Suolo e Salute

Tag Archives: agricoltura biologica

THE LANCET: IL SISTEMA ALIMENTARE? TUTTO SBAGLIATO, TUTTO DA RIFARE

THE LANCET: IL SISTEMA ALIMENTARE? TUTTO SBAGLIATO, TUTTO DA RIFARE

Per salute delle persone e del pianeta, clima e giustizia non si può più rinviare un cambiamento profondo dei metodi produttivi

Nel decennio scorso The Lancet (una tra le più prestigiose riviste scientifiche di ambito medico, pubblicata dal 1823) aveva dato vita a una commissione di alto livello composta da 37 scienziati provenienti da 16 Paesi, chiamata a delineare una dieta salubre e sostenibile.

 

Da una revisione completa della letteratura scientifica, già il primo rapporto della Commissione indicava come sostenere e accelerare la trasformazione del sistema alimentare: per la salute del pianeta e dei suoi abitanti è necessario un raddoppio del consumo di ortaggi, frutta, frutta a guscio e legumi, con un contestuale dimezzamento di zuccheri e carni rosse entro il 2050.

 

Ora la commissione ha presentato il nuovo rapporto 2025, aggiornando la proposta della planetary health diet (la dieta planetaria della salute), che con approccio rigoroso misura e valuta l’impatto che i sistemi alimentari hanno nel determinare il superamento dei limiti planetari, esplora le questioni complesse legate alla giustizia alimentare, propone nuove ricerche e approfondimenti, e formula raccomandazioni sulle azioni da intraprendere, con tanto di tabelle di marcia.

Tra i punti salienti del documento:

  • I sistemi alimentari sono il principale fattore di superamento dei limiti planetari e sono responsabili di circa il 30% delle emissioni di gas serra dovute all’uomo
  • Il 30% dei consumatori più ricchi è responsabile di quasi il 70% della pressione ambientale legata all’alimentazione, mentre 3,7 miliardi di persone non possono permettersi una dieta sana.
  • Il passaggio a diete più sane e ricche di vegetali potrebbe prevenire 15 milioni di morti premature all’anno a livello mondiale
  • La trasformazione dei sistemi alimentari richiede un’azione coordinata: diete più sane, dimezzamento delle perdite e degli sprechi alimentari, aumento della produttività e pratiche di produzione sostenibili.

 

Non si tratta solo di cibo, si tratta di clima, salute e giustizia. In Europa abbiamo già una strada da seguire, che è quella dell’agricoltura biologica, uno standard rigoroso e trasparente, un sistema che combina salute, ambiente ed equità e uno strumento pronto per essere implementato su larga scala per ridurre le emissioni, ripristinare gli ecosistemi e dare ai cittadini accesso a diete più sane.

 

Per leggere il rapporto e saperne di più: https://www.thelancet.com/commissions-do/EAT-2025

PIACENZA, CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL VINO BIOLOGICO

PIACENZA, CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL VINO BIOLOGICO

Le novità per la difesa del vigneto biologico: ricerca e esperienze pratiche

 

Dal 24 al 26 ottobre si tiene a Piacenza il salone Tecnovitis, mostra convegno sull’innovazione tecnologica in viticoltura, che comprende anche la conferenza internazionale Enoforum Bio 2025, che mira a diffondere le conoscenze più aggiornate sulle pratiche di produzione di uva e vino secondo i principi dell’agricoltura biologica.

Nel contesto europeo, il vino biologico ha ormai superato la soglia delle nicchie di mercato, con aree di vigneto biologico che raggiungono il 22% in Italia, il 14% in Francia e percentuali analoghe in Spagna e Germania; tra le difficoltà legate ai cambiamenti climatici e le sfide del mercato, il comparto dimostra resilienza e offre soluzioni tecniche anche ai produttori non biologici.

Nella mattinata di venerdì 24 si terrà la conferenza internazionale con relatori e pubblico collegati online e presenti in sala.

Tra i relatori  Johanna Döring (HochSchule Geisenheim University), Franco Meggio (dipartimento di Agronomia animali alimenti risorse naturali e ambiente dell’università di Padova), Fabrizio Battista (R&D Lallemand Oenology), Tiziana Nardi (ricercatrice CREA), Benedetta Del Rosso (Stazione sperimentale per la viticoltura SPEVIS) e Stéphane Becquet (Vignerons Bio Nouvelle Aquitaine & Institut Technique de l’Agriculture Biologique), che presenterà quanto c’è di nuovo nella difesa del vigneto biologico in Francia.

 

La partecipazione è gratuita.

La conferenza è valida come riconoscimento di crediti formativi professionali per gli iscritti al Collegio nazionale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati e come riconoscimento di quattro crediti formativi per i soci Assoenologi.

