Suolo e Salute

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Il Parlamento europeo dice no al mais Pioneer

Con 385 voti favorevoli, 201 contrari e 30 astensioni, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non legislativa nella quale si afferma che il mais GM “Pioneer 1507” non dovrebbe essere immesso sul mercato a fini di coltivazione. Alla base della decisione, sia un parere dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, secondo la quale il polline del mais 1507 potrebbe esporre al rischio farfalle e falene, sia perché la Commissione europea non contempla questa indicazione e non specifica eventuali condizioni per la protezione di determinati ecosistemi,ambienti e aree geografiche, come invece richiesto dalla normativa. Ad oggi l’unica coltura Ogm autorizzata per la coltivazione nell’Unione europea è il mais Monsanto Mon 810, ma il rinnovo dell’autorizzazione è in sospeso da anni, mentre l’altra coltura GM autorizzata, la patata Amflora, è stata dal mercato comunitario nel gennaio 2013, con ordinanza del Tribunale.

Fonte: europarlamento24.eu

Regione Toscana: nuovi fondi per il comparto agricolo, il bio e la filiera

Possono essere presentate entro il 18 febbraio prossimo le domande per l’ultima apertura della misura 123° del Psr “Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli” che prevede il sostegno a investimenti materiali e immateriali concernenti la raccolta, il condizionamento, la lavorazione e trasformazione, la conservazione, il confezionamento, e la predisposizione per le successive fasi di distribuzione commerciale o di utilizzazione industriale dei prodotti agricoli primari. Il contributo a fondo perduto può variare dal 10 al 40%, a seconda dei diversi investimenti ammessi. Sono inoltre stati destinati nuovi fondi alla misura 214 “Pagamenti agroambientali” mesi a disposizione dalla Regione Toscana per sostenere metodi di produzione agricola a basso impatto ambientale. La scadenza in questo caso è fissata al 28 febbraio. Rientrano in questa categoria l’agricoltura biologica e integrata, le azioni di tutela biodiversità all’interno dell’agro-ecosistema, tutela delle risorse idriche, contrasto dell’erosione e della perdita di fertilità dei suoli nonché di riduzione dell’emissione dei gas serra. Inoltre, la misura ha anche la finalità di salvaguardare le risorse genetiche di interesse agrario originarie del territorio toscano, sia animali che vegetali.
Sono infine in fase di approvazione le misure del Psr 144 “Servizi di Consulenza” (domande dal febbraio al 12/15 marzo), 211 e 212 “Indennità compensativa” (domande dal 1 febbraio al 15 marzo), 214 b1 “Conservazione risorse genetiche animali”, così come l’Ocm vino per la ristrutturazione dei vigneti (scadenza prevista fine febbraio).
Per informazioni di dettaglio è possibile consultare il sito Coldiretti Toscana il sito alla sezione “Opportunità per le imprese” o rivolgersi alla sede più vicina.
Fonte: Agronotizie

Toscana: fondi per l’apicoltura

C’è tempo fino al 31 gennaio prossimo per acquistare arnie, macchinari e attrezzature per il nomadismo in Toscana, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione: il contributo varia dal 60% elargito nel caso delle arnie al 20% per l’acquisto di automezzi. In ogni caso, il limite massimo del contributo previsto dalla Regione è di 12.000 euro. Le domande vanno presentate tramite il sistema informatico Artea, e l’accesso è consentito a tutti gli apicoltori in regola con la denuncia annuale degli alveari, in possesso di partita Iva con codice attività apicoltura – 01.49.30 e che abbiano costituito il Fasciolo aziendale presso un Caa o ad Artea.
Fonte: Agronotizie

Il 30 gennaio il tavolo di filiera sulla suinicoltura

Il Mipaaf ha convocato per giovedì 30 gennaio presso la sede del dicastero un tavolo della filiera suinicola con l’obiettivo di discutere con i diversi interlocutori i problemi del comparto. Interverranno rappresentanti delle regioni, degli allevatori e dei macellatori.  Grande soddisfazione per l’iniziativa del Mipaaf la esprime l’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava, che si è dichiarato soddisfatto della convocazione, aggiungendo che  “è stata finalmente accolta la richiesta della Lombardia e delle regioni del nord, che producono oltre l’80 per cento dei suini nazionali, di risolvere i problemi che stanno mettendo in difficoltà il comparto”. Fra i temi all’ordine del giorno dell’incontro lo stato di avanzamento del protocollo di intesa firmata dagli operatori e da Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia lo scorso 8 luglio ed i problemi della commissione unica nazionale.
Fonte: Agrapress

Salvadori (Toscana): il bosco non può più essere considerato un bene monumentale e immobile

Intervenuto al convegno “Politiche forestali e sviluppo rurale per la programmazione 2014-2020”, l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha sottolineato la necessità di un cambio di paradigma nell’approccio ai beni naturali, in particolare quelli forestali: “il bosco non può più essere considerato un bene monumentale e immobile”, ha dichiarato l’assessore, che ha proseguito “dobbiamo tutelare l’ambiente, il paesaggio ma anche i cittadini e per dobbiamo abbandonare le fonti energetiche fossili e incentivare le rinnovabili”. “All’interno di questa categoria – ha precisato Salvadori – c’e’ sicuramente la filiera bosco-legno-energia”.
Fonte: Agrapress

