Suolo e Salute

Category: Eventi

I leader del bio europei a Siviglia: “Sostenete lo sviluppo nel settore”

siviglia-congresso-2017 Lo sviluppo del settore biologico dipende anche dalle istituzioni europee. È questo il messaggio che traspare dalla quarta conferenza sulla trasformazione dei prodotti biologici tenutasi a Siviglia, alla fine di Novembre. All’appuntamento, organizzato da IFOAM EU ed Ecovalia, hanno partecipato 140 persone provenienti da 18 Paesi del mondo; era presente anche Suolo e Salute, sponsor di Ifoam UE, con il Presidente Angelo Costa e il Direttore Tecnico Alessandro D’Elia.

A conclusione dell’evento, gli organizzatori hanno lanciato un messaggio alle istituzioni europee: “Sostenete lo sviluppo dell’agroalimentare bio”.

Cambiare le regole per sostenere lo sviluppo in atto

Il Tasso di crescita annuo composto del settore degli alimenti e delle bevande bio in Europa è stato previsto al 7% circa, da qui al 2020. Si tratta di un volano di sviluppo imprescindibile ormai, per rimettere in carreggiata un continente in crisi endemica.

Lo sanno bene gli organizzatori dell’appuntamento spagnolo che infatti lanciano un appello alle istituzioni comunitarie.

Ogni anno i consumatori dimostrano che desiderano acquistare prodotti alimentari ecofriendly”, dichiara Bavo van den Idsert membro del board di IFOAM EU. “Una crescita del mercato che ha bisogno di essere sostenuta e protetta attraverso una migliore regolazione del settore”.

Tra le proposte avanzate durante la conferenza, c’è una nuova gestione dei livelli di residui chimici sui prodotti agroalimentari:

Una regolazione che dovrebbe seguire il principio del ‘Chi inquina paga’. Ciò implica anche che le aziende agricole bio non possono essere punite con la decertificazione se vengono rinvenuti contaminanti chimici sui propri prodotti a causa dei coltivatori vicini o del livello generale di inquinamento ambientale. Ed è proprio ciò che il Parlamento Europeo ha proposto: la Commissione dovrebbe accogliere tale provvedimento, in modo tale da migliorare la coordinazione e lo scambio di informazioni in tutto il continente”.

In questo modo, spiega ancora van den Idsert, “la nuova regolamentazione potrebbe sviluppare lo sviluppo del bio in Europa, sollevando gli operatori di settore dal peso dell’incertezza”.

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               Gli esponenti di Suolo e Salute a Siviglia: il Presidente Costa e il Direttore dello Tecnico D’Elia

Sviluppo sostenibile: coinvolgere tutti gli operatori e ridurre la burocrazia

Secondo Alexander Beck, presidente del Gruppo dei Trasformatori di IFOAM UE, le performance ambientali e l’integrità della catena distributiva dei prodotti bio dovrebbero interessare tutti gli attori del comparto. Eppure, “molti dei front-runner sono coltivatori e allevatori. Questo deve cambiare: anche le aziende di trasformazione e i responsabili della distribuzione dovrebbero essere coinvolti nel processo”.

Da qui nasce la necessità di una nuova regolamentazione europea, per costringere anche questi elementi fondamentali ad abbassare il proprio impatto ambientale. “La normativa vigente sull’argomento è scarsa e non è chiaro se questa direzione verrà mai intrapresa dalla nuova legislazione”.

Eppure si tratta di un passaggio essenziale: “Per sostenere ulteriormente lo sviluppo del settore biologico, una nuova regolamentazione comunitaria dovrebbe contenere specifici requisiti anche per le aziende di trasformazione e distribuzione, con l’obiettivo di evitare però ulteriori oneri burocratici”.

Sull’efficienza dell’apparato burocratico, interviene anche Eduardo Cuoco, direttore di IFOAM UE, che a margine dell’evento di Siviglia ha dichiarato:

Il sistema di controllo e certificazione è fondamentale per il funzionamento di tutti gli elementi del comparto bio. Già dal 2012 nelle istituzioni europee è in atto una revisione di tale sistema, allo scopo di renderlo più efficiente. Le proposte che sono attualmente sul tavolo, però, non rispecchiano le necessità reali del comparto e non offrono soluzioni convincenti”.

