Suolo e Salute

Category: Biocosmesi e Biodetergenza

Gwyneth Paltrow sta per lanciare una nuova linea di cosmesi biologica

Gwyneth-Paltrow-BiocosmesiGwyneth Paltrow sta sviluppando una nuova linea di cosmesi biologica. L’attrice per eccellenza al centro mondo del benessere ha collaborato con gli esperti di Juice Beauty per creare Goop, una nuova gamma di prodotti, che debutterà a marzo 2016. La linea comprende detergenti e creme giorno e notte – che contengono il 99% di ingredienti biologici, secondo Vogue.

Secondo la Paltrow, “Noi assorbiamo 60-80 per cento di ciò che mettiamo sulla nostra pelle, così l’idea che si sta facendo forza è quella per cui chi cerca di mangiare bene e poi utilizza per l’igiene personale dei prodotti chimici, parabeni, siliconi e quant’altro – si perda in un bicchiere d’acqua “. Paltrow rivela che ha trascorso un anno a perfezionare i prodotti per la cura della pelle –  mostrando ai suoi figli, Apple e Moses, quello che serve per essere una donna d’affari di successo.

“E ‘bello mostrare loro con l’esempio quanto sia difficile il lavoro, e quello che serve per essere una persona seria”, ha aggiunto. L’attrice, che è anche direttore creativo del progetto, ha collaborato con lo studio sulla sua prima linea di trucco, che è uscita  nei negozi americani all’inizio di questo mese. La linea contiene tutti i prodotti biologici e vegani .

SANA 2015: torna la più importante manifestazione italiana su alimentazione e cosmesi bio

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, che si terrà presso il polo fieristico di Bologna dal 12 al 15 settembre. La 27° edizione del Salone avrà quindi luogo verso la metà del mese, invece del canonico primo fine settimana, ma restano confermate le tre grandi aree espositive: alimentazione biologica, prodotti per la casa, ecologici ed ecosostenibili, e benessere naturale, con la cosmesi bio che assume un ruolo sempre più importante.

Nonostante la crisi economica, infatti, i numeri sono in continua crescita, nel mondo come in Italia. Al Parco della Biodiversità di Expo Milano, area progettata da Bologna Fiere, è stato da poco presentato il Beauty Report realizzato da Ermeneia per Cosmetica Italia: da questa ricerca risulta che un consumatore su quattro acquista abitualmente prodotti bio, mentre uno su dieci afferma di preferire le aziende sostenibili, che rispettano ambiente, animali e lavoratori.

A conferma arrivano anche i dati della ricerca americana di Kline & Company, secondo cui la cosmesi bionel mondo porta a un fatturato di oltre 13 miliardi, di cui un quinto riguarda solamente l’Europa.

fiera sana 2015

 

 

 

 

 

 

 

 

Anche gli italiani, quindi, preferiscono prendersi cura della propria persona in maniera naturale, dicendo addio alla chimica e alle sostanze dannose come petrolati, siliconi e conservanti.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, che ha registrato ben 43.000 presenze, SANA vi aspetta anche questo 2015 con quattro giorni di esposizioni, conferenze, incontri: ci sarà nuovamente spazio per il premio Sana Novità, tornerà il Sana Shop e potrete trovare gli ultimi prodotti usciti in commercio.

Un’occasione unica, per espositori e visitatori, per consumatori abituali o per chi è semplicemente incuriosito, di conoscere più da vicino il mondo del bio.

