La zona del Chianti si muove sempre di più verso il biologico

Il Chianti muove i suoi passi verso la produzione biologica e la tutela dell’ambiente, con più del 30% di superficie agricola utilizzata dedicata al biologico.

I produttori biologici del vino Docg Chianti Classico costituiscono il Biodistretto Chianti il 27 settembre 2016, mossi dal desiderio di voler ridurre l’uso di agrofarmaci di sintesi nell’intero territorio. Il Biodistretto si estende per i Comuni di Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e San Casciano.

“I dati diffusi dalla Regione Toscana confermano l’impegno di tutti i Comuni che fanno parte del Biodistretto del Chianti a promuovere la vocazione ad agricoltura sostenibile di tutto il territorio e la sua tutela come nostro bene primario. Questi numeri, inoltre, stimolano nuove iniziative per favorire crescenti vantaggi socioeconomici per le aziende che scelgono la produzione biologica puntando su qualità dell’aria e dell’acqua e, quindi, anche sulla tutela dell’ambiente, con ripercussioni positive per marketing, turismo e promozione del territorio”, spiega Roberto Stucchi Prinetti, presidente del Biodistretto del Chianti.

“Il biodistretto del Chianti ha tra i suoi obiettivi primari la presenza di alimenti biologici nelle mense pubbliche; il non utilizzo di diserbanti nelle aree e nelle strade pubbliche; l’implementazione della raccolta differenziata dei rifiuti e il crescente utilizzo di materiali e stoviglie biodegradabili negli eventi pubblici”. Molte di queste azioni “sono già realtà nei Comuni del Chianti e continueremo a lavorare su questa strada coinvolgendo sempre di più i cittadini, le scuole e il mondo agricolo nella tutela e nella valorizzazione del nostro territorio e delle sue eccellenze enogastronomiche”, continua il coordinatore del Biodistretto Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga.

 

Fonte: http://www.uipa.it/13-4-agricoltura-biodistretto-chianti-puntiamo-al-biologico/

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