Suolo e Salute

Category: Biologico (Mercato, Statistiche, Ricerca, Normativa, Estero)

Pesticidi, indagine-shock francese

Interessante (e inquietante) studio francese quello che ha preso in esame gli effetti dell’esposizione ai pesticidi su lavoratori agricoli impegnati nel settore viticolturale e persone che vivono nelle immediate vicinanze dei vigneti, messi a confronto con un gruppo di controllo senza esposizione. L’indagine era stata avviata dopo che l’attenzione dell’opinione pubblica era stata richiamata dal caso di un lavoratore della regione viticola di Listrac-Médoc (situata a 30 km a nord-ovest di Bordeaux) la cui morte per cancro nel 2009 era stata dichiarata sospetta dai familiari, che chiedevano di conoscere la causa ultima della malattia del congiunto. I risultati dei test di laboratorio sono inequivocabili: la contaminazione registrata nel caso dei vignaioli (tutti volontari dello studio) era di circa undici volte superiore a quella nel gruppo di controllo, mentre le persone che vivono nei pressi dei vigneti hanno fatto registrare cinque volte il livello di residui rispetto al controllo.

Fonte: Le Monde

Carnemolla (FederBio): la riforma della PAC non valorizza il bio

“L’agricoltura bio, sinonimo di sostenibilità per l’ambiente e per l’uomo ma anche per il reddito degli agricoltori europei, non è stata efficacemente valorizzata dal voto sulla riforma della PAC del Parlamento Europeo”, commenta Paolo Carnemolla, Presidente di FederBio, che ribadisce: “L’agricoltura bio non è sostenibile solo per l’ambiente, ma anche per il benessere dell’uomo e per l’economia. I dati più recenti sui consumi bio – rilevazione del panel famiglie ISMEA/GFK EURISKO – riferito agli acquisti di prodotti biologici confezionati presso i punti vendita della grande distribuzione organizzata – dimostrano che l’agricoltura bio è una ottima opportunità per affrontare la crisi dell’agroalimentare e più in generale la crisi economica. FederBio ha più volte invitato la politica e le rappresentanze del mondo agricolo e agroalimentare a considerare le potenzialità del bio e a favorirne lo sviluppo. Ha preso parte all’importante campagna per la riforma della PAC sostenuta da 14 Associazioni italiane, che in pochi giorni ha raccolto 90.000 firme, con l’obiettivo di raggiungere una profonda riforma dell’agricoltura. I risultati non sono in linea con le esigenze dei cittadini e degli agricoltori più giovani e dinamici, il voto si è rivelato deludente perché si è persa una ulteriore occasione per attuare una vera riforma della PAC, utile a superare la crisi ambientale ed economica che affrontiamo tutti i giorni”.

Fonte: FederBio

Le associazioni scrivono a Monti e Catania

Le associazioni aderenti alla “Campagna per la riforma della PAC” (tra le quali FederBio,Slow Food e AIAB), in concomitanza con il Consiglio Agricolo, svoltosi il 18e 19 marzo a Bruxelles, hanno scritto una lettera al presidente del consiglio Mario monti ed al ministro delle politiche agricole Mario Catania, auspicandosi che “nel rappresentare il nostro paese nel consiglio agricolo, tengano conto delle nostre richieste e sostengano il reale interesse della collettività, per un’autentica riforma ‘verde’ della PAC in grado di riconciliare economia ed ecologia”, ha dichiarato la portavoce della Campagna Maria Grazia Mammuccini. L’iniziativa all’indomani del sì espresso dal Parlamento europeo alla riforma della Politica Agricola Comune 2014-2020, alla base dei negoziati nell’ambito del Consiglio Europeo nei prossimi mesi.

Maria Grazia Mammuccini, portavoce delle 14 Associazioni, parla di un voto “deludente per quelli che come noi chiedono una profonda riforma della politica agricola”. Anche se, prosegue nella sua analisi, “ è positivo che l’assemblea plenaria del Parlamento europeo abbia bloccato i peggiori aspetti della proposta della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, compresi i doppi sussidi illegali e la cancellazione dalla condizionalità di metà dei requisiti esistenti in materia di ambiente e di salute pubblica”.

Particolarmente penalizzante, secondo Mammuccini, il fatto che “non sono state inserite adeguate misure per premiare le pratiche agricole veramente sostenibili come l’agricoltura biologica e biodinamica né si è fatto nessun passo in avanti per rafforzare il secondo pilastro che è il vero strumento per investire in progetti innovativi per il territorio rurale. Ancora una volta si è persa un’occasione strategica per una vera riforma della Pac in grado di dare un contributo al superamento della crisi economica e ambientale che stiamo vivendo. La proposta uscita dal parlamento non e’ ciò che serve per sostenere adeguatamente sistemi agricoli in grado di produrre cibo sano, natura, paesaggio ed occupazione per i giovani. La proposta votata dal parlamento e’ ancora molto annacquata e di fatto continua a premiare vecchie posizioni di rendita”. La richiesta rivolta ai rappresentanti del nostro governo è ”di sostenere una serie di obiettivi ancora in discussione a Bruxelles, tra cui misure minime per un greening efficace come l’obbligo delle rotazioni colturali, del mantenimento dei pascoli e delle aree di interesse ecologico e la riduzione del tetto massimo ai pagamenti aziendali (da 300 a 100.000 euro) in modo da assicurare risorse sufficienti per le piccole aziende multifunzionali, che sono il tessuto predominante e più vitale dell’agricoltura italiana ed europea”. Le associazioni sottolineano che “ le aziende agricole che reggono meglio l’impatto della crisi sono le aziende biologiche e multifunzionali, che realizzano attività innovative con modelli di produzione e consumo basati sulla sostenibilità ambientale, in grado di garantire efficienza economica, equità sociale, tutela e valorizzazione delle risorse naturali e del paesaggio”. Ma la direzione imboccata dalla riforma non soddisfa la Campagna: la maggior parte dei sussidi della politica agricola comune sono stati distribuiti tra gli agricoltori in modo diseguale a favore delle produzioni intensive ad alto impatto ambientale negativo, senza garantire la sostenibilità economica delle imprese e l’occupazione”. A questo punto, è si ribadisce nella lettera indirizzata a Mario Monti e Mario Catania “servono decisioni responsabili e lungimiranti per un cambiamento reale in grado di assicurare che con i fondi pubblici siano premiate le aziende agricole più virtuose, che producono maggiori benefici per la società, cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità, manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio, mitigazione dei cambiamenti climatici e creano lavoro per i giovani dando un contributo fondamentale al superamento della crisi economica. Al presidente Monti e al Ministro dell’Agricoltura Catania le 14 associazioni ricordano che i cittadini europei si aspettano una vera riforma della politica agricola comune in grado di favorire questo tipo di agricoltura”.