Dopo Vivaness, il punto sulla crescita di cosmesi naturale e biocosmesi

Per la prima volta nel corso del 2014 i cosmetici naturali hanno superato la quota di mercato di 1.000 miliardi di euro: una crescita del 10% del settore che corrisponde ad una significativa quota di mercato del 7,8% globale. Sembra ogni giorno più chiaro che anche il cosiddetto “consumo orientato al valore” stia determinando nuovi equilibri di mercato: non fa eccezione il settore della cosmesi, dove i prodotti cosmetici naturali stanno trovando nuovi acquirenti ogni giorno. Oggi la gamma di prodotti di cosmesi naturale ad ampio spettro copre le esigenze più diverse del consumatore, e i mercati internazionali continuano a crescere a un livello importante. In Europa, è di gran lunga la Germania a fare la parte del leone. Con quasi l’8% di quota di mercato costituita dalla cosmesi naturale, si attesta infatti su lavori addirittura doppi rispetto agli altri mercati europei. E proprio in Germania la società di consulenza Naturkosmetik Konzepte, in collaborazione con le società di ricerche di mercato GfK, Iri, IMS Health e BioVista, pubblica trimestralmente il report “Natural e and Organic Cosmetics Trade Monitor”.

Elfriede Dambacher , titolare della Naturkosmetik Konzepte, spiega l’evoluzione del mercato basata, secondo il suo punto di vista, sull’aumento della domanda e l’aumento parallelo della distribuzione di questi tipi di prodotto: “i cosmetici naturali non hanno esaurito il loro potenziale. I clienti sono ben informati, in grado di discernere i veri cosmetici naturali più facilmente e decidere di conseguenza. Vi sono tuttavia ancora relativamente pochi luoghi dove effettuare acquisti dotati di un buon assortimento.

I dati di mercato per il 2014 hanno superato abbondantemente le aspettative. I leader di mercato sono, con con una quota di mercato di quasi il 40%, le farmacie. Oggi interi settori degli scaffali, soprattutto nei paesi esteri, sono dedicati ai cosmetici naturali e i consumatori cominciano ad essere abituati allìidea di poter trovare cosmetici naturali nello stesso luogo dove comprano altri cosmetici e prodotti per la cura della pelle. Proprio in virtù di questo rapido cambiamento nelle esigenze e richieste dei consumatori, un numero crescente di aziende cosmetiche sta iniziando a cambiare e aggiornare il proprio assortimento di prodotti.

Ma se in Germania vi è una crescente differenziazione tra i cosiddetti cosmetici quasi naturali e quelli autenticamente naturali, i mercati internazionali presentano un quadro diverso. Qui i confini tra brand “di culto”, i cosmetici quasi naturali e quelli veramente naturali sono decisamente sfumati. Al punto che le proiezioni prevedono una crescita maggiore dei cosmetici “di ispirazione naturale” rispetto a quelli autenticamente naturali.

Comunque sia, come emerso dai dati recentemente presentati a Vivaness, i mercati stanno crescendo in tutto il mondo. Le performances più significative sono state fatte registrare dai mercati della regione Asia-Pacifico (quota di mercato del 35%) e dl Brasile. Secondo le stime più attendibili e il fatturato globale dei cosmetici naturali nel 2014 ha superato quota 30 miliardi di dollari americani, che equivale a una crescita di quasi il 11%. Un segno inequivocabile di una crescente sensibilità dei consumatori verso prodotti riuspettosi dell’ambiente, come testimoniato anche dalla crescita del settore del biologico e dalla forte richiesta negli Stati Uniti di prodotti privi di OGM. Qualcosa, senza dubbio, sta cambiando a livello globale nella sensibilità dei consumatori.

Fonte: Organic Market

A San Pietroburgo il Forum “Eco Beauty – cosmetici naturali e biologici”

Si svolgerà a San Pietroburgo dal 25 al 27 febbraio prossimi il Forum “Eco Beauty – cosmetici naturali e biologici. Destinatari del forum specialisti e i rivenditori naturali e biologici,, distributori e negozi Internet, estetiste, proprietari di salone di bellezza, giornalisti e altri professionisti del settore. Il programma prevede numerose presentazioni rivolte a professionisti esperti  e tavole rotonde.  Il Forum si terrà il 2015/02/26 al padiglione 3, al secondo piano nella sala conferenze No H28. Per paertecipare è necessario inviare una mail a ekokosmetika@t-online.de oppure inviare una mail all’indirizzo  evgenia.karaseva@reedexpo.ru

