Suolo e Salute

Autore: admin

Diminuiscono i rischi per le api europee, perdita delle colonie meno grave del previsto

apicoltura europaLa salute e la diffusione delle api in Europa restano critiche, ma gli ultimi dati scientifici svelano un cauto ottimismo: la situazione è meno drammatica di quanto possiamo sospettare. A confermarlo una lunga ricerca, finanziata dall’Unione Europea, che per due anni ha indagato il grado e le ragioni della mortalità delle colonie di api da miele in tutto il continente.

Lo studio, che prende il nome di EPILOBEE, ha analizzato 32mila colonie in 17 diversi Paesi tra l’inverno 2012/2013 e quello 2013/2014, impiegando 1.350 ispettori per una serie di almeno 96mila analisi. E i risultati hanno sorpreso i ricercatori. La differenza nel grado di mortalità tra le due stagioni prese in considerazione è stata rilevante: mentre nel primo periodo il range era compreso tra il 5,5 e il 29,3%, nell’anno successivo è stato registrato un meno drammatico 2,4%-15,4%.

Ma i ricercatori invitano in ogni caso alla prudenza: “Il decremento del grado di mortalità invernale nelle colonie è notevole, nei due anni considerati. In ogni caso, questi dati vanno interpretati con cautela. Per questo, il decremento osservato durante il periodo 2013-2014 sarà attentamente analizzato, interpretato prudentemente e messo in prospettiva grazie alla collaborazione dell’EFSA, European Food Safety Authority”.

Nel dettaglio, l’Italia è stata la nazione ad aver visto il minor grado di mortalità nel primo periodo considerato, anche se i risultati successivi sono risultati meno ottimisti rispetto a quelli di altri Paesi: 5,5 nel 2013; 4,8% nel 2014. Il livello maggiore di distruzione delle colonie, nel primo anno di rilevamento, è stato sperimentato in Belgio: 32,4%. Nell’anno successivo è andata decisamente meglio, con un 14,8%. Il Paese meno colpito nel 2014 è stato invece la Lituania, con una percentuale del 2,4%.

I ricercatori hanno anche sottolineato il tipo e il grado di diffusione dei distruttori di colonie. La varroa, in particolare, acaro parassita che infesta le colonie di Apis Mellifera e Apis Cerana, risulta particolarmente infestante ed è presente in quasi tutti i Paesi europei. Notizie più confortanti per quanto riguarda l’American Foulbrood, anche detta peste americana, e il Bacilluslarvae: molto diffusi in Nord America e Australia, questi batteri sarebbero invece presenti solo in percentuali minime negli alveari europei.

L’intenzione dei ricercatori per il prossimo futuro è quella di proseguire con l’analisi dei diversi fattori di rischio per le colonie di api europee. In particolar modo, verranno indagati gli effetti dei neonicotinoidi, insetticidi a base aficida.Sono dati, quelli sul grado di mortalità, che in qualche modo confortano dopo il recente allarme lanciato dallo IUCN (International Union for Conservation of Nature), che nella scorsa primavera aveva mappato le specie di insetti impollinatori presenti in Europa, sottolineando i rischi di estinzione delle diverse specie. In quell’occasione, scoprivamo che quasi un’ape selvatica su dieci è a rischio estinzione (il 9,2%, per l’esattezza), mentre il 5,2% ha un’elevata probabilità di scomparire nel prossimo futuro. Allo stesso tempo, il 25,8% della popolazione dei bombi è minacciata. D’altronde, le percentuali potrebbero essere anche più elevate: l’istituto, infatti, non è riuscito a raccogliere dati sufficienti per comprendere la “salute” di circa il 57% delle specie presenti in Europa. Informazioni non di poco conto, visto che anche le specie selvatiche danno un grande contributo all’impollinazione

Agricoltura biologica e insetti vivono in un rapporto simbiotico: se la prima preserva api e bombi da sostanze nocive come i pesticidi chimici, i secondi contribuiscono fattivamente alla crescita e alla riproduzione di numerosi vegetali di cui ci alimentiamo ogni giorno.

Fonti:

http://www.ilfattoalimentare.it/api-peste-europa-varroa.html

http://www.iucn.org/?14612/Bad-news-for-Europes-bumblebees

http://ec.europa.eu/food/animals/live_animals/bees/study_on_mortality/index_en.htm

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/03/22/news/api_selvatiche_una_su_dieci_in_europa_rischia_l_estinzione-110198264/

http://www.agi.it/il-punto-su/notizie/letologo-celli-estinzione-api-sarebbe-carestia-mondiale

Lo studio: i raggi UV uccidono i patogeni di origine alimentare in alcuni frutti

lamponi raggi UVUna nuova ricerca di Washington State University dimostra che la luce ultravioletta C può aiutare a uccidere gli agenti patogeni di origine alimentare in alcuni frutti.

