Suolo e Salute

Category: Suolo e Salute News

OGM: Stop dal Senato francese al mais Mon810

Freschi della “vittoria” ottenuta con la decisione del Consiglio di Stato, gli antiOGM d’oltralpe celebrano oggi un’altra importante affermazione: grazie a 172 voti a favore e 147 contrari infatti il Senato francese ha definitivamente approvato la proposta di legge presentata dal presidente del gruppo socialista Bruno Le Roux per vietare la coltivazione del mais Mon810. Una proposta che si basa su quanto evidenziato dall’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sottolineato i notevoli rischi ambientali connessi alla coltivazione del mais Mon810, e sui timori legati alla coltivazione di un altro mais, il Mon1507, per il quale attualmente è al vaglio comunitario la domanda di immissione sul mercato.
Fonte: Agrapress

OGM, respinta dal Consiglio di Stato francese sospensione Mon810

E’ stata respinta dal Consiglio di Stato francese la richiesta pervenuta dall’Unione francese dei sementieri e dall’Associazione generali dei produttori di mais, che invocavano una sospensiva urgente del Decreto governativo del 14 aprile u.s. che vietava la coltivazione dell’ormai celebre mais OGM Mon810. Pur non entrando nel merito del provvedimento governativo, i giudici hanno ritenuto non urgente la necessità di sospensione del decreto, in quanto quest’ultimo “non comporta un problema grave ed immediato per la situazione economica dei ricorrenti” nè della filiera, dal momento che il mais mon810 rappresenta solo “una parte molto ridotta delle colture”.
Fonte: Agrapress

Promozione export prodotti agricoli: all’Italia 5,77 milioni di euro

5,77 milioni di euro: a tanto ammontano i finanziamenti che l’UE stanzierà a favore del nostro paese per sostenere le produzioni agricole biologiche e di qualità sui mercati esteri, sia comunitari che internazionali. In particolare, a ricevere un contributo di 1,82 milioni di euro il programma presentato da FederBio volto ad aumentare le esportazioni verso la Germania e il Belgio e a sostenere il mercato nazionale. Finanziamenti anche per Bioagricoop per l’export verso India, America Latina e Asia sudorientale, mentre il sostegno più significativo sarà destinato al progetto presentato dai Consorzi Prosciutto di San Daniele, Prosciutto di Parma, Grana Padano e Montasio. Grazie ai 2,7 milioni di euro ricevuti dall’Unione, saranno attivate numerose azioni di promozione delle rispettiv eDop e Igp sui principali mercati Nordalericani. Grazie ai finanziamenti europei, per i prossimi tre anni l’Italia potrà investire complessivamente 11,5 milioni di euro, la quota più significativa stanziata dalla Commissione Ue che complessivamente ha messo a disposizione 23 milioni di euro per 20 diversi progetti di promozione dei prodotti agricoli europei.
Fonte: ANSA

Al via il progetto Eatalian bio

E’ stato avviato nei giorni scorsi il progetto “Eatalian bio – promozione del bioalimentare italiano in Australia e Giappone”, promosso e finanziato dal Ministero dello sviluppo economico e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con la Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (CCIE di Sydney), che per questo scopo si coordinerà con le CCIE di Adelaide, Brisbane, Melbourne e Perth – e la Italian Chamber of Commerce in Japan (CCIE di Tokyo). Scopo del progetto quello di promuovere i prodotti biologici italiani su due mercati dinamici e in forte sviluppo per il settore quali l’Australia e il Giappone. I punti salienti del progetto sono stati discussi anche nel corso di un incontro svoltosi ieri mercoledì 7 maggio presso Fierediparma.
Fonte: Agrapress

IFOAM EU : il mondo del bio boccia la proposta di regolamento UE

Il mondo del bio ha discusso la proposta di un nuovo regolamento del biologico UE nel corso di una conferenza organizzata congiuntamente da IFOAM UE e dalla rappresentanza dello Stato del Baden- Württemberg presso l’UE il 29 aprile u.s.. La stragrande maggioranza dei 140 partecipanti provenienti dal settore  del biologico, da numerose ONG e da diversi Stati membri ha convenuto che la proposta, nella forma attuale, è sostanzialmente inadeguata in quanto non riesce a garantire una visione sufficientemente strutturata e di ampio respiro per il futuro del comparto. Ad analoghe conclusioni erano giunti i membri del Consiglio di IFOAM EU, riunitisi il giorno prima per discutere autonomamente la proposta della Commissione. I partecipanti hanno condiviso l’obiettivo della Commissione di sostenere attivamente la sviluppo dell’agricoltura e dell’alimentazione bio in Europa, ma al tempo stesso si sono dimostrati preoccupati delle potenziali conseguenze della proposta così com’è attualmente formulata. Secondo gli addetti ai lavori infatti il rischio è quello, paradossalmente, di una diminuzione dei prodotti biologici nei territori dell’Unione, soprattutto perché potrebbero essere penalizzate le piccole aziende agricole e le regioni meno sviluppate. Mettendo in questo modo a rischio uno dei pochi settori attualmente in crescita nell’intera Unione Europa. In particolare, nel corso della riunione di fine aprile sono state evidenziati una serie di punti deboli su cui lavorare. Innanzitutto, una serie di carenze sia tecniche che concettuali in alcuni aspetti giuridici della proposta; in secondo luogo problemi nel modo in cui si intende riformare il regime delle importazioni, che non assicurerebbe regole coerenti e comporterebbe il rischio di impossibilità di di approvvigionamento di prodotti biologici dai paesi terzi. Secondo i delegati inoltre manca nella proposta la capacità di mettere a fuoco le diverse caratteristiche del settore biologico nei diversi Stati Membri dell’Unione. La proposta inoltre rischia di non tutelare adeguatamente gli agricoltori rispetto alle possibili contaminazioni da pesticidi provenienti da coltivazione convenzionali. Su una scala più ampia, si ritiene irrealistico il lasso di tempo indicato dalla proposta per raggiungere gli obiettivi di produzione indicati, cui si aggiungerebbero nuovi ostacoli e oneri amministrativi e una Balutazione d’Impatto incompleta, che in parte ignorerebbe le conclusioni della Commissione di Valutazione Scientifica svolte per conto della Commissione stessa. IFOAM UE riconosce che la proposta contiene alcuni spunti preziosi e innovativi, ma nel sottolinearne i limiti la ritiene insoddisfacente a meno di importanti modifiche. Er queste ragioni, IFOAM UE rilancia la proposta di un ulteriore sviluppo dell’attuale quadro normativo attraverso un processo graduale step – by- step capace di una chiara visione capace di integrare e far propri le differenze tra Stati Membri, Regioni e attori del biologico.
Fonte: Gruppo IFOAM UE