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Category: Suolo e Salute News

Bio USA, crescita record

Aumenta senza sosta la domanda di prodotti biologici da parte dei consumatori americani. A confermarlo lo studio “United States Organic Food Market Forecast & Opportunities, 2018”, secondo il quale il mercato del bio proseguirà la sua crescita ad un tasso medio del 14% da qui al 2018. Secondo i dati della ricerca, 4 famiglie americane su 5 dichiarano di acquistare, almeno occasionalment,e prodotti biologici, con una particolare propensione dimostrata dagli abitanti della West Coast, tradizionalmente più sensibile ai temi della sana alimentazione, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Anche se la crescita, secondo le proiezioni, interesserà in maniera significativa anche le altre aree più “conservatrici” degli Stati Uniti.

Fonte: Greenplanet

Il mondo del bio plaude al governo per l’impegno contro gli OGM

L’Italia si conferma leader nella battaglia contro gli OGM, in linea con le sue caratteristiche di paese produttore di un’alimentazione diversificata e di alta qualità. Complimenti al governo che, subito dopo l’approvazione della direttiva Europea che sancisce la libertà degli Stati membri di vietare o meno la coltivazione di Ogm, tiene fede a un impegno preso, di salvaguardia della nostra biodiversità e del nostro Made in Italy”. Le tre associazioni rappresentative del biologico in Italia – AIAB, FederBio e Associazioneper l’Agricoltura Biodinamica – esprimono la loro soddisfazione dopo l’approvazione del decreto che sancisce il divieto di coltivazione di mais Ogm Mon810 prorogando per un altro anno e mezzo il divieto già emanato con il precedente decreto interministeriale del 12 luglio 2013. Ci auguriamo che il divieto divenga presto a tempo indeterminato, mettendo una volta per tutte il nostro paese al riparo da contaminazioni transgeniche e preservando definitivamente la produzione biologica e di qualità”.

Fonte: FederBio

Istat: in calo l’uso dei fertilizzanti

Scende significativamente la percentuale di fertilizzanti in agricoltura. A confermarlo gli ultimi dati Istat, secondo i quali nel 2013 sono stati utilizzati 41,1 milioni di quintali di fertilizzanti, con un calo del 13,4% rispetto al 2012. Particolarmente sensibile la diminuzione dell’uso dei concimi sia minerali che organici ed organo-minerali, crollati del 23,9%, mentre risultano in aumento gli ammendanti (+3,3%), i substrati (+6%) e soprattutto i correttivi (+12,2%). Più in dettaglio, nel 2013 sono stati utilizzati 19,4 milioni di quintali di concimi minerali, dei quali il 62,5% è costituito dai minerali semplici e il restante 36,5% dai minerali composti, mentre i concimi organici si attestano a 2,4 milioni di quintali e gli organo-minerali a 2,1 milioni. Sono invece 12,6 milioni i quintali degli ammendanti, 3,4 i correttini e quasi 1 milione di quintali (952 mila) i substrati di coltivazione. Netta la differenza geografica nell’uso dei fertilizanti, dato che i due terzi (il 66%) viene utilizzato nelle regioni del Nord Italia e solo il 16% ed il 18% nelle regioni centrali e meridional. Complessivamente sono stati distribuite 118 mila tonnellate di prodotti fitosanitari in agricoltura, con una flessione dell’11,9% rispetto all’anno precedente. Confrontato con il 2002, in dieci anni il calo è stato di quasi un terzo (29,2%).

Fonte: Istat, ilvelino.it

UE, semestre Lettone: obiettivo accordo sul bio a maggio

In un’intervista concessa all’Informatore Agrario il capo Unità per l’agricoltura della Rappresentanza permanente delle Lettonia presso l’UE, Aivar Lapins, illustra le priorità in politica agricola del semestre di presidenza lettone. Lapins sottolinea l’importante ruolo svolto dall’Italia nel semestre precedente.Devo riconoscere alla presidenza italiana che ci ha preceduto sforzi enormi su un dossier che non è per niente facile” ha continuato Lapins. “Raggiungere un accordo tra gli Stati già in dicembre non è stato possibile per diversi motivi, ma noi continueremo dal punto cui siamo arrivati grazie all’Italia, non vogliamo ripartire da zero. Riteniamo possibile un accordo tra i paesi nel Consiglio di maggio, dopo che a marzo avremo avuto un dibattito orientativo su questo tema. Credo sia impossibile, per motivi procedurali, terminare il lavoro con il Parlamento entro giugno, ma il nostro obiettivo resta definire una posizione comune del Consiglio”. Per quanto riguarda gli altri punti dell’agenda “in termini generali le nostre priorità sono la crescita sostenibile per la creazione di occupazione in Europa, l’agenda digitale e il miglioramento delle relazioni con i paesi del Partenariato orientale. Per quanto concerne l’agricoltura, esamineremo la proposta di riforma per il settore biologico. Su questo file il programma di lavoro 2015 della Commissione raccomanda progressi significativi entro sei mesi. Questa era anche la nostra idea come Stato membro e con la presidenza questo diventa il file agricolo più importante del nostro semestre. (…) Ci interesseremo anche di semplificazione della Pac, su cui abbiamo l’obiettivo di raggiungere un accordo in Consiglio a maggio”.