La luce, che non può penetrare oggetti solidi o superfici opache, distrugge l’acido nucleico e disturba il DNA dei microrganismi. E ‘stata usata per anni per sanificare le superfici a contatto con alimenti, così come l’acqua potabile.

Shyam Sablani, professore associato presso il Dipartimento di Scienze Biologiche WSU Systems Engineering, e il suo team, hanno testato l’effetto dei raggi UV su mele, pere, fragole, lamponi e melone contaminati da E. coli O157: H7 e Listeria monocytogenes.

L’efficacia del trattamento è diverso a seconda del patogeno, la superficie del frutto, la dose di luce e la durata di esposizione. Ad esempio, per le pere è richiesto una dose maggiore di luce che per le mele per poter ridurre E. coli, e i lamponi hanno bisogno di più tempo delle fragole.

Nel complesso, la luce risulta più efficace contro E. coli che contro Listeria ed è più efficace sulla superficie liscia di una mela o pera, inattivando fino al 99,9% di patogeni. Se la contaminazione sulla superficie ruvida di un lampone o melone è bassa, la luce UVC può ancora ridurre il 90 per cento dei patogeni.

Parlando dei campi di applicazione, la tecnica potrebbe essere utilizzata sulla linea di confezionamento come un nuovo modo per igienizzare i frutti. L’industria alimentare biologica può essere particolarmente interessata come alternativa ai convenzionali disinfettanti chimici.

Ulteriori ricerche sono in corso per aumentare l’efficacia della luce UVC sulla frutta con superfici ruvide.

Research Shows UV Light Can Kill Foodborne Pathogens on Certain Fruits

Emergenza Xylella : 11 mln di indennizzi

Emergenza Xylella : 11 mln di indennizzi

Firmato il decreto di declaratoria dello stato di calamità per l’emergenza Xylella nelle province di Lecce e Brindisi.  Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina ha reso noto che sono previsti indennizzi per 11 milioni di euro agli agricoltori colpiti.

Il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, comunica che «Bisogna agire subito, senza perdere più altro tempo – ha detto nel corso del vertice in prefettura a Lecce, dopo aver ascoltato sindaci, comitati spontanei e associazioni olivicole -. Siamo in presenza di una situazione in evoluzione, che può espandersi e contagiare altre varietà. Abbiamo già perso molto tempo e ogni giorno si mettono a rischio nuovi ulivi. Occorre abbattere le piante malate per salvare quelle sane».

La tabella di marcia da seguire prevede: abbattimenti, controllo fitosanitario dei vettori adulti, buone pratiche agricole.

“Siamo in Puglia – ha detto il Ministro Martina – per ribadire che la tutela dell’olivicoltura salentina è una priorità italiana ed europea. In queste ore ho firmato il decreto per gli indennizzi agli agricoltori colpiti delle province di Lecce e Brindisi, che per la prima volta per un’emergenza fitosanitaria consente l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale. Possiamo così ripartire gli 11 milioni destinati a sostenere il reddito delle imprese agricole”. “Abbiamo stabilito ulteriori interventi di indennizzo – ha aggiunto – che verranno effettuati attingendo ai 13 milioni di euro del budget del Commissario di protezione civile”.

Xylella indennizzi

 

 

 

 

 

 

 

 

“Allo stesso tempo – ha detto ancora – mettiamo in campo un potenziamento della ricerca con un programma europeo a guida italiana e uno nazionale con la creazione di un campo sperimentale in Salento per individuare soluzioni. All’Europa chiediamo un supporto ulteriore sulla ricerca e soprattutto di individuare altre risorse per gli indennizzi agli agricoltori”. Ha poi annunciato che nelle prossime giornate “avremo un punto di avanzamento con il Commissario all’Agricoltura Hogan per stabilire le modalità”.

“Il Piano Silletti – ha concluso il Martina – sta dando frutti e dobbiamo proseguire nella sua attuazione con serietà proprio per salvaguardare l’olivo coltura e il vivaismo salentino. Serve un grande lavoro di squadra che veda l’impegno di tutti nella stessa direzione.

Le aziende potranno presentare domanda per gli indennizzi, alla regione Puglia nei prossimi 45 giorni: “Secondo le leggi europee – ha precisato Martina – possono accedere a queste misure le aziende agricole che dimostrano una perdita superiore al 30% della loro produzione lorda vendibile”.