Cuoco prosegue sostenendo che “le ispezioni annuali sui campi vanno mantenuto, dal momento che offrono al consumatore la fiducia necessaria. Non solo: il contatto tra l’operatore e gli ispettori migliora la comprensione e l’aderenza delle aziende agricole ai requisiti legali necessari”.

FONTI:

http://www.ifoam-eu.org/en/news/2016/11/25/press-release-organic-leaders-call-regulation-supports-development

http://www.ifoam-eu.org/en/events/4th-organic-processing-conference

http://www.technavio.com/report/europe-non-alcoholic-beverages-organic-food-and-beverages-market-europe-2016-2020

Rete Rurale Nazionale: i primi risultati nel settore bio in un evento a Roma

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Appuntamento a Roma per la presentazione dei primi risultati delle attività della Rete Rurale Nazionale (RRN) con riferimento all’agricoltura biologica. Il seminario, che si terrà il 14 dicembre presso l’hotel Radisson, sarà l’occasione per fare il punto su quanto fatto finora nell’ambito del programma 2014-2020.

All’appuntamento parteciperanno rappresentanti delle istituzioni e membri dei centri di ricerca del settore. L’evento si svolgerà con il patrocinio del Mipaaf, il Ministero delle politiche agricole, del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura, dell’Ismea, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, e l’Unione Europea.

I risultati della Rete Rurale nel settore bio: il programma in dettaglio

Nelle intenzioni dei proponenti, il seminario di mercoledì 14 dicembre sarà l’occasione per fare il punto sul primo anno di operatività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020. Un programma nel quale le attività in tema di agricoltura biologica hanno intrapreso due direzioni fondamentali:

  • La verifica dei possibili effetti delle politiche sul territorio
  • Il miglioramento della comunicazione e dell’informazione, atto a favorire la conversione al bio delle aziende, agevolando al contempo la loro gestione, grazie alla diffusione di programmi innovativi e best practice.

Pur trattandosi di risultati preliminari, scrivono gli organizzatori “si ritiene utile un confronto con le istituzioni e gli stakeholder su quanto finora realizzato. In questo modo sarà possibile indirizzare le attività future, rendendole più coerenti con le aspettative e i fabbisogni dei responsabili delle politiche e degli attori del settore biologico”.

Il programma sarà coordinato in questo modo.

L’appuntamento è per le ore 9, con la registrazione dei partecipanti, una sessione plenaria e l’apertura dei lavori da parte di Emilio Gatto, in rappresentanza del Mipaaf.

Alle ore 9:45 i rappresentanti della RRN di Molise, Pierluigi Milone, e Lazio, Guido Bronchini, relazioneranno sulle “Strategie regionali per l’agricoltura biologica”.

A seguire, a partire dalle 10:00, si terranno due sessioni parallele, che riguarderanno due diversi ambiti del primo biennio di programmazione della RRN.

Il primo tavolo tematico sarà su “Agricoltura biologica e territorio”. Parteciperanno Riccardo Meo (Ismea) che relazionerà su “Pagamenti e sistemi sanzionatori”, Alessandra Vaccaro (Crea) su “L’agricoltura sostenibile nei PSR”, Andrea Arzeni (Crea) su “Pagamenti e sostenibilità”, e Alberto Sturla (Crea) sui “Bio-Distretti”. Modera Laura Viganò del Crea.

Il secondo tavolo tematico riguarderà invece “L’informazione e la comunicazione in agricoltura biologica”. Parteciperanno Francesco Giardina (Ismea) con un intervento intitolato “Verso la conversione”, Antonella Giuliano (Ismea) su “Le vetrine delle aziende di successo, e Corrado Ciaccia (Crea) su “Video e divulgazione tecnica”. Modera Francesco Giardina di Ismea.

A entrambi i panel seguirà dibattito.

Alle ore 12, verranno illustrate le conclusioni e i feedback giunti durante lo svolgimento dei due tavoli tematici. Relazioneranno i due moderatori Laura Viganò e Francesco Giardina.