Fonte: Organic Market.info

Boom delle richieste di cosmetici bio negli States

Stando a quanto riporta Quality Assurance International (QAI), sempre più consumatori in America sono alla ricerca di cosmetici naturali, biologici o contenenti comunque almeno  una percentuale di ingredienti biologici. Secondo la società di ricerche di mercato americano Spins, i cosmetici e i prodotti per la cura personale contenenti almeno il 70% di ingredienti biologici sono cresciuti in fatturato di oltre il 40% nell’ultimo anno. Purtroppo, come in Europa, anche negli Stati Uniti uno scoglio è costituito dalla mancanza di una specifica definizione giuridica del termine “biologico” per i prodotti cosmetici. Ma diversi produttori hanno trovato un modo intelligente per aggirare il problema: con i loro prodotti cosmetici, molte imprese adempiono alle severe disposizioni previste per gli alimenti bio, adottando sulle proprie confezioni il logo USDA. Oltre a questa strada, in molti casi i produttori hanno scelto di ricorrere a disciplinari privati quali lo standard NSF / ANSI 305, con la dicitura “contiene biologico” (prodotti contenenti almeno il 70% certificato di componenti bio), o i loghi BDIH, Ecocert e Natrue (certificato da Suolo e Salute) per i prodotti importati negli Stati Uniti.

Fonte: Oneco

Assegnate le “Bandiere verdi 2013”

“Bandiera Verde Agricoltura”è il nome del premio della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori, che viene assegnato a tutte quelle realtà territoriali (aziende agricole,  regioni, province, comuni, comunità montane e parchi) che in ambito agricolo si sono particolarmente distinte per azioni, politiche e attività di sostenibilità, innovazione e originalità a tutela dell’ambiente, del territorio, delle tradizioni e della qualità.

Il concorso, giunto alla sua undicesima edizione, è nato nel 2003 come riconoscimento su scala regionale (nelle due prime edizioni infatti interessava il solo territorio delle Marche), per poi divenire interregionale nel 2006 e nazionale dal 2007.

Il premio, che consiste nell’assegnazione di una bandiera verde con il marchio agricoltura, è suddiviso in varie sezioni: province, comuni, aziende agricole singole o associate, altri fuori concorso.

Le premiazioni quest’anno sono avvenute nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, a Roma, e hanno riguardato ventuno realtà italiane sparse nella penisola. Un’Italia, come si legge nel comunicato CIA che ha accompagnato la premiazione, “dell’Italia delle “dune costiere”, della pecora “pagliarola” salvata dall’estinzione, dei “costicci e gobbi” e quella virtuosa del comune di Melpigliano dove si interviene sul verde urbano per tutelare la salute dei cittadini e la biodiversità del territorio”.

Tra i premiati, “chi realizza abiti d’alta moda con la fibra del latte, chi alleva “super capre” da cashmere che producono 500 grammi di lana straordinaria, chi ricava dalle “zucche luffa“ batuffoli spugnosi per la cura del corpo, chi presidia l’antica cipolla di Acquaviva e chi nobilita il “cece nero“ tipico della vecchia civiltà contadina. Ma anche chi mette in piedi un vero “museo“ sugli usi della canapa come “food“, nell’edilizia, nella cosmetica e nel tessile e chi fa rete con altre aziende e agriturismi per presidiare i boschi storici e salvaguardare il paesaggio agrario”. “La nuova tendenza, che emerge dal profilo dei premiati di ‘bandiera verde’ – prosegue il comunicato – “e’ quella di sfruttare anche l’indotto generato da un’agricoltura funzionale a un nuovo modello di turismo”.

“Grazie al premio dal 2003 a oggi sventolano oltre 200 “bandiere verdi” tra aziende, comuni, province e parchi”, anche se,  conclude la CIA – i “virtuosi” che la meriterebbero nel nostro paese sono più di 15 mila.

Tra le regioni con il maggior numero di candidature quest’anno Puglia, Marche, Veneto ed Umbria. Ulteriori informazioni sul sito del premio http://www.bandieraverde.it/

Fonte: Agrapress, CIA