Il Ministero delle politiche agricole e forestali (Mipaaf) ha annunciato una serie di interventi sulle infrastrutture di irrigazione nazionali. Si tratta di 6 linee di intervento, che riguarderanno un investimento complessivo da 92 milioni di euro. Previsti stanziamenti anche per difesa del suolo, dissesto idrogeologico e bonifiche. I cantieri potrebbero partire già dal 2017. Ecco tutti i dettagli.
Irrigazione: più di 100 milioni per infrastrutture strategiche
Nell’ambito del decreto che ripartisce il Fondo istituito per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, al Mipaaf sono stati assegnati 107,65 milioni di euro complessivi. Il provvedimento deve ancora ricevere il parere positivo delle Commissioni parlamentari competenti. Un parere che arriverà entro la metà del prossimo mese.
Il Ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha già dichiarato come intende investire i fondi previsti. Sono due le linee di intervento principali. 92 milioni di euro riguarderanno le infrastrutture idriche, per sostenere le produzioni agricole. I restanti 15 milioni di euro saranno invece destinati a difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche.
Una volta approvato definitivamente il decreto, i cantieri potranno partire già entro la fine di quest’anno.
“Con gli interventi previsti”, ha dichiarato Martina,“possiamo raggiungere due obiettivi fondamentali come il sostegno alle produzioni agricole e la messa in sicurezza dei territori interessati. Andiamo a intervenire anche su bacini dove in questi anni si sono verificate alluvioni o inefficienze di gestione. Le opere che abbiamo previsto sono strategiche, infatti, perché garantiscono una maggiore efficienza delle reti irrigue e un minore spreco d’acqua per le nostre produzioni alimentari. Sono felice che il Governo abbia confermato ancora una volta l’attenzione al settore primario, inserendo questi interventi nell’ampia strategia di sviluppo delle infrastrutture del Paese“.
Interventi per l’irrigazione e difesa del suolo: le 6 opere previste
Al momento, le opere che rientrano nel piano sono sei:
- Consolidamento dell’argine del fiume Ombrone, nei pressi di Grosseto
- Efficientamento del Sistema del Montegoglio, che riguarda Umbria e Toscana
- Sistemazione idraulica, nel Gargano, del torrente Mattinatella
- Regimazione, con relativa messa in sicurezza in agro del comune di Trebisacce in provincia di Cosenza, del torrente Fosso Fiorentino
- Sistemazione idro-geologica degli argini del Valloncello, torrente che bagna il comune di Amendolara, in provincia di Cosenza
- Ristrutturazione della Rilevata Dora del canale Cavour
In particolare, Martina pone l’attenzione sull’ultimo intervento, riguardante il canale Cavour. Un’opera del 1866 che il ministro definisce “colossale e che rappresenta ancora oggi un capolavoro di ingegneria che consente alle nostre produzioni, in particolare risicole, di esistere”.
Impianti di irrigazione: è allarme siccità in Italia
Quello delle infrastrutture idriche è un nodo essenziale per la filiera agroalimentare italiana. Proprio in questi giorni, a causa del forte caldo che ha colpito la penisola nel mese di giugno, da più fronti si richiama l’attenzione sull’allarme siccità.
Un esempio? Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, ha chiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza nazionale a causa del deficit idrico. La situazione è al limite in molte regioni.
In Veneto, gli invasi montani sono a una capacità del 20-22%; in Toscana, nel grossetano, sono stati appena 50 i millimetri di pioggia caduti dal primo dicembre ad oggi; nel Lazio, il 2017 è stato l’anno con meno precipitazioni dal 2009.
FONTI:
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11383
http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3373
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One comment
Vorrei sapere con quale criterio si selezioni gli interventi.
Su sei due in Toscana e due nella provincia di Cosenza, caro ministro
la invito a venire in Abruzzo a visitarem lo stato di salute del
consorzio di bonifica sud in provincia di Chieti.