Fonte: L’informatore agrario

E’ controllata da Suolo e Salute la produzione del miglior extravergine del Crotonese

Nei mesi scorsi l’Assessorato Foreste e Forestazione “Settore 2” (Valorizzazione e promozione produzioni agricole e filiere produttive) della Regione Calabria ha avviato un progetto per la realizzazione di un “Carrello degli Oli Extravergini di Calabria” che ha portato tra l’altro alla pubblicazione di una guida ufficiale, denominata “Olivum Nostrum”, in cui vengono presentate le 27 aziende selezionate per la qualità dei loro prodotti. Tra queste, segnaliamo in particolare l’azienda agricola Pino Maida di Scandale, controllata da Suolo e Salute e unica scelta per rappresentare la provincia di Crotone.
Come si legge nel testo della guida, l’azienda, che produce tra l’altro anche arance, legna e miele, “si trova immersa nel verde delle colline di Scandale, occupandone una superfice di circa 30 ettari ed a Santa Severina per altri 50 ettari, tutti territori ricadenti nella provincia di Crotone. L’azienda,si occupa principalmente di olivicoltura coltivando la varietà Carolea, esclusivamente col metodo dell’agricoltura biologica. (…). L’extravergine Maida, per le caratteristiche sensoriali olfatto/gustative è consigliato per l’abbinamento con verdure cotte dal gusto deciso, bolliti di manzo e preparazione di brasati”.

Fonte: arealocale.com, Suolo e Salute

Martina: l’accordo sugli OGM successo della Presidenza Italiana

La modifica alla direttiva comunitaria sugli OGM approvata dal Parlamento Europeo è un successo della presidenza italiana, del ministro Galletti, con cui abbiamo lavorato a stretto contatto e che ha presieduto in questi mesi il consiglio dei ministri dell’ambiente competente sulla materia OGM”. A sostenerlo il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, secondo il quale si tratta di un risultato per nulla scontato su cui si lavorava da più di 4 anni. n accordo che, secondo Martina, “risponde alle attese degli agricoltori, dei territori e di tutti gli italiani che hanno a cuore la qualità, la tipicità dei nostri prodotti alimentari e la distintività del nostro modello agricolo”. In italia rinnoveremo il divieto di coltivazione del mais Mon810 e proprio nei prossimi giorni ci confronteremo con i ministri Lorenzin e Galletti per procedere”.

In una nota, il Mipaaf sottolinea come l’accordo raggiunto con il Parlamento Europeo abbia “migliorato il testo approvato in prima lettura dal Consiglio Europeo nel giugno scorso sotto tre aspetti rilevanti: le valutazioni sui rischi ambientali e sanitari, di competenza dell’agenzia europea per la sicurezza alimentare, dovranno essere aggiornate ogni due anni per tener conto del progresso scientifico e del principio di precauzione che è un pilastro del diritto ambientale internazionale; gli stati membri possono chiedere, tramite la commissione europea, alle imprese produttrici di OGM, di escludere i loro territori dal novero dei paesi nei quali intendono chiedere l’autorizzazione europea alla coltivazione; ma questa fase di “negoziato” con le imprese non è più obbligatoria, e gli stati membri potranno decidere di passare direttamente al divieto di coltivazione per le motivazioni indicate nella direttiva; gli stati membri, prima di introdurre il divieto di coltivazione, dovranno comunicare il relativo provvedimento alla commissione europea ed attendere 75 giorni per il parere, ma durante questo periodo di attesa gli agricoltori non potranno comunque procedere alla semina dei prodotti interessati dall’ipotesi di divieto”, conclude la nota.

Fonte: Agrapress