Progetto CLIFT: agricoltori e consumatori percepiscono gli effetti dei cambiamenti climatici? Il CNR-IBMET, in collaborazione con Suolo e Salute, propone un questionario conoscitivo.

I cambiamenti climatici fanno ormai parte della realtà che le filiere agricole devono affrontare, in questa fase è importante comprendere come questo tema è percepito, se già nelle aziende se ne risentono gli effetti e quali strategie “Climate Smart” i produttori ritengono urgenti ed efficaci.

L’Istituto di Biometeorologia del CNR (IBIMET) sta sviluppando un progetto denominato CLIFT (Consumer Inclination for Climate Smart Food) per comprendere come produttori, distribuzione e consumatori interpretano lo scenario dei cambiamenti climatici presenti e in prospettiva.
Suolo e Salute, primo organismo di controllo e certificazione in Italia del biologico, condividendone l’importanza sta collaborando con l’Istituto alla diffusione dell’iniziativa, per dare voce a chi opera in agricoltura ed è attento alle tematiche ambientali. Infatti, è noto che l’agricoltura biologica non è solo “buona” perché salvaguardia l’ambiente, l’agroecosistema e la salute dei consumatori ma è anche la via da seguire per contrastare il riscaldamento globale.

Attualmente è proposto un questionario online (in realtà sono 2, uno rivolto al modo agricolo, uno ai consumatori). E’ un’indagine per capire quanta “consapevolezza” abbiano agricoltori e consumatori che i Cambiamenti Climatici stanno avendo impatti importanti sulle filiere agricole.

Il progetto di IBIMET si innesta sulle attività nazionali di creazione e allo sviluppo e la di un agricoltura sostenibile, resiliente e mitigante, nell’ambito del progetto Internazionale Climate Kic,  CSAbooster (http://csabooster.climate-kic.org/). Una volta disponibili, i risultati potranno essere utili per orientare da parte di Climate Kic e istituzioni europee, iniziative (progetti), piani di comunicazione, soprattutto riguardo alle innovazioni in agricoltura “Climate Smart” tese a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.”

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