Le conclusioni, alle ore 12:50, saranno affidate a Roberta Cafiero del Mipaaf.

Rete Rurale Nazionale: il programma di sviluppo delle aree rurali

La RRN è un programma di sviluppo con cui l’Italia partecipa alle attività europee (RRE: Rete Rurale Europea) di più ampio respiro. L’obiettivo della Rete è di accompagnare e integrare tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali. Questo è avvenuto fino a pochi anni fa con il programma 2007-2013 ed è ancora in atto con il programma 20014-2020.

Gli obiettivi della RRN sono molteplici.

Innanzitutto si punta a supportare le politiche di sviluppo nelle aree agricole del Paese. Ci sono poi interventi dedicati allo scambio di esperienze e conoscenze tra operatori del settore, istituzioni e soggetti diversi che operano e vivono nelle aree rurali.

Le linee di intervento della Rete Rurale sono tre:

  • Miglioramento della governance
  • Rafforzamento delle capacità progettuali e gestionali
  • Diffusione delle buone prassi e delle conoscenze

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1101

http://www.feder.bio/files/1822.pdf

http://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13

Coltivazione biologica e formazione: le opportunità da cogliere

L’Accademia Bio sbarca in Emilia Romagna a partire da gennaio 2017. Corsi, coaching e viaggi, previsti in tutte le province della Regione. Molti sono corsi gratuiti e altrettante le iniziative cofinanziate all’80% dal Piano di sviluppo regionale. La coltivazione biologica e la trasformazione dei prodotti crescono, in Italia e nel mondo. Sono tante le aziende agricole che partono ex novo o che si trasformano in attività bio. Ecco perché la formazione è essenziale, per garantire ai consumatori prodotti di qualità e alle aziende di settore il giusto profitto.

La formazione per la coltivazione biologica

L’Accademia Bio è nata da un’idea di Federbio, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica. L’Accademia raccoglie docenti e tecnici specializzati in coltivazione biologica, di livello nazionale e internazionale, per proporre un’offerta formativa di qualità nel settore.

Le attività in Emilia Romagna si suddividono in quattro branche.

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Bio Start Up. Percorso dedicato a chi si affaccia per la prima volta al mondo del bio.  Federbio offre un corso gratuito di 16 ore sulla scelta del biologico, sulla normativa di settore e sulla tipologia di produzione da selezionare per le proprie esigenze. Previsto poi, un percorso di coaching a pagamento per lo studio di fattibilità e il piano aziendale in agricoltura biologica.

Corsi Bio. Sono 7 invece i corsi gratuiti per la coltivazione biologica in settori specifici:

  1. Orticole Bio (29 ore)
  2. Frutticoltura Bio: Gestione aziendale e pratiche agronomiche (29 ore)
  3. Cerealicoltura Bio: Risoluzione delle problematiche e gestione coltivazione (16 ore)
  4. Zootecnia Bio: la gestione di un’azienda zootecnica secondo metodo biologico (20 ore)
  5. Viticoltura bio: pratiche agroecologiche, difesa fitosanitaria, esperienze di coltivazione e commercializzazione (25 ore)
  6. Agricoltura Biodinamica: corso base (29 ore)
  7. Formazione esperienziale in Agricoltura biologica: conosce le principali tecniche ed strategie dell’agricoltura biologica assieme ad altri agricoltori (29 ore)

Viaggi. FederBio propone poi un viaggio nel mondo dell’eccellenza biologica europea. Le mete sono due. Un percorso di 3 giorni e 2 notti in Germania, finanziato all’80% dal Psr, durante il quale si visiteranno diverse realtà produttive e mercati locali. Un viaggio di due giorni e una notte in Svizzera, presso l’azienda Mythopia Vineyard, anche questo finanziato all’80%.

Percorso di coaching. Consulenze personalizzate su diversi temi come l’efficientamento aziendale, l’innovazione, la qualità degli alimenti di origine animale, la fertilità del suolo e così via. Anche in questo caso, è previsto un cofinanziamento all’80% dal PSR Emilia Romagna.

Per info e iscrizioni (che si chiudono il 30 novembre prossimo) è possibile visitare il sito www.accademiabio.it , inviare una mail ad accademiabio@gmail.com o telefonando al 3926542057.