 

Per saperne di più:

https://enoforum.eu/enoforumbio-2025/

https://www.vigneto.bio/

L’AMBIENTE IN EUROPA È IN PERICOLO: IL NUOVO RAPPORTO EEA LANCIA L’ALLARME PER IL 2025

L’AMBIENTE IN EUROPA È IN PERICOLO: IL NUOVO RAPPORTO EEA LANCIA L’ALLARME PER IL 2025

Bruxelles, 2 ottobre 2025 – Nonostante i significativi progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, lo stato generale dell’ambiente in Europa continua a peggiorare. A rivelarlo è il nuovo rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), intitolato “L’Ambiente in Europa 2025”, pubblicato oggi. Il documento, frutto di un’analisi dettagliata basata su dati provenienti da 38 Paesi, lancia un chiaro segnale d’allarme: la natura europea è in crisi.

Secondo il rapporto, i principali problemi ambientali sono il degrado degli ecosistemi, la perdita di biodiversità e la perdita di fertilità dei suoli e, più in generale, lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali. A questi si aggiunge l’accelerazione del cambiamento climatico, che aggrava ulteriormente la situazione e minaccia direttamente la qualità della vita, la sicurezza e la prosperità economica dei cittadini europei.

“È urgente ripensare il nostro rapporto con la natura. Solo attraverso il ripristino degli ecosistemi e una gestione sostenibile delle risorse naturali sarà possibile garantire un futuro prospero e sicuro per l’Europa” – ha dichiarato Leena Ylä-Mononen, direttrice esecutiva dell’EEA, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a Bruxelles insieme alla Commissione Europea.

Il rapporto rappresenta la più ampia valutazione ambientale mai realizzata dall’EEA e offre una panoramica dettagliata dello stato e delle tendenze ambientali nel continente. Realizzato in collaborazione con la rete Eionet – che coinvolge esperti ambientali di 32 Paesi membri dell’EEA e sei Paesi cooperanti – il documento sarà una risorsa chiave per la definizione delle politiche ambientali dell’UE nei prossimi cinque anni.

Le previsioni non sono incoraggianti: la maggior parte delle tendenze ambientali mostra segnali preoccupanti e richiede interventi urgenti da parte delle istituzioni e della società civile.

Il rapporto sarà al centro della conferenza “L’Ambiente dell’UE per la prosperità e la resilienza”, in programma domani, 3 ottobre, a Bruxelles. L’evento, promosso dalla Presidenza danese del Consiglio dell’Unione Europea e dal Segretariato generale del Consiglio, vedrà la partecipazione di rappresentanti di alto livello delle istituzioni europee, del mondo industriale e del terzo settore. Tra gli interventi previsti vi sarà anche quello del presidente dell’ISPRA, Stefano Laporta.

In Italia, la diffusione del rapporto sarà accompagnata da un evento nazionale il prossimo 28 ottobre, durante il quale verranno presentati anche due documenti complementari:

  • il rapporto “Lo Stato dell’Ambiente in Italia 2025: Indicatori e Analisi” a cura dell’ISPRA

  • il “Rapporto Ambientale SNPA”, elaborato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente

Entrambi i rapporti nazionali si basano sul medesimo quadro informativo del rapporto europeo e contribuiranno a fornire strumenti operativi e conoscitivi per la pianificazione ambientale italiana.

Il messaggio del rapporto è chiaro: l’Europa non può più permettersi di ignorare lo stato critico del proprio ambiente. Serve un cambio di rotta immediato e ambizioso, che coinvolga governi, imprese e cittadini affinché la transizione ecologica diventi una realtà concreta, non soltanto uno slogan politico.

È da qui che bisogna ripartire: individuando tecniche e processi realmente sostenibili, capaci di tutelare il nostro ecosistema. Non c’è più tempo per rimandare decisioni, né per cedere all’influenza di chi ancora nega l’emergenza climatica.

Tra le alternative virtuose, l’agricoltura biologica rappresenta un valido alleato dell’ambiente, perché si fonda su un modello produttivo che riduce l’impatto negativo sull’agroecosistema. Pratiche come l’eliminazione dei pesticidi chimici, la rotazione delle colture e la tutela della biodiversità dimostrano come sia possibile coltivare rispettando la natura — senza sfruttarla.

Per approfondimenti: https://www.isprambiente.gov.it/en/news/published-the-report-on-the-environment-in-europe-2025

BIO, CRESCONO SAU. NUMERO DI OPERATORI E PESO SUL TOTALE DELLE SUPERFICI

BIO, CRESCONO SAU. NUMERO DI OPERATORI E PESO SUL TOTALE DELLE SUPERFICI

Le anticipazioni del ministero: superati i due milioni e mezzo di ettari, sfiorati i 100mila operatori

Con sei anni di anticipo rispetto al 2030, in sette regioni (Toscana, Calabria, Sicilia, Marche, Basilicata, Valle D’Aosta e Campania), ma anche nella provincia autonoma di Bolzano si è già superato l’obiettivo europeo di portare al 25% la quota di biologico nella Superficie agricola.

