Suolo e Salute

Autore: admin

Il bio italiano a “Seoul Food & Hotel”

E’ in corso di svolgimento in questi giorni a Seoul, Corea del Sud, “Seoul Food & Hotel”, la principale manifestazione sud coreana del settore alimentare, che proseguirà fino a domani 16 maggio. Alla fiera sarà anche presente uno stand istituzionale del progetto per la Promozione in Corea del Sud dei prodotti Made in Italy agroalimentari biologici e della cosmesi bio e naturale: il progetto, che nasce da una sinergia tra Ministero dello Sviluppo Economico, FederBio e Federalimentare e che ha in BolognaFiere il soggetto attuatore, è stato avviato nel 2013 ed è di particolare rilievo e attualità in questo periodo, data l’imminenza dell’entrata in vigore del nuovo regolamento del biologico in Corea del Sud, previsto per la metà del mese di giugno 2014. Grazie alla collaborazione attiva dell’Agenzia di Seoul dell’ICE, l’Istituto per il Commercio Estero, lo stand ospiterà i più buyer sud coreani con lo scopo di selezionare la delegazione che visiterà il  SANA 2014 e che parteciperà agli incontri B2B con gli espositori del Salone. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle attività attuali e future previste nell’ambito del progetto sono reperibili alla pagina http://www.federbio.it/Promozione_Corea_Sud.php.
Fonte: FederBio

Accordo Mipaaf-Ebay per tutelare il Made in Italy

E’ stato firmato il 7 maggio scorso Protocollo d’intesa per la tutela e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari DOP e IGP sulla piattaforma online eBay. L’accordo è stato siglato tra il Mipaaf, eBay e l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG). Obiettivo del protocollo quello di sostenere le azioni di promozione e valorizzazioni delle produzioni italiane di qualità anche sulla piattaforma eBay, garantendo la presenza in rete di prodotti certificati e pertanto autentici. Con i suoi 4,5 milioni di utenti in Italia, eBay rappresenta un mercato di grande interesse che tuttavia è spesso esposto a fenomeni di contraffazione e falso che colpiscono particolarmente il settore del Made in Italy. Un dei punti di forza dell’intesa è costituito dal cosiddetto Vero, acronimo per Verified Rights Owner, programma di verifica dei diritti di proprietà, grazie al quale una piattaforma di circa 37.000 utenti attivi consente ai titolari di marchi, brevetti o copyright di segnalare eventuali violazioni. Attraverso VeRo l’ICQRF, il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, insieme all’AICIG, avranno la possibilità di segnalare a eBay eventuali violazioni dei diritti di proprietà intellettuale riguardantialle produzioni DOP e IGP”. EBay a sua voltà provvederà in tali casi a rimuovere gli annunci e a prendere provvedimenti sull’account responsabile. Contesutalmente, lo stesso ICQRF attiverà tutte le procedure in sede europea atte a bloccare il commercio dei prodotti segnalati e a tutelare i prodotti oggetto di violazione.  “Questo Protocollo – ha dichiarato il Ministro Martina – si inserisce nel più ampio contesto di azioni strategiche che stiamo mettendo in campo per la tutela e la valorizzazione del Made in Italy agroalimentare. Con l’intesa con eBay interveniamo su due fronti: fermare i falsi e promuovere le eccellenze autentiche. Avremo la possibilità di segnalare tempestivamente le violazioni sulle indicazioni geografiche, lottando anche contro l’Italian sounding. Allo stesso tempo promuoviamo la conoscenza da parte degli utenti della Rete dei nostri prodotti di qualità e la presenza commerciale delle nostre vere Dop e Igp. Non dimentichiamo che l’Italia è leader in Europa con 264 prodotti riconosciuti, con un fatturato al consumo nazionale di quasi 9 miliardi di euro. Queste cifre possono crescere ancora se recuperiamo gli spazi occupati ora dai falsi”.
Fonte: AIOL