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1090

http://www.feder.bio/files/1814.pdf

http://www.feder.bio/files/1815.pdf

Prodotti da agricoltura biologica: workshop a Foggia sui costi di produzione

I prodotti agroalimentari bio stanno vivendo un momento di forte crescita sui mercati, nazionali e internazionali. Grazie agli ultimi dati dell’Osservatorio SANA, abbiamo appurato che il 75% delle famiglie italiane ha acquistato almeno un prodotto alimentare biologico tra il 2015 e il 2016, con un incremento delle vendite pari al +14%.

Com’è facilmente intuibile, a fronte della crescita della domanda, aumentano anche i produttori: nel 2015, è stato registrato il +8,2% nel numero di operatori. Anche Eurostat ha registrato il buon momento del settore: le superfici coltivate a bio sono aumentate del 34% rispetto al 2010, raggiungendo gli 1,5 milioni di ettari, il 12% del totale delle superfici agricole.

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In un settore in pieno fermento, è importante che le scelte aziendali non siano lasciate al caso, per migliorare l’offerta al pubblico e garantire salute e guadagni alle aziende che si affacciano sul mercato.

Con questo spirito, Anabio (Associazione Nazionale Agricoltura Biologica) e CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), organizzano a Foggia il workshop “Determinazione dei costi di produzione dell’olio di oliva extravergine biologico, del grano duro biologico e tracciabilità dei prodotti”. L’appuntamento è per il 7 novembre prossimo, presso l’Auditorium Biblioteca Provinciale “La Magna Capitanata”. A seguire, è prevista una tavola rotonda intitolata “Garantire il ‘giusto prezzo’ ai produttori biologici”.

All’evento parteciperanno esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e produttori.

La giornata si aprirà alle 11 con la registrazione dei partecipanti. I lavori saranno introdotti da Giulio Sparascio, Vicepresidente Cia Puglia, e da Federico Marchini, Presidente Anabio.

A seguire, il workshop vero e proprio, con interventi di Simonetta Deleo (Crea) e Daniele Fichera (Federbio). Coordina Antonio Sposicchi.

Durante la pausa pranzo, che comincerà alle 13, sarà possibile degustare alcuni prodotti biologici locali.

Si riprende alle 14, con la Tavola Rotonda introdotta da Raffaele Carrabba, Presidente Cia Puglia.

Parteciperanno ai lavori Colomba Mongiello, Vice Presidente della Commissione parlamentare  di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, Paolo Carnemolla, Prsidente Federbio, Gennaro Sicolo,  Presidente di “Oliveti Terra di Bari” e del CNO – Consorzio Nazionale Olivicoltori, Leonardo Di Gioia, Assessore Agricoltura Regione Puglia, e Secondo Scanavino, Presidente nazionale Cia.

Alle 16, come evento conclusivo, sarà possibile presiedere alla costituzione di Anabio Puglia e a tutti i relativi adempimenti statutari.

FONTI:

http://www.feder.bio/agenda.php?nid=1087

http://www.feder.bio/files/1802.pdf

http://www.sana.it/media/sana/press_release/2016/SANA2016_SANA2016_Internazionali.pdf

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2016/10/25/agricolturabiologico-in-crescitaitalia-tra-piu-dinamici-ue_78695b17-0edb-4998-bfc8-8fd92b0461d8.html

Biofach India ospiterà il quarto OFIA, premio per l’innovazione nell’agricoltura bio

Il bando per il quarto OFIA (Organic Farming Innovation Award), premio internazionale dedicato all’innovazione nel settore dell’agricoltura biologica, sarà presentato a Nuova Delhi, in India, il prossimo 11 novembre, in occasione di BioFach India.

L’OFIA è il premio consegnato a nome dell’Organic Movement, per mettere in luce l’innovazione nel settore biologico da parte di coltivatori, scienziati e altri operatori del settore. È possibile presentare i propri progetti innovativi entro il primo marzo 2017. I premi saranno consegnati nel novembre del 2017, in occasione del 19esimo Organic World Congress (OWC), che si terrà anch’esso a Nuova Delhi.

