Earth Day 2020: cosa abbiamo imparato?

Il 22 aprile si è celebrata la 50a Giornata della Terra, promossa dalle Nazioni Unite. L’evento di quest’anno, per rispettare il distanziamento sociale dovuto all’emergenza Covid19, si è svolto in modalità online, con una maratona multimediale di interventi, approfondimenti, testimonianze, collegamenti a numerosi programmi radio televisivi e altro. L’obiettivo è stato offrire una chiave di lettura costruttiva nell’attuale situazione di crisi sanitaria.

L’epidemia da Covid-19 ha generato una grave crisi a livello planetario – dichiara Alessandro D’Elia, direttore generale di Suolo e Salute – e in questa situazione è opportuno rafforzare la consapevolezza di quanto siamo fragili all’interno dei nostri sistemi sociali ed economici. Tutto questo dovrà richiamare ancor più la nostra attenzione, soprattutto noi abitanti del cosiddetto primo mondo, consumatori per eccellenza delle risorse del pianeta, a una maggiore responsabilità nel mettere al centro, senza ulteriori deroghe, il tema della sostenibilità sociale ed economica. Solo così possiamo festeggiare in maniera giusta l’Earth Day 2020. E’ fin troppo chiaro, visto gli eventi catastrofici causati dal cambiamento climatico, che l’obiettivo non è quello di salvare il pianeta Terra, come spesso si legge. L’obiettivo è salvare noi stessi. Il pianeta Terra, un corpo celeste di mezza età, farebbe volentieri a meno di noi umani, esseri viventi che non sempre ne meritiamo ed apprezziamo le sue meraviglie.”

La maratona italiana, sostenuta da Huawei nell’ambito di una campagna di responsabilità sociale durante la crisi epidemica, è stata parte della manifestazione mediatica globale #Earthrise che ha visto coinvolti i 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.

Fonte: www.onepeopleoneplanet.it,  https://www.earthday.org/earth-day-live/

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