Indagine Censis su giovani e contraffazione

Ben il 74,6% dei giovani romani  acquista merce contraffatta . Questo il dato choc  di un’indagine condotta dal Censis su incarico della DG lotta alla contraffazione-Uibm del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise). Commentando i dati della ricerca Coldiretti ha ricordato che quelle alimentari sono le più temute dagli italiani: ben sette cittadini su dieci (71 per cento) si dicono preoccupati per le alterazioni, le contraffazioni e le falsificazioni dei prodotti alimentari. Secondo la Confederazione la crisi ha determinato “un forte taglio alla spesa alimentare delle famiglie che cresce solo per i cibi low cost con minori garanzie di sicurezza”. “Nel caso degli alimentari il reato di contraffazione è’ più grave perché si possono avere anche pericolosi effetti sulla salute e, spesso a differenza degli altri prodotti, la vendita di prodotti taroccati avviene all’insaputa dell’acquirente”, spiega Coldiretti in una nota “Le difficoltà economiche – prosegue la confederazione – hanno costretto molti italiani a tagliare la spesa alimentare e a preferire l’acquisto di alimenti più economici venduti spesso a prezzi troppo bassi per essere sinceri, che rischiano di avere un impatto sulla salute”. “Dietro questi prodotti spesso si nascondono, anche, ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi ma anche vere e proprie illegalità, come è confermato dall’escalation dei sequestri”.
Fonte: Agrapress

Da Sicolo (CNO) forti critiche riguardo gli incontri ministero-regioni sulla PAC

Parole dure e circostanziate quelle pronunciate da Gennaro Sicolo, presidente del CNO, il Consorzio Nazionale degli Olivicoltori, che si è detto “negativamente colpito e amareggiato dalla piega che sta prendendo il negoziato tra ministero e regioni” riguardo il sostegno accoppiato della PAC. Secondo Sicolo infatti “l’olivicoltura italiana è diventata il bancomat per tutte le colture secondarie nazionali sostenute da clientele ed apparati politici, ed e’ stata tradita ancora una volta da governo e regioni passando da produzione strategica a produzione da annullare”. “Esprimo pertanto, a nome degli olivicoltori che rappresento un forte malumore e invito i politici italiani a riconsiderare con attenzione le loro ipotesi di lavoro sulla ripartizione degli aiuti accoppiati”. “I 57 milioni di euro riservati come premio per l’olivicoltura sono meno di quanto i produttori perdono per effetto dell’applicazione della trattenuta del 10% che serve ad alimentare il budget per gli aiuti accoppiati”, spiega il presidente CNO secondo il quale “è necessario perlomeno tornare alla prima ipotesi prospettata dal Mipaaf che destinava al nostro settore una dotazione di 100 milioni di euro”.
Fonte: Agrapress

Coldiretti: trasparenza fondamentale per il settore agroalimentare. Ora serve etichetta d’origine

In riferimento all’attività svolta dai NAS negli ultimi anni e in particolare nel periodo 2007-2013, la Coldiretti per voce del presidente Moncalvo sottolinea la crescita preoccupante delle frodi alimentari nel nostro paese, più che triplicate dall’inizio della crisi e con un incremento record del 248% dei cibi e delle bevande sequestrate. Fondamentale per Moncalvo la decisione del ministro della salute Lorenzin di rendere pubblici i flussi commerciali delle materia prime provenienti dall’estero: “gli ottimi risultati dell’attività’ dei NAS confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo”.
“il flusso ininterrotto di prodotti agricoli che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere – prosegue il presidente Coldiretti – serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie da vendere sul mercato come made in Italy”. “Gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta ottenuta da grano che non e’ stato coltivato in Italia all’insaputa dei consumatori e la metà delle mozzarelle che sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere”.
Mai come ora, secondo Moncalvo, è necessario “ portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza”: questo primo, fondamentale atto di trasparenza deciso dal ministro Lorenzin “ va completato con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti”.
Fonte: Agrapress

ON line le guide CRA sull’etichettatura di olio e vino

Il CRA, il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura ha pubblicato sul suo sito internet (www.entecra.it) una “guida alla lettura delle etichette di olio e vino”. In precedenza lo stesso CRA aveva già realizzato una guida alle etichettature alimentari: la nuova pubblicazione, scaricabile pubblicamente e frutto del lavoro dei ricercatori del CRA, intende aiutare il consumatore ad orientarsi nella consultazione delle etichette, comprendendo quali sono le informazioni importanti da cercare e dove reperirle: origine, caratteristiche nutrizionali, denominazioni, ingredienti utilizzati. Secondo il presidente CRA Alonzo inoltre la guida rappresenta anche “ uno strumento utile alle imprese, sia sotto il profilo del supporto pratico sia per la trasferibilità delle conoscenze. Un’ etichetta appropriata, efficace e leggibile comporta un impegno non indifferente, soprattutto per le piccole aziende, che devono destreggiarsi tra le innumerevoli regole da armonizzare, i continui progressi della tecnologia e le esigenze di un mercato di consumatori che cambia rapidamente gusti e interessi”.
Fonte: Agrapress