Suolo e Salute

Autore: admin

In vigore il PAN sull’uso sostenibile degli agro farmaci

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 35 del 22 gennaio 2014 il Decreto di approvazione del Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Il Piano contiene le misure per il recepimento in Italia della Direttiva 2009/128/CE, che definisce il quadro normativo per l’azione comunitaria dell’utilizzo dei pesticidi. In seguito alla pubblicazione del decreto il Piano potrà essere operativo. Il decreto è consultabile a questo indirizzo web.
Fonte: SINAB

Abruzzo, nuovi fondi per i pascoli e il biologico

La Giunta Regionale della Regione Abruzzo, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, ha approvato la delibera riguardante la Misura 2.1.4 – Pagamenti agroambientali del Programma di Sviluppo rurale – con la quale si autorizza il proseguimento degli impegni anche per l’anno 2014. In particolare, l’intervento riguarda l’Azione 2 – Sostegno all’agricoltura biologica e l’Azione 4 – Salvaguardia degli ambienti a pascolo. A beneficiare dei contributi le aziende che avevano già presentato le domande per i bandi del 2010 (biologico e pascoli) e 2012 (pascoli). “Con questo prolungamento di impegno da parte della Regione Abruzzo – ha dichiarato l’assessore Febbo – saranno ampliate le risorse a disposizione per un importo di circa 8 milioni e 500 mila euro grazie al quale saranno assicurate tutte le liquidazioni alle aziende abruzzesi che hanno ancora impegni in corso. Quindi, l’intervento riguarda le imprese che avevano partecipato al bando 2010 (quinto anno di impegni) sia quelle che avevano risposto al bando del 2012 (terzo anno di impegni). Si tratta di un intervento consistente – aggiunge Febbo – che dimostra l’attenzione che la Regione Abruzzo rivolge all’agroambiente, con un occhio di riguardo verso un’agricoltura biologica sempre più in crescita, e soprattutto è la conferma degli impegni presi”. Grazie alle due azioni della Misura 214 del PSR, si punta sia allo sviluppo di un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente sia al rafforzamento della biodiversità attraverso una pratica del pascolo indirizzata e funzionale al mantenimento e all’aumento della biodiversità stessa, alla difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, al recupero dei territori montani abbandonati attraverso pratiche di gestione più onerose rispetto all’ordinarietà e più stringenti rispetto alle pertinenti prescrizioni della condizionalità.
Fonte: Regione Abruzzo, Segreteria Assessorato Politiche Agricole

Unasco, nasce la carta d’identità per gli extra vergine

Per far fronte alle continue frodi nel settore dell’extra vergine d’oliva, Unasco, l’Associazione delle organizzazioni di produttori olivicoli, ha messo a punto la “carta d’identità dell’ olio extra vergine di oliva”, grazie alla quale sarà possibile rintracciare la provenienza dell’olio dalla produzione al confezionamento. Inserendo il codice riportato in etichetta su sito web www.olitaliano.eu infatti sarà possibile ottenere tutte le informazioni utili a conoscere l’intero processo produttivo di quello specifico olio. Ad Unasco aderiscono 30 associazioni presenti su tutto il territorio italiano in rappresentanza di circa 200 mila olivicoltori ed ha realizzato il progetto grazie ad un cofinanziamento dall’Ue e del Mipaaf (Reg. 867/08).
“Abbiamo realizzato un sistema integrato di Rintracciabilità – Qualità certificato da un ente terzo (Sistema Unasco), che consente di controllare tutto il processo produttivo dal campo alla bottiglia – ha dichiarato il presidente Luigi Canino – tramite tecnici qualificati alla quale verificano che i produttori rispettino rigidi disciplinari di qualità lungo tutta la filiera”.. “Dunque quell’olio, specificatamente, oltre ad essere assaggiato verrà conosciuto in pieno ripercorrendo a ritroso la sua storia dalla tavola al campo” ha concluso il presidente. Ulteriori informazioni si possono ottenere sul sito web prima ricordato www.olitaliano.eu
Fonte: gamberorosso.it

Il 26 febbraio a Roma presentazione dell’iniziativa “Solo olive italiane”

Mercoledì 26 febbraio dalle ore 11 presso la Sala dei Paesaggi di  Palazzo Rospigliosi in via XXIV maggio 43 a Roma il Mipaaf, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e Unaprol presenteranno alla stampa, ai consumatori e alle imprese “SOLO OLIVE ITALIANE”, progetto dedicato alla valorizzazione e la tutela dell’olio extra vergine di oliva italiano, uno dei prodotti più rappresentativi del nostro agroalimentare. L’iniziativa si inserisce nel programma di attività del piano di settore olivicolo – oleario. Per ulteriori informazioni unaprolpress@unaprol.it, sito web  http://www.solooliveitaliane.it/

L’ISAAA pubblica il rapporto 2013 sugli OGM

Cattive notizie per il nutrito popolo anti OGM (a cominciare, ovviamente, dall’intero comparto del biologico), stando almeno ai dati più aggiornati. E’ stato infatti pubblicato il 13 febbraio scorso il rapporto “Condizione globale delle colture GM: 2013”, a cura dell’ISAAA, l’International Service of the Acquisition of Agri-biotech applications. Obiettivo della pubblicazione quello di fornire alla comunità scientifica e alla società informazioni e conoscenze riguardo le biotecnologie e le colture GM. Secondo quanto riportato dalla ricerca, nell’anno appena concluso gli OGM sono stati utilizzati da oltre 18 milioni di agricoltori in 27 paesi, 19 in via di sviluppo e 8 industrializzati. Per quanto riguarda in particolare  l’Unione Europea, nei cinque stati in cui vengono coltivati organismi geneticamente modificati, ovvero Spagna, Portogallo, Rep. Ceca, Slovacchia e Romania, si è assistito ad un incremento del 15% negli ettari coltivati con il mais Mon810, per un totale aggiornato a 148 mila ettari. Su scala globale, il trend è analogo, essendo aumentata di ben 5 milioni di ettari la superficie complessivamente coltivata con OGM, pari al 3% in più rispetto al 2012, interessando una superficie di 175,2 milioni di errati. In testa a questa opinabile classifica gli Stati Uniti, con 70,1 milioni di ettari, seguiti dal Brasile (40,3 milioni di ettari) e Argentina (24,4 milioni di ettari). Tra i primi dieci maggiori coltivatori, 2 sono paesi industrializzati, mentre 8 sono paesi in via di sviluppo che per il secondo anno di seguito hanno seminato più colture GM rispetto ai paesi industrializzati, detenendo ad oggi ben il 54% dell’intera produzione mondiale. E le prospettive 2014 sembrano confermare questo trend, particolarmente nei paesi in via di sviluppo. A questo punto è lecita la domanda: siamo proprio sicuri che sia questa la strada giusta nella direzione di un’agricoltura veramente sostenibile?
Fonte: ISAAA, AIOL