 

Ma anche Lazio e Puglia, rispettivamente con il 23,4% e il 24,5%, sono molto vicine al traguardo.

I dati emergono dall’anticipazione del rapporto “Bio in cifre” che ISMEA ha presentato in occasione della “Giornata europea del Biologico” al ministero dell’Agricoltura (la versione definitiva del rapporto sarà pubblicata a dicembre).

 

Dal rapporto (relativo al 2024) emerge che la superficie biologica incide su quella totale nella misura del 20,2% (sostanzialmente stabile rispetto al 2023, l’aumento è dello +0,4%).

Gli ettari coltivati con metodo biologico sono in tutto 2.514.596 (comprese le superfici in conversione); qui la crescita è del +2,4% rispetto all’anno precedente, mentre è di un più robusto +68% su dieci anni.

In parallelo alle superfici aumenta anche il numero degli operatori biologici, che alla fine del 2024 erano complessivamente 97.170 (+2,9% sul 2023 e + 62% nell’ultimo decennio), di cui più dell’89% (esattamente 87.042) erano aziende agricole (+3,4% sul 2023).

 

Anche la domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori italiani si conferma robusta e in continua espansione.

 

Potete leggere l’intera anticipazione del rapporto a pagina https://sinab.it/bionovita/giornata-europea-del-biologico-a-roma/

IN ARRIVO IL MARCHIO DEL BIOLOGICO ITALIANO

IN ARRIVO IL MARCHIO DEL BIOLOGICO ITALIANO

Per adesso esiste il marchio ma non è ancora nota la procedura di concessione e le modalità di utilizzo

In occasione della Giornata europea del biologico, è stata scelta una location d’eccezione: la Sala dei Consigli Superiori del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nota anche come “il Parlamentino”, per la sua caratteristica forma ad emiciclo.

Durante l’evento è stato presentato il nuovo marchio del biologico italiano, che vede finalmente la luce a più di tre anni dall’entrata in vigore della legge quadro sull’agricoltura biologica.

Attualmente il marchio esiste solo nella sua forma grafica: si tratta di un fiocco tricolore che richiama la forma di un cuore, accompagnato dalla scritta “Bio logico italiano”. Il logo è stato realizzato da Domenico Lacava, vincitore del concorso con un premio di 40.000 euro.

Tuttavia, mancano ancora la procedura ufficiale di concessione e le modalità di utilizzo. Si sa soltanto che il marchio dovrebbe essere riservato ai prodotti biologici realizzati con materie prime 100% italiane.

Da un lato, la presentazione grafica è stata accolta positivamente, soprattutto per l’inserimento esplicito del termine “Bio”, che contribuisce a rendere il messaggio più chiaro, rafforzando la fiducia dei consumatori e incentivando l’acquisto. Lo conferma anche un recentissimo studio condotto da ricercatori di università tedesche, britanniche e ungheresi, secondo cui l’assenza di un riferimento testuale al “Bio” costituisce uno dei punti deboli del marchio europeo.

Dall’altro lato, alcuni esperti di diritto hanno sollevato dubbi circa la compatibilità del nuovo marchio con il principio della libera circolazione delle merci all’interno del mercato europeo. La giurisprudenza consolidata, infatti, segnala l’incompatibilità di un marchio nazionale che certifichi l’intera filiera produttiva come localizzata esclusivamente sul territorio nazionale.

Dal Ministero fanno sapere che saranno necessari ancora quattro o cinque mesi di lavoro: il nuovo marchio potrebbe quindi arrivare sugli scaffali già all’inizio del prossimo anno.

Per saperne di più: https://www.masaf.gov.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22064

PADOVA, TORNA EL BIOLOGICO IN PIASSA

PADOVA, TORNA EL BIOLOGICO IN PIASSA

Un evento pubblico di grande successo tra i consumatori veneti

A Padova, nelle medioevali Piazza delle Erbe e Piazza della Frutta domenica 5 ottobre 2025 si terrà l’edizione autunnale di El biologico in Piassa, tradizionale festa mercato che fin dal 1988 propone idee e prodotti biologici.

Sempre affollata di pubblico, la manifestazione è aperta ad agricoltori biologici, fornai, casari, artigiani ecosostenibili e associazioni impegnate nella solidarietà e nell’ambientalismo e offre attrazioni per i più piccoli (laboratori creativi, giochi e animali), spettacoli teatrali e incontri pubblici dall’alba al tramonto.

La manifestazione è organizzata dall’omonima Associazione El Biologico in Piassa, con la collaborazione di Aiab Veneto, Tuttaunaltracosa (il festival nazionale del commercio equo e solidale) e conta sul patrocinio del Comune di Padova.

Iscrizioni dell’ultima ora e informazioni per visitarla su http://www.elbiologicoinpiassa.it/ e https://www.facebook.com/elbiologicoinpiassa/.