Fonte: Agrapress, Terra Nuova

Suolo e Salute incontra gli studenti di Scienza della Nutrizione di Urbino

Alessandro D’Elia, Responsabile del Settore Sviluppo, Marketing e Rapporti Istituzionali di Suolo e Salute, in qualità di esperto del settore terrà agli studenti dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo un intervento dedicato al rapporto tra alimentazione e benessere. L’incontro si inquadra nell’ambito del percorso didattico della Laurea Triennale in Scienza della Nutrizione dell’ateneo marchigiano, che prevede specifiche attività formative in grado di approfondire di specifiche tematiche all’interno delle diverse discipline che caratterizzano il corso. L’intervento, dal titolo “Cibo biologico: salute,benessere e valorizzazione del territorio” si svolgerà venerdì prossimo 22 marzo.

Fonte: Suolo e Salute

Pubblicati i materiali del progetto “Lazio Bio”

Sono stati pubblicati gli atti del convegno “L’educazione alimentare per il biologico” tenutosi a Roma il 12 ottobre 2012 presso il Centro Congressi di Eataly, e svolto nell’ambito del progetto “Lazio Bio”. Il progetto, elaborato dalla Direzione regionale Agricoltura della Regione Lazio ed approvato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf), è stato realizzato nell’ambito delle azioni 3.1 e 3.2 previste dal “Programma di azione nazionale per l’agricoltura biologica e i prodotti biologici per gli anni 2008 e 2009”. Oltre al convegno, il progetto si è concretizzato nell’evento “Le piazze del Bio – Regione Lazio”, nell’ideazione e creazione di un manuale didattico sull’agricoltura biologica e nella realizzazione del convegno sopra riportato. Il progetto è stato elaborato e seguito dal l’Area Produzioni agricole e marketing agroalimentare della Direzione regionale Agricoltura della Regione Lazio . Sul sito web della Regione Lazio, oltre agli atti del convegno (con contributi di Teresa De Matthaeis, Dirigente Ufficio Agricoltura Biologica – PQA V del Mipaaf, Roberta Sonnino e Ana Moragues Faus della Cardiff School of Planning and Geography, Laura Di Renzo dell’Università di Roma Tor Vergata e Roberto Pinton in rappresentanza di FederBio), come materiali relativi al progetto è disponibile anche la versione digitale del manuale didattico sull’agricoltura biologica, a questo indirizzo.

Fonte:Sinab, Regione Lazio

can i buy viagra online

Voto riforma PAC, delusione dalle associazioni

Dopo il voto del parlamento europeo riguardo la riforma della PAC, i commenti di molte associazioni rivelano una sostanziale delusione per la mancata attuazione di alcune riforme giudicate fondamentali.

In particolare, le associazioni (tra cui FederBio, Slow Food, AIAB, FAI, Legambiente, WWF, Lipu, Italia Nostra, Touring Club Italiano) rimarcano la mancanza di provvedimenti mirati a sostenere un’agricoltura pienamente sostenibile e di un sostegno concreto nella direzione dell’innovazione. Secondo Maria Grazia Mammuccini, portavoce delle 14 associazioni italiane che sostengono la campagna per la riforma della PAC, “il parlamento ha bloccato alcuni dei peggiori provvedimenti che la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ha cercato di far passare, ma non e’ riuscito a realizzare le riforme necessarie per avere una PAC realmente più verde e capace di proteggere la natura, premiare l’agricoltura più sostenibile e mantenere vitali le zone rurali”.

 “il voto di oggi – prosegue il comunicato – e’ deludente per quelli che come noi chiedono una profonda riforma della politica agricola. tuttavia, e’ positivo che l’assemblea plenaria del parlamento europeo abbia bloccato i peggiori aspetti della proposta della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, compresi i doppi sussidi illegali e la cancellazione dalla condizionalità di metà dei requisiti esistenti in materia di ambiente e di salute pubblica. Tuttavia  non sono state inserite adeguate misure per premiare le pratiche agricole veramente sostenibili, come l’agricoltura biologica e biodinamica, ne’ si e’ fatto nessun passo in avanti per rafforzare il secondo pilastro, che e’ il vero strumento per investire in progetti innovativi per il territorio rurale. Ancora una volta si e’ persa un’occasione strategica per una vera riforma della PAC in grado di dare un contributo al superamento della crisi economica e ambientale che stiamo vivendo”.

Fonte: Agrapress