Presentato il progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale”

E’ stato presentato lunedì scorso 21 gennaio  dal Mipaaf, Google Italia, Fondaizone Symbola e Unioncamere il progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale”.
Scopo del progetto quello di “avvicinare le imprese italiane alla rete ed al suo grande potenziale economico e di export” oltre a “far conoscere le eccellenze del belpaese in tutto il mondo attraverso una apposita piattaforma digitale”.
Si tratta di una piattaforma, www.google.it/madeinitaly, realizzata dal Google Cultural Institute al fine di di “raccontare le eccellenze del Made in Italy, a partire da artigianato ed agroalimentare”, e di un sito (www.eccellenzeindigitale.it), creato per “accompagnare le aziende, soprattutto le piccole, a scoprire e cogliere le opportunita’ che l’economia di internet puo’ offrire loro”.
Secondo , il Presidente sud e est Europa Medio Oriente e Africa di Google Carlo D’Asaro Biondo il progetto, primo nelsuo genere realizzato da Google, costituisce una “opportunità straordinaria di portare l’italia verso il mondo e viceversa”,.
Soddisfazione quella espressa dal ministro De Girolamo secondo cui l’iniziativa  e’ “un progetto a costo zero, ma con grandi ambizioni, una scommessa ambiziosa alla quale abbiamo partecipato tutti, in primo luogo il Ministero, Google ed il mondo dei consorzi”, con lo scopo di “creare l’agroalimentare 2.0″.
Secondo il Ministro, obiettivo primario è quello di dare maggiore visibilità alle tante eccellenze italiane, che non sfruttano ancora appieno le potenzialità del web. “Un link”, come lo ha definito De Gregorio”, “ tra la food valley e la silicon valley”, in grado di offrire ai consumatori “un accesso piu’ diretto al prodotto” ealle aziende di “allargare le proprie opportunita’ lavorative”.
Il ministro considera il progetto il punto di partenza di un’attività che ritiene fondamentale per le aziende italiane e ha aggiunto che il Mipaaf sta lavorando per raggiungere le zone rurali con la banda larga, offrendo connettività al mondo dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano.
Secondo Ferruccio Dardanello, presidente  Unioncamere, “Made in Italy,: eccellenza digitale” rappresenta una “straordinaria opportunità per raccogliere le peculiarità che vengono da ogni parte del paese, coniugandole con il territorio. Questo progetto ha fatto sì che oltre 8000 imprese italiane si avvicinassero alla digitalizzazione”, ha concluso.
Per il Presidente Symbola, Ermete Realacci, il progetto ha come punto di forza la “possibilità di coniugare la qualità dei prodotti con l’innovazione”: una scommessa “sull’Italia e sull’uomo”, dato che l’iniziativa intende valorizzare il capitale umano, ricordando che l’economia non può essere letta “solo con algoritmi e numeri, senza tenere contro del fattore umano”, ha sostenuto realacci, spiegando che in questo senso il progetto consente di “valorizzare enormemente il capitale umano”.
Unanimemente positive le reazioni del mondo delle associazioni di categoria: secondo il Presidente Coldiretti Moncalvo “è significativo – ha dichiarato ad agra press – che un player del web di primo piano come google si metta a disposizione delle imprese”. Per Moncalvo “ la presenza di google consente al made in italy di rafforzarsi in maniera decisa: abbiamo trovato un importante alleato internazionale nella lotta al falso Made in Italy alimentare, che nel mondo fattura oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio del valore delle nostre esportazioni agroalimentari”. Un indubbio “segnale positivo in vista dell’Expo, che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identitaà del prodotto italiano all’estero, dove il nemico maggiore sono le imitazioni low cost”. Per la CIA quello presentato lunedì è un “progetto ambizioso”, che “non solo puo’ dare piu’ visibilita’ ai prodotti agroalimentari che rappresentano l’eccellenza del paese, ma puo’ aiutare a combattere l’agropirateria internazionale, che ‘scippa’ al nostro sistema economico 164 milioni di euro al giorno”. Un progetto che “puo’ contribuire a traghettare le nostre imprese nell’economia di internet”, e che “per il Made in Italy rappresenta una vetrina incredibile per crescere sui mercati stranieri e incrementare l’export del settore”. Per la CIA è assolutamente imprescindibile “colmare al piu’ presto possibile i ritardi dell’italia sulla banda larga”, anche in considerazione del fatto che “nelle aree rurali soltanto il 17% degli abitanti puo’ contare su una connessione costante e di qualita’, contro l’89% delle aree urbane”. Analoga posizione quella espressa da Copagri, secondo cui si tratta di “una strategia che puo’ portare a perseguire l’obiettivo di recuperare quote di mercato sottratte dalle imitazioni e conquistarne di nuove sulla base della vera identità del prodotto offerto”, spingendo “sempre piu’ le nostre aziende verso l’internazionalizzazione”.
Fonte: Agrapress