Ulteriori approfondimenti e fonti:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/emergenza-xylella-firmato-stato-calamita-11-mln-di-indennizzi-no834727/

http://quotidianodipuglia.it/regione/xylella_piano_della_ue_abbattimenti_e_indennizzi/notizie/1477140.shtml

http://www.ansa.it/puglia/notizie/2015/07/20/xylella-martina-indennizzi-per-11-mln_9a6d9a24-14ed-4d2e-a9bd-a6d0e5717473.html

Emergenza Xylella : 11 mln di indennizzi

Emergenza Xylella : 11 mln di indennizzi

Firmato il decreto di declaratoria dello stato di calamità per l’emergenza Xylella nelle province di Lecce e Brindisi.  Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina ha reso noto che sono previsti indennizzi per 11 milioni di euro agli agricoltori colpiti.

Il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, comunica che «Bisogna agire subito, senza perdere più altro tempo – ha detto nel corso del vertice in prefettura a Lecce, dopo aver ascoltato sindaci, comitati spontanei e associazioni olivicole -. Siamo in presenza di una situazione in evoluzione, che può espandersi e contagiare altre varietà. Abbiamo già perso molto tempo e ogni giorno si mettono a rischio nuovi ulivi. Occorre abbattere le piante malate per salvare quelle sane».

La tabella di marcia da seguire prevede: abbattimenti, controllo fitosanitario dei vettori adulti, buone pratiche agricole.

“Siamo in Puglia – ha detto il Ministro Martina – per ribadire che la tutela dell’olivicoltura salentina è una priorità italiana ed europea. In queste ore ho firmato il decreto per gli indennizzi agli agricoltori colpiti delle province di Lecce e Brindisi, che per la prima volta per un’emergenza fitosanitaria consente l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale. Possiamo così ripartire gli 11 milioni destinati a sostenere il reddito delle imprese agricole”. “Abbiamo stabilito ulteriori interventi di indennizzo – ha aggiunto – che verranno effettuati attingendo ai 13 milioni di euro del budget del Commissario di protezione civile”.

Xylella indennizzi

 

 

 

 

 

 

 

 

“Allo stesso tempo – ha detto ancora – mettiamo in campo un potenziamento della ricerca con un programma europeo a guida italiana e uno nazionale con la creazione di un campo sperimentale in Salento per individuare soluzioni. All’Europa chiediamo un supporto ulteriore sulla ricerca e soprattutto di individuare altre risorse per gli indennizzi agli agricoltori”. Ha poi annunciato che nelle prossime giornate “avremo un punto di avanzamento con il Commissario all’Agricoltura Hogan per stabilire le modalità”.

“Il Piano Silletti – ha concluso il Martina – sta dando frutti e dobbiamo proseguire nella sua attuazione con serietà proprio per salvaguardare l’olivo coltura e il vivaismo salentino. Serve un grande lavoro di squadra che veda l’impegno di tutti nella stessa direzione.

Le aziende potranno presentare domanda per gli indennizzi, alla regione Puglia nei prossimi 45 giorni: “Secondo le leggi europee – ha precisato Martina – possono accedere a queste misure le aziende agricole che dimostrano una perdita superiore al 30% della loro produzione lorda vendibile”.

Ulteriori approfondimenti e fonti:

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizie-nascoste/emergenza-xylella-firmato-stato-calamita-11-mln-di-indennizzi-no834727/

http://quotidianodipuglia.it/regione/xylella_piano_della_ue_abbattimenti_e_indennizzi/notizie/1477140.shtml

http://www.ansa.it/puglia/notizie/2015/07/20/xylella-martina-indennizzi-per-11-mln_9a6d9a24-14ed-4d2e-a9bd-a6d0e5717473.html

Presentazione Kamut al Biodiversity Park BolognaFiere ad Expo Milano 2015

Presentazione Kamut al Biodiversity Park BolognaFiere ad Expo Milano 2015

Interessante appuntamento con il marchio KAMUT® presso il Biodiversity Park BolognaFiere ad Expo Milano 2015.
Da giovedì 23 luglio a domenica 26 luglio per sperimentare i laboratori di cucina gratuiti a base di GRANO KHORASAN KAMUT®!
Kamut Enterprises of Europe in collaborazione con Gruppo Ethos Ristoranti Italiani organizza delle vere e proprie cooking class per conoscere i benefici nutrizionali del grano khorasan KAMUT® e scoprire tutti i modi per utilizzarlo facilmente in cucina.Biodiversity-ParkOgni giorno sono in programma tre turni da un’ora (alle h 11, alle h 13 e alle h 15) per un massimo di 15 persone ciascuno. Sarà presente lo chef Massimo Rovagnati che guiderà i partecipanti nella preparazione della ricetta del giorno e dell’impasto per realizzare una pizza 100% farina di grano khorasan KAMUT®, senza aggiunta di lieviti.

