative di confronto e di rilancio del biologico europeo. E’ ben chiaro, non ci sarà futuro se il settore non sarà in grado di attrarre i giovani.”

La politica agricola dell’UE dopo il 2027 dovrà sostenere la crescita del biologico, non solo a parole ma anche con i fatti, trattandosi dell’unico sistema agricolo sostenibile regolamentato nell’Unione.

È ancora necessario lavorare molto sulla promozione delle “esternalità positive” derivanti dall’applicazione del metodo biologico, magari coinvolgendo direttamente i consumatori e le nuove generazioni. I giovani hanno bisogno di sentirsi parte attiva del cambiamento. L’agricoltura biologica, infatti, rappresenta una delle risposte più forti alla crisi climatica, idrica e alla perdita di fertilità del suolo.

Come ha affermato Luis Carazo Jimenez, della DG AGRI della Commissione Europea:

L’agricoltura biologica è una grande storia di successo, nonostante le sfide. Questo settore ha un enorme potenziale e offre prospettive a lungo termine: quindi, restiamo positivi!”

Prossimo appuntamento per il biologico europeo è l’Organic Summit 2025 in Danimarca, che si terrà il 18 e 19 agosto. Il summit si concentrerà sul ruolo cruciale dell’agricoltura biologica nella trasformazione del sistema alimentare globale.

Fonte: Suolo e Salute

IL BIOLOGICO COME SOLUZIONE ALLA CRISI IDRICA

IL BIOLOGICO COME SOLUZIONE ALLA CRISI IDRICA

IFOAM Organics Europe chiede il riconoscimento del biologico tra le misure strategiche per la tutela delle risorse idriche

L’agricoltura biologica può giocare un ruolo chiave nel contrastare la crisi idrica in Europa. A sostenerlo è IFOAM Organics Europe, che invita la Commissione europea a includere esplicitamente il biologico nella futura Strategia di resilienza idrica.

Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, il 63% dei corpi idrici superficiali dell’UE non è ancora in buone condizioni ecologiche, con l’agricoltura tra le principali fonti di pressione. Il biologico, però, offre soluzioni efficaci: migliora la qualità dell’acqua, aumenta la disponibilità idrica e rafforza la resilienza agli eventi climatici estremi, grazie all’assenza di fertilizzanti e pesticidi di sintesi.

Per questo, IFOAM chiede che il biologico sia riconosciuto tra le misure strategiche per la tutela delle risorse idriche, la biodiversità e la riduzione dei costi ambientali.

 

Per approfondimenti:

IFOAM Organics Europe

JAN PLAGGE RIELETTO PRESIDENTE DI IFOAM ORGANICS EUROPE

JAN PLAGGE RIELETTO PRESIDENTE DI IFOAM ORGANICS EUROPE

All’Assemblea Generale del 21 giugno, i membri di Ifoam Organics Europe hanno eletto un nuovo Consiglio confermando Jan Plagge per un terzo mandato al vertice

Quarantuno membri provenienti da 19 Paesi hanno, online e di persona, partecipato all’Assemblea Generale di Ifoam Organics Europe del 21 giugno. Unanime il consenso per l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione presieduto per il terzo mandato consecutivo da Jan Plagge. Dopo la sua rielezione, il presidente ha dichiarato: «È un onore essere rieletto presidente del movimento biologico europeo. Questi sono tempi difficili, poiché la riduzione dei pesticidi e la protezione della biodiversità sono diventate questioni altamente politicizzate e polarizzanti e molti produttori biologici si trovano ad affrontare una difficile situazione di mercato».

La transizione ecologica è più che mai necessaria

«Eppure la trasformazione del nostro sistema alimentare è più che mai necessaria e l’agricoltura biologica rimane uno strumento politico cruciale per rendere più verde la nostra agricoltura e rivitalizzare le aree rurali in Europa».

Con la risoluzione adottata dall’Assemblea Generale, il movimento del biologico ribadisce chiaramente il proprio sostegno al Green Deal dell’Ue e alla strategia Farm to Fork. «Sottolineando però – evidenzia Plagge – quanto sia importante salvaguardare un approccio olistico all’innovazione, un modo di agire che alla lunga è più efficiente rispetto all’intensificazione  produttiva di un sistema agroalimentare ad alti input». «Per questi motivi, e per proteggere il modello europeo dai padroni dei brevetti, la stragrande maggioranza dei produttori biologici vuole che il processo di produzione biologico rimanga privo di ogm, comprese le nuove tecniche genomiche (Ngt o Tea, come vengono chiamate in Italia)».

Riconfermate anche le vicepresidenti

Plagge, tedesco, 52 anni, è Presidente di Bioland e ha molti anni di esperienza nello sviluppo del settore biologico dopo un passato come agricoltore biologico e consulente di agricoltura biologica. Ha già ricoperto la carica di Presidente di Ifoam Organics Europe nei due mandati 2018-2020 e 2020-2023. Sono stati rieletti anche entrambi i vicepresidenti del consiglio di amministrazione.

Dora Drexler, direttrice dell’ÖMKI, l’Istituto di ricerca ungherese sull’agricoltura biologica. «Se vogliamo – ha detto – raggiungere gli obiettivi delle strategie Farm to Fork e Biodiversity, i responsabili politici dovrebbero rafforzare gli sforzi di ricerca dell’UeE dedicati al biologico e ad altri approcci agroecologici».

 

Marian Blom, leader del progetto Knowledge & Innovation di Bionext, ha dichiarato: «Abbiamo bisogno di indicatori che misurino la sostenibilità in tutte le sue dimensioni, compresa la protezione della biodiversità, l’uso di pesticidi e il cambiamento climatico. Il biologico offre una soluzione sistemica a problemi complessi». Subito dopo l’ elezione, il Consiglio ha festeggiato assieme al Commissario Ue Wojciechowski, primo ospite ufficiale dell’Organic House.