L’OFIA viene consegnato ogni tre anni, in occasione dell’OWC, ed è patrocinato dall’RDA (Rural Development Administration) della Corea del Sud, da IFOAM – Organics International,  associazione internazionale per la promozione del biologico, e da IFOAM Technology Innovation Platform (TIPI).

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Gli organizzatori, attraverso il premio, desiderano motivare l’innovazione nel settore e diffondere le nuove conoscenze acquisite. Il comitato dell’OFIA selezionerà i vincitori del Grand Premio e del Premio Scientifico. I criteri di valutazione sono fondati su innovatività, rilevanza, applicabilità e impatto potenziale.

Il Summit di presentazione a Nuova Delhi avrà come titolo “Nurturing the Culture of Innovation in Ogranic Agriculture” (Alimentare la cultura dell’innovazione nell’agricoltura biologica).

L’agricoltura biologica ha il potenziale di supportare le enormi sfide che stiamo affrontando nel 21esimo secolo”, si legge nella brochure di presentazione del premio “Per affrontare con successo tali sfide, il settore del bio ha bisogno di facilitare, sperimentare, documentare, comunicare e alimentare i processi innovativi”.

Al Summit dell’11 Novembre parteciperà il nuovo Comitato per l’Innovazione di IFOAM.

All’appuntamento sono previsti tre panel di discussione:

  • Il ruolo dell’Innovazione, a cura di David Gould, Barbara Zilly e del professor Aksoy
  • Alimentare la cultura dell’innovazione, con Ashish Gupta, Livia Ortolani, Sebastian Huisman e i dottori Ardakani e Choi
  • Dichiarazione finale, panel presieduto da Kristin Karlsson, Manoj Kumar Menon e il dottor Kim

Tra il primo e il secondo Panel ci sarà l’intervento del professor Roberto Ugas, della peruviana Universidad La Molina. A moderare l’evento, Marks Arbenz, Direttore Esecutivo di IFOAM.

Per maggiori informazioni sul premio e sulle modalità di partecipazione, è possibile visitare il sito: www.ifoam.bio/ofia

FONTI:

http://www.ifoam.bio/en/events/4th-organic-farming-innovation-award-ofia-summit

http://www.ifoam.bio/sites/default/files/4.ofia_summit-program.pdf

http://biofach-india.com/upload/BIOFACH_Press%20Release_May_2016.pdf

Suolo e Salute è sponsor del Congresso nazionale dell’Ordine dei periti agrari

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Nei giorni 6, 7 e 8 ottobre, a Barga (Lucca) presso il Ciocco Resort, si terrà il 18° Congresso nazionale dell’Ordine dei periti agrari e dei periti agrari laureati, che avrà come tema le filiere agroalimentari.

Durante questi giorni di lavori congressuali si tratteranno le problematiche, le peculiarità e opportunità della professione dei Periti Agrari nel contesto Nazionale e Internazionale, in particolare saranno oggetto dei lavori i percorsi di produzione di cibo, le sue qualità, la loro sostenibilità nel contesto economico ambientale e salvaguardia del suolo.
Le macro aree individuate per gli approfondimenti sono:
• PRODUZIONE
• TRASFORMAZIONE
• COMMERCIALIZZAZIONE E QUALITA’

il tutto in un ottica che dovrà prevedere il rispetto del territorio e del paesaggio in cui sono localizzate le attività.

Il Congresso sarà articolato in tre giornate, con sessioni plenarie e tematiche parallele.

I lavori in merito alla filiera agroalimentare, posti particolarmente sotto l’attenzione del mondo ad Expo 2015 nel corso del quale la categoria è intervenuta nello specifico organizzando alcuni eventi, proseguiranno durante il Congresso Nazionale, sempre più proiettati nel futuro della professione di Perito Agrario in un’ottica globale, dove assume maggiore importanza il valore, la tutela ed il miglioramento dei prodotti alimentari dallo stadio iniziale a quello finale. Senza tralasciare il contesto ambientale e di sostenibilità che le produzioni devono garantire.

Suolo e Salute rinnova il suo impegno all’interno dell’attività della filiera e  si presenta in qualità di sponsor di questo interessante e prestigioso evento.