Il PE si esprime sul polline GM nel miele

Con 430 voti favorevoli, 224 contrari e 19 astensioni il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo il 15 gennaio scorso, ha deciso che, essendo il miele un prodotto monoingrediente, il polline anche se geneticamente modificato non va obbligatoriamente indicato in etichetta. Il voto segue l’atto del Comitato economico e sociale europeo che, chiamato ad esprimersi sulla questione, ha ritenuto soddisfacente nei contenuti la proposta di modifica effettuata dal Consiglio e dallo stesso Parlamento nell’ottobre 2013. In questo modo di fatto si torna alla situazione precedente la sentenza della Corte di giustizia europea del 6 settembre 2011: in quell’occasione la Corte si era pronunciata in merito ad una controversia che vedeva contrapposti da un lato un’azienda produttrice di mais geneticamente modificato e dall’altra un gruppo di apicoltori tedeschi che sostenevano che il proprio miele fosse contaminato da tale varietà. In quell’occasione la Corte aveva giudicato il polline un ingrediente aggiunto del miele e come tale da indicare in etichetta. Stante il pronunciamento del PE quindi, d’ora in avanti non sarà necessario indicare in etichetta la presenza di polline, anche nel caso in cui si tratti di polline GM. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che il contenuto in polline nel miele è sempre inferiore alla soglia dello 0,9% prevista dalla legislazione europea sugli OGM.
Fonte: CRA-API, AIOL

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