Inoltre, da lunedì 20 luglio a domenica 26 luglio, proprio in sinergia con i laboratori di cucina gratuiti, avrà luogo in tutti i ristoranti del Gruppo Ethos il KAMUT® Fest Speciale Expo- con un menù inedito a base di grano khorasan KAMUT®.

Show Office
Parco della Biodiversità in Expo 2015
BolognaFiere S.p.A.
Tel: 051 282905/ Fax: 0516374037
KMU

Xylella: “L’UE indaghi sull’uso massiccio di pesticidi in Puglia”

L’Efsa, l’autorità europea deputata alla sicurezza alimentare nel continente, dovrà redigere un report sui rischi per salute e ambiente derivanti dall’utilizzo su vasta scala di pesticidi in Puglia: è questa la richiesta formalizzata e sottoscritta da diversi parlamentari europei, su iniziativa dell’eurodeputata Rosa D’Amato del Movimento 5 Stelle. L’assemblea ha richiesto l’intervento dell’autorità in seguito all’utilizzo di pesticidi chimici per combattere la Xylella, il batterio responsabile del disseccamento di numerosi ulivi in Puglia. La notizia è stata diffusa dalla stessa D’Amato.

L’obiettivo – ha spiegato l’eurodeputata – è di avere una volta per tutte e in modo chiaro una dichiarazione ufficiale dell’Efsa sugli effetti che può comportare l’utilizzo di erbicidi e insetticidi chimici su larga scala. Ringrazio tutti i colleghi, tra cui gli eurodeputati italiani, che hanno sostenuto la nostra richiesta. La difesa del futuro dell’agroalimentare pugliese non ammette divisioni, e sono lieta che in questo caso si siano evitati inutili e dannose contrapposizioni d’interessi di parte, per far prevalere l’interesse generale della nostra Regione”. La richiesta ha carattere di urgenza e prevede un intervento di assistenza tecnica da parte dell’Efsa. Prima di diventare operativa, la domanda dovrà passare al vaglio della Commissione europea.

Secondo i richiedenti, il ricorso a prodotti chimici dannosi non è l’unica strada per combattere la Xylella: nella richiesta si fa riferimento a metodi alternativi, come ad esempio tecniche di agricoltura biologica. “Ci sono già studi scientifici e casi concreti in Puglia – ha spiegato ancora la D’Amato – che dimostrano la validità dell’uso di metodi e sostanze dell’agricoltura biologica per contrastare fenomeni come il disseccamento degli ulivi. Quello che non è dimostrato, invece, è l’efficacia delle misure estreme, secondo la logica dell’eradicazione del batterio, decise dal governo e dall’Ue”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 20 luglio è stata poi l’occasione per una delegazione del Movimento di incontrare Vytenis Andriukaitis, commissario Ue alla Sicurezza alimentare, in visita in Puglia. La D’Amato ha sottoposto al commissario “la validità, oltre alla convenienza economica, ambientale e sociale, per combattere il disseccamento degli ulivi attraverso pratiche alternative”.

A inizio luglio, l’eurodeputata del Movimento aveva già inviato una richiesta di chiarimento sui risultati delle indagini europee sull’estensione dell’epidemia di Xylella nella regione: “Nonostante il grande clamore mediatico, a oggi c’è ancora scarsa chiarezza sul disseccamento degli ulivi in Puglia. Per questa ragione, bho chiesto alla Commissione europea di rendere noti i dati sul numero stimato di ulivi infetti e in particolare sul numero e la posizione geografica delle piante testate, sui risultati dei singoli test diagnostici e sui metodi statistici utilizzati per quantificare l’estensione dell’epidemia, oltre che sul trend dell’epidemia e sui protocolli che vengono correntemente utilizzati per la diagnosi delle infezioni”.

Fonti:

http://www.giornaledipuglia.com/2015/07/xylella-damato-parlamento-ue-chiede.html

http://damatorosa.eu/xylella-damato-m5s-domani-con-il-commissario-ue-andriukaitis-in-puglia-per-dimostrare-alternative-ad-eradicazioni-di-massa-e-pesticidi-su-larga-scala/

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2015/07/02/xylelladamatom5scommissione-ue-renda-noti-dati-epidemia_fc4ffef7-0395-477b-bfa7-68848e195425.